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1) Dizion. 5° Ed. .
BOTTEGA.
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BOTTEGA.
Definiz: Sost. femm. Stanza per lo più a terreno, dove gli artefici lavorano o i mercanti vendono le loro merci.
Dal lat. apotheca, e questo dal gr. ἀποθήκη. –
Esempio: Vill. G. 197: Incontanente si levò la terra a romore, e serraronsi le botteghe.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 214: Io vidi questa sera al tardi, di rimpetto alla bottega di questo legnaiuolo nostro vicino, un'arca non troppo grande.
Esempio: Liv. Dec. 2, 299: Tutte le taverne e le botteghe.... furono chiuse.
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 461: Gli artefici, lasciati stare i lavori e serrate le botteghe, scorrevano per la città.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 172: Andiamo A bottega d'un mio amico sarto Che ci accomodi.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 14. Mi vi trattenni una sola domenica, che tutte le botteghe erano chiuse.
Definiz: § I. E figuratam. Luogo dove si fa traffico e guadagno di checchessia. –
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 74: Ma dappoichè Apollo ha aperta bottega di vaticinj in Delfo, ed Esculapio di medicina in Pergamo,.... a questi tutti corrono.
Definiz: § II. Bottega a vento, vale Bottega posticcia, che si rizza su per le piazze o in altri luoghi pubblici. –
Esempio: Papin. Lez. Burch. 108: Un pizzicagnolo, non mica de' principali,.... ma di coloro che hanno le botteghe a vento, e che di simiglianti camangiari.... vendono alla plebe.
Definiz: § III. Bottega assolutam. si prende per Interesse, Guadagno sordido. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 194: Colui che tal negozio cercò, non per grassezza di danari, nè per boria castellana, ma per bottega ec.
Definiz: § IV. Ferro di bottega, dicesi familiarmente di cosa necessaria all'esercizio di una arte o professione qualunque.
Definiz: § V. E figuratam. Dicesi di persona adoperata in bassi e disonorevoli ufficj di Polizia, e anche di Chi frequentemente sia messo in prigione, poichè in gergo popolaresco, Bottega è detta la prigione.
Definiz: § VI. Aprire bottega, ed anco Rizzar bottega vale Avviare un traffico o un mestiere qualunque. –
Esempio: Cellin. Pros. 11: Morì vecchissimo, nè mai aperse bottega sopra di sè; sempre stette in bottega di altrui.
Esempio: Adr. G. B. Stor. 904: Non si trovò chi volesse aprir bottega o in Bruselles o in Anversa, talchè nè pane nè carne nè altro vi si trovava da comperare.
Esempio: Fag. Comm. 6, 239: Vo' che n'apriamo un po' di bottega. L. Giusto, e campar colle nostre fatiche; ma che mestiero ti vorresti tu metter a fare?
Definiz: § VII. Chiuder bottega, dicesi familiarmente per Cessare di tenere aperto un negozio, un traffico qualunque; e figuratam. Cessare d'attendere a una data occupazione, a un dato lavoro.
Definiz: § VIII. Essere a bottega, Esser bene a bottega, dicesi di Chi è pratico e franco in checchessia. –
Esempio: Ambr. Furt. 3, 10: Io sono a bottega a ogni cosa, chè di questi casi ce ne interviene ogni giorno.
Esempio: Galil. Op. lett. 174: La piglierei a sospetto, e giudicherei ch'ella fosse bene a bottega e esercitata nel mestiere.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 141: Egli è a bottega bene e poi dell'altro, quanto a erudizione ecclesiastica.
Definiz: § IX. Far bottega si disse per Tener bottega, Stare a bottega. –
Esempio: Brev. Mar. Pis. 461: Nessuno possa essere consulo del dicto ordine, nè debbia, lo quale tegna o vero personevilmente faccia banca u vero bottega u vero arte di lana.
Definiz: § X. Far bottega si disse anche per Aprirla, Metterla su. –
Esempio: Nov. ant. B. 3: Questi fece bottega, e cominciò a legar sue pietre.
Definiz: § XI. Far bottega di una cosa, o sopra una cosa, dicesi del Farne guadagno contro il dovere o la convenienza, Farne sordido mercimonio. –
Esempio: Burch. Son. 207: Tirano sempre a lor gioco e congrega Per farsi dello stato suo bottega.
Esempio: Varch. Err. Giov. 52: Veggasi dunque se gli scritti del Giovio sono storie o poesie, o piuttosto adulazioni, che nel vero per dirla apertamente ne faccia bottega.
Esempio: Dav. Tac. 2, 261: Giustificate la repubblica, che questo esercito non ha fatto della guerra bottega.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 9: Non ammetteva così ognuno a vederla, nè senza qualche mercede; che però facendo egli, come si dice, bottega sopra questa pittura, i Greci di quei tempi la chiamarono Elena meretrice.
Esempio: Lipp. Malm. 3, 12: Ce n'è una mano [dei medici], Che infilza le ricette a occhio e croce, O fa sopr'all'infermo una bottega, E poi il più delle volte lo ripiega.
Esempio: Not. Malm. 1, 242: Fa sopra l'infermo una bottega, Studia di fare allungare il male per cavarne maggior guadagno. E questo termine s'usa in qualsivoglia negozio, del quale uno procuri di prolungar la spedizione, per buscar più denaro.
Definiz: § XII. Far andare una bottega, vale Farla lavorare, Farla tirare avanti. –
Esempio: Zibald. Andr.: I due fratelli con felicità facevano andare una bottega di lana.
Definiz: § XIII. Fare per la bottega o Non fare per la bottega, vale Tornar bene o Tornar male, Essere utile o Esser di danno. –
Esempio: Cecch. Esalt. 26: I prigioni fare i banchetti Alle guardie, non fa per la bottega.
Definiz: § XIV. Mettere uno a bottega, vale Impiegarlo in una bottega, in un traffico, per garzone o comecchessia. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 360: Di' pur quanto ti par, ch'i' non vo' metterlo A bottega, so dir, ad aver dodici Quattrini, e far dodici mesi l'asino, E Dio sa a chi.
Definiz: § XV. Mettersi a bottega, vale attendere a un traffico proprio o d'altri. –
Esempio: Sassett. Lett. 156: Ma che dirò io dell'essersi messo a bottega e tenere le scritture come il V. nostro? Chi arebbe creduto che ec.
Definiz: § XVI. Mettersi a bottega o Porsi a bottega, vale figuratam. Mettersi con tutta applicazione a far checchessia. –
Esempio: Cecch. Masch. 46: Imbroglia, aguzza i tuo' ferruzzi, Che i' mi ci vo' mettere a bottega, E con l'arco dell'osso.
Esempio: Cellin. Vit. 359: Si messe in tutto e per tutto a bottega per fare contra di me.
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 122: Io aveva detto e replicato a Ser Raffaello, che si mettesse a bottega, e tutto conferisse con V. S.
Esempio: Lipp. Malm. 5, 29: Costui che quivi s'è posto a bottega A legger sopra il libro della strega.
Esempio: Not. Malm. 1, 410: Quando uno fa qualche operazione con tutta applicazione ed attenzione, e con dimostrazione di voler durare assai, diciamo: costui s'è messo a bottega.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 267: M'ero messo anch'io a bottega per dir quattro spropositi in geografia.
Esempio: Fag. Rim. 7, 163: Io per tanto mettendomi a bottega, Meglio ch'io posso vo' lodarlo adesso.
Definiz: § XVII. Stare a bottega, vale Impiegare l'opera sua in qualche bottega. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 66: Andò al canto de' tre mugghi, là dove stava a bottega.
Esempio: Cecch. Esalt. 5, 2: A chi pratica in corte gli bisogna Avere un sacco pien di pazienzia. D. E però saria me' stare a bottega.... C. L'animo non mi detta punto a stare A bottega.
Definiz: § XVIII. Stare col capo o col cervello a bottega, vale Stare avvertito, Usare considerazione, Badare a quello che importa. –
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 76: Sono molti giorni ch'io non istò con il capo a bottega.
Esempio: E Car. Comm. 33: Platone che stette col capo a bottega, non solamente s'avvide de l'inganno, ma insegnò di scoprirlo in questo modo.
Definiz: § XIX. Stare a uscio e bottega, e anche A casa e bottega, riferito ad abitazioni, vale Stare o Essere accanto o molto vicino, come chi avesse l'uscio di casa accanto alla bottega, da poter dall'una passare immediatamente nell'altra.
Definiz: § XX. Tener bottega, vale Tenere aperto un traffico, un negozio di checchessia. –
Esempio: Varch. Stor. 3, 32: E di quelli [panni] che si fanno in Firenze, non ne potesse tener bottega altri che i lanaiuoli, ritagliatori, calzaiuoli e manifattori dell'arte della lana.
Definiz: § XXI. Tenere il capo, il cervello o il giudizio a bottega o Avere il capo, il cervello, o il giudizio a bottega, vale Stare avvertito, Operare con prudenza e considerazione. –
Esempio: Dat. Cical. III, 1, 165: Bisogna dunque avere il capo a bottega e badare al giuoco, perchè questa è filosofia di tre cotte.
Esempio: Bertin. A. F. Fals. scop. 61: Me ne rimetto non già al vostro giudizio, cui tuttor date festa, ma al giudizio di quelli che lo tengon sempre a bottega.
Esempio: Nell. Iac. Forest. 1, 16: Chi non ha capo, non ha capelli. Io ho procurato di tener sempre il cervello a bottega, nè ho fatto come si costuma adesso.
Definiz: § XXII. Tornare a bottega o Ritornare a bottega, ed anche semplicemente A bottega, vale Tornare sul discorso, Tornare al soggetto o all'argomento, ed anche Tornare alle cose del dovere. –
Esempio: Vesp. Vit. Uom. ill. 383: Egli usava un altro motto, che diceva A bottega; e questo l'usava quando si partivano dalle cose giuste e ragionevoli.
Esempio: Salv. Granch. 2, 2: Acciocchè io Non avessi a pagare cinque soldi, Voglio inferir, ritornando a bottega, Che questa infermità di questo giovane Non è cura difficile.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 519: Ma torniamo a bottega, L'impresa è grande.
Definiz: § XXIII. Dicesi in proverbio, La bottega non vuole alloggio, e vale: La bottega non vuol gente che vi si fermi a cicalare e interrompa il lavorìo, o svii gli avventori.
Definiz: § XXIV. Non ogni bottega ne vende, dicesi in proverbio Di cosa molto rara. –
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 64: Quello è ben ch'a ragion tegnate caro, Però ch'ogni bottega non ne vende.