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Dizion. 3° Ed. .
ASSO
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ASSO.
Definiz: | Ne' dadi, e nelle carte è nome d'un solo segno. Lat. unio. Gr.
οἴνη, κύβος. |
Esempio: | Com. Purg. 6. E dice fra se stesso: quaderno, e asso venne con zara, innanzi che
quattro, due, e asso. |
Esempio: | E Com. Purg. di sotto. In tre dadi sì è tre lo minor numero,
che vi sia, e non può venir, se non in un modo, cioè, quando ciascun dado viene in asso. |
Esempio: | Arrigh. Io sono attuffato nel mare, io getto dadi in asso. |
Esempio: | Pataff. E quando io voglio un'asso, e e' vien duíno. |
Definiz: | §. Diciamo in proverb. Aver l'asso nel ventríglio: Morirsi di voglia di giucare. |
Definiz: | §. Quando vogliamo significar cosa senza mezzo diciamo, Asso, o sei. Lat. ter sex, aut tres uniones. Gr. τρὶς
ἕξ, τρεῖς οἴνας. Vedi
Flos. c. 113. |
Definiz: | §. Dicesi, quando si vuol mostrare una gran tristizia, e astuzia in uno: Più cattivo, che i tre
assi: essendo i tre assi, il più tristo punto de' dadi. Lat. vulpis
reliquiae. |
Definiz: | §. Lasciare in asso: vale Lasciare in abbandono. |
Esempio: | Salv. Granch. 2. 2. Vi pianterò qui, e lascerovvi in asso. |
Esempio: | Cecc. Esalt. 4. 13. Il riparo è, che io mi vadia con Dio, e lasci il vecchio, e
loro, e tutti in asso, e in malóra. |
Definiz: | §. Questa maniera di dire, rimasa oggi comunemente al Popolo nell'uso frequentissima, forse è l'istessa, od almeno
trae origine dall'altra, Lasciare in Nasso, che vale l'istesso: presa dalla favola d'Arianna abbandonata
in Nasso da Teséo. |
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