Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 1° Ed. .
SCEMO
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SCEMO.
Definiz: Che manca in qualche parte della pienezza, e grandezza di prima, ed è più proprio de' vasi.
Esempio: Fr. Giord. S. Gli richiamò a misura non piena, ma scema.
Esempio: Passav. 359. E la Luna scema, e piena, e quando cresce.
Esempio: Dan. Par. 13. Ma la Natura la da sempre scema, Che guarda 'l ponte.
Esempio: E Dan. Inf. 17. Poco più oltre veggio in su la rena Gente seder propinqua al luogo scemo [cioè alla fine, e dove e' cominciava a mancare]
Esempio: E Dan. Purg. 7. Quando io m'accorsi, che 'l monte era scemo.
Esempio: But. Era scemo, cioè aveva concavità, e valle, sì che non girava tondo.
Esempio: E Dan. Purg. cant. 12. Avvegnachè i pensieri Mi rimanessero e chinati, e scemi [cioè rintuzzati]
Esempio: Petr. canz. 43. 2. D'un bel diamante quadro, e mai non scemo, Vi si vedea nel mezzo un seggio altiéro.
Esempio: Bocc. n. 77. 25. Converrà che voi, essendo la Luna molto scema.
Definiz: ¶ Per sciocco, e di poco senno.
Esempio: Bocc. 90. 2. Io, il qual sento, anzi dello scemo, che no.
Esempio: E Bocc. nov. 32. 8. Conobbe incontanente, che costei sentía dello scemo.