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1) Dizion. 5° Ed. .
APRIRE.
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APRIRE.
Definiz: Att. Disgiungere e Allargare le imposte degli usci e delle finestre in guisa, che sia dato l'entrare e l'uscire; e dicesi pure d'ogni altra cosa che non si vuol più chiusa. Contrario di Serrare.
Dal lat. aperire. –
Esempio: Dant. Inf. 9: Giunse alla porta e con una verghetta L'aperse, che non v'ebbe alcun ritegno.
Esempio: E Dant. Inf. 33: Ma distendi oramai in qua la mano, Aprimi gli occhi; ed io non gliele apersi.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 182: Anche si conviene che, quando s'apre il vaso, si ragguardi il nascimento delle stelle, imperocchè allor si fa movimento.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 298: Menatolo a una finestra, gli fece aprire la bocca.
Esempio: Cecch. Incant. 3, 4: Il domandare è senno; eccovi trenta scudi d'oro, aprite mano.
Esempio: Monet. Poes. 145: Quando l'avaro alfin sta per morire, Aprire egli si fa tutte le casse, Pensando come può distribuire L'oro e l'argento e le monete basse.
Definiz: § I. Aprire una stanza, una prigione, una casa, e simili, vale Aprirne l'uscio o la porta. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 58: La camera da una cameriera tutta sonnacchiosa fu aperta.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 87: Tosto, Alessandro, Andate a aprir la camera.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 94: Aprasi la prigion ov'io son chiuso.
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 2: Troppo fallò chi le spelonche aperse, Che già molt'anni erano state chiuse, Onde il fetore e l'ingordigia emerse, Ch'ad ammorbare Italia si diffuse.
Definiz: § III. Aprire ad alcuno, usato assolutam., vale Aprirgli la porta affinchè possa entrare o uscire. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 216: Or veggio, donna, quello per che poco avanti.... tanto tenuti fuor della porta, senza esserci aperto, fummo.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 195: La donna.... ricorse al minacciare, e disse: se tu non m'apri, io ti farò il più tristo uom che viva.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 28: Va', fa' quel ch'io t'ho detto; e se ci capita Lando, apri, e di' ch'io sarò qui or ora.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 1, 16: Aprimi, Norcia, non mi conosci? N. Adagio a aprire; chi sei?
Esempio: Magal. Canz. anacr. 38: E vo a veder chi è. Aprimi omai, che è? Disse, che temi?
Esempio: E Magal. Canz. anacr. appr.: Eh! apri omai, son io; Aprimi.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 21, 43: Corre Verso il palazzo, e va gridando: Aprite.
Definiz: § IV. In questo significato usasi anche Aprire alcuno. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 448: Nel tempo della state si deono [gli armenti] due volte aprire il giorno, e menare all'acqua.
Definiz: § V. Aprire, riferito a un luogo qualunque chiuso, o vietato, vale Renderne libero a tutti l'adito o l'uso.
Definiz: § VI. E figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 10: L'angel che venne in terra col decreto Della molt'anni lacrimata pace, Che aperse il ciel dal suo lungo divieto.
Esempio: Stor. S. Silv. 31: La seconda ragione si è, acciò che essendo l'acqua santificata per lo toccamento della sua santa carne [di Cristo], sì avesse vertù d'aprire lo cielo all'anime in quella acqua fussero battezzate.
Definiz: § VII. Per Dilatare, Allargare, Distendere. –
Esempio: Dant. Purg. 12: Le braccia aperse, ed indi aperse l'ale; Disse: venite, qui son presso i gradi.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 5: L'aere fortemente riscaldato apre le giunture, e allarga e risolve gli umori.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 129: Il mondatore [del lino] dee innanzi a sè colle mani aprirlo, e andar tra esso co' panni molto levati.
Definiz: § VIII. Per Fendere, Spaccare, Squarciare. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 311: Non la bella Romana, che col ferro Aprì il suo casto e disdegnoso petto.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 175: Il cavaliere, messo mano ad un coltello, quello aprì nelle reni, e fuori trattone il cuore,.... a due mastini il gittò.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 29: Il fulmine, ove passa, Ciò che tocca arde, abbatte, apre e fracassa.
Esempio: Bern. Orl. 5, 47: Nel scudo d'osso il gran colpo risuona, E dalla cima al fondo l'apre e sferra.
Esempio: Salvin. Georg. 2, 148: E quando il Cane, portator del caldo, Le campagne di sete spacca ed apre.
Esempio: Targ. Alimurg. 92: Una saetta aperse il muro della cupola del coro.
Definiz: § IX. Per similit. –
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 281: L'acqua nell'aria pesa e discende per la via più breve, e divide e apre l'aria che sta di sotto al centro della sua gravità con tutte sue parti egualmente.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 22: Ma poco ci giovò, chè 'l nemico empio Dell'umana natura, il qual del telo Fu l'inventor, ch'ebbe da quell'esempio Ch'apre le nubi, e in terra vien dal cielo.
Definiz: § X. E figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 28: Questa [Laura] che col mirar gli animi fura, M'aperse il petto, e 'l cor prese con mano, Dicendo a me: di ciò non far parola.
Definiz: § XI. Per Far la sezione d'un cadavere, Sparare. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 139: Che di ciò fosse questa la cagione si vide quando fu aperto [il corpo]; che gli trovarono il core tutto rappreso.
Esempio: Red. Esp. Insett. 149: Di dieci teste di cervo che feci aprire, nove erano verminose.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 10: In ogni femmina di questa sorta, che ho aperta, ho sempre trovato una fecondissima ovaia.
Definiz: § XII. Detto di un'apertura qualunque in una parete, o di una cavità nel terreno, vale Farla, Scavarla. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 402: Dopo questo, apri un'altra buca vicina e contigua a questa, e riempila d'un altro conio simile.
Esempio: Car. Eneid. 2, 784: Tanto alfin ne recide [della porta], che nel mezzo V'apre un'ampia finestra.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 100: Questo che si chiama l'aratro da seme,.... serve ad aprire i solchi nel lembo rimasto eminente dopo ammannato.
Esempio: E Lastr. Agric. 1, 105: Se gli acquaj non fosser bastanti per levar l'umido, allora si divide [il campo] in due parti con aprir nel mezzo di esso una fossa capace.
Definiz: § XIII. E pure per Iscavare, detto di cave o miniere. –
Esempio: Targ. Viagg. 6, 253: Non si sa quando furono aperte per la prima volta le nostre miniere di Levignani.
Esempio: E Targ. Viagg. 6, 261: Non mi contenterei della sola cavetta; anzi aprirei altre cave in tutta quella ripida pendice, seguitando la direzione delle vene di quarzo più ricche di mercurio.
Definiz: § XIV. Detto dei campi, vale Romper la terra, Solcare, Arare. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 80: Se vorrai aprire i campi non lavorati, considererai se 'l campo è umido o secco.
Esempio: Pallad. Agric. 141: S'apra la terra, e scalzinsi le viti intorno alle radici.
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 162: E se 'l vomero tuo, la terra aprendo, Netto e lucido vien qual puro argento, Lieto e sicuro allor, doppiando l'opre, Segui l'util lavoro.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 104: Vangato così il campo, si divide e si apre in solchi coll'aratro, che si chiama assolcare.
Definiz: § XV. E per similit., detto del mare o delle onde, vale Farsi strada per mezzo alle onde; che pur dicesi Fendere, Solcare. –
Esempio: Car. Eneid. 5, 205: Il mare,.... in quattro solchi eguali Fu con molto stridor da' rostri aperto.
Esempio: E Car. Eneid. 8, 1051: Con le code [i delfini] Givan guizzando, e con le schiene in arco Gli aurati flutti a loco a loco aprendo.
Definiz: § XVI. Detto di lettere, testamenti ed altre carte sigillate, vale Dissigillarle per conoscerne il contenuto. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 37: Caso che ve ne fosse parlato, sappiate che son io che lo scrivo, nè crediate che vi sia stata aperta questa lettera.
Esempio: Fag. Comm. 5, 104: Leggete.... (Federigo apre la lettera). F. Sigillata coll'ostia nera? ohimè!
Definiz: § XVII. Detto di schiere, vale Disgiungerle, Romperle a viva forza, penetrando tra esse. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 204: L'un Decio e l'altro, che col petto aperse Le schiere de' nemici.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 237: Vennero alle mani i tedeschi, e colle loro picche basse apersero le fanterie spagnuole.
Esempio: Car. Eneid. 11, 1047: In tal sembianza Termodoonte il bellicoso stuolo De l'amazzoni sue vide.... col carro Gir di Pentesilea le schiere aprendo.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 71: Le squadre d'occidente apre e flagella.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 428: Uscirono queste [le lancie regie] allora sì impetuosamente, e da più parti con tal vigor gli percossero, che, rompendo la loro ordinanza, gli rispinsero a viva forza e gli apersero.
Definiz: § XVIII. Detto delle piante, vale Far germogliare. –
Esempio: Dant. Parad. 12: In quella parte ove surge ad aprire Zeffiro dolce le novelle fronde, Di che si vede Europa rivestire.
Definiz: § XIX. E detto di tinte o di colori, vale Mandarli fuori, o Farli venir fuori. –
Esempio: Dant. Purg. 32: Men che di rose e più che di viole Colore aprendo, s'innovò la pianta, Che prima avea le ramora sì sole.
Esempio: Cellin. Pros. Oref. 37: Lo smalto roggio,.... sentendo il fuoco ultimo,.... di rosso divien giallo, e tanto giallo, che egli non si discerne dall'oro; il quale effetto dagli orefici si domanda aprire.
Esempio: Ner. Art. vetr. 47: Ogni giorno più volte le agitavo [le boccette] benissimo, acciò l'acqua forte lavorasse, ed assottigliasse i materiali, ed aprisse bene le loro tinture, le quali, come non sono bene aperte, non operano bene.
Definiz: § XX. Aprire, per Cominciare, Dar principio. –
Esempio: Salvin. Georg. 1, 100: Annua cura Al miglio vien, quando colle dorate Corna apre l'anno il Tauro.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 5, 225: Si aprirono per questo fine alcune pratiche.
Definiz: § XXI. Detto d'Accademie, Università, Scuole, Teatri, Tribunali, o simili, vale Incominciare o Ripigliare il corso degli esercizj, degli studj, delle rappresentanze, dei giudizj loro. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 482: Suole dall'adunanza nostra.... darsi ad alcuno il carico d'aprire, come si dice, l'Accademia con qualche piccolo sì ma forte ragionamento.
Definiz: § XXII. Aprire, detto di strade, vale Costruirle. –
Esempio: Filic. Poes. tosc. 211: Chi tagliò ripe, e strade aprì? chi schiuse I modi, ond'Arno a non più alzar s'astringa L'alzato fondo?
Definiz: § XXIII. Detto di trincere. Term. milit. Vale lo stesso. –
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 352: Con troppo disprezzo tralasciato l'aprir le trincere, per accostarsi, com'è solito, di mano in mano sotto il serpeggiante riparo, prima alle batterie e poi al fosso, risolverono ec.
Esempio: Montecucc. Op. 1, 199: Apronsi le trincee e s'incominciano gli approcci fuori del tiro del moschetto.
Esempio: E Montecucc. Op. 2, 202: Il giannizzero, eccettuatone il primo aprir delle trincee,.... null'altro ha da pensare che a ben combattere.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 5, 246: Per dar principio all'oppugnazione s'aprirono tre trincee.
Definiz: § XXIV. Per Fondare, Stabilire, Metter su; detto più specialmente d'un traffico, di una scuola, e simili. –
Esempio: Med. L. Canz. ball. 13: La mia moglie ha aperto il desco, E hammi posto il beccaio (qui figuratam.).
Esempio: Gell. Sport. 4, 2: Voglio a ogni modo veder se e' mi vuol prestare dieci ducati per aprire anch'io un poco di treccone in Mercato Vecchio.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 1, 3: Tra lo spedal non vuole e l'osteria, Ch'uomo o donna nessuna apra bottega.
Esempio: Red. Lett. 3, 17: Se sarà ammesso nella celebre accademia esperimentale, che ella con tanta sua gloria ha aperta nella sua nobilissima casa, egli vi si farà onore.
Esempio: Fag. Comm. 6, 16: Potrebbe aprire scuola di scrivere.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 257: Voleano [i Fiorentini] aprire studio in Pisa.
Definiz: § XXV. Aprire, per Mostrare apertamente, Far vedere. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 76: E a lui senza alcuna vergogna ogni parte del corpo aprire.
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 42: Deh! perchè dianzi in pruova non venni io?.... So che v'avrei sì aperto il valor mio, Ch'avresti il fin già di Ruggier previsto.
Esempio: Car. Eneid. 3, 346: Il quarto giorno Vedemmo alfin, quasi dal mar risorta, La terra aprirne i monti, e gittar fumo.
Definiz: § XXVI. Figuratam. per Dichiarare, Spiegare, Esporre. –
Esempio: Giamb. Tull. Rettor. 69: Le sottili cose non si possono bene aprire in volgare.
Esempio: Dant. Conv. 89: Per cessare disconvenevoli disordinamenti, converrebbe, alle nominate canzoni aprire e mostrare, comento volgare e non latino.
Esempio: Fr. Giord. Pred. 295: Come il maestro che sale in su la cattedra per aprire e insegnare la sapienzia a' discepoli, così Cristo salì su la croce ad aprire tutta la filosofia.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 331: Per aprire un po' meglio quel ch'io vo' dire.
Esempio: Deput. Decam. 29: La forza della voce è notissima; pur un sol luogo ne addurremo per aprirla meglio.
Definiz: § XXVII. E pur figuratam. per Scoprire, Palesare, Manifestare. –
Esempio: Dant. Inf. 10: Io ch'era d'obbedir disideroso, Non gliel celai, ma tutto gliel'apersi.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 168: Perciò dispose d'aprirgli il suo bisogno,.... e così fece, aprendogli ciò che in animo avesse avuto di fare.
Esempio: Car. Eneid. 8, 1019: Tra' portici dorati iva, d'argento L'ali sbattendo, e schiamazzando, un'oca, Ch'apria de' Galli il periglioso agguato.
Esempio: Grazz. Comm. 18: Pur nella fine,.... non senza sua vergogna e doglia, m'aperse la cagione de gli amarissimi affanni suoi.
Esempio: Fag. Rim. 1, 5: E ben di rado supplice gli apersi La voglia mia, che non restasse sazia.
Definiz: § XXVIII. E altresì figuratam. per Stenebrare, Rischiarare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 68: Poi che la luce candida e vermiglia De l'altro giorno aperse l'emispero.
Esempio: Car. Eneid. 2, 962: Ciò vaneggiando Infurïava, quand'ecco una luce M'aprio la notte, e mi scoverse ec.
Definiz: § XXIX. Neutr. pass. aprirsi Dischiudersi, ed anco Allargarsi. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 215: Egli non è in casa uscio sì serrato, che come egli il tocca non s'apra.
Esempio: Biring. Pirotecn. 57 t.: Ognuna [canna di mantice] aveva di ferro una ventola, quale s'apriva quando veniva il vento; e quando non, cascando si riserrava.
Definiz: § XXX. E per Essere, Stare aperto. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 310: Sopra il tetto della loggia, rincontro al mezzo cerchio e de' gradi da sedere, si aprivano in alto finestre, per le quali entrava il sole e i lumi molto gagliardi nel mezzo cerchio.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 29: Cava grotta s'apria nel duro sasso.
Esempio: Guar. Past. fid. 3, 5: Picciola cavernetta,.... A cui dà lume un picciolo pertugio, Che d'alto s'apre.
Definiz: § XXXI. Per Spaccarsi, Rompersi. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 71: Non altramenti che un vetro percosso ad un muro, tutta [la nave] s'aperse.
Esempio: Car. Eneid. 5, 684: Al fiero colpo s'aperse il teschio.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 297: Come si fa oggi delle granate, che avendo il fuoco a tempo, come melagrane poi s'aprono, onde hanno sortito il nome.
Definiz: § XXXII. E detto di muraglie o di legnami, vale Fendersi, Screpolarsi, Far crepe. –
Esempio: Vill. G. 7, 272: Rovinarono infiniti fummaioli, ovvero cammini.... e più campanili, e molte case s'apersono, e tali ruinarono nelle dette città.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 156: Quanto [gran benefizio ci fa] colui, il quale con incredibil arte ferma un palagio, che, smossosi dai fondamenti, s'era aperto?
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 41: Se le roveri si tagliano di estate, dicono che s'intarlano; ma se si tagliano di verno, non pigliano difetto alcuno, nè si aprono.
Esempio: E Bart. C. Archit. Albert. 399: I difetti delle mura son questi: o elle si pelano, o elle s'aprono.
Definiz: § XXXIII. Per Farsi una ferita, una rottura in alcuna parte del corpo, sia per caduta, sia per altro accidente. –
Esempio: Grazz. Pros. 211: La sera dinanzi si era, sdrucciolando, aperto un piede; onde poi raffreddato, la notte gli era cominciato a enfiare.
Definiz: § XXXIV. Aprirsi, trovasi usato anco per Allentarsi. –
Esempio: Leopard. G. Cap. piac. 33: Giove lo porta [il brachiere] ed è per lui giocondo: S'aperse allor che Ganimede in cielo Portò su l'alie, per il grave pondo.
Definiz: § XXXV. Detto della terra, vale Fendersi, Spaccarsi, ed anche in modo da formar voragine. –
Esempio: Dant. Inf. 20: Drizza la testa, drizza, e vedi a cui S'aperse agli occhi de' Teban la terra.
Esempio: E Dant. Inf. 33: Ahi dura terra, perchè non t'apristi?
Esempio: Domin. Gov. Fam. 8: Non essendo [la terra] dall'acqua infusa, stassi, non produce, apresi, consumasi, non altro che in vile polvere ridutta.
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 47: E venner con tal impeto a ferirsi, Che parve il ciel cader, la terra aprirsi.
Esempio: Car. Eneid. 12, 1435: Or qual mi s'apre terra, Che seco mi riceva e mi rinchiugga Tra l'ombre inferne?
Definiz: § XXXVI. E per similit., detto di aria, acqua, mare. –
Esempio: Dant. Purg. 18: Prima fue Morta la gente a cui 'l mar s'aperse, Che vedesse Giordan le rede sue.
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 283: Nella caduta del grave infra l'aria non vi si vede resistenza che l'impedisca, anzi l'aria s'apre e dà luogo all'impeto del grave.
Esempio: E Vinc. Mot. Mis. acq. 284: L'acqua in sè non è condensabile nè rarefabile, ma tanto è davanti al pesce che la penetra, come dopo esso pesce; e tanto se n'apre avanti al suo penetratore, quanto è quella che se ne riserva di dietro a tale penetratore.
Esempio: Car. Long. 23: E 'l mare aprendosi gli fece letto, e poscia richiudendosi lo ricoperse.
Definiz: § XXXVII. Detto dei fiori, usato anche in forma di Neutro, vale Allargarsi sbocciando, Sbocciare. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 20: Per una vietta,.... piena di verdi erbette e di fiori, li quali per lo sopravvegnente sole tutti s'incominciavano ad aprire, prese il cammino.
Esempio: Bemb. Rim. 43: Ma non aprono i fior tutti ad un tempo.
Esempio: Cas. Rim. 1, 16: Qual chiuso in orto suol purpureo fiore, Cui l'aura dolce e il sol tepido e il rio Corrente nutre, aprir tra l'erba fresca, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 18, 23: Dove in passando la vestigia ei posa, Par ch'ivi scaturisca o che germoglie; Là s'apre il giglio, e qui spunta la rosa.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 232: Anche al nascer dell'anno S'apron rigogliosocci i favegelli, Fior primaticci e belli.
Esempio: Menz. Poes. 1, 192: Da voi per certo ancideransi i fiori, Che aprivan lieti all'apparir del sole.
Definiz: § XXXVIII. E detto del giorno, usato anche in forma di Neutro, vale Sorgere, Apparire. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 96: Quivi arrivando in su l'aprir del giorno.
Esempio: Car. Eneid. 8, 105: Enea dal sonno Si scosse; il giorno aprissi; ed ei col sole Sorgendo insieme, al suo nascente raggio Si volse.
Esempio: Bemb. Stor. 3 t.: Nel primo aprir del giorno, raccolti i loro arnesi, con tutto il campo se n'andarono.
Esempio: E Bemb. Stor. 94 t.: Nell'aprir del giorno d'assalire i nimici si deliberò.
Definiz: § XXXIX. E detto di tempo o stagione, usato anche in forma di Neutro, vale Cominciare. –
Esempio: Rucell. G. Ap. 211: Adunque l'api ne l'aprir de l'anno Son tutte di dolcezza e d'amor piene.
Definiz: § XL. E detto delle nubi, della nebbia, e simili, vale Allargarsi, Diradarsi. –
Esempio: Bern. Orl. 49, 20: Poi che il conflitto fu durato un poco, E che la nebbia cominciossi aprire ec.
Definiz: § XLI. Per Apparire, Mostrarsi, Offrirsi alla vista. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 10: E non pur quel che s'apre a noi di fore, Le rive e i colli di fioretti adorna, Ma dentro ec.
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 129: L'altra mattina, dopo buona pezza [di viaggio] Serravalle s'aperse a gli occhi miei.
Esempio: Car. Eneid. 1, 171: Pendono or questi or quelli a l'onde in cima; Or a questi or a quei s'apre la terra Fra due liquidi monti.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 9: Poi che lasciar gli avviluppati calli, In lieto aspetto il bel giardin s'aperse.
Definiz: § XLII. Per Darsi a conoscere o a riconoscere; detto di persona. –
Esempio: Sassett. Lett. 70: Tedaldo aveva disegnato, innanzi che a mensa si ponessono, di far lieti i suoi fratelli con aprirsi loro.
Definiz: § XLIII. Aprirsi con alcuno, ed anche semplicemente Aprirsi, vale Palesare ad alcuno il proprio pensiero, Manifestare l'animo suo liberamente. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 181: Il detto Papa in segreto e in palese s'aperse.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 356: Conferiva teco, aprivami teco, e teco mi consigliava.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 93: Ma a voi sta, mona Dianora, all'ultimo Il dar questo tracollo alla bilancia; Chè la fanciulla non saprebbe aprirvisi.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 2, 6: Udir non vuol le mie querele Contro di quella, mentre io m'apro seco Di questi insulti.
Definiz: § XLIV. Quindi Aprirsi a mezza bocca, vale Palesare il proprio pensiero non interamente, ma con una certa riserva. –
Esempio: Magal. Lett. scient. 260: Il secondo [passo] è stato l'aprirmene così a mezza bocca con due o tre amici, con metter loro sopra di ciò un altissimo segreto.
Definiz: § XLV. Aprirsi nelle braccia, ed anche semplicemente Aprirsi, vale Allargare o Distender le braccia per far checchessia. –
Esempio: Dant. Purg. 31: La bella donna nelle braccia aprissi, Abbracciommi la testa e mi sommerse.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 195: E aprendosi per gittare la lancia, Cefeo grida verso lui.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 66: E 'l dir le parole, e l'aprirsi, e 'l dar del ciotto nel calcagno a Calandrino, fu tutto uno.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 444: Perchè ti apri tu così nelle braccia? non sai tu che cotesto moto è contrario.... alla tua infirmità?
Definiz: § XLVI. Neutr. Per Misurare, aprendosi o distendendosi. –
Esempio: Cellin. Pros. 80: Questo bottone era della grandezza quanto apre una mano in circa, un palmo per ogni verso.
Esempio: E Cellin. Pros. 94: Si dilettorno di tenere un crocifissino ne' loro studioli segreti, di grandezza quanto apre un gran palmo.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 262: Compasso da quattro punte, che da una parte apra il doppio dell'altra.
Definiz: § XLVII. Aprire dicesi anche delle vesti che, non soprammettendosi o non chiudendo bene, lasciano scoperta e visibile qualche parte della persona.
Definiz: § XLVIII. Aprir bocca o la bocca, vale Romper il silenzio, Mettersi a parlare, dicendosi comunemente:
Esempio: Esempio del Compilatore Il tale non ha aperto mai bocca,
Definiz: per dire Non ha mai proferito una parola. –
Esempio: Dant. Parad. 27: E tu, figliuol, che per lo mortal pondo Ancor giù tornerai, apri la bocca, E non asconder quel ch'io non ascondo.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 26: Egli, in fervore di spirito, comandò a uno di loro, che nel nome di Dio aprisse la sua bocca, e parlasse di Dio ciò che lo Spirito Santo gli spirasse.
Esempio: Ar. Sat. 1, 162: E chi non ha per umiltà ardimento La bocca aprir, con tutto il viso applaude, E par che voglia dire: anch'io consento.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 280: Nè prima aveva cominciato Celso ad aprir la bocca per darle principio, che ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 64: Non aprono la bocca mai dall'altare per istruire il popolo.
Definiz: § IL. Aprir la bocca ad alcuno, vale Farlo parlare, Dargli facoltà di parlare, Concedergli il dono della favella. –
Esempio: Dant. Parad. 24: La grazia che donnea Con la tua mente, la bocca ti aperse Insino a qui, com'aprir si dovea.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 26: Iddio è colui, il quale apre la bocca a' mutoli, e le lingue delli semplici fa parlare sapientissimamente.
Esempio: Medit. Pov. 18: Nel tempo passato aveva [Cristo] aperta la bocca e la lingua de' Profeti.
Definiz: § L. Aprire la bocca ai Cardinali, dicesi della cerimonia che fa il Papa, quando ai Cardinali, novellamente creati, concede il diritto di manifestare il lor parere in Concistoro; come il contrario dicesi Chiuder la bocca. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 391: Nello stesso concistoro, in cui fu deputato alla legazione, si fecero le due cerimonie solite a separarsi in due concistori distinti co' nuovi porporati, di chiudergli e d'aprirgli la bocca.
Definiz: § LI. Aprir le braccia ad alcuno, vale Accoglierlo affettuosamente. –
Esempio: Rim. ant. P. Ubert. Faz. 3, 244: Ed ogni cosa ch'ha poder mi scaccia, Ma sol la povertà m'apre le braccia.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. 65: Nè pinger nè scolpir fia più che queti L'anima, volta a quell'Amor divino, Ch'aperse a prender noi 'n croce le braccia.
Definiz: § LII. Aprir casa, vale Prender casa sopra di sè, Tornare ad abitare un quartiere in cui si debba esser capo e padrone. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 195: Il giovane venuto qui a studiare, Ci aperse casa.
Definiz: § LIII. Aprir l'intelletto, l'ingegno o la mente a o verso checchessia, vagliono Considerare con attenzione checchessia, Porvi mente. –
Esempio: Dant. Parad. 5: Apri la mente a quel ch'io ti paleso, E fermalvi entro.
Esempio: E Dant. Rim. apocr. 242: Poi sopraggiunge e dice: apri l'ingegno; Se le parti di fuor son così belle, L'altre che den valer, che asconde e copre?
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 321: Apprendi là dove io traggo al segno colla mia intenzione, ed apri bene lo intelletto, dove io dissi ec.
Definiz: § LIV. Aprir l'intelletto, l'ingegno, o la mente ad uno, vagliono Renderglielo più acuto, più penetrativo, più perspicace, ed anche Far costui capace d'intendere, Farlo avvertito, Illuminarlo. –
Esempio: Tratt. Virt. mor. 240: Uom che a mal far cieco è per suo difetto, Degno è che pena gli apra l'intelletto.
Esempio: Petr. Rim. 2, 262: Della tua mente Amor, che prima aprilla, Mi dice cose ec.
Esempio: Monet. Poes. 136: Voi, mercè delle vostre alte dottrine, A rozza gente l'intelletto aprite.
Definiz: § LV. Aprir gli occhi ad uno, vale Farlo avveduto, accorto, Illuminarlo. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 43: Aperse loro gli occhi la povertà, li quali la ricchezza avea tenuti chiusi.
Esempio: E Bocc. Laber. 5, 183: La tiepidezza degli anni, già alla vecchiezza appressandoti, almeno ti dovea aprire gli occhi, e farti conoscere laddove questa matta passione seguitando, ti dovea far cadere.
Esempio: Dat. Lepid. 64: Disse che intorno alla infermità, dal discorso fatto gli erano stati aperti gli occhi, perchè se questo non era, averebbe certo storpiato il povero paziente.
Definiz: § LVI. E lo stesso vale Fare aprir gli occhi ad uno. –
Esempio: Machiav. Stor. 2, 105: Il mondo tutto, testimone della iniquità tua, ti farà aprire gli occhi, faratteli aprire Iddio, se ec.
Definiz: § LVII. Aprir gli occhi rispetto a qualche disordine, o su qualche disordine, vale Riconoscerlo. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 260: Allora aperse gli occhi a' disordini di casa sua; e poco appresso, tirato pe' capelli, conobbe e uccise la rea moglie.
Definiz: § LVIII. Aprir gli occhi rispetto ad una cosa, o in fare alcuna cosa, vale Stare attento o vigilante, Procedere con cautela, Guardar bene il fatto suo. –
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 2, 69: E a questo aprite bene gli occhi.
Esempio: Adr. G. B. Stor. 476: Consigliavali adunque ad aprire gli occhi e vedere com'erano vicini all'ultima perdizione.
Esempio: Cecch. Servig. 1, 1: Sborsando La dote, i' voglio, Agabito, aprir gli occhi.
Esempio: Not. Malm. 596: Tenere gli occhi aperti, Aver l'occhio ed Aprir l'occhio, vuol dire Andar cauto nell'operare.
Definiz: § LIX. Aprire gli occhi, poeticam. vale Venire al mondo, Nascere. –
Esempio: Domin. Gov. Fam. 132: Nel primo specchio fa' specchiare i tuoi figliuoli, come aprono gli occhi.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 283: Mio nome fu Riccardo, e gli occhi apersi In grembo alla bellissima Firenze.
Definiz: § LX. Aprir gli orecchi, ed anche l'udire, vale Ascoltare attentamente. –
Esempio: Dant. Inf. 24: Apri gli orecchi al mio annunzio, ed odi.
Esempio: E Dant. Rim. sacr. 378: Apri, Signore, il tuo benigno udire Alla dolente voce sconsolata, E non voler guardare al mio fallire.
Esempio: E Dant. Rim. sacr. 380: Signore, esaudi la mia orazione, La qual ti porgo, e 'l tuo benigno udire Apri alla mia umile ossecrazione.
Esempio: Bocc. Laber. 22: Assai ben conosco che ancora il raggio della vera luce non è pervenuto al tuo intelletto,.... e perciò apri l'orecchie a quello che io ora ti dirò.
Definiz: § LXI. Aprir la mano o le mani, vale Usar liberalità nel donare, Largheggiare. –
Esempio: Colonn. Guid. 170: Confortoe tutti quelli che aveano pecunia,.... che egli aprano le mani per rilevarsi da tanti dolori.
Definiz: § LXII. Aprir l'animo, il cuore, il petto suo ad alcuno, vale Manifestargli con tutta confidenza il proprio sentimento; lo stesso che Aprirsi con alcuno. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 305: Abbi a cui tu apri il tuo petto, e con cui tu partecipi li tuoi segreti, allogandoli in colui che fedele t'è.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 209: Ed ella avendo spazio, in brieve tutto l'animo suo gli aprì.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 296: Non fa di mestiero.... a chicchessia, non ben bene prima conosciuto, per vanità o per leggerezza aprire il nostro cuore.
Esempio: Metast. Dramm. 3, 201: Apri il tuo cuore a Tito, Confidati all'amico.
Definiz: § LXIII. Aprire il petto, o l'animo, alla verità, alla speranza, e simili, vale Accoglierla in sè. –
Esempio: Dant. Purg. 25: Apri alla verità, che viene, il petto, E sappi ec.
Definiz: § LXIV. Aprir la porta, o le porte, di una città o di una fortezza, vale Arrendersi, Consegnare la città o la fortezza. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 23: Il re de' Sabini la corruppe per moneta, acciò ch'ella aprisse la porta alli Sabini.
Esempio: Vill. M. 1, 81: Il traditore gli aperse la porta, ed entrato dentro [il re] con grande sforzo, preso Maometto e incarcerato, in pochi dì il fece morire.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 38: Par ch'apra ogni cittade al re la porta, E che Venezia a pena vi rimagna.
Definiz: § LXV. Aprir la strada, la via, il passo, il sentiero, vale Sgombrarlo, Renderlo libero, affinchè alcuno possa passare. –
Esempio: Colonn. Guid. 85: Ogni uomo uccide che contra gli si para, e chi nel suo passare non gli apre la via.
Esempio: Grazz. Pros. 102: Nè vi era luogo rimasto donde passar si potesse, se prima il carro e l'altre bestie, passando, non avessero aperto la strada.
Esempio: Car. Eneid. 9, 500: Io tosto col ferro Sgombrerò 'l passo e t'aprirò 'l sentiero.
Esempio: E Car. Eneid. 10, 574: Col ferro aprir la strada ne conviene Per mezzo di color, che là vedete.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 429: Tutti tre unitamente determinati, o d'aprirsi col ferro il passo, o di perdere in quello sforzo la vita, combattendo valorosamente, furon costretti al fin di lasciarvela.
Definiz: § LXVI. E figuratam. –
Esempio: Car. Eneid. 12, 1020: Di qua, Turno, di qua; quinci la strada Ne s'apre alla vittoria.
Esempio: Bald. Pros. 634: Chi volesse prestar fede semplicemente alle parole de' malevoli, aprirebbe strada troppo larga alle iniquità.
Esempio: Tass. Lett. 2, 46: Ora io vengo a ragionar del vostro debito,.... per aprirmi la strada a parlar de gli altri.
Esempio: Menz. Sat. 287: Virtù quella chiam'io, che mille e mille Spade non teme, e che di sè fa scudo Dovunque alma Ragione il passo aprille.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 20, 79: E quel chirurgo che le piaghe lecca, E col ferro e col fuoco non le invade, Apre, e non serra, del morbo le strade.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 5, 224: Si vedevano oramai costretti o a chieder mercede a' nemici, o ad aprirsi con la disperazione la strada alla salute.
Definiz: § LXVII. Aprire una successione, term. de' Legali, e vale Far luogo a coloro, che ne hanno il diritto, di far valere le loro ragioni alla successione. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 1, 179: Se quando si apre la successione del feudo, per morte naturale o civile del possessore, non vi siano maschi, succederanno le femmine.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 11, 2, 32: Occorre frequentemente disputare di questo caso, cioè, se aprendosi la successione intestata ad un prossimo parente, e portando il caso che questo muora prima di adire l'eredità, trasmetta questa ragion di succedere al suo erede.
Definiz: § LXVIII. Aprir la vena, vale Cavar sangue, Salassare. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 508: Quando [lo sparviere] ha male, allora gli s'apra la vena, che è sotto l'ala, o vero sotto la coscia, e caviglisi un poco di sangue.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 4, 9: E lo portaro in fresca grotta ombrosa, Ove del collo aprirongli la vena.
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 9: Lo stesso io dico di chi all'incontro non vuol mai aprir la vena a' suoi malati.
Definiz: § LXIX. Aprir l'arco, trovasi per Tenderlo, Caricarlo. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 31: Aprendo l'arco, vi adatta il bolzone.
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: Come saettatore nello aprir l'arco si affanna.
Esempio: Vill. G. 49: Avendosi tolto sangue di suo braccio, poi l'affaticò in aprir un arco; onde elli ne morì.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 215: Ma pur gli Ungheri si scostavano, e aprivano gli archi con tanta ruina, che le cocche quasi si raccozzavano insieme.
Definiz: § LXX. Aprir voce, trovasi usato poeticam. per Mandar fuori, Proferir parole, Parlare. –
Esempio: Chiabr. Rim. 4, 52: Non mosse piè che non scorgesse amore, Nè voce aprì che non creasse amanti.
Definiz: § LXXI. I mucini hanno aperto gli occhi; detto proverbiale che si applica a chi non è facile a ingannarsi o a lasciarsi ingannare. –
Esempio: Varch. Ercol. 78: A coloro che sono bari.... si suol dire, per mostrare che le trappole.... e mariuolerie loro sono conosciute, e che non avemo paura di lor tranelli: i mucini hanno aperto gli occhi.
Esempio: Grazz. Comm. 419: Voi sete in Firenze, vi ricordo, dove i mucini hanno aperto gli occhi.
Esempio: Buonarr. Tanc. 4, 2: Che ormai aperto ha gli occhi ogni mucino.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 427: I mucini hanno aperto gli occhi; e si dice di chi non è più cucciolo nè semplice, come i di fresco nati.
Esempio: Fag. Rim. 2, 156: Onde il proverbio nato n'è da questo, Che il dire che i mucini han gli occhi aperti, Vuol dir che l'uomo è ben accorto e lesto.
Definiz: § LXXII. Apriti, cielo! esclamazione del linguaggio famigliare, ed usasi allorchè si vuole accennare ad alcunchè di ruinoso o d'impetuoso, che sopravvenga inaspettatamente. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 21: Per due minuti fissi Stansi a squadrare, e dopo la quïete, Apriti, ciel! si spalancar gli abissi.