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SCOPPIARE
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SCOPPIARE.
Definiz: Spaccarsi, o aprirsi, e si dice di quelle cose, che, per la troppa pienezza, o altra violenza, s'aprono, e si rompono, per lo più, faccendo strepito. Latin. dirumpi.
Esempio: Passav. 84. Tanto pianto soprabbondò, che non lo pote sostenere, anzi le scoppiò il cuore, e cadde morta.
Esempio: Dan. Purg. 20. E quella ponta Sì, ch'a Fiorenza fa scoppiar la pancia.
Esempio: Bocc. n. 73. 24. Avevano sì gran voglia di ridere, che quasi scoppiavano.
Esempio: Lab. n. 201. Ella sarebbe di stizza, e di veleno scoppiata.
Definiz: ¶ Per metaf.
Esempio: Dan. Purg. 10. Ma io scoppio dentro a un dubbio [cioè ho grandissimo disiderio]
Esempio: E Dan. Purg. 31. Sì scoppía' io sottesso grave incarco, Fuorì sgorgando lagrime, e sospiri [cioè non mi potetti più contenere]
Definiz: ¶ Per nascere, derivare, uscire. Lat. oriri.
Esempio: Dan. Inf. 23. E come l'un pensier dell'altro scoppia.
Esempio: E Dan. Inf. cant. 17. Per gli occhj fuori scoppiava lor duolo.
Esempio: E Dan. Purg. c. 31. Ma quando scoppia dalla propria gota l'accusa del peccato.
Esempio: Lab. n. 308. Se tu così pusillanimo? così scaduto? così nelle fitte rimaso? così scoppiato di cerro, o di grotta?
Definiz: ¶ SCOPPIARE diciamo anche per far romore, come quello degli archibusi, e di simili strumenti, quando si scaricano, che da quello scoppiare sono anche detti SCOPPI, e SCOPPIETTI: onde
Esempio: l'Ariosto. Fur. Dietro lampeggia a guisa di baleno, Dinanzi scoppia, e manda in aria il tuono.
Definiz: ¶ E SCOPPIARE in attiv. signific. romper, e guastar la coppia.