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Dizion. 2° Ed. .
INGEGNO
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INGEGNO.
Definiz: | Acutezza d'inventare, o d'apprendere, che che sia. Lat. ingenium. |
Esempio: | But. Ingegno è una virtù interior d'animo, per la quale l'huomo da se truova
quello, che da altri non ha imparato. |
Esempio: | E But. altrove. Ingegno chiamano gli autori lo naturale
intendimento, che l'huomo ha, e arte quella, che ammaestra l'huomo con regole, e ammaestramenti. |
Esempio: | E But. di sotto. Ingegno è quella virtù dell'anima, con la
quale lo 'ntelletto fa L'operazione, e gli atti suoi, e impropriamente si dice ingegno quel delle mani, ma deesi
chiamare attitudine. |
Esempio: | Bocc. n. 19. 7. Non ti sento di sì grosso ingegno, che tu non avessi, ec.
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Esempio: | Lab. n. 22. Si possono da' più sublimi ingegni comprendere. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 2. O Muse, o alto ingegno or m'aiutate. |
Esempio: | Petr. Son. 18. Però lo 'ngegno, che sue forze stima, Nell'operazion tutto
s'agghiaccia. |
Definiz: | ¶ Per inganno, astuzia, stratagemma. Lat. dolus, astus. |
Esempio: | Liv. M. E, per tale ingegno, fu la legge tutto l'anno gabbata. |
Definiz: | ¶ E a 'ngegno, posto avverbialm. ingannevolmente, astutamente. |
Esempio: | M. Vill. 7. 8. Gl'Inghilesi, maestri di baratti, avevano mandati cavalieri de'
loro a 'ngegno, che tornavano la notte per quel cammino. |
Definiz: | ¶ Per istrumento ingegnoso, e, per lo più, si dice di serrature, o da aprir serrature. Lat.
machina, machinamentum. |
Esempio: | Bocc. n. 19. 25. E, con certi suoi ingegni, apertala, chetamente nella camera
uscì. |
Esempio: | Franc. Sacch. rim. Benchè savio non sia, e le mie chiavi Non abbian tanti
ingegni. |
Esempio: | Lib. Maccab. M. Usciron della Cittade, e affocaron gl'ingegni [cioè
macchine] |
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