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ESSO.
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ESSO.
Definiz: Pronome indicativo di persona o di cosa innanzi nominata. Si declina per numeri e per generi nel modo stesso che un Adiettivo, e costruiscesi così direttamente come in reggimento di preposizioni. Serve ad accennare la terza persona, sostituendosi spesso in tale ufficio al pronome Egli, massime nel plur.
Dal lat. ipse, arcaico ipsus, mediante le forme antiquate isse e isso. –
Esempio: Bemb. Pros. 141: Esso, voce... la quale, come che regolatamente si muti e ne' generi e ne' numeri, che esso ed essa, essi ed esse, si dice; nientedimeno, ec.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 195: Esso, Pronome relativo sustantivo; persona terza di genere maschile.... Essa, pronome relativo sustantivo; persona terza di genere femminile.
Esempio: E Buomm. Ling. tosc. 320: Della voce Esso,... che quand'ell'è in forza di pronome, non c'è dubbio alcuno che ella sia declinabile.
Definiz: § I. Indicativo di persona, ed altresì di quantità o aggregato di persone. –
Esempio: Dant. Inf. 9: Ben m'accorsi ch'egli era del ciel messo, E volsimi al Maestro: e quei fe' segno Ch'io stessi cheto, ed inchinassi ad esso.
Esempio: E Dant. Purg. 6: Tal era io in quella turba spessa, Volgendo a loro e qua e là la faccia, E promettendo mi scioglia da essa.
Esempio: E Dant. Parad. 16: Con queste genti, e con altre con esse, Vid'io Fiorenza.
Esempio: Petr. Rim. 1, 246: S'i' 'l dissi, cielo e terra, uomini e Dei, Mi sian contrarj, ed essa ognor più fella.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 79: Non a quella chiesa che esso aveva anzi la morte disposto, ma alla più vicina le più volte il portavano.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 164: Essi (i giovani) ancora vi rubano, dove dagli attempati v'è donato.
Esempio: E Bocc. Filoc. 2, 171: Quelli Iddii ch'all'aspra battaglia m'aiutarono, quando la sua vita delle fiamme campai, m'hanno promesso di renderlami (Biancofiore), e a loro fidanza per essa venni.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 6: Però che, perchè sie piccolo, pure ne sono più accompagnata, e posso mal fare sanz'esso.
Esempio: Ar. Orl. fur. 25, 10: Deh perchè tanta fretta, che con essa Io non potei trovarmi a questa impresa?
Esempio: Tass. Gerus. 1, 16: Dio per lor duce già t'elegge; ed essi Sopporran volontarj a te sè stessi.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 15: Sentendo che gli Argivi, per odio e per invidia portata agli Spartani, cercavano occasione di spiccarsi da essi, ec.
Esempio: Alf. Trag. 1, 212: Morte è con esse già: suo nome pria Sveli costei; poi la cercata pena S'abbiano entrambe.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 264: Ho notizia di uno che quando la donna che egli ama, se gli rappresenta dinanzi in alcun sogno gentile, esso per tutto il giorno seguente fugge di ritrovarsi con quella e di rivederla.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 125: Ah questa terra.... Abbia colpe, terror, mille tiranni, Ma stranieri non mai! P. Sol d'essi il ferro Render mi può la patria.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 175: Era essa l'ultima figlia del principe.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 490: Il mondo fa anch'esso le sue leggi;... ha il suo vangelo anch'esso, un vangelo di superbia e d'odio.
Esempio: E Manz. Poes. 325: Tu non pensi ad essi Se non allor che in tuo cammin li trovi; Ma pensan essi a te, più che non credi.
Definiz: § II. Indicativo di cose materiali o di animali irragionevoli. –
Esempio: Dant. Inf. 14: La dolorosa selva l'è (alla landa) ghirlanda Intorno, come il fosso tristo ad essa.
Esempio: E Dant. Purg. 4: Sedeva ed abbracciava le ginocchia, Tenendo il viso giù tra esse basso.
Esempio: E Dant. Purg. 17: Come quando i vapori umidi e spessi A diradar cominciansi, la spera Del sol debilemente entra per essi.
Esempio: Vill. G. 928: Che ogni persona, c'avessono lor dato merito e usura, andasse a loro per essa.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 97: Trovati i panni, e con essi i denari,... prestamente andò a chiuder l'uscio.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 170: Pasquino, al gran cesto della salvia rivolto, di quella colse una foglia, e con essa s'incominciò a stropicciare i denti.
Esempio: E Bocc. Filoc. 526: Nella sommità di questa torre è un molto dilettevole giardino,... e in mezzo d'esso è una fontana.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 359: Mi pare, secondo lo scriver tuo, lo conosca, e che Tommaso manderai en qua sanz'esse (lettere). Pure te n'avviso, che venendo con esse, no le lascerò dare.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 28: Fatta [lo scarafaggio] prestamente una pallottola delle sue, e volatosene con essa in cielo, ec.
Esempio: E Firenz. Pros. 1, 50: Ed ella (la testuggine).... disse che farebbe ciò ch'essi (uccelli) volessero.
Esempio: E Firenz. Pros. 1, 62: Egli usava tutta la vernata andare con esso (col bestiame) nelle Maremme.
Esempio: Giunt. Eseq. Buonarr. 37: Nel primo d'essi (quadri).... era.... quando il magnifico Lorenzo vecchio riceve, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 47: Egli mirolla, ed ammirò la bella Sembianza, e d'essa si compiacque, e n'arse.
Esempio: Bart. D. Cin. 1, 149: Sopra esse (muraglie).... lievansi e sporgono delle torri.
Esempio: E Bart. D. Cin. appr.: Quindici d'esse (città) sono metropoli.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 11: Nella stessa piaggia aprica Stava arguta rondinella.... Essa udendo l'armonia Dal suo rustico ricetto, ec.
Definiz: § III. Indicativo di cose astratte, intellettuali o morali. –
Esempio: Dant. Purg. 4: Quando per dilettanze ovver per doglie Che alcuna virtù nostra comprenda, L'anima bene ad essa si raccoglie.
Esempio: E Dant. Purg. 11: Vegna ver noi la pace del tuo regno, Chè noi ad essa non potem da noi, S'ella non vien, con tutto nostro ingegno.
Esempio: E Dant. Purg. 22: La colpa, che rimbecca Per dritta opposizione alcun peccato, Con esso insieme qui suo verde secca.
Esempio: E Dant. Conv. 243: Della qual filosofia umana seguito poi per lo Trattato, essa commendando.
Esempio: Cic. Tusc. 33: Queste cose per la morte sono fuggite, e se ancora esse non saranno avvenute, nientedimeno, perchè esse possono avvenire, ec.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 18: Siate seguitatori e amatori della povertade, acciocchè seguitiate le vestigie di Cristo benedetto, il quale essendo Iddio, essa e ogni contumelia in questa vita sostenne e portò.
Esempio: Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 38: Molti, allettati dal piacere, insieme con esso più volentieri prenderanno la medicina de' salutiferi precetti.
Definiz: § IV. Usasi pleonasticamente in proposizione affermativa, per dare maggior rilievo alla relazione del soggetto, già espresso, col verbo, specialmente in opposizione d'un altro soggetto. –
Esempio: Dant. Purg. 17: O regina, Perchè per ira hai voluto esser nulla? Ancisa t'hai per non perder Lavina; Or m'hai perduta; i' sono essa che lutto, Madre, alla tua pria ch'all'altrui ruina.
Esempio: E Dant. Purg. 28: Lo sommo Ben, che solo esso a sè piace, Fece l'uom buono a bene.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 327: Poichè questi vostri innamorati non ve l'hanno saputo fare essi, di darvi quest'anno un poco di passatempo, nè d'una commedia nè d'una canzona, nè di cosa che da veder sia, io ve ne ho procacciata una.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 21: Questo è il rispetto che dovrebbe aversi Per un uom, che val più esso in un dito, Che tutto il vostro corpo riunito?
Esempio: Manz. Prom. Spos. 714: Dalla testa alla vita, tutto un fradiciume, una grondaia; dalla vita alla punta de' piedi, melletta e mota: le parti dove non ce ne fosse, si sarebbero potute chiamare esse zacchere e schizzi.
Definiz: § V. Preponesi agli adiettivi pronominali Esso Stesso, Esso Medesimo, quando si vuole indicare con maggior efficacia la relazione d'identità. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 46: E così detto, esso stesso.... diè bere a messer Geri.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 179: E sommamente faccendolo onorare, esso stesso gli tenea compagnia.
Esempio: Targ. Alimurg. 130: So che ci sono in Firenze.... diversi signori, i quali.... notano diligentemente da molti anni in qua l'efemeridi meteorologiche; ed una volta, o essi medesimi o altri per loro grazia, ne potranno far parte al pubblico.
Definiz: § VI. E pleonasticamente, ma con un certo vezzo ed efficacia di dicitura, preposto ai pronomi di persona; anche scritto congiuntamente con essi. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 53: Andò alla barca, e niuna altra persona che questa giovane vi vide, la quale essa lei, che forte dormiva, chiamò molte volte, ed alla fine fattala risentire, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 86: La priega.... che voglia in aiuto del figliuolo Del re Troian con essi lor venire.
Esempio: Bemb. Pros. 141: Come che essalei eziandio si legga alcuna volta nelle buone scritture.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 383: Sono stato tanto a condolermene con essa lei, ec.
Esempio: E Car. Lett. Farn. 2, 209: Non ho parlato diversamente con essi loro a parte, da quello che ho parlato in presenzia di Monsignor Illustrissimo.
Definiz: § VII. E col medesimo ufficio, in reggimento indiretto, si usò indeclinabilmente. –
Esempio: Rim. Ant. F. Vign. Pier. 1, 45: Pregio e valore ad essolei avanza. (Il testo di Pier Del Nero ha, disgiuntamente, esso lei).
Definiz: § VIII. Pur con una certa ridondanza e vezzo di lingua, Esso s'interpone, indeclinabilmente, fra la prep. Con ed i pronomi Con esso Noi, Voi, Lui o Lei, Loro; e rafforza e quasi ribadisce l'idea di compagnia o di congiunzione. E in tali costrutti, Esso si scrisse pure congiuntamente col susseguente pronome, e talvolta anche con la preposizione. –
Esempio: Cavalc. Pist. Eust. 363: Non temere,... e riguarda, che più non sono conesso noi, che contro a noi.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 108: Ella voleva con esso lui digiunare.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 146: Cominciarono a cantare, e la valle insieme con esso loro, sempre quelle medesime canzoni dicendo che essi dicevano.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 159: E poi dell'altre volte ritrovandosi con la donna, molto di questa incantazione rise con esso lei.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 104: Matteo.... te ne dirà il vero di sua portamenti con esso noi.
Esempio: Machiav. Comm. 96: Voi sapete pure quello che mi faceva qualche volta. Oh! quanto me ne dolsi io con esso voi.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 119: Vedendo le belle giovane, e molto più forse quelle ricchezze che elle avevano con esso loro.
Esempio: Deput. Decam. 87: Questa voce (lunghesso) è antica sì bene, ma d'una vista e robusta vecchiaia, da che ancora a' tempi nostri è messa in opera spesso, con alcune sue compagne, conesso, sovresso, ed altre simili:... così si dice conesso lui, come conesso lei, e conesso noi.
Esempio: Caran. Eustaz. 90: Con la destra lusingava i cani, i quali sendoli dinanzi a' piedi parevano con essolui scherzare.
Esempio: E Caran. Eustaz. 104: Pareva divenire una medesima cosa con essolei.
Esempio: Tass. Lett. 2, 111: Mi par di poter parlare con esso lei senza sospetto di prigionia.
Esempio: E Tass. Lett. 2, 483: Io sono tolto, e non restituito a le muse, come scrive Vostra Signoria, e s'alcuna volta mi diporto con esso loro, ciò avviene perchè, ec.
Esempio: E Tass. Lett. 2, 554: Nostro Signore sia con esso voi.
Esempio: Buonarr. Rim. 123: La sorte.... Ha voluto scherzar con esso noi, Ma più con esso voi.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 320: Quest'esso.... è sempre indeclinabile; e tanto si dico con esso voi, parlandosi con maschi o con femmine, in plurale, quanto con esso lui o lei, in singolare.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 82: Non manca chi dica che Apelle.... si trasferisse in Sicione, tiratovi dal grido di Panfilo e di Melanzio, acciocchè stando con esso loro, stima a lui ne venisse.
Esempio: Red. Lett. 1, 316: Se il P. Atanasio tratterà meco con quegli stessi termini civili, co' quali ho trattato io con esso lui.
Esempio: Fag. Comm. Ded. 1, VI: Non averei dovuto pensare a prendermi con essolei una tal confidenza.
Esempio: Pap. L. Coment. 5, 214: Mentre Napoleone era in Berlino, vi giunse da Parigi una deputazione del Senato che veniva per rallegrarsi con esso lui delle conseguite vittorie.
Definiz: § IX. E nel medesimo costrutto ed ufficio si prepone a Esso Meco, Teco, Seco; pure indeclinabilmente. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 89: Fuggente alle calde interiore della terra lo natural calore dell'arbore, e traente con esso seco l'umore.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 197: Ponevasi da un lato,... e trastullavasi con esso seco medesimo.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 92: Di vero tu cenerai con esso meco.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 281: Neerbale ne servirà bene con esso teco Domeneddio.
Esempio: Caran. Eustaz. 103: La mia cara Ismine pareva con essomeco scherzare.
Esempio: Varch. Stor. 2, 160: Voglio che egli o scampi o muoia insieme con esso meco per la libertà della patria.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 146: Che voglia usar mezzo con esso meco, come co' grandi, a impetrare, ec.
Esempio: Cellin. Vit. 136: Assai si doleva di aver rotto con esso meco.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 463: Sta' su, e piglia insieme con esso meco la tuo' croce.
Definiz: § X. Ed altresì indeclinabilmente, interposto pure fra la prep. Con ed un Sostantivo accompagnato dal suo articolo, od anche un nome proprio di persona. –
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. R. 6: Quando elli ebbe mangiato con esso i suoi discepoli, ec.
Esempio: Dant. Inf. 32: Non quelli a cui fu rotto il petto e l'ombra Con esso un colpo, per la man d'Artù.
Esempio: E Dant. Purg. 4: Montasi su Bismantova in cacume Con esso i piè.
Esempio: E Dant. Purg. 24: Ed io rimasi in via con esso i due, Che fur nel mondo sì gran maliscalchi.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 136: Cominciarono.... ad andare in qua in là di dietro a' pesci,... ed a volerne con esso le mani pigliare.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 162: Gli disse che gli dovesse piacere d'andare a smontare con esso Ghino al castello.
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 49: Per farsi scrivere con esso gli altri ch'erano sotto lo imperio di Roma.
Esempio: Ar. Orl. fur. 40, 35: Fu Bucifar de l'Algazera morto Con esso un colpo da Olivier gagliardo.
Esempio: Car. Long. 76: A ciascun albero una vite altamente maritata si distendeva sopra le piante delle mela e delle pera, dove maturando l'uve con essi i pomi contendevano, e quasi tutti erano domestici.
Esempio: Bart. D. Cin. 1, 149: Ogni Regione, con esso le sue proprie città, soggiace a una Fu, che la domina come capo.
Esempio: E Bart. D. Op. mor. 29, 2, 69: Gittando le suppliche con esso le infelici speranze de' supplicanti, ad annegare in un fiume.
Definiz: § XI. E con un sostantivo preceduto da qualche adiettivo, trovasi con ellissi dell'articolo proprio di quel sostantivo. –
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 29: Elli è allora con esso suoi due migliori amici, cioè con seco e con Dio.
Definiz: § XII. Si disse pure Con esso, indeclinabilmente e in modo assoluto, per Insieme, Nel tempo stesso. –
Esempio: Vill. G. 519: Ma la viltà e la disavventura era tanta, e con esso la discordia de' Fiorentini, che non l'ardirono a soccorrere quando si potea.
Esempio: Vill. M. 375: E all'entrata di settembre si trovò più di XV mila armadure di ferro ben montate e bene acconce al servigio del Re, e con esso gran novero di sergenti in arme.
Definiz: § XIII. E interposto fra le preposizioni Lungo, Sovra, Sotto, e il loro compimento; sia per ridondanza e vezzo di lingua, sia per indicare con maggior efficacia la relazione espressa, dalla preposizione. Per lo più indeclinabilmente, e scritto congiuntamente Lunghesso, Sovresso, Sottesso; le quali voci si dichiarano a' loro luoghi. –
Esempio: Dant. Inf. 34: Sovr'esso il mezzo di ciascuna spalla.
Esempio: E Dant. Purg. 27: E, se io Sovr'esso Gerïon ti guidai salvo, Che farò or che son più presso a Dio?
Esempio: E Dant. Purg. 31: Sen giva Sovr'esso l'acqua lieve come spola.
Esempio: E Dant. Parad. 19: Quale sovr'esso il nido si rigira, Poi che ha pasciuto la cicogna i figli.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 1, 455: Danzavamo e scherzavamo lungh'essa la marina.
Definiz: § XIV. E talvolta è usato in vece dei pronomi personali Egli, Lui, Ella, Lei, in costrutto col verbo Essere, o Parere, in locuzioni denotanti identità di persona. –
Esempio: Dant. Conv. 317: Qualunque cosa vede, che paia avere in sè alcun bene, crede che sia esso.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 198: Lo diavolo.... incominciollo a guatare molto curiosamente, come se gli paresse conoscerlo, ma pur dubitasse, e diceva: ben mi pari esso; e poi anche lo riguardava.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 257: Faccendo un fiero viso, si volse al garzoncello, dicendo: che vuo' tu? Il garzone, veggendo questo viso così orribile, pieno di spavento dice: voi non siete esso, io non dico a voi.
Esempio: Pass. G. Cr. 35: Colui che nel catin con meco intigne La mano, esso è.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 3, 184: Conosco ch'esso è me, e ch'io son esso.
Esempio: Vasar. Ragion. M. 143: Mi pare alla cera il duca Lorenzo de' Medici; è egli esso? G. Signore, egli è desso.
Esempio: Capor. Rim. 142: Fidandosi se a sorte egli era oppresso Da i nemici, nel saio differente, Sebbene egli era lui, non esser esso.
Definiz: § XV. Pure in locuzioni denotanti identità personale o di cose, usato pleonasticamente per un certo vezzo ed efficacia, e soggiunto a qualche pronome Dimostrativo. –
Esempio: Benciv. Aldobr. P. 100: E per sapere quali sono le speziali medicine del cuore, sì le divideremo brevemente; e sono queste esse.
Esempio: Vill. G. 71: Non potesse essere eletto ad Imperadore sanza elezione di questi sette principi, quali sono costoro essi.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 139: Quale esso fu lo mal cristiano, Che mi furò la grasta.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 115: Il medesimo conferma un autore,... il quale alcuni anni dopo il Villani mandò fuore un discorso sopra l'ammonire.... E son queste esse le sue parole: Feciono il Gonfaloniere, ec.
Esempio: Red. Lett. 1, 12: Donato Velluti.... chiama fanciulla una balia lattante, e son quest'esse le sue parole: Gli venne, ec.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 114: Nella penultima [scrittura] ella non de' soli buon poeti asseriva l'uso, ma (e son quest'esse le sue parole) i migliori autori non l'hanno usato.
Definiz: § XVI. Talvolta trovasi usato in forza di pronome personale. –
Esempio: Dant. Conv. 200: Disse bene il prete allo Imperadore che ridea e schernia la laidezza del suo corpo: Iddio è Signore; esso fece noi, e non essi noi: e sono queste parole del Profeta in un verso del Salterio.
Esempio: Real. Franc. 28: Fiovo.... dette l'ordine di fare le schiere. La prima schiera dette a Giovambarone;... la seconda dette al re Codonas;... la terza condusse il re d'Inghilterra;... la quarta ed ultima tenne per esso, Fiovo, e questa fu di trentamila.
Esempio: Cavalc. Pist. Eust. 377: E così misere, ree di tre maleficj, discendono allo 'nferno; cioè, che mal concepettero, e la creatura ed esse uccisono iniquamente.
Esempio: Bocc. Rim. 89: Travolti vide (Dante) quei, che con fatture Gabbaron, non che altrui, ma essi stessi.
Definiz: § XVII. Usasi anche in forma di Add., pur con ufficio e significato indicativo: e premettesi al sostantivo, tacendo l'articolo. Corrisponde talvolta a Quello, o a Detto, Sopraddetto; tal altra a Stesso, Medesimo: e talvolta sta semplicemente in luogo dell'articolo, per una certa maggiore efficacia. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 4: Gaudere non può uom d'esti e d'essi beni.
Esempio: Dant. Parad. 8: Vid'io in essa luce altre lucerne Muoversi in giro.
Esempio: E Dant. Parad. 11: Però chi d'esso loco fa parole, Non dica Ascesi,... Ma Orïente.
Esempio: E Dant. Conv. 317: E perocchè Iddio è principio delle nostre anime e fattore di quelle, simili a sè,... essa anima massimamente desidera tornare a quello.
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 24: Questi ama Dio per la bontà d'esso Dio.
Esempio: Esop. Fav. M. 13: Convenne alla pecora vender la sua lana per pagare esso debito.
Esempio: E Esop. Fav. M. 28: E vedendo il porco, essa vilissima bestia chiamarlo fratello, insuperbì.
Esempio: E Esop. Fav. M. 30: Per l'asino potiamo intendere ciascuna simplice persona, la quale non avendo dimestichezza nè familiarità co' savj e potenti, prende ardire di domestico parlare: e per lo cinghiale essi savj e potenti.
Esempio: Vell. Cron. 22: All'entrante di luglio 1369, addì 3 d'esso mese.
Esempio: Dat. L. Sfer. 4, 33: Nel capo quasi d'esso quadro sta Il monte Tauro, ch'è molto nomato.
Esempio: Car. Apol. 49: Non vuol dire il Caro, che ancor essa parte descritta, cioè Gallia, è madre de gli Iddii?
Esempio: Tass. Lett. 1, 49: Non tanto perchè io senta divolgarsi la fama di esso poema da così chiaro e laudato laudatore,... quanto perchè, ec.
Esempio: Red. Lett. 1, 290: Gli fo consegnare al procaccio, indirizzando essa scatola al solito a Venezia.
Esempio: Targ. Alimurg. 130: Per intelligenza di esse tavole, convien notare, ec.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 289: Niuna cosa vieta che il lettore giudicandoli dall'effetto che fanno presentemente nell'animo proprio, ed esso animo non trovandosi in disposizione da ricevere i sentimenti, ec.
Esempio: Lambr. Dial. Istr. 13: Non discernere qual parte in essa teorica fosse attribuita a quel retaggio di sapienza tradizionale.
Definiz: § XVIII. Ed altresì con l'articolo interposto fra Esso e il sostantivo. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 6: Uomo disconoscente e miserissimo tanto, che pur far vuole sè bestia, e con essa la terra participare.
Definiz: § XIX. E preposto a nome proprio di persona o a cognome. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 42: Ebbe [messer Tedaldo] tre figliuoli,... già belli e leggiadri giovani,... quando esso messer Tedaldo ricchissimo venne a morte.
Esempio: Car. Apol. 48: Se esso Caro dicesse, ec.
Definiz: § XX. E con la interposizione dell'adiettivo pronominale Medesimo o Stesso. –
Esempio: Bocc. Fiamm. 26: Pasife.... avea marito, e Fedra, e noi ancora quando amammo. Essi medesimi mariti amano le più volte avendo moglie.
Esempio: Targ. Alimurg. 130: Nella terza colonna sono i gradi di esso medesimo termometro.
Definiz: § XXI. Pur premesso ad un sostantivo, prende il significato di Lo stesso, Il medesimo; con forza intensiva, e secondo proprietà latina. –
Esempio: Dant. Conv. 281 var.: E manifesto essere dee questi eccellentissimi essere stati strumenti, colli quali procedette la divina Provvedenza nello Romano Imperio, dove più volte parve esse braccia di Dio essere presenti.
Esempio: Fr. Bart. Amm. Ant. volg. 377: Se ogni die bisognasse di sostenere i tormenti, ed esso inferno per alcun tempo patire, acciocchè potessimo vedere Cristo;... or non sarebbe ben degna cosa, ec.?
Esempio: Ugurg. Eneid. 201: Nulla potenzia d'uomini, non essi Dei del cielo, la potrebbero rompere.
Esempio: Cic. Opusc. 513: Avvegnach'io non dubitassi che questa epistola molti messi, eziandio essa fama con la sua velocità, vincerebbono, ec.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 178: Come se i ribaldi credessero.... che il partirsi di notte gli avesse a torre degli occhi di colui che è essa luce.
Esempio: Speron. Op. 1, 4: E per corte, se amor vince essa natura, ardendo ed agghiacciando, ferendo e sanando, ec.
Esempio: Leopard. Poes. 36: E correr fra' primieri Pallido e scapigliato esso tiranno.
Definiz: § XXII. E preposto a nome proprio di persona. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 92: Io ti amo, io ti adoro, e sii chi essere ti vuoli, io ti voglio ben come all'anima mia, nè con esso Cupidine ti cambierei.
Definiz: § XXIII. E nel medesimo significato ed ufficio, soggiunto ad un pronome. –
Esempio: Cas. Pros. 3, 276: Io gli ho risposto che ve lo debbe scriver lui esso.