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Dizion. 1° Ed. .
SCOPPIARE
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pag.770
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SCOPPIARE.
Definiz: | Spaccarsi, o aprirsi, e si dice di quelle cose, che, per la troppa pienezza, o altra violenza, s'aprono, e si
rompono, per lo più, faccendo strepito. Lat. dirumpi. |
Esempio: | Passav. 84. Tanto pianto soprabbondò, che non lo pote sostenere, anzi le scoppiò il
cuore, e cadde morta. |
Esempio: | Dan. Purg. 20. E quella ponta Sì, ch'a Fiorenza fa scoppiar la pancia.
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Esempio: | Bocc. n. 73. 24. Avevano sì gran voglia di ridere, che quasi scoppiavano.
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Esempio: | Lab. n. 201. Ella sarebbe di stizza, e di veleno scoppiata. |
Esempio: | Dan. Purg. 10. Ma io scoppio dentro a un dubbio [cioè ho grandissimo
disiderio] |
Esempio: | E Dan. Purg. 31. Sì scoppia' io sottesso grave incarco, Fuori
sgorgando lagrime, e sospiri [cioè non mi potetti più contenere] |
Definiz: | ¶ Per nascere, derivare, uscire. Lat. oriri. |
Esempio: | Dan. Inf. 23. E come l'un pensier dell'altro scoppia. |
Esempio: | E Dan. Inf. cant. 17. Per gli occhi fuori scoppiava lor
duolo. |
Esempio: | E Dan. Purg. c. 31. Ma quando scoppia dalla propria gota
l'accusa del peccato. |
Esempio: | Lab. n. 308. Se tu così pusillanimo? così scaduto? così nelle fitte rimaso? così
scoppiato di cerro, o di grotta? |
Definiz: | ¶ SCOPPIARE diciamo anche per far romore, come quello degli archibusi, e di simili strumenti, quando si scaricano,
che da quello scoppiare sono anche detti SCOPPI, e SCOPPIETTI: onde |
Esempio: | l'Ariosto. Fur. Dietro lampeggia a guisa di baleno, Dinanzi
scoppia, e manda in aria il tuono. |
Definiz: | ¶ E SCOPPIARE in attiv. signific. rompere, e guastar la coppia. |
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