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Dizion. 2° Ed. .
FAVILLA.
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pag.329
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FAVILLA.
Definiz: | Parte minutissima di fuoco, scintilla. Lat. favilla, scintilla. |
Esempio: | M. V. 1. 50. Della quale surse, come di piccola favilla, fuoco di smisurata
grandezza. |
Esempio: | Petr. Son. 204. Ne per duo fonti solo una favilla Rallenta dello 'ncendio.
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Esempio: | Dan. Par. c. 1. Poca favilla gran fiamma seconda. |
Esempio: | E Dan. Infer. c. 6. Superbia, invidia, e avarizia sono Le tre
faville, ch'hanno i cuori accesi. |
Esempio: | But. Favilla è reliquia del fuoco, onde si ripara, e attende il fuoco soffiando, e
ponendovi le cose aride, che gli deano nutrimento. |
Esempio: | E But. altrove. Dalla favilla, come da principio effettivo
nasce lo fuoco, che risplende. |
Esempio: | Petr. huom. Ill. Di quella favilla crescerebbe grande ardore: della qual fiamma,
per lo tempo futuro, arderebbe tutta la Republica. |
Esempio: | Petr. Son. 205. Gli occhj belli ora in Ciel chiari, e felici, ec.
Dicevan lor faville oneste, e nuove. |
Esempio: | E Petr. Son. 160. E 'l Ciel di vaghe, e lucide faville.
S'accende intorno. |
Esempio: | E Petr. Son. 171. Duo begli occhj chiusi, Rimaner dopo noi
pien di faville. |
Esempio: | Dan. Par. c. 4. Beatrice mi guardò con occhj pieni Di faville d'amore.
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Esempio: | E Dan. Par. can. 17. Parran faville della sua
virtute. |
Esempio: | E Dan. Par. cant. 33. Ch'una favilla sol della tua gloria
Possa lasciare alla futura gente. |
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