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1) Dizion. 4° Ed. .
TOCCARE
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TOCCARE.
Definiz: Accostare l'un corpo all'altro, sicchè l'estremità, o la superficie si congiungano. Lat. tangere. Gr. ἅπτεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 13. 17. Postagli la mano sopra 'l petto, lo 'ncominciò a toccare.
Esempio: Petr. canz. 8. 8. Non la toccar, ma reverente a' piedi Le di', ch'io sarò là, tosto ch'io possa.
Definiz: §. I. Toccare, per metaf. si dice anche di cose incorporee, e vale Muovere, Incitare, Inspirare, Stimolare. Lat. tentare, pertentare. Gr. πειράζειν.
Esempio: Dant. Par. 9. In sulla terra santa, Che poco tocca al Papa la memoria.
Esempio: Bocc. nov. 28. 6. Questo ragionamento, con gran piacer toccò l'animo dell'abate.
Esempio: E Bocc. nov. 34. 4. Non senza gran diletto, nè in vano (la fama) gli orecchi del Gerbino avea tocchi.
Esempio: E vit. Dant. 244. Qual vita è tanto umile, che dalla dolcezza della gloria non sia tocca?
Esempio: Amet. 58. Queste orazioni toccarono il cielo.
Esempio: Fior. S. Franc. cap. 2. Considerando divotamente le parole, che dicea, fue toccato, e ispirato dallo Spirito Santo a mutare la vita sua.
Definiz: §. II. Toccare, figuratam. per Carnalmente conoscere. Lat. rem habere. Gr. γινώσκειν.
Esempio: Bocc. nov. 24. 7. Da toccare la tua propria moglie ti conviene astenere.
Esempio: Pass. 147. Ella v'era entrata fanciulla di sette anni, e mai uomo non l'avea tocca.
Esempio: Nov. ant. stamp. ant. 54. 1. Essendo in letto, volendola toccare, l'amica non si lasciava, dicendo: molte impromesse m'avete fatte, e non me ne attenete neente.
Definiz: §. III. Toccare, per Torre, Levar via. Lat. adimere, auferre. Gr. ἀποφέρειν, ἀφαιρεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 15. 32. Senza alcuna cosa toccare, quindi deliberò di partirsi.
Esempio: E Bocc. nov. 80. 32. Acciocchè niuna cosa gli potesse esser tocca.
Esempio: E Bocc. nov. 92. 5. I cavalli, e tutto l'arnese messo in salvo, senza alcuna cosa toccarne.
Definiz: §. IV. Toccare, per Danneggiare, Offendere, Provocare.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 28. Iob ec. non potè toccare nè in avere, nè in persona, se non poichè ebbe da Dio la licenzia; e non solamente Iob tribolare, ma eziandío ne' porci non poterono intrare senza licenzia di Cristo ec. Se dunque li porci non possono toccare, se non di licenzia di Cristo, quanto maggiormente non toccheranno l'uomo?
Esempio: E Vit. S. Pad. 77. Ponea di ciò esemplo Giob, che innanzichè il diavolo toccasse lui in persona, toccóe, e tolsegli tutte le cose sue.
Esempio: Vinc. Mart. lett. 70. Che se 'l Tasso mi va toccando per queste vie, che io adopererò la penna sin che io posso.
Definiz: §. V. Toccare sul vivo, o nel vivo, vale Offendere nella parte più delicata, e sensibile; e figuratam. si dice dell'Arrecare altrui grandissimo dispiacere con parole, o motti pungenti.
Esempio: Tac. Dav. ann. 15. 209. Ma quel, che toccò nel vivo il senato, fu una parola, che il fare ringraziare, o no i viceconsoli, che tornavan di Candia, stava a lui.
Esempio: E Tac. Dav. ann.224. Spesso il motteggiava con facezie amare, che quando toccan nel vivo, si conficcano nella memoria.
Definiz: §. VI. Toccare, per Denunziare a' debitori il termine perentorio assegnato loro dal giudice.
Esempio: Cant. Carn. 67. Ogni altr'arte ci par strana, Fuorchè questa del toccare.
Esempio: E Cant. Carn. appresso: Puossi a gitto di costoro Otto, e dieci il dì toccare.
Definiz: §. VII. Toccare, diciamo all'Incitare, che fa l'uccellatore il tordo, perch'egli schiamazzi; e si dice anche generalmente dello Zimbellare.
Esempio: Dav. Colt. 197. Dove l'uccellatore stia a vedere, origliare, e toccare meglio, che non farebbe sotto la capanna.
Definiz: §. §. VIII. Toccare, parlandosi di bestie, vale Sollecitarle percotendole. Lat. instigare.
Esempio: Vit. S. Gio. Bat. Giovanni sapeva troppo bene la via, e andava innanzi, toccando l'asinello.
Esempio: Libr. Viagg. Caricano questi traini, e poi toccano le bestie, cioè i cavalli, e le vacche, verso 'l monte alla largura.
Esempio: Burch. 1. 32. Toccando lor le bestie con un subbio.
Esempio: Lor. Med. Nenc. 15. Noi ce n'andremo insieme alle poggiuole, E intanto toccheremo le bestiuole.
Esempio: Bern. Orl. 1. 16. 58. E come disperato, il caval tocca.
Definiz: §. IX. Toccare, per Appartenere, Aspettarsi. Lat. pertinere, attinere. Gr. προσήκειν.
Esempio: Bocc. nov. 10. 4. Questa ultima novella di quelle d'oggi, la quale a me tocca di dover dire, voglio, che ve ne renda ammaestrate.
Esempio: E Bocc. nov. 57. 6. Le leggi deono esser comuni, e fatte con consentimento di coloro, a cui toccano.
Esempio: Guid. G. Avvegnadío che tutte queste cose mi tocchino strettamente, nondimeno e voi tutti toccano comunemente, e quello, che tocca ad ogni uomo, da ciascuno si dee approvare.
Esempio: Malm. 1. 17. E passandola sempre in piagnistéi, Pigra si sta, come non tocchi a lei.
Definiz: §. X. Toccare alcuna cosa ad uno, si dice Quando quegli l'ottiene, o la conseguisce. Lat. obtingere, sorte obvenire, contingere. Gr. συμβαίνειν.
Esempio: Bocc. nov. 15. 28. In parte ti toccherà il valore di troppo più, che perduto non hai.
Esempio: E Bocc. nov. 16. 13. Toccò per avventura tra l'altre cose in sorte ad un messer Guasparrin d'Oria, la balia di madama Beritola.
Esempio: E Bocc. nov. 20. 6. Non senza malinconía della donna, a cui forse una volta ne toccava il mese.
Esempio: Boez. Varch. 3. pros. 4. Quinci è, che noi ci sdegniamo di vederli (i magistrati) molte volte toccare a uomini niquitosissimi.
Definiz: §. XI. Diciamo in proverb. Mentre l'uomo ha denti in bocca, non sa quello, che gli tocca, o simili; e vagliono, che Niuno si può promettere di sua ventura finchè vive. Lat. nemo beatus Ante diem dici, supremaque funera debet.
Esempio: Cecch. Mogl. 2. 4. In mentre, che Tu hai denti in bocca, tu non puoi sapere Quel che ti s'ha a toccare.
Definiz: §. XII. Toccare, per Discorrere brevemente, e superficialmente, Accennare. Lat. attingere. Gr. ἐφάπτεσθαι.
Esempio: Dant. Inf. 6. Toccando un poco la vita futura.
Esempio: E Dan. Inf. 7. Questa fortuna di che tu mi tocche, Che è?
Esempio: Guid. G. Della cui statura assai brievemente di sopra alquanto toccammo.
Esempio: G. V. 5. 19. 2. Toccando in brieve le cose più notabili.
Esempio: Pass. 102. Quì basti quello, che è tocco leggiermente, per dare ad intendere, che cosa è confessione.
Esempio: Boez. Varch. 4. pros. 4. Per toccare brevemente, e strignere in picciol fascio alcune poche cose, che può la ragione umana, della profonda divinità.
Definiz: §. XIII. Toccar due parole della fine.
Esempio: Varch. Ercol. 94. D'uno, che favella favella, e favellando con lunghi circuiti di parole aggira se, e altrui senza venire a capo di conclusione nessuna, si dice: e' mena 'l can per l'aia ec. e a questi cotali si suol dire: egli è bene spedirla ec. toccare una parola della fine ec.
Definiz: §. XIV. Toccare con mano, vale Certificarsi, Chiarirsi. Lat. compertum habere, pro certo habere.
Esempio: Fir. Trin. 2. 3. Prima bisogna toccarlo con mano, e poi crederlo.
Esempio: E Fir. Trin. 5. 7. Vedrete, e toccherete con mano, che voi non sognate, e faretelo toccare a lei.
Esempio: Bemb. lett. 2. 1. 14. La novella è così vera, come sono le cose, che tocchi con mano.
Esempio: E Asol. 1. Ma che vo io argomentando di cosa, che si tocca con mano?
Esempio: Ar. Supp. 2. 1. Ma so, che nuocere Non mi può questo suo parlar, trovandolo, E toccandol con mano tutto verissimo.
Esempio: Tac. Dav. ann. 14. 201. Nerone bandì, che Ottavia corruppe il prefetto per avere l'armata del suo ec. e che tutto avea toccato con mano.
Definiz: §. XV. Toccare fondo, o il fondo d'alcuna cosa, figuratam. vale Saperla bene, e per fondamento, Chiarirsene. Lat. scopum attingere, rem acu tangere. Gr. σκοποῦ τυγχάνειν.
Esempio: Libr. Son. 51. Sicchè tu dí', ch'i' ho già tocco il fondo.
Esempio: Car. lett. 2. 99. Avanti ch'io risponda a V. S. ho voluto toccar fondo di quel, ch'ella mi scrive.
Esempio: Buon. Fier. 4. 2. 7. A quei, che insegnan scrivere in due giorni, Leggere in uno, e mezzo, m'accostai (Minchion ch'io fui) e nel toccarne 'l fondo, Birbe eran tutte ec.
Definiz: §. Toccare danari, vale Ricevere, Pigliar danari, per lo più vendendo la sua mercanzía.
Esempio: Fr. Iac. T. 3. 25. 25. Tener voglio la via, Non vo' aver sacco, nè pera, Nè da nullo di mia schiera Vo' danaro sia toccato.
Esempio: Gell. Sport. 3. 4. Oh e' non toccan danari. A. Oh e' tengon chi gli tocca per loro, che è il medesimo; anche mio padre teneva in bottega un cassiere, che non toccava danari, e pur non era frate.
Definiz: §. XVII. Toccare danari, o stipendio, termine militare, che vale Ricever danari, per andare alla guerra. Lat. stipendia sub aliquo facere. Gr. μισθοφορεῖν.
Esempio: Cron. Morell. 317. E tennesi toccasse danari da' Veniziani.
Esempio: Ar. Fur. 11. 25. E in spalla un scoppio, o archibugio prendi, Che senza, io so, non toccherai stipendj.
Esempio: Cecch. Esalt. cr.2. 1. Dalla bestialità di nostro padre Vinto toccò danari, e andò via.
Esempio: E Cecch. Esalt. cr. 2. 8. Chi vuol toccar danar per alla volta Di Persia, venga adesso adesso in piazza.
Definiz: §. XVIII. Toccare il tamburo, o Toccar la cassa, vale Sonare il tamburo per uso di guerra; ma si prende anche per Arrolar soldati.
Esempio: Malm. 1. 25. Ond'egli entrato in fregola sì fatta, Fece toccar tamburo a spada tratta.
Esempio: E Malm. 3. 56. Fa intanto nel castel toccare la cassa, E inalberar la 'nsegna del carroccio.
Definiz: §. XIX. Toccare bomba, figuratam. vale Arrivare in alcun luogo determinato, e subito partirsi; modo basso.
Esempio: Pataff. 3. E tocca bomba, e va chicchirillando.
Esempio: Malm. 2. 32. Florian nella cittade Entrò per rinfrescarsi, e toccar bomba.
Definiz: §. XX. Toccare il cocchio, che anche si dice assolutam. Toccare, modo basso, vale Camminare, o Seguitare il cammino.
Esempio: Buon. Fier. 4. 4. 7. Posa il piede Fuor degli inciampi, e tocca.
Esempio: Malm. 1. 41. Oh via, diss'ella, tocca innanzi il cocchio.
Esempio: E Malm. 6. 18. Ed essa allora abbassa il capo, e tocca.
Definiz: §. XXI. Toccar di sproni, vale Spronare. Lat. calcaribus incitare. Gr. προσβάλλειν τὰ κέντρα.
Esempio: Malm. 2. 36. Tocca di sproni, e vanne, e giunge in piazza.
Definiz: §. XXII. Toccare il cuore, che anche si dice assolutam. Toccare; vale Far gran pro, o Sommamente piacere, o dilettare. Lat. mirâ voluptate perfundere, arridere. Gr. δεινῶς τέρπειν, εὐφραίνειν.
Esempio: Petr. canz. 8. 5. Nè cosa è, che mi tocchi, O sentir mi si faccia così a dentro.
Esempio: Sen. ben. Varch. 1. 11. Devemo cominciare dalle cose necessarie, perchè altramente tocca il cuore, e si fa sentire nell'animo una cosa, che dia la vita, che una, che la faccia o più bella o più abbondevole.
Esempio: Buon. Tanc. 1. 1. Quelle parole m'hanno tocco 'l cuore.
Esempio: Malm. 1. 6. Il vin di Brozzi, un pane, e una cipolla Talor per uno scherzo tocca il cuore.
Definiz: §. XXIII. Toccare il cuore, vale anche Convincere, Compugnere, Convertire. Lat. commovere, convincere, *compungere. Gr. κατανύττειν, νύττειν.
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 4. 4. Tocchigli 'l cuore Dio, sicch'e' conosca La verità, che 'l può far più beato.
Definiz: §. XXIV. E Toccare il cuore, talora vale Muovere a compassione.
Esempio: Ovvid. Pist. Ma se per avventura le mie parole ti toccheranno il cuore ec.
Definiz: §. XXV. Toccare il polso, vale Riconoscere il polso, ad effetto di argomentarne la qualità delle forze, o della febbre.
Esempio: Sen. ben. Varch. 6. 17. Laonde a un medico, il quale non fa altro, che toccarmi il polso, e mi pone nel numero di coloro, che egli guarda, e passa ec. non debbo io di più cosa nessuna.
Definiz: §. XXVI. Toccare il polso al lione, o al marzocco.
Esempio: Varch. Ercol. 91. Quuando s'ingerivano nelle faccende, ed erano favoriti dallo stato ec. si diceano toccare il polso al lione, ovvero marzocco.
Definiz: §. XXVII. Toccar l'ugola, figuratam. vale Stuzzicar l'appetito, Risvegliar desiderio d'alcuna cosa.
Esempio: Varch. Ercol. 157. Voi m'avete toccato l'ugola; deh se ne sapete di più, raccontatemene degli altri.
Definiz: §. XXVIII. Toccar l'ugola, vale anche Piacere estremamente.
Esempio: Lasc. Pinz. 2. 1. E quei fegatelli caldi m'hanno tocco l'ugola.
Definiz: §. XXIX. Non toccar l'ugola, si dice di Quelle cose, delle quali si è mangiato scarsamente, e non a sazietà.
Esempio: Salv. Granch. 1. 2. Sentendo che quel lor bere a zinzini Non toccava lor l'ugola, e non era Altro, che uno accendere lor più La sete, vollon mutar verso.
Esempio: Malm. 7. 12. Dieci pan d'otto, e un giulio di formaggio Non gli toccaron l'ugola.
Definiz: §. XXX. Toccare la mano, vale Salutare affettuosamente.
Esempio: Bern. Orl. 1. 14. 57. Un gran baciare, un gran toccar di mani Si fer dipoi che s'ebber conosciuto.
Definiz: §. XXXI. Toccare la mano, si dice anche dell'Impalmarsi gli sposi.
Esempio: Malm. 2. 44. Sceso di sedia poi colla figliuola, Gli fece allor allor toccar la mano.
Definiz: §. XXXII. Toccare il ciel col dito, figuratam. vale Esser felice, Aver tutti i suo' contenti. Lat. coelum digito attingere, sublimi ferire sidera vertice. Gr. οὐρανοῦ ἅπτεσθαι.
Esempio: Boez. Varch. 2. pros. 4. A i quali parrebbe di toccare il cielo col dito, se una minima parte de' rimasugli, ed avanzaticci della tua fortuna toccasse loro.
Esempio: Morg. 22. 192. L'Arpalista toccava il ciel col dito.
Esempio: Malm. 7. 47. A lui parve toccare il ciel col dito.
Definiz: §. XXXIII. Non toccare terra, si dice di Chi ha grande allegrezza, o prova qualche gran piacere in alcuna cosa. Lat. abripi gaudio. Gr.ἀνασκιρτᾶν .
Esempio: Malm. 7. 44. Ei, che non tocca per letizia terra, Entra nel borgo, e in gabbia si riserra.
Definiz: §. XXXIV. Non toccare il cul la camicia, vale lo stesso.
Esempio: Bocc. nov. 32. 15. Alberto si partì, ed ella rimase faccendo sì gran galloria, che non le toccava il cul la camicia.
Definiz: §. XXXV. Toccare la fregola, vale Venire ardentissimo desiderio, o voglia.
Esempio: Gell. Sport.3. 3. Egli è testè lor tocco la fregola di fare una commedia.
Definiz: §. XXXVI. Toccare il ticchio, Venir voglia; maniera bassa.
Esempio: Malm. 9. 56. Al fin gli tocca il ticchio Di tor del sale, e ve lo spolverizza.
Definiz: §. XXXVII. Toccare delle busse, che anche si dice Toccarene assolutam. vagliono Esser battuto. Lat. plagis affici, percuti. Gr. αἰκίζεσθαι.
Definiz: §. XXXVIII. Toccare la corda, vale Esser tormentato col tormento della corda.
Esempio: Malm. 3. 33. Seguì, ch'un ufizial suo favorito ec. Toccò la corda.
Definiz: §. XXXIX. Toccare le scritture, vale Corromperle, Adulterarle. Lat. vitiare, corrumpere, adulterare. Gr. κιβδηλεύειν.
Esempio: Din. Comp. 1. 18. E dubitando il notaio degli atti avea prestati, guardò, se erano tocchi, trovò il raso fatto, e accusolli.