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1) Dizion. 5° Ed. .
COTTA
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Dizion. 5 ° Ed.
COTTA.
Definiz: Sost. femm. Sopravveste di panno lino bianco, con mezze maniche larghe, scendente fino alle anche, e anticamente fino ai ginocchi, la quale indossano gli ecclesiastici negli ufficj divini.
Dal barbaro lat. cottus e cottis, modificato di poi in cota e cotta: provenzale cat; spagnuolo e portoghese cota cota; voci significanti Sopravveste, Tunica. –
Esempio: Burch. Son. 1, 69: Dicono il mattutino avaccio avaccio, Senza tonaca, o cotta, o piviale.
Esempio: Vasar. Ragion. 140: Condotto sua Maestà alla cappella di S. Giorgio, gli trasse la cotta e gli messe la dalmatica.
Esempio: Carlett. Viagg. 2, 259: Sono increspate le dette casacchine alla maniera delle cotte de' preti.
Esempio: Bart. D. Vit. Bellarm. 1, 77: Strano parve.... l'aversi a mostrare in pergamo di Lovagno un predicatore semplicemente in cotta.
Esempio: Cerracch. Dubb. Rubr. 1, 351: Per qual cagione i semplici sacerdoti non si servano, nella celebrazione della messa, della cotta.
Definiz: § I. E per similit., ed anche in locuz. figur. –
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 97: Dio comandò ad Aaron, ch'era prete e vescovo, che tutti suoi figliuoli fossero vestiti di cotte line.
Esempio: E Benciv. Esp. Patern. volg. appr.: Debbono essere vestiti di cotte line di castità.
Definiz: § II. Trovasi detto anche per Tonaca dei frati. –
Esempio: Vill. G. 698: I quali tutti vestiti quasi ad abito di san Domenico, cioè con cotta bianca, o mantello cilestro, o perso.
Definiz: § III. Cotta si disse genericamente per Sopravveste, Tunica. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 38: E donò loro (ai Salii) cotte dipinte insieme con una piastra d'ottone nel petto.
Esempio: Stor. Barl. 27: Io non darò la mia malvagia cotta per la tua buona.
Definiz: § IV. E pure si disse una Specie di sopravveste femminile. –
Esempio: Nov. ant. B. 29: Se io avessi così bella cotta come ella, io sarei altresì sguardata come ella.
Esempio: E Nov. ant. B. appr.: A cotale festa l'altre donne, che non sono così belle come io, erano sguardate, e io no, per la mia laida cotta. Allora suo marito le promise.... di farle una bella cotta.
Esempio: Tinucc. Rim. 328: Rassembra iddea s'ell'è con vesta scinta, O 'n giubba o 'n cotta, o da cintura stretta.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 5: Come si maritò, gli tagliò una cotta di zetani vellutato chermisi.
Esempio: Ar. Comm. 2, 300: Ch'altro ho io? deh ditelo. Cotte di raso o di velluto?
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 2, 7: Cioppe da donne, e cotte.
Definiz: § V. Cotta d'arme, o anche Cotta militare, si disse Una sopravveste di seta o d'altra stoffa, senza maniche, aperta ai lati e scendente sino ai ginocchi, che si portava dai Cavalieri sopra l'armatura. –
Esempio: Bald. Vit. Guidob. 1, 216: Erano gli uomini d'arme della sua guardia tutti superbamente vestiti ed addobbati di casacche o cotte militari, addogate di vermiglio e di giallo.
Definiz: § VI. E Cotta d'arme, si disse Una simile sopravveste di seta, o d'altra stoffa, che indossavasi dagli araldi. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 52: Già con la cotta d'arme alla divisa Del re Agramante in campo venut'era L'araldo a far divieto e metter leggi, Che nè in fatto nè in detto alcun parteggi.
Esempio: Varch. Stor. 1, 275: Guienna, levatasi la sua cotta d'arme d'in sul braccio, se la messe spacciatamente indosso.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 16: Così gl'impose; e quel vestissi allotta La purpurea dell'arme aurata cotta.
Definiz: § VII. Cotta ardita. –
V. Cottardita.