Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
ZONZO
Apri Voce completa

pag.1828


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
» ZONZO
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
ZONZO.
Definiz: Andare a zonzo: Andare attorno, e non saper dove. Lat. temerè, deambulare. Tolta la metaf. da animali volatili, come pecchie, vespe, calabroni, che volano in qua, e 'n là ronzando.
Esempio: Ciriff. Calv. 2. Che se 'l colpiva sul cappel di bronzo, Il cervel su pel prato andava a zonzo.
Esempio: E Ciriff. Calv. 3. E quasi che il cervel gli andava a zonzo.
Esempio: Fir. Trinuz. O questo dir ch'io gli ho dato le chiavi, e vedergliene in mano mi manda il cervello a zonzo.
Esempio: Varch. Ercol. Andare a zonzo, ovvero aione, ovvero aiato, cioè andar quà, e là, senza saper dove andarsi, come fanno gli scioperati, e a chi avanza tempo.
Esempio: Cecch. Stiav. 4. 3. Possa non solamente andare a zonzo, E di giorno, e di notte.
Esempio: E Incant. 2. 6. O come vanno queste nostre femmine, A zonzo volentieri.
Esempio: Burch. Se 'l tuo gattuccio vede Bartolino, Quando e' va a zonzo senza vangaiuole, E' crederrà, ch'e' sia un topolino.
Esempio: Varch. Rim. Burl. Andare a zonzo in questo mare, e 'n quello.