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FAVILLA.
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FAVILLA.
Definiz: Parte minutissima di fuoco, scintilla. Lat. favilla, scintilla.
Esempio: M. V. 1. 50. Della quale surse, come di piccola favilla, fuoco di smisurata grandezza.
Esempio: Petr. Son. 204. Ne per duo fonti solo una favilla Rallenta dello 'ncendio.
Esempio: Dant. Par. 1. Poca favilla gran fiamma seconda.
Esempio: E Dan. Inf. 6. Superbia, invidia, e avarizia sono Le tre faville, ch'hanno i cuori accesi.
Esempio: But. Favilla è reliquia del fuoco, onde si ripara, e azzende il fuoco soffiando, e ponendovi le cose aride, che gli deano nutrimento.
Esempio: E But. altrove. Dalla favilla, come da principio effettivo, nasce lo fuoco che risplende.
Esempio: Petr. Huom. Ill. Di quella favilla crescerebbe grande ardore; della qual fiamma, per lo tempo futuro, arderebbe tutta la Repubblica.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 101. Per opprimer quella favilla, prima che si dilatasse in incendio.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Petr. Son. 205. Gli occhi belli ora in Ciel chiari, e felici, ec. Dicevan lor faville oneste, e nuove.
Esempio: E Petr. Son. 160. E 'l Ciel di vaghe, e lucide faville S'accende intorno.
Esempio: E Petr. Son. 171. Duo begli occhj chiusi, Rimaner dopo noi pien di faville.
Esempio: Dan. Par. 4. Beatrice mi guardò con occhi pieni Di faville d'amore.
Esempio: E Dan. Par. Cant. 17. Passan faville della sua virtute.
Esempio: E Dan. Par. Cant. 33. Ch'una favilla sol della tua gloria Possa lasciare alla futura gente.
Esempio: Cron. Mor. Volendo pigliare alcuna favilla di rimedio, secondo che oggi da noi questa vita spinosa, e crudele.