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1) Dizion. 5° Ed. .
INGEGNO.
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INGEGNO.
Definiz: Sost. masc. Facoltà o Potenza dello spirito, per la quale l'uomo inventa, apprende, e simili, prontamente le cose, o acutamente ne scorge l'intima natura e le loro relazioni, o con verità e in bella forma le rappresenta.
Dal lat. ingenium. –
Esempio: Dant. Inf. 10: Se per questo cieco Carcere vai per altezza d'ingegno Mio figlio ov'è? o perchè non è teco?
Esempio: E Dant. Parad. 22: O glorïose stelle, o lume pregno Di gran virtù, dal quale io riconosco Tutto, qual che si sia, il mio ingegno; ec.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 121: Quelle cose che sono corporali, come è bellezza di faccia, ricchezze, forza, e tutte altre cotali cose, in brieve tempo trapassano: ma li grandi e valorosi fatti dello ingegno, così come l'anima, sono immortali.
Esempio: Petr. Rim. 2, 95: Chè stilo oltra l'ingegno non si stende.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 60: Appresso dice: o alto ingegno. Ingegno, secondo Papia, è una virtù interiore d'animo per la quale l'uomo da sè trova quello che dalli altri non à imparato; e perchè l'autore trovava cose nuove, che mai da altrui non avea imparate, però dice: o alto ingegno, or m'aiutate; cioè aiutate me Dante a componere questo poema.
Esempio: Ar. Orl. fur. 42, 94: Non si potea.... Conoscer se più grazia o più beltade O maggior maestà fosse nel viso, O più indizio d'ingegno o d'onestade.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 103: Dirò del vostro ingegno, al qual è intorno Infinito giudizio e discrezione.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 89: Le quali (le toppe), così come ne' panni sono cose da poveri di roba, nelle sculture e nelle pitture similmente son cose da poveri d'ingegno e di giudizio.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 25: Ercole.... Non osò di tentar l'alto Oceano: Segnò le mete, e 'n troppo brevi chiostri L'ardir ristrinse dell'ingegno umano.
Esempio: Bald. Pros. 507: Nelle matematiche, poi, ha genio così grande,... che pare che sia risorta in lui la vivacità dell'ingegno d'Archimede.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 324: Quel dono di natura che si chiama ingegno, consiste appunto in congiungere per mezzo di scaltre apprensioni oggetti che pareano affatto sconnessi, rintracciando in essi gli occulti vestigi d'amicizia fra la stessa contrarietà, la non avvertita unità di special simiglianza nella somma dissimilitudine, qualche vincolo, qualche parentela, qualche confederazione, dove altri non l'avrebbe mai sospettata.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 121: Se avessi l'ingegno del Cervantes, io farei un libro per purgare, come egli la Spagna dall'imitazione de' cavalieri erranti, così io l'Italia, anzi il mondo incivilito, da un vizio che, ec.
Esempio: Giobert. Introd. 1, 218: L'ingegno, considerato generalmente, è la facoltà intuitiva ed espressiva del vero e del bello. Ma quello in ispecie, che chiamasi speculativo, può definirsi l'intuito riflesso e distinto dell'Idea. Ora, siccome la riflessione germina dallo spirito dell'uomo, il vero ingegno non è quello che imita, che impara, che sa appropriarsi gli altrui concetti, ma quello che si fonda sulle proprie forze, ed abbonda di virtù inventiva.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 136: Tra il primo pensiero d'una impresa terribile, e l'esecuzione di essa (ha detto un barbaro che non era privo d'ingegno), l'intervallo è un sogno pieno di fantasmi e di paure.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 14: Non avea forza (uno sparviere), ma gli aveva ingegno; O, come dicon certi, avea destrezza, E 'n tutte le sue cose assai disegno.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 74: Al profondo Pappagallesco ingegno sovrumano I più strani facean versi del mondo L'altre bestie, plaudendo a mano a mano.
Definiz: § II. In locuz. figur. –
Esempio: Dant. Purg. 1: Per correr miglior acqua alza le vele Omai la navicella del mio ingegno, Che lascia dietro a se mar sì crudele.
Esempio: Petr. Rim. 2, 35: Secca è la vena dell'usato ingegno.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 219: La lunga vita e la sua larga vena D'ingegno pose in accordar le parti, Che 'l furor litterato a guerra mena.
Esempio: Mont. Poes. 1, 254: Batte a vol più sublime aura sicura La farfalletta dell'ingegno mio, Lasciando la città della sozzura.
Definiz: § III. E semplicemente per Intendimento, Intelletto. –
Esempio: Dant. Parad. 4: Così parlar conviensi al vostro ingegno, Perocchè solo da sensato apprende Ciò che fa poscia d'intelletto degno.
Esempio: E Dant. Conv. 179: S'intende l'anime libere dalle misere e vili dilettazioni e dalli volgari costumi, d'ingegno e di memoria dotate.
Esempio: E Dant. Conv. 290: Per sua industria, cioè per accorgimento e per bontà d'ingegno, solo da sè guidato, per lo diritto cammino si va là dove intende.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 75: Li quali [serventi].... erano uomini e femine di grosso ingegno, ed i più di tali servigj non usati.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 273: Se riguardato v'avessi (alla natura delle cose), non ti sento di sì grosso ingegno, che tu non avessi in quella cognosciuto cose che ti farebbono sopra a questa materia più temperatamente parlare.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 657: Ingegno chiamano li autori lo naturale intendimento che lo omo à.
Esempio: Ciaper. Lett. 10: Essa s'è portata in questa santa religione, ed in nostra conversazione, non come fanciulla, ma come donna matura, con buona discrezione e sano ingegno.
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 1: Chi salirà per me, Madonna, in cielo A riportarne il mio perduto ingegno?
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 235: Si vede che le stirpi di sottile e d'acuto ingegno degenerano in natura e costumi furiosi...; e gli ingegni saldi e quieti passano in grossezza e tardezza.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 1, 29: Notò Servio proprietà degli antichi Galli essere stata l'ingegno tardo, come degli Africani la finzione, e de' Greci la leggerezza.
Esempio: Cocch. Disc. 1, 6: Lo scoprimento delle quali relazioni per lo più vien prodotto spontaneamente dopo la sola diligente inspezione, in chi non è d'ingegno affatto stupido e tenebroso.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 40: Pur del primo stupor rimesso un poco, Tosto si pose ad aguzzar l'ingegno, Ed alfin s'avvisò che ec.
Definiz: § IV. Per similit. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 76: Quel destrier, ch'avea ingegno a maraviglia, A lei, come un agnel, si fa suggetto.
Esempio: Bald. Vers. 106: Il capo ha grande Il cefalo, e dal capo ha preso il nome; Ma scarso ha poi l'ingegno, sì che stima D'esser celato altrui qualor avviene Che 'l capo solo asconda.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 139: Nel medesimo sito Stava una botta di sottile ingegno, Che si pose all'impegno D'indagar la cagion per cui ec.
Esempio: E Fiacch. Fav. 2, 26: Così 'l topo meschin, che sempre il vero Trovar credè nei pensamenti suoi, S'avvide alfin che col suo corto ingegno E' non avea giammai dato nel segno.
Definiz: § V. In modo concreto, usasi a denotare L'uomo in quanto ha ingegno; e più comunemente nel significato del tema. –
Esempio: Dant. Parad. 18: O diva Pegasea, che gl'ingegni Fai glorïosi, e rendigli longevi, Ed essi teco le cittadi e i regni, ec.
Esempio: Petr. Rim. 2, 118: E sì alto salire Il feci, che tra' caldi ingegni ferve Il suo nome.
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 23: Sì perchè il Ciel degli uomini preclari Non pate mai che troppa copia regni, Sì per gran colpa dei Signori avari, Che lascian mendicare i sacri ingegni.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 3: Fioriva [l'Italia] di uomini prestantissimi nell'amministrazione delle cose pubbliche, e d'ingegni molto nobili in tutte le dottrine, ed in qualunque arte preclara ed industriosa.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 212: Gli ingegni che vennero poi, conoscendo assai bene il buono dal cattivo, ed abbandonando le maniere vecchie, ritornarono ad imitare le antiche con tutta l'industria ed ingegno loro.
Esempio: Tass. Gerus. 17, 92: Nutrire e fecondar l'arti e gl'ingegni, Celebrar giochi illustri e pompe liete.
Esempio: Bald. Pros. 513: Urbino, patria mia, tanto è felice d'ingegni, quanto è purgata di cielo.
Esempio: Dat. Oraz. 34: Egli tenne commercio con tutti i primi ingegni d'Europa.
Esempio: Baldin. Art. Int. 82: Avendo fatta particolar professione d'accogliere e favorire quegl'ingegni, i quali.... si trovavano in Roma men provvisti d'aiuto e di fortuna.
Esempio: Maff. Stor. diplom. 1: Querela corre in oggi fra le genti di lettere assai comune, e fra' più svegliati e più accorti ingegni singolarmente, in molti regni della studiosa republica nuovo paese da gran tempo non iscoprirsi alcuno.
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 4: Era riserbato a un rapido ingegno francese, ad un illustre togato, il promuovere la scienza dei legislatori ad un altissimo grado.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 2, 121: Certi grand'ingegni, con le loro continue perscrutazioni, fecero intorno al palagio della Verità non so quali inferriate.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 4: Alla rondine un torbido ingegno Spesse volte si trova simile, Che ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 103: D'un ingegno sovrumano, Tua mercè, domiam l'orgoglio Con ingiurie e scherni a iosa.
Esempio: Capp. Econ. 409: Quegli uomini che tante cose fecero, tra' quali tanti sovrani ingegni sursero, non potevano appagarsi che di pensieri magnifici.
Definiz: § VI. Onde Bell'ingegno, usasi comunemente a denotare Persona fornita di molto e vivace ingegno. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 212: Gli spiriti di coloro che nascevano, aitati in qualche luogo dalla sottilità dell'aria, si purgarono tanto, che nel 1250 il cielo, a pietà mossosi dei begli ingegni che 'l terren toscano produceva ogni giorno, li ridusse alla forma primiera.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 1, 322: Di mano del quale ancora fu la nave di musaico ch'è sopra le tre porte del portico nel cortile di San Piero, la quale è veramente miracolosa e meritamente lodata da tutti i belli ingegni.
Esempio: E Vasar. Ragion. M. 25: Favorire tutte le arti ed i belli ingegni.
Esempio: Tass. Lett. 2, 100: E quando anche con mia sodisfazione potrà [il poema] stamparsi, vorrei ch'egli portasse seco tanta autorità, e tanta io gliene potessi dare, che meritasse da qualche bello ingegno l'onor de gli argomenti.
Esempio: Papin. Lez. Burch. 159: Un ritratto, ma, per vero dire, con sì fantastico e stravagante modo espresso, che ha messo a prova i bell'ingegni, che, nello spiegare il concetto di Taddeo Gaddi che ne fu il dipintore, lungi dal vero si sono indubitatamente portati.
Esempio: Manfred. Scritt. Mot. Acq. 6, 180: Io son persuaso che il signor Alberto vorrebbe che si aspettasse a provvedere alle inondazioni del Bolognese, finchè qualche bell'ingegno trovasse un metodo nuovo per avere un'esattissima misura dell'acque de' fiumi, nè gli darebbe gran fastidio, che un tale uomo stasse un pezzo a nascere.
Esempio: Giust. Vers. 1: Ama i sudditi e lo Stato, E protegge i bell'ingegni De' suoi regni.
Definiz: § VII. E in senso men buono, prendesi per Persona ingegnosa, sottile, il cui ingegno però abbia qualità piuttosto appariscenti che vere; ed anche per Persona arguta e mordace, Motteggiatore. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 31, 1, 59: Una vipera, uno scorpione, portan la morte d'un uomo su la punta, quella d'un acutissimo dente, questo d'un sottilissimo ago che tiene inguainato nella sommità della coda. Queste son le acutezze, queste le sottigliezze, del bell'ingegno, quando vagliono ad nocendum; perchè son velenose e mortali ec.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 374: Un facitore di versi che abbiano del leggiadro, un pronto motteggiatore, uno che stia sempre sulle burle, sulla conversazione, sugli amori, e che sappia intrattenere una brigata sollazzevolmente con frottole e con novelle, insomma che poco abbia del serio, nè si sia nelle scienze maneggiato, tutto il suo sapere ponga in mostra e non possegga profondità di cognizione; questi è riputato comunemente un bello spirito, un bello ingegno.
Definiz: § VIII. Ingegno, prendesi anche per Cura, Diligenza, ingegnosa, che si ponga intorno a checchessia o per conseguire checchessia. –
Esempio: Dant. Purg. 9: Più cara è l'una [chiave]; ma l'altra vuol troppa D'arte e d'ingegno avanti che disserri.
Esempio: E Dant. Purg. 27: Tratto t'ho qui con ingegno e con arte.
Esempio: E Dant. Conv. 357: Comandamento è delli morali filosofi, che de' beneficj hanno parlato, che l'uomo dee mettere ingegno e sollicitudine in porgere i suoi beneficj, quanto puote più, utili al ricevitore.
Esempio: Bocc. Filostr. 4, 66: Ben veggio, amico, ch'ogni ingegno poni Per levar via le mie pene angosciose.
Esempio: Mazz. Lett. 1, 340: Io sono sano rimaso: ma viemmi (convienmi) vivere con molto ingegno.
Esempio: Bemb. Rim. 72: Però s'io vivo a tempo, che mortale Fòra ad altrui, non è per proprio ingegno.
Definiz: § IX. E per Arte ingegnosa, applicata a lavoro, opera, e simili. –
Esempio: Tass. Gerus. 2, 39: Costei gl'ingegni femminili e gli usi Tutti sprezzò sin dall'età più acerba: A i lavori d'Aracne, all'ago, ai fusi Inchinar non degnò la man superba.
Definiz: § X. E per Acume, Sottigliezza, Arguzia. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 31, 1, 59: Altresì questi maledici in alienam contumeliam venusti motteggiano con ingegno, scherzano con diletto: ma quanto melius, tanto deterius; perochè quanto è più sottile, tanto più entra nel vivo e più si sente.
Definiz: § XI. E per Mezzo, o Trovato, ingegnoso, Espediente, adoperato a conseguire checchessia. –
Esempio: Dant. Purg. 14: Trova [l'Arno] le volpi sì piene di froda, Che non temono ingegno che le occúpi.
Esempio: Guglielm. Piac. Chir. volg. 43: Se la pietra in modo di verga discendesse per lo buco della verga, non potesse uscire nè per medicina nè per altro ingegno medicinale, taglisi ec.
Esempio: Alam. L. Colt. 4, 824: Più tosto impieghi, se gli avanza, il tempo A 'mparar dal vie in con quale ingegno Fe la terra ingrassar, ch'avea sì magra.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 197: Le cagioni e i modi del loro alterarsi (di certi ordini) furono i molti ingegni trovati dagli uomini per provvedere agevolmente e con poco tempo ai proprj bisogni.
Definiz: § XII. E per Accorgimento, Artifizio, Astuzia, Inganno, pure usati a conseguire alcun fine; e in senso più particolare, Stratagemma. –
Esempio: Giamb. Oros. 195: Il quale Pirro iera (era) terribile per terra e per mare..., e ancora per la forza e per gl'ingegni suoi.
Esempio: Dant. Parad. 24: Se quantunque s'acquista Giù per dottrina fosse così inteso, Non v'avria luogo ingegno di sofista.
Esempio: Liv. Dec. 1, 264: E per tal ingegno fu la legge gabbata tutto l'anno.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 27: Molto son varj gli altri ingegni che 'l nimico tiene in noi tentare.
Esempio: Ugurg. Eneid. 29: Per la qual cosa io penso di prendere la reina innanzi con ingegni.
Esempio: E Ugurg. Eneid. appr.: Acciò che per alcuna arte Dido non potesse sapere l'ingegni nostri.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 51: Bene è vero che a guardarsi Cicerone non gli mancava di sapere degl'ingegni e delle astuzie secondo ch'era mestiere.
Esempio: E Fr. Bart. Amm. ant. volg. G. 615: Per malvagi ingegni spesso s'acquista favore di popolo.
Esempio: Petr. Rim. 2, 12: Che giova, Amor, tuo' ingegni ritentare?
Esempio: Bocc. Decam. 4, 111: Per la qual confessione costoro meritamente della morte temendo, con grande ingegno coloro che gli guardavano corruppono, dando loro una certa quantità di denari.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 303: Nondimeno dovete sapere che io non cercai, nè con ingegno nè con fraude, d'imporre alcuna macula all'onestà ed alla chiarezza del vostro sangue.
Esempio: Tratt. Benviv. 9: Sono ingegni del diavolo, per li quali elli inganna l'anime.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 658: Non vi potrebbe avere luogo ingegno d'ingannatore con argomenti apparenti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 38: E pensò con astuzia e con ingegno Torni ai compagni; e riuscì il disegno.
Esempio: Salv. Opp. 346: Montano quattro su veloce schifo Cacciatori, e di questi a due è a cura La fatica del remo: il terzo, astuto Tessendo ingegno, per di cima al labro Infilato ne trae un scaro ec.
Esempio: E Salv. Annot. 346: E ingegno si piglia ancora per inganno.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 91: Tristo quell'uom, che vive in società, E con disinvoltura e con ingegno Usar dei mezzi termini non sa Allorchè si ritrova in qualche impegno.
Definiz: § XIII. E in costrutto con la prep. Di, si usò per Mezzo, o Forza, di fare, o con che si fa, checchessia. –
Esempio: Lucan. volg. 104: Credettelo prendare ne' fianchi per ingegno di braccia.
Esempio: Collaz. SS. PP. 36 t.: E diciano, che non era da lodare veruna persona per doni o per maraviglie di Dio, ma più tosto per li proprj frutti di loro virtudi, i quali s'ingenerano per ingegno di mente e per virtù d'opere.
Esempio: Vill. G. 67: In quelli tempi la città di Firenze crebbe e allargossi assai e vinsono per ingegno di guerra la città di Fiesole, e disfecerla.
Esempio: Bern. Orl. 34, 32: Nè vi si fa di guardia menzïone, Che con ingegno di corde o di scale Non vi si può salir, ma sol con l'ale.
Definiz: § XIV. E per Proprietà naturale, Virtù, di fare, Attitudine a fare, ciò che è espresso dal compimento: anche per similit. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 1: Il giusto Dio.... spesso dà regno A tiranni atrocissimi ed a mostri, E dà lor forza, e di mal fare ingegno.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 1, 156: Hanno [alcuni fiori] ingegno d'attorcigliarsi e serpeggiare, tutto insieme, supplendo la debolezza del sottil gambo coll'abbracciare e volgersi molte volte attorno al lor sostegno.
Definiz: § XV. Prendesi anche, conforme a proprietà latina, per Indole, Natura, Carattere. –
Esempio: Dant. Parad. 13: Ond'egli avvien ch'un medesimo legno, Secondo spezie, meglio e peggio frutta; E voi nascete con diverso ingegno.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 101: Io, colle parole, recai l'umile ingegno del padre all'utolità del comune.
Esempio: Petr. Rim. 2, 3: Oimè 'l parlar ch'ogni aspro ingegno e fero Facea umile, ed ogni uom vil gagliardo; ec.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 28: Tancredi principe di Salerno fu signore assai umano e di benigno ingegno.
Esempio: Machiav. Disc. 376: Quinzio, per essere benigno e di umano ingegno, ebbe i suoi soldati ubbidienti, e riportonne la vittoria.
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 21: E ben convenne al suo mobile ingegno, Cangiar l'amore in subitano sdegno.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 27, 117: Oh feminile ingegno.... Come ti volgi e muti facilmente!
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 2 t.: Egli era naturalmente feroce e di ingegno tanto gagliardo, che dove e' fermava l'animo un tratto, non ci aveva luogo il consiglio.
Esempio: Cas. Pros. 4, 151: A noi fa di bisogno di uomo mansueto e di ingegno facile e pieghevole.
Esempio: Pitt. I. Apolog. Cappucc. 365: Deh! sovvengavi, Beatissimo Padre, della mente iniqua, dell'animo malvagio, dell'ingegno crudele di cotesti scellerati.
Esempio: Salv. Granch. 2, 2: È d'ingegno.... tanto Rispettoso e rimesso, che trovandosi Colto in sì gran fallo.... vi si getterà Subitamente a' piedi.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 55: Scaccia sol quelli Di forte corpo e di feroce ingegno; Ma 'l mansueto sesso, e gli anni imbelli Seco ritien, sì come ostaggi, in pegno.
Esempio: E Tass. Gerus. 8, 58: Pronto di man, di lingua ardito, Impetuoso e fervido d'ingegno.
Esempio: Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 325: S'avverrà che una famiglia sia fertile d'uomini dotti e l'altra di persone militari, come appunto per lo più veggiamo avvenire, per certi genj diversi d'ingegni e quasi certe occulte proprietà di varj legnaggi, credo che ec.
Esempio: Metast. Dramm. 1, 283: Di Cleonice Non vidi mai più stravagante ingegno. Odia in un punto, ed ama: Or Alceste dimanda, or lo ricusa.
Esempio: Leopard. Poes. 38: D'aria e d'ingegno e di parlar diverso, Per lo toscano suol cercando già L'ospite desioso, Dove ec.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 14: Pavento L'odio di Contaren, che il basso ingegno Nella grandezza del suo fasto occulta.
Definiz: § XVI. Per similit. –
Esempio: Filic. Poes. tosc. 246: Ah! s'io pregassi Gli scogli e l'onde, di più molle ingegno Sarian l'onde, e m'udrian gli scogli e i sassi.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 15: Ma che pro? se d'ingegno Ritroso la campana Di crollare un tantin nè pur dà segno.
Definiz: § XVII. Ingegno prendesi, figuratam., per Artifizio, Industria, con che, o mediante cui, un arnese, una macchina, o simili, sono costruiti o fatti muovere od operare. –
Esempio: Lucan. volg. 114: Le porte erano di metallo, e sì per grande ingegno ordenate, che facevano sì grandissimo suono quando si aprivano, che tutta la terra l'udiva.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 154: Qual soglion l'acque per umano ingegno Stare ingorgate alcuna volta e chiuse, Che quando lor vien poi rotto il sostegno, Cascano, e van con gran rumor difuse; Tal ec.
Esempio: Bern. Orl. 68, 5: Scale con ruote e torri avean assai, Che si movean tirate con ingegno; Le maggior cose non fur viste mai; Gatti tessuti di vinchi e di legno, Beltresche di cuoio cotto ed arcolai, Certi strumenti da tirare a segno.
Esempio: Bart. D. Inghilt. 3, 1, 18: O che si mostrassero (certi nascondigli) esser fondi, fianchi, cieli d'armarj, o scaglioni posticci, e movevoli con ingegno, o ec.
Definiz: § XVIII. E per Arnese, Istrumento, artificiosamente composto e congegnato per una data operazione, per un dato lavoro, uso, e simili; od anche per Parte di tale arnese o istrumento: Macchina, Ordigno. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. L. 22, 138: Anteleu ène una bestia molto fiera, che veruno omo nolla puote mai giongere nè prendere per veruno modo nè ingegno.
Esempio: Lucan. volg. 141: Ottavio aveva tesi ingegni per lo mare unde dovevano passare e' legni. L'ingegni furo canape (canapi) e catene intra duo acque: lo capo era ataccato a la roccia dell'isola ove ec.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 503: Di diversi ingegni da pigliare gli animali fieri.
Esempio: E Lucan. volg. appr.: Gli antichi filosofi.... pensarono in che modo gli animali aerei, terrestri e aquatici che, per lo peccato del primo padre, all'uomo non obbediscono, pigliar potessono; e trovarono molte cautele, le quali gli uomini usano, e con loro industrie, successivamente, infiniti ingegni aggiunsono, da' più non saputi.
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 132: E' maestri di legname feciono uno dificio d'uno uomo armato, grande di comune statura, a cavallo, ogni cosa di legname, con ingegno che teneva una lancia sulla resta.... Ed era uno dentro al dificio, che alzava e abbassava la lancia collo ingegno che v'era.
Esempio: Bern. Orl. 42, 61: Or, com'io dissi, la Fata pescava, Nè rete non avea, nè altro ingegno; Sol le parole che all'acqua parlava, Facean tutti que' pesci stare a segno.
Esempio: Biring. Pirotecn. 95 t.: Allora, con taglia ed argano o altro ingegno..., col canape per ritto tirarete.
Esempio: E Biring. Pirotecn. 109 t.: Voglio andare notando alcuni ingegni comuni da moverli (i mantici) sì con acqua, come a forza d'uomo.
Esempio: Bart. C. Tratt. Albert. 53: E dipoi tiro, mediante l'ingegno, la circonferenza o ambito del cerchio alli già segnati termini.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 89: I modelli, le centine, le squadre, le seste ed altri mille ingegni e strumenti da riportare, non solamente gli difendono dagli errori, ma ec.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 5, 35: Sono stati forzati gli artefici a divenire industriosi negli ordini de' tirari, nelle macchine da guerra, negli edifizj da acque, ed in tutte quelle avvertenze ed accorgimenti, che sotto nome d'ingegni e di architetture, disordinando gli avversarj ed accomodando gli amici, fanno e bello e comodo il mondo.
Esempio: Ross. P. Sveton. 2, 221: E nel mezzo del lago surse per via di certi ingegni un tritone d'argento, il quale sonava la trombetta.
Esempio: Ross. B. Appar. Est. 18 t.: Nel nascondersi che fece così gran cosa (la città di Tebe, finta dall'artefice), mai d'ingegni non si sentì strepito nè cigolamento veruno, come in sì fatte cose suole avvenire, avendo il valente artefice provveduto con ottimo avvedimento a tutte le cose, che a' suoi ordigni punto di maraviglia avesser potuto tòrre.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 138: Portavano, sopra certi lor commodissimi ingegni, carichi smisurati.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 22: Non solamente vengono a perfettamente uguagliarsi i tempi delle vibrazioni, ma eziandio a correggersi in certo modo i difetti degli altri 'ngegni di esso orivolo.
Esempio: Salvin. Opp. Annot. 346: Ingegni, cioè macchine; onde ingegnere.
Definiz: § XIX. E in significato particolare, per Macchina da guerra. –
Esempio: Giamb. Oros. 448: Tito, di grande e lungo assedio li Iudei molestando, di mangani e d'ogne altra generazione d'ingegni da assedio, non sanza molto ispargimento di sangue de' suoi, alla fine i muri della città vinse.
Esempio: Intellig. 124: E faceva tagliar diversi legni, E 'ncontanente li mettea nel porto, E su metteavi bettifredi e 'ngegni.
Esempio: Liv. Dec. 1, 75: Senz'armi servissono per tempo di guerra, e portassono dietro all'oste le manganelle e gli altri ingegni.
Esempio: E Liv. Dec. 1, 101: Pose l'assedio alla città, e attorneolla di battifolli e d'ingegni.
Esempio: Plut. Vit.: Con tutte generazioni d'armadure combatteano quelli ch'erano dentro allo 'ngegno.
Esempio: Vill. G. 24: I Fiesolani, ripresa alcuna lena, e ricordandosi del male che Fiorino avea loro fatto e facea, subitamente e come disperati si misero di notte con iscale e con ingegni ad assalire il campo, overo battifolle, di Fiorino.
Esempio: E Vill. G. 327: Que' del castello che v'erano per lo Re, si difendeano francamente, e con loro ingegni e dificj disfeciono e arsono gran parte della villa di Coltrai.
Esempio: Bibb.: Usciron della cittade e affocaron gl'ingegni.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 395: Scrive Eforo che Pericle usò la prima volta le macchine e gl'ingegni in questa guerra, ammirando la novità con invenzione d'Artemone.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 5, 36: Dicesi che il Cecca fu nella sua giovanezza legnaiuolo bonissimo; e perchè egli aveva applicato tutto lo intento suo a cercare di sapere le difficultà degli ingegni, come si può condurre ne' campi de' soldati macchine da muraglie, scale da salire nelle città, arieti da rompere le mura, difese da riparare i soldati per combattere, ed ogni cosa che nuocere potesse agl'inimici, e quelle che a' suoi amici potessero giovare; ec.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 327: Nè furono mai frenate con più artificiose moli le acque, nè armati con più ardite invenzioni gl'ingegni, nè adoperati soldati i quali in più assedj si fossero forniti di pratica e di ferocia.
Definiz: § XX. E per Quella parte della chiave, che incastrandosi acconciamente nella serratura, serve a fare scorrere la stanghetta: ed anche dicesi delle corrispondenti parti della serratura stessa. E in più largo senso prendesi per Ordigno qualsiasi da aprire o chiudere serrature; e talvolta anche per La serratura stessa. –
Esempio: Ovid. Pist. 34: Già non bisognerà che tu vegni a me di notte o per tempo oscuro: sanza ingegno ti saranno aperti gli usci paterni, e non ti converrae lusingare o ingannare li guardiani con doni o con promessioni.
Esempio: Esop. Fav. S. 24: Il signor del celliere cominciò ad aprir l'uscio, e al mormorio dello ingegno della chiave il topo della città, temendo di morire, abbandonò quello della villa.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 280: Rimasa adunque la cassa nella camera, e venuta la notte, all'ora che Ambrogiuolo avvisò che la donna dormisse, con certi suoi ingegni apertala, chetamente nella camera uscì.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 96: E fatto questo, subito serrano l'uscio con ingegni, per modo che non parea mai stato aperto.
Esempio: Biring. Pirotecn. 4 t.: Ancora, quanto è quello [oro] che l'avarizia ne le muraglie o sotto terra copre, overo con molti ingegni e triplicate chiavi serra per le forti ed incatenate casse, oltre a quello che ec.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 4, 93: Dove non fece già d'andar disegno Per dritto filo, ov'ha fermo il pensiero Di porre in opra il contrafatto ingegno, E provar se quel fabro ha detto il vero.
Esempio: E Anguill. Ovid. Metam. 4, 95: La fedel toppa non consente, Con varj suoi riscontri e varj ingegni, D'essere ad altra chiave ubbidïente, Ch'a quella che 'l signor vuol ch'ivi regni.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 76, 1: E ingegno dicono i nostri artefici quel pezzo di ferro, per lo più di forma quadra, intaccato o traforato, che appiccandosi alla chiave, e immediatamente passando per altri ferri (che sono appiccati alla toppa) che pure anche essi si dicono ingegni, fa l'uficio di aprire e serrare.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 116: Presero loro armi.... e loro ingegni con che aprir gli usci.
Esempio: Magal. Lett. At. 411: Simboleggiare tutta questa faccenda per analogia ad una chiave, la quale insin a tanto che non sia lavorata, o per dir meglio traforata con alcun ingegno, potrà ben chiamarsi chiave, ma aprire, e in conseguenza esser vera chiave, non già.
Esempio: Salvin. Iliad. 381: In camera avviossi, ch'a lei il caro Figliuolo fabbricato avea Vulcano; E sode avea alla porta bande messe Con tal nascoso serrarne ed ingegno, Ch'un altro iddio non l'averia aperta.
Esempio: Parin. Poes. 9: Allora sorge il fabbro, e la sonante Officina riapre, e all'opre torna L'altro dì non perfette; o se di chiave Ardua e ferrati ingegni all'inquïeto Ricco l'arche assecura, o se ec.
Definiz: § XXI. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Giamb. Introd. Virt. 262: Il regno del cielo senza queste virtudi non si puote conquistare, ed elle hanno sì gl'ingegni alle mani, che non si può difendere da loro.
Esempio: Sacch. Rim. G. 27 t.: Ben che savio non sia, e le mie chiavi Non abbian tanti ingegni, qui aduno Tre detti antichi là dove ciascuno Mi par che 'l nostro dubbio sciolga e lavi.
Esempio: Pulc. L. Morg. 25, 61: Quest'ultimo parlar fu quella chiave, La qual con mille ingegni aperse il core A Ganellon, tanto volse soave.
Definiz: § XXII. Alzata d'ingegno, o Levata, d'ingegno, dicesi Un artifizio, Un tratto malizioso, usato per ottenere un qualche fine. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 20: Fecer d'ingegno una levata, e tale, Per farmi avere una condanna piena, Superbo immaginar colpo di scena.
Definiz: § XXIII. Arti d'ingegno o Lavori d'ingegno, diconsi Quelli dove all'opera manuale si accompagni o prevalga quella dell'intelletto. –
Esempio: Manett. A. Op. stor. 3: Ritrovandosi una domenica sera a cena insieme certa brigata e compagnia di più uomini dabbene, così di regimento, come maestri d'alcune arti miste e d'ingegno, quali sono dipintori, orefici, scultori e legnaiuoli e simili artefici, in casa di ec.
Definiz: § XXIV. E Arte d'ingegno o Professione d'ingegno, vale Arte o Professione che si esercita mediante l'ingegno, per opera d'ingegno, Arte o Professione liberale. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 31, 1, 38: Il vero si è che ogni paese è abile a produrne (dei superbi), ogni tempo suggetto a vederne, ogni arte, ogni professione, massimamente d'ingegno, disposta a generarne.
Definiz: § XXV. Giuochi d'ingegno, diconsi Quelli che meno dipendono, o non dipendono affatto, dal caso e dalla sorte, ma dall'abilità del giocatore: al contrario de' Giuochi di sorte o d'azzardo. –
Esempio: Varch. Invid. 39: Molti non si curano di perdere, o almeno non s'attristano perdendo a' giuochi di sorte, come sono i dadi: ma niuno è già che non si curi e attristi di perdere a' giuochi d'ingegno, come sono gli scacchi, e quegli più che più sono, o par loro d'essere, ingegnosi.
Definiz: § XXVI. E figuratam., per Pensieri, Concetti, espressi ingegnosamente, con arguzia, bizzarria, e simili. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 31, 1, 57: Dicendo, que' suoi che altro essere, se non ischerzi di lingua, giuochi d'ingegno, grazie di poesia piacevole e festosa?
Definiz: § XXVII. Opere dell'ingegno, diconsi Quelle che l'uomo fa col lavoro dell'intelletto o della fantasia, come libri, pitture o sculture, componimenti musicali, e simili.
Definiz: § XXVIII. Persona d'ingegno, dicesi di Persona nella quale il valor della mente sia singolare e notevole.
Definiz: § XXIX. A ingegno, posto avverbialm., vale A bello studio, A bella posta, Ad arte; ed altresì Con inganno, Con frode. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 47: Il discostar aggio fatto ad ingegno, Perchè altri mi tenga di meglio: Ma molto m'appiccio e distregno, Che paia che 'l mondo ho lassato.
Esempio: E Fr. Iac. Tod. 632: Ello si cessa pur sempre ad ingegni (a ingegno), Che vuol in te più disiderio vegni.
Esempio: E Fr. Iac. Tod. 757: Esso fugge ad ingegni (a ingegno): Vuol che 'n più disio ne vegni.
Esempio: Liv. Dec. 1, 425: Con ciò sia cosa che li nemici ad ingegno e per sembiante di paura si fossero raccolti alle tende, elli ebbero speranza di sconfiggerli.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 70: Moise, udendo questo, disse: pregote, Signor mio, che riposi l'ira tua; acciocchè quelli d'Egitto non dicano: a ingegno ed a inganno li cavò d'Egitto.
Esempio: E Fr. Guid. Fior. Ital. 247: La regina considerando che.... se al suo volere consentiva, rompea fede alla cenere di Sicheo, al quale avea promesso di non conoscere più uomo, ad ingegno li respose dicendoli che era acconcia d'esser sua moglie, ma prima volea ec.
Esempio: Vill. M. 376: Gl'Inghilesi, maestri di baratti, aveano mandati cavalieri de' loro a 'ngegno, che tornassono la notte per quel cammino.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. L. 27: A 'ngegno prese e per forza Cartago.
Esempio: E Ubert. Faz. Dittam. L. 40: Trovo che dimandato fu a 'ngegno: Rispondi, tu che sai tutte le cose, S'a Ceser dare el censo è giusto è degno, O se non è.
Definiz: § XXX. Con ingegno, Per ingegno, posti pure avverbialm., si usarono per Con inganno, Con frode. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 273: Nè giuravano già per ingegno, nè non prendeano mica le leggi a gabbo, anzi dirizzavano loro costumi a guardarle.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 141, 35: Un giorno ordinarono di farlo assassinare; poi se ne ritrassono per tema del popolo. Poi per ingegno trovoron modo farlo morire, con una sottile malizia.
Esempio: E Comp. Din. Cron. DL. 143, 16: Ma vinciagli prima con ingegno, e scomuniagli con parole pietose, dicendo ec.
Definiz: § XXXI. Con arte e con ingegno s'acquista mezzo un regno, ec. –
V. Arte, § XXVIII.