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Dizion. 4° Ed. .
ZONZO
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ZONZO.
Definiz: | Diciamo Andare a zonzo, che vale Andare attorno, e non saper dove; tolta la metaf. da pecchie,
vespe, calabroni, e simili, che volano in quà, e 'n là ronzando. Lat. temere, deambulare,
oberrare. Gr. εἰκῇ
περιπατεῖν. |
Esempio: | Varch. Ercol. 68. Andare a zonzo, ovvero aione, ovvero aiato, cioè andare quà, e
là, senza saper dove andarsi, come fanno gli scioperati, e a chi avanza tempo. |
Esempio: | Ciriff. Calv. 2. 57. Che se 'l colpiva sul cappel di bronzo, Il cervel su pel
prato andava a zonzo. |
Esempio: | Cecch. Stiav. 4. 3. Possa non solamente andare a zonzo, E di giorno, e di notte
ec. |
Esempio: | E Inc. 2. 6. O come vanno queste nostre femmine, A zonzo volentieri.
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Esempio: | Burch. 2. 52. Se 'l tuo gattuccio vede Bartolino, Quando e' va a zonzo senza
vangaiuole, E' crederrà, ch'e' sia un topolino. |
Definiz: | §. Andare il cervello a zonzo, o Mandare il cervello a zonzo, figuratam.
vale Impazzare, o Fare impazzare. Lat. insanire, dementare. Gr.
μαίνεσθαι,
ἐκμαίνειν. |
Esempio: | Fir. Trin. 4. 6. Questo dir, ch'io gli ho dato le chiavi, e vedergliene in mano,
mi manda il cervello a zonzo. |
Esempio: | Ciriff. Calv. 3. 82. E quasi che il cervel gli andava a zonzo. |
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