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Dizion. 4° Ed. .
TORTA.
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TORTA.
Definiz: | Pronunziata coll'O stretto. Spezie di vivanda composta di varie cose battute, e mescolate insieme, che si cuoce in
tegghia, o in tegame. Lat. pulmentum. Gr. ἀρτόκρεας. |
Esempio: | Bocc. concl. 8. Chi ha a dir paternostri, o fare il migliaccio, o la torta al suo
divoto, lascile stare. |
Esempio: | Nov. ant. 78. 2. Tolse il signor molti danari d'oro, e fece mettergli in una
torta. |
Esempio: | Morg. 18. 116. E credo nella torta, e nel tortello, L'una è la madre, e l'altro il
suo figliuolo. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 4. 66. Pur le vivande, e fra le altre una torta Fumano.
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Esempio: | E Ber. Orl. 3. 7. 51. Sopra la quale erano apparecchiate
Vivande preziose d'ogni sorte, tutte dal cuoco Franzese ordinate, Sapor, pasticci, lessi, arrosti, e torte.
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Definiz: | §. Mangiar la torta in capo ad alcuno, si dice in modo basso di Chi è più alto di statura; e
figuratam. dell'Avere il genio superiore ad alcuno, Soverchiarlo. Lat. aliquem sibi subiicere
imperio, aut vi. Gr. βιάζεσθαι. |
Esempio: | Buon. Fier. 4. 4. 7. Ov'altri in capo Gli stia a mangiar la torta a suo
bell'agio. |
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