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1) Dizion. 4° Ed. .
PROPORRE, e PROPONERE.
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PROPORRE, e PROPONERE.
Definiz: Supplendosi l'un l'altro questi due verbi per la formazione d'un solo, che si usa anche nel sentim. neutr. pass. Porre avanti, o Mettere in campo il soggetto, del quale, o sopra 'l quale si vuol discorrere, e ragionare, o in alvìcuna maniera servirsi. Lat. proponere, in medium afferre. Gr. προβάλλειν.
Esempio: Bocc. nov. 3. 8. E così vi dico, Signor mio, delle tre leggi alli tre popoli date da Dio Padre, delle quali la quistion proponeste.
Esempio: Dant. Par. 24. Siccome il baccellier s'arma, e non parla, Finchè 'l maestro la quistion propone, Per approvarla, non per terminarla.
Esempio: E Dan. Par. 28. Se 'l mondo fosse posto Con l'ordine, ch'io veggio in quelle ruote, Stazio m'avrebbe ciò, che m'è proposto.
Esempio: Amm. ant. 9. 6. 4. Assai è meglio il ragionare, che 'l leggere, che il ragionamento fa ammaestramento, e proposti li dimandi, si toglie via il dubbio.
Esempio: Petr. cap. 9. Leonida, ch'a' suoi lieto propose Un duro prandio, una terribil cena, E 'n poca piazza fe mirabil cose.
Esempio: Cas. lett. 18. Nostro Signore mi commesse, che io proponessi un gentiluomo per mandarlo a S. M.
Definiz: §. Per Deliberare, Statuire. Lat. constituere. Gr. βουλεύεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 2. 10. Parendogli assai aver veduto, propose di tornare a Parigi.
Esempio: E Bocc. nov. 10. 7. Con lei insieme tutte si proposero di riceverlo, e di fargli onore.
Esempio: E Bocc. nov. 14. 6. In uno seno di mare, il quale una picciola isoletta faceva, da quel vento coperto si raccolse, quivi proponendo d'aspettarlo migliore.