Lessicografia della Crusca in rete

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SCEMO
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SCEMO.
Definiz: Add. Che manca in qualche parte della pienezza, e grandezza di prima, ed è più proprio de' vasi. Lat. imminutus, semus il disse S. Agostino.
Esempio: Fr. Giord. S. Gli richiamò a misura non piena, ma scema.
Esempio: Pass. 359. E la Luna scema, e piena, e quando cresce.
Esempio: Dan. Par. 13. Ma la natura la da sempre scema, Che guarda 'l ponte.
Esempio: E Dan. Inf. 17. Poco più oltre veggio in sulla rena, Gente seder propinqua al luogo scemo [cioè alla fine, e dove e' cominciava a mancare]
Esempio: E Dan. Purg. 7. Quando io m'accorsi, che 'l monte era scemo
Esempio: [But. Era scemo, cioè aveva concavità, e valle, sì che non girava tondo]
Esempio: E Dan. Purg. Cant. 12. Avvegnachè i pensieri Mi rimanessero, e chinati, e scemi (cioè rintuzzati)
Esempio: Petr. Canz. 43. 2. D'un bel diamante quadro, e mai non scemo, Vi si vedea nel mezzo un seggio altiero.
Esempio: Boc. Nov. 77. 25. Converrà che voi, essendo la Luna molto scema.
Definiz: §. Per Isciocco, e di poco senno. Lat. simplex, fatuus, mente captus, imminuta mente.
Esempio: Bocc. Nov. 90. 2. Io, il qual sento, anzi dello scemo, che no.
Esempio: E Bocc. Nov. 32. 8. Conobbe incontanente, che costei sentia dello scemo.
Esempio: Tac. Dav. An. 2. 126. Pensò a Claudio di acconcia età, e studioso di buone arti, ma era scemo.
Esempio: Firenz. Luc. 4. 4. Io ebbi ben dello scemo stamattina, quando io rendei la borsa a Betto.