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Dizion. 4° Ed. .
BEFFARDO
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pag.408
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BEFFARDO.
Definiz: | Che fa beffe. Lat. irrisor. Gr. μωκώμενος. |
Esempio: | Bocc. nov. 76. 16. Tu sì hai apparato ad esser beffardo. |
Esempio: | Arrigh. Che mi può far tua beffa, e 'l tuo sgrignare? se alcuno suole esser
beffardo, egli medesimo suole essere schernito. |
Esempio: | Galat. 45. E a questi sono assai somiglianti i beffardi, cioè coloro, che si
dilettano di far beffe, e d'uccellare ciascuno, non per ischerno, nè per disprezzo, ma per piacevolezza. |
Esempio: | Maestruzz. 2. 8. 5. Imperocchè il contumelioso pare, che pigli il male dell'altro
seriosè, ma il beffardo è derisore in giuoco. |
Esempio: | Carl. Fior. Siate troppo ruzzante, e troppo beffardo. |
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