Lemma

1) Dizion. 3° Ed. . ESSO Apri Voce completa pag.616 Vedi le altre Edizioni del Vocabolario Dizion. 3 ° Ed. » ESSO Dizion. 4 ° Ed. ESSO. Dizion. 1 ° Ed. ESSO Dizion. 2 ° Ed. ESSO Dizion. 5 ° Ed. ESSO.

ESSO. Definiz: Lo stesso, che Egli. Lat. ipse, ille. E nel fem. Essa: lo stesso, che Ella. Esempio: Boc. Introd. n. 20. Non a quella Chiesa, che esso aveva, anzi la morte disposto, ec. Esempio: E Bocc. Nov. 77. 50. Essi ancora vi rubano, dove dagli attempati v'è donato. Esempio: Dan. Purg. 1. Che infino ad essa gli pare ire in vano. Esempio: E Dan. Purg. Cant. 4. L'anima bene ad essa si raccoglie. Definiz: §. Talora serve per ripieno, usitato modo, e nell'antico secolo, e nel novello, e aggiugne forza, e grazia al parlare: come altrove si è accennato. Esempio: Dan. Purg. 28. Lo sommo ben, che solo esso a se piace. Esempio: E Dan. Inf. 34. Sovr'esso il mezzo di ciascuna spalla. Esempio: G. V. 4. 2. 5. Non potesse essere eletto ad Imperadore, senza la lezione di questi sette Principi, i quali sono costoro essi. Esempio: Bocc. Nov. 42. 7. La quale essa lei, che forte dormiva, chiamò molte volte. Esempio: E Bocc. Nov. 35. 12. Qual'esso fu lo mal Cristiano, che mi furò, ec. Esempio: M. Aldobr. E per sapere quali sono le speziali medicine del cuore, sì le divideremo brevemente, e sono queste esse. Definiz: §. Congiugnesi talora colla proposizione CON, e sta avverbialm. e non ha riguardo ne a genere, ne a numero: e vale Insieme, e in un medesimo tempo. Lat. cum, simul. Esempio: G. V. 9. 325. 3. La disavventura era tanta, e con esso la discordia de' Fiorentini. Esempio: M. V. 7. 60. E ivi attese il Re d'Aragona a fine di combattersi con esso lui. Esempio: Bocc. Nov. 78. 4. Egli incominciò a giacersi con esso lei. Esempio: Dant. Inf. 32. Con esso un colpo per la man d'Artù. Esempio: Boc. Nov. 15. Di vero tu cenerai con esso meco. Esempio: Cr. 2. 22. Lo natural calore dell'arbore è traente con esso seco l'umore. Definiz: §. S'aggiugne ancora ad altre proposizioni, senza alterar lor punto il significato, come Lungo, sopra. Lat. iuxtà, propè, super, supra. Esempio: Boc. Nov. 47. 10. Passando lunghesso la camera, dove la figliuola gridava. Esempio: Dan. Purg. 23. Giunsero in sul colle Sovr'esso noi, ma non gli era sospesa.