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Dizion. 4° Ed. .
SCEMO
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pag.374
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SCEMO.
Definiz: | Add. Che manca in qualche parte della pienezza, e grandezza di prima. Lat. imminutus. Gr. ἐλαττωϑείς. |
Esempio: | Pass. 359. La luna scema, e piena quando cala, e quando cresce, come altera gli
omori ne' corpi, così fa mutazione ne' sogni. |
Esempio: | Dant. Inf. 17. Poco più oltre veggio in sulla rena Gente seder propinqua al luogo
scemo. |
Esempio: | But. ivi: Al luogo scemo, cioè all'orlo detto di sopra.
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Esempio: | E Dant. Purg. 7. Quand'i' m'accorsi, che 'l monte era scemo.
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Esempio: | But. ivi: Era scemo, cioè aveva concavità, e valle, sicchè non girava
tondo. |
Esempio: | Dant. Purg. 12. Avvegnachè i pensieri Mi rimanessero e
chinati, e scemi. |
Esempio: | But. ivi: Scemi, cioè ec. non dichiarati.
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Esempio: | Dant. Par. 13. Ma la natura la dà sempre scema. |
Esempio: | Petr. canz. 43. 2. D'un bel diamante quadro, e mai non scemo, Vi si vedea nel
mezzo un seggio altiero. |
Esempio: | Bocc. nov. 77. 25. Converrà, che voi, essendo la luna molto scema, ignuda in un
fiume vivo ec. vi bagniate. |
Definiz: | §. I. Per Isciocco, Di poco senno. Lat. simplex, fatuus, mentecaptus, imminutâ
mente. Gr. βλάξ,
εὐήθης. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 6. 126. Pensò a Claudio di acconcia età, e studioso di buone arti,
ma era scemo. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 1. 68. Perchè 'l cervello scemo, e 'l
troppo vino Ti fa parlar da parte d'Appollino. |
Definiz: | §. II. Sentire dello scemo, o Aver dello scemo, che vagliono Avere
poco senno, Dar a divedere di non esser molto savio. |
Esempio: | Bocc. nov. 32. 8.
Conobbe incontanente, che costei sentiva dello scemo. |
Esempio: | E Bocc.
nov. 90. 2. Io, il qual sento anzi dello scemo, che no ec. più vi debbo esser caro. |
Esempio: | Fir. Luc. 4. 4. Io ebbi ben dello scemo stamattina, quando io rendei la borsa a
Betto. |
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