Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
NUOVO e NOVO.
Apri Voce completa

pag.301


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
NUOVO e NOVO.
Definiz: Add. Che è d'ora o Che esiste da poco, Che non è stato fino ad ora, Che non è stato fatto fino ad ora.
Dal lat. novus. –
Esempio: Dant. Inf. 8: Questa lor tracotanza non è nuova, Che già l'usaro a men segreta porta.
Esempio: E Dant. Conv. 97: Delle nuove cose il fine non è certo, perciocchè l'esperienza non è mai avuta.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 13: Le due parti s'appellorno nimici per dua nuovi nomi, cioè Guelfi e Ghibellini.
Esempio: Vill. G. 200: Li chiamarono Capitani di Parte.... Raunavansi a' loro consigli nella chiesa nuova di S. Maria sopra Porta.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 217: Avendo ad instaurare un ordine vecchio, io li prenderei (i soldati) di diecisette; avendo a crearne uno nuovo, io li prenderei d'ogni età tra i diecisette e quaranta.
Esempio: E Machiav. Princ. F. 5: E' principati sono o ereditarj, de' quali el sangue del loro signore ne sia suto lungo tempo prencipe, o e' sono nuovi.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 234: Mi rallegro Molto di queste non sperate vostre Felicitadi, e ciò sì per l'antica Nostra amicizia, come per il nuovo Parentado.
Esempio: Tass. Lett. 3, 156: Non è nuova l'osservanza ch'io porto a' padri del vostro Ordine, nè la benevolenza loro.
Esempio: Dav. Tac. 2, 61: E Salonina sua moglie, benchè a niuno nocesse, offendeva cavalcando sopra nobil palafreno coverto di porpora; vedendo noi per natura la nuova fortuna altrui con mal occhio.
Esempio: Leopard. Poes. 166: Su quelle (città) or pasce La capra, e città nove Sorgon dall'altra banda.
Definiz: § I. Vale anche Che è del tempo di cui si parla o vicino ad esso; e detto di tempo, vale Nel quale viviamo, Moderno. –
Esempio: Dant. Purg. 16: Ben v'èn tre vecchi ancora, in cui rampogna L'antica età la nuova.
Esempio: Petr. Rim. F. 329: Non fu simil bellezza antica o nova.
Esempio: Vill. F. Vit. 15: Ciò che gli antichi e più nuovi poeti.... d'Ercole o degli Ercoli hanno scritto.... copiosamente e con grande ornamento in quel libro ha ragunato.
Esempio: Albanz. Petr. Uom. fam. 94: El quale (fiume) per antico nome fu chiamato Arar, e per novo è chiamato Sona.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 57: T'è preparata la più degna impresa Che ne l'antiqua etade o ne la nova Giamai da cavallier sia stata presa.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 9, 28: Porta alcun'arme che l'antica gente Non vide mai, nè, fuor ch'a lui, la nova.
Esempio: Zanott. F. M. Forz. viv. 11: Quante quistioni si vedrebbono essere antichissime, che ora si credon nuove!
Esempio: Giust. Vers. 42: Rósa da nobiltà senza quattrini Casca la vecchia Tavola, e la nuova È una ladra genia di paladini.
Esempio: Leopard. Poes. 149: Questa legge.... non cancellerà.... con un Gange Di politici scritti il secol novo.
Esempio: Tomm. Diz. estet. 189: A voi.... sarà cosa grata vedere, per mano di questo giovane buono, rannodati i già rotti vincoli tra l'antichità e il nuovo secolo.
Definiz: § II. E per Non considerato, Non trovato, Non usato, prima da altri; o Che contiene cose non dette da altri: parlandosi d'idee, di opere dell'ingegno, di forme d'arte, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 24: Ma di' s'io veggio qui colui che fuore Trasse le nuove rime, cominciando: Donne che avete, ec.
Esempio: E Dant. Purg. appr.: Issa vegg'io.... il nodo Che il Notaio, e Guittone, e me ritenne Di qua dal dolce stil nuovo ch'i' odo.
Esempio: Petr. Trionf. 213: Arnaldo Daniello, Gran maestro d'amor, ch'a la sua terra Ancor fa onor col suo dir novo e bello.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 134: Del casto e sì ben guidato regno De l'api in nuovo stil cantò il valore.
Esempio: Bertin. A. F. Medic. dif. 85: Affermano di più che quell'opinione del Bartolini intorno la nutritura del feto nell'utero materno.... non sia punto nuova.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 12: Aprendo loro il cammino col suo nobilissimo poema, il quale parve sì nuovo e di tanta capacità e grandezza, che ec.
Esempio: E Gozz. Op. scelt. 1, 380: Io non fo professione di dire cose nuove.
Esempio: Leopard. Poes. 153: Ma novo e quasi Divin consiglio ritrovàr gli eccelsi Spirti del secol mio.
Definiz: § III. E detto di persona, rispetto a opera dell'ingegno, vale Originale. –
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 73: Grattati la testa Per trovar metri dagli altrui diversi; Sii oscuro, ma sii nuovo.
Definiz: § IV. Vale anche Non osservato prima, Veduto ora da noi per la prima volta, Che si presenta ora alla nostra attenzione. –
Esempio: Dant. Purg. 2: Rimirando intorno, Come colui che nuove cose assaggia.
Esempio: E Dant. Purg. 10: Colui, che mai non vide cosa nuova, Produsse esto visibile parlare.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 104: Que' lumi, que' suoni, que' vestiti risplendenti, e in fine una veduta di cose nuove che a lui doveano parere un incantesimo.
Esempio: Leopard. Poes. 138: Apparve Novo ciel, nova terra, e quasi un raggio Divino al pensier mio.
Esempio: Card. Poes. 527: Nuova terra altri chieda o nuovo polo E lontani orizzonti: Sol ch'io potessi riposare il volo Su' miei paterni monti!
Definiz: § V. E per Scoperto ultimamente, Che prima non si conosceva; parlandosi di cose fisiche. –
Esempio: Dant. Inf. 26: Dalla nuova terra un turbo nacque, E percosse del legno il primo canto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 22: E del Sole imitando il camin tondo, Ritrovàr nuove terre e nuovo mondo.
Esempio: Galil. Op. VII, 301: Converrà sentir prima ciò che avrà da riferirci il signor Salviati intorno al libro delle stelle nuove.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 271: Il medesimo Capo, guardiano dei mari australi, gli si fece incontro, sotto forma di gigante, per distorlo dal tentare quelle nuove acque.
Definiz: § VI. E per Sconosciuto, Ignorato; e in tal senso per lo più si usa con un compimento retto dalla prep. A, che indica la persona che ignora. –
Esempio: Dant. Inf. 15: Non è nuova agli orecchi miei tale arra.
Esempio: E Dant. Parad. 9: Onde la luce che m'era ancor nuova.... Seguette, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 67: Io non credo, signor, che ti sia nova La legge nostra che ec.
Esempio: Car. Eneid. 6, 157: A me nulla si mostra omai Faccia nè di fatica nè d'affanno, Che mi sia nuova, o non pensata in prima.
Esempio: E Car. Lett. fam. 3, 93: Ella mi dice ora, per questa sua, d'avermelo fatto intender prima, il che m'è molto nuovo.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 234: Messer Alesso, e' non m'è nuovo il molto Amor che mi portate, e ve n'ho obbligo.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 125: Del tutto nuovi, ed improvvisi Quando giungemmo a lei, Cosa vedemmo, che ec.
Definiz: § VII. Nuovo, vale anche Che succede, Che si aggiunge, al precedente, Che si presenta dopo; Altro. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Ed avanti che sian di là discese, Anche di qua nova schiera s'aduna.
Esempio: Bocc. Filostr. 4, 49: Il nuovo amor sempre caccia l'antico.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 13: Concluso ch'ebbe questo nel pensiero, Nuove arme ritrovò, nuovo cavallo.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 80: Saranno sicuri che in Italia non possano venire nuovi Tedeschi.
Esempio: Car. Eneid. 1, 1172: Cessati i primi cibi..., ecco di nuovo Comparir nuove tazze e vino e fiori.
Esempio: E Car. Eneid. 1, 1214: Un novo plauso incominciaro i Tirii.
Esempio: Tass. Gerus. S. 1, 83: Giunge al vecchio timor novi sospetti.
Esempio: Bentiv. C. Teb. 7, 1052: Il vate ognor più fiero i dardi svelle Nelle ferite infissi, e li rilancia, E fa nuove ferite e nuove morti.
Esempio: Leopard. Poes. 45: Certo senza de' numi alto consiglio Non è ch'.... A percoter ne rieda ogni momento Novo grido de' padri.
Esempio: E Leopard. Poes. 62: Perchè i celesti danni Ristori il sole..., e la diurna luce Novo d'amor desio, nova speranza Ne' penetrati boschi e fra le sciolte Pruine induca alle commosse belve, Forse alle stanche e nel dolor sepolte Umane menti riede La bella età?
Esempio: Manz. Prom. Spos. 603: Il governatore scrisse in risposta condoglianze e nuove esortazioni.
Definiz: § VIII. E per Diverso dal precedente. –
Esempio: Dant. Inf. 6: Nuovi tormenti e nuovi tormentati Mi veggio intorno, come ch'io mi mova.
Esempio: E Dant. Inf. 18: Alla man destra vidi nuova pietà, Nuovi tormenti e nuovi frustatori.
Esempio: E Dant. Conv. 98: Si mosse la Ragione a comandare che l'uomo avesse diligente riguardo a entrare nel nuovo cammino, dicendo che nello statuire le nuove cose evidente ragione dee essere quella che partire ne faccia da quello che lungamente è usato.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 58: In quelle (menti) conviene che con grave noia si dimori (la malinconia), se da nuovi ragionamenti non è rimossa.
Esempio: E Bocc. Decam. 1, 78: Le quali cose, poichè a montar cominciò la ferocità della pistolenza, o in tutto o in maggior parte quasi cessarono, ed altre nuove in loro luogo ne sopravvennero.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 69: Volse al ritorno far nuovo sentiero, Come, schivando Erode, i Magi fèro.
Esempio: Car. Eneid. 1, 1057: Venere intanto con nov'arte e novi Consigli s'argomenta a far che in vece E 'n sembianza d'Ascanio il suo Cupido Se ne vada in Cartago.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 363: Subito Li balzerebbe addosso (al figliuolo, dandogli moglie), e per istarvisi, Brighe di balie, di vesti, e nuovi ordini, Nuove usanze; che forse non costumano Oggidì variare!
Esempio: Lipp. Malm. 2, 30: Così nuove canzoni ognor cantando,... Alle stelle n'andava e in visibilio.
Esempio: Red. Cons. 1, 8: Il perchè domanda ora e chiede nuovi aiuti e nuovi rimedj da potersi mettere in uso questa prossima primavera.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 86: Con tutta questa nuova forma di sperimentare nulla si ottenne.
Esempio: Fosc. Poes. C. 60: Forse.... Nuovo meco darai spirto alle Grazie Ch'or di tua man sorgon dal marmo.
Esempio: Leopard. Poes. 150: E nove forme di paiuoli, e nove Pentole ammirerà l'arsa cucina.
Esempio: E Leopard. Poes. 152: Quale un fanciullo.... Un edificio innalza; e come prima Fornito il mira, ad atterrarlo è vòlto, Perchè gli stessi a lui fuscelli e fogli Per novo lavorio son di mestieri, Così natura ec.
Esempio: Tomm. Diz. estet. 687: La negligenza del quattrocento.... tornò verso la metà del secolo passato a riapparire sotto nuove forme.
Definiz: § IX. E per Diverso dal solito, Singolare, ed anche Insolito; detto di cosa. –
Esempio: Dant. Inf. 16: E pur convien che novità risponda.... al nuovo cenno Che il maestro con l'occhio sì seconda.
Esempio: Nov. ant. S. 107: I fanti, per la nuova cosa, l'andaro a dire al segnore.
Esempio: Petr. Rim. F. 40: Novo piacer che negli umani ingegni Spesse volte si trova.
Esempio: E Petr. Rim. F. 148: Qual più diversa e nova Cosa fu mai in qualche stranio clima, Quella..., Più mi rassembra.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 173: Occorsegli una nuova malizia, la quale al fine imaginato da lui dirittamente pervenne.
Esempio: E Petr. Rim. F. 1, 197 tit.: Bergamino con una novella di Primasso e dello Abate di Cligni onestamente morde una avarizia nuova venuta in messer Can della Scala.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 122: Questa mi par cosa assai nova, Ch'essendo voi guerrier degno e prestante, Costui compagno abbiate, che non trova, Di viltà, pari in terra di Levante.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 7, 20: Lionardo portò quello strumento ch'egli aveva di sua mano fabricato d'argento gran parte in forma d'un teschio di cavallo, cosa bizzarra e nuova.
Esempio: Tass. Gerus. S. 2, 58: Gran fabbro di calunnie, adorne in modi Novi, che sono accuse, e paion lodi.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 177: Nuovo costume è cotesto, supplicare bravando; ingiuriare, ed apporre calunnie lagrimando.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 99: Gli sono accadute molte nuove e belle avventure.
Esempio: Manz. Poes. 90: Un volgo disperso repente si desta, Intende l'orecchio, solleva la testa Percosso da novo crescente romor.
Definiz: § X. Si usò per Dissimile dalla comune della gente, Strano, Bizzarro; tanto parlandosi di persona goffa e ingenua, quanto di persona destra e maliziosa. –
Esempio: Vell. Cron. 30: Fu grosso e nuovo uomo, ed ebbe una moglie, che fu nuova donna.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 85: Per le quali cose, sì come nuovo, fermamente credette lei dovere essere non men che gran donna.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 61: Ella rispostogli, il cominciò a guatare, più perchè Calandrino le pareva un nuovo uomo, che per altra vaghezza.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 65: Il Gonnella, nuovo come egli era, se ne andò a Bologna, e là accattòe una carretta, ec.
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 254: E ben v'erano di nuovi uomini, che v'era tale che avea comprato oche, e turato loro gli orecchi con la bambagia, l'avea messe ec.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 36: Uno cittadino molto antico d'anni, e nuovo di costumi, fu.... nella città di Firenze.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 155: E così non è sì malizioso uomo nè sì nuovo che non se ne truovi uno più nuovo di lui. Questo Capodoca fu nuovo quanto alcun suo pari; e fu sì nuovo che ec.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 4, 10: E noi non meno Curiosi di te saremti al fianco A squadrar teco un così fatto uom nuovo.
Definiz: § XI. Pure per Strano, Bizzarro, detto degli atti o fatti di tali persone, o di avvenimenti che ad esse si riferiscano. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 66: Calandrino incominciò a guardare la Niccolosa ed a fare i più nuovi atti del mondo.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 181: Che diremo di diversi casi che avvengono? per certo che mai non credo n'avvenisse nessuno così nuovo, nè così piacevole.
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 296 tit.: Giovanni Cascio fa temperare Noddo, essendo a tagliere con lui, di non mangiare li maccheroni caldi, con una nuova astuzia.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 7: Felice, e tutti i Fiorentini che v'erano e Bolognesi non si poteano ricredere di questo così nuovo dono; e poichè gli asini si furono partiti, più d'uno mese n'ebbono che dire.
Definiz: § XII. Vale pure Ch'esce affatto dell'ordinario, Maraviglioso, ed anche Fuori d'ogni concepimento umano, Ineffabile. –
Esempio: Cavalcant. Rim. L. 371: Veder mi par de la sua labbia uscire Una sì bella donna, che la mente Comprender nolla può, che 'mmantenente Ne nascie un'altra di bellezza nova.
Esempio: Dant. Purg. 6: Giusto giudicio dalle stelle caggia Sopra il tuo sangue, e sia nuovo ed aperto, Tal che il tuo successor temenza n'aggia.
Esempio: E Dant. Purg.13: O questa è ad udir sì cosa nuova,... che gran segno è che Dio t'ami.
Esempio: E Dant. Parad. 33: Qual è il geometra.... Tale era io a quella vista nuova.
Esempio: E Dant. Vit. nuov. SD. 46: Poi la reguarda, e fra se stesso giura Che Dio ne 'ntenda di far cosa nova.
Esempio: Petr. Rim. F. 45: Ma poi che 'l dolce riso umile e piano Più non asconde sue bellezze nove, ec.
Esempio: E Petr. Rim. F. 77: Dico ch'ad ora ad ora, Vostra mercede, i' sento in mezzo l'alma Una dolcezza inusitata e nova.
Esempio: Car. Eneid. 1, 992: Stupì Didone Nel primo aspetto d'un sì nuovo caso E d'un uom tale.
Definiz: § XIII. E per Mutato, Rinnovato, Diverso, da quel che era prima, in senso spirituale, e propriamente nel linguaggio biblico. –
Esempio: Bibb. N. 6, 627: Ecco io creo e fo li cieli nuovi, cioè li santi, e la terra nuova, cioè la chiesa santa.
Esempio: Imit. Crist. 63: L'uomo che si converte a Dio interamente, è spogliato d'ogni pigrizia, e trasmutato in nuovo uomo.
Esempio: Martin. T. V. 13, 509: Imperocchè ecco che io creo nuovi cieli e nuova terra.
Esempio: E Martin. T. V. Not.: Io creo un nuovo mondo, e questo molto più bello e splendido e nobile di quello che cogli occhi della carne si vede e si ammira.
Esempio: E Martin. T. N. 4, 218: Se alcuno pertanto è in Cristo, egli è nuova creatura; le vecchie cose sono passate; ecco che tutte le cose sono rinnovellate.
Esempio: Manz. Poes. 838: Nova franchigia annunziano I cieli, e genti nove; Nove conquiste, e gloria Vinta in più belle prove.
Esempio: E Manz. Poes. appr.: Nova, ai terrori immobile E alle lusinghe infide, Pace che il mondo irride, Ma ec.
Definiz: § XIV. E nel senso di Diverso, riceve talvolta un compimento retto dalla prep. Da. –
Esempio: Dant. Conv. 311: Certo nuova mercatanzia è questa dall'altre.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 93: E qui vidde nuovi tormenti da quelli ch'avea veduti prima.
Definiz: § XV. Nuovo, detto in particolare di veste, o panno, di arnese, suppellettile, e simili, vale Non ancora usato, o Messo in uso di recente. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 194: Prese una lucerna nuova, e fornilla d'oglio e lucignolo.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 44: Si faceva davanti all'uscio suo recare una secchia nuova e stagnata d'acqua fresca ed un picciolo orcioletto bolognese nuovo del suo buon vin bianco.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 125: La quale in quel dì la ripezzò (una gonnella) con due pezzetti di scarlatto di colpo nuovi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 67: Si pone in capo una barbuta nova.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 418: Poi al venirmene ho beccato su questa vesta, che è nuova per mia fe', e non credo ch'ella sia portata due volte.
Esempio: Borgh. R. Rip. 170: Tutte queste cose si mettano in un pentolino nuovo vetriato.
Esempio: Buonarr. Sat. 8, 273: Cignesi addosso il santambarco e 'l manto, E le sue scarpe si mette più nuove.
Esempio: Tomm. Evang. 119: Mettono vino nuovo in otri nuovi.
Definiz: § XVI. Detto di persona, vale Arrivato ultimamente, ora. E usato con un compimento retto dalla prep. In, vale Che si trova da poco nel luogo, o nella condizione, espressi dal compimento. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Io era nuovo in questo stato, Quando ec.
Esempio: E Dant. Purg. 28: Voi siete nuovi, e forse perch'io rido..., Maravigliando tienvi alcun sospetto.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 170: Gli nuovi spiriti non sanno da qual parte sia la via che mena alla cittade Stigia.
Esempio: Cic. Opusc. 522: Essendo tu rozzo e nuovo nel reggimento, pare che la tua liberalità possa essere stata ingannata.
Definiz: § XVII. Pur detto di persona, e costruito con un compimento retto dalla prep. A o Di, vale Non pratico, Ignaro, della cosa espressa dal compimento, o Che non vi ha avuto parte, e simili. –
Esempio: Ovid. Pist. 164: Veramente io sono nuova a' furti di Venus.
Esempio: E Ovid. Pist. appr.: Io che ne sono nuova penso che ogni via d'amore sia grave e piena di colpa.
Esempio: Bocc. Amet. 113: Se io, giovane rozzo e nuovo a' tuoi servigi, merito di servirti, presta pietose l'orecchie a' preghi miei.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 27: Anche non conosceva che fosse ingannato per industria del diavolo, siccome nuovo di quelle cose.
Esempio: E Leggend. SS. M. 4, 236: Un frate minore..., essendoli detto delle sante Stimate di santo Francesco, non l'avendo mai vedute, ed essendone nuovo, che maipiù non avea sentito nulla, sì vi cominciò suso a pensare.
Esempio: Pulc. L. Morg. 10, 136: E cosa che tu dica ancor non truovo, Però questo al principio ti rispondo, Come colui che certo ne son nuovo.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 22, 19: Di questo menti tu, Rinaldo, ch'io son nuovo a questo fatto.
Definiz: § XVIII. E altresì detto di persona, per Che si accinge per la prima volta a una data occupazione, a un dato ufficio; Novizio. –
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 219: Nel quale deletto, per esser mescolati quelli si avevano ad eleggere, rispetto alle continue guerre, d'uomini veterani e nuovi, potevano procedere con l'esperienza ne' vecchi e con la coniettura nei nuovi.
Definiz: § XIX. E usato con un sostantivo ch'esprima stato o condizione, vale Che si trova da poco nella condizione espressa. –
Esempio: Dant. Purg. 8: Era già l'ora.... che lo novo peregrin d'amore Punge, ec.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 80: L'Angelo il rimenò con la nuova moglie a casa.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 219: Mentre che la nuova moglie, accompagnata dalla turba delle ninfe, s'andava trastullando, morì.
Esempio: Bocc. Fiamm. 192: Ricevette dal servo mandato dal nuovo sposo con ardita mano lo stemperato veleno.
Esempio: E Bocc. Filostr. 3, 31: Le nuove spose Son la notte primiera vergognose.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 520: Don Pietro di Toledo, suocero del duca Cosimo, di età di anni settantadue, e nuovo sposo, per aver tolto una signora regnicola.... ottenne ec.
Esempio: Alf. Sat. 38: Signor maestro, siete voi da messa? – Strissimo (Illustrissimo) sì, son nuovo celebrante.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 49: Un tale stato Quanto beato Pareva al nuovo sposo! (qui per similit.).
Definiz: § XX. Usato come aggiunto di un sostantivo ch'esprima carica, ufficio, autorità, e simile, vale Che è entrato ultimamente in luogo di altro, ricordato o sottinteso. –
Esempio: Cap. Comp. S. Cr. 9: E 'l rettore vecchio co' suoi consillieri, otto dì dinanzi all'uscita del loro uficio, debbia fare chiamare lo rettore nuovo e 'l vicaro a scruttinio.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 140, 12: Ordinorono che i Signori vecchi, con certi arroti, avessono a eleggere i nuovi.
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 13 t.: Le quali cose si debbano guardare e salvare nella detta torre, e che 'l vecchio castellano sia tenuto di rassegnalle al nuovo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 44, 63: So ben ch'a nuovo principe giurato Non fu di questa mai la maggior fede.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 6: Italia giace Dall'armi, e più da' suoi costumi oppressa; Nulla ritien degli avi, e tutto apprese Dai suoi nuovi tiranni.
Esempio: Manz. Poes. 92: Col novo signore rimane l'antico; L'un popolo e l'altro sul collo vi sta.
Definiz: § XXI. Nuovo, conforme a proprietà latina, usato come aggiunto di Gente nuova, Uomo nuovo, e simili, e parlandosi dei tempi romani, vale Che non per nobiltà di stirpe, nè per benemerenze di antenati, ma solo per suo merito personale è salito ai pubblici ufficj e agli onori. –
Esempio: Dant. Conv. 282: E non pose Iddio le mani, quando uno nuovo cittadino di piccola condizione, cioè Tullio, contro a tanto cittadino, quanto era Catilina, la romana libertà difese?
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 124: Eziandio uomini nuovi.... oggi furtivamente, e quasi per ladroneccio, più che per buone arti, a signorie e onori si brigano di venire.
Esempio: E Fr. Bart. Sallust. 234: E così, percossa e perturbata tutta la parte delli grandi, fu dato il consolato a Mario, nuovo uomo.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 102: Questo anno sarà molto notabile pel consolato d'un uomo nuovo.
Definiz: § XXII. E per similit., usato nelle stesse relazioni, parlandosi dei tempi di mezzo. –
Esempio: Dant. Inf. 16: La gente nuova, e i subiti guadagni, Orgoglio e dismisura han generata, Fiorenza in te, sì che ec.
Esempio: Vill. M. 444: I nuovi e piccoli cittadini nelli ufficj non aveano ardire a far male nella infanzia de' loro magistrati.
Esempio: Vill. F. Vit. 36: Acciocchè.... i cittadini nuovi, che di poco lasciata la zappa erano trascorsi nella città, riducesse a civile e costumata disciplina.
Esempio: Uzzan. N. Vers. 297: Se non lo fate, tosto con dolori Sarete spinti fuor della sua sala Da genti nuove e vostri debitori.
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 1, 85: Come uomini nuovi, non intendono quello che si fanno, se non quando comprendono fare il vostro disfacimento.
Definiz: § XXIII. E più genericamente detto così di cittadini, come di classi sociali, vale Venuto su d'ora o di recente, Che ha da poco conseguito le ricchezze, gli onori, gli ufficj, e simili. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, Introd.: Spesso si vende A qualch'uom nuovo, a qualche gazzerotto Per roba buona e bella Qualche lavoro rotto ec.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 504: Tra le acide sorbe, che hanno bisogno di maturarsi col tempo (intende la nobiltà nuova) si disconvien fruttare il dolce fico (intende la nobiltà vecchia) ec.
Esempio: Guerrazz. Racc. 215: Da voi concedansi le armi a pochi, la più parte uomini nuovi, mercanti e gente usa ai traffici.
Definiz: § XXIV. E detto di cose pubbliche, tempi, opinioni, e simili, per Diverso, Mutato, Alieno, dall'antico, dal passato. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 420: Alla presa del magistrato orava in piazza il Teotochi, presidente eletto del magistrato distrettuale, con qualche veemenza sulle cose nuove. L'emolo Scordilli lo chiamava vecchio pazzo.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 477: In sè comprese i tempi nuovi, e fu di questi antesignano, e gli affrettò co' libri suoi ec.
Definiz: § XXV. Detto di età nuova, vita nuova, e simili, vale Primo, Giovanile; e detto di persona, vale Giovane. –
Esempio: Cavalcant. Rim. L. 379: Era in penser d'Amor, quand'i' trovai Due foresette nove.
Esempio: Dant. Purg. 30: Questi fu tal nella sua vita nuova Virtualmente, ch'ogni abito destro Fatto averebbe in lui mirabil pruova.
Esempio: E Dant. Rim. 156: Io mi son pargoletta bella e nuova.
Esempio: Petr. Rim. F. 121: Tutta l'età mia nova Passai contento; e 'l rimembrar mi giova.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 185: L'età nuova de' giovanetti è come una pietra da lavorare, atta a ricevere ogni lineamento di vizio o di virtù, che ec.
Definiz: § XXVI. Detto di animali, vale Nato da poco tempo. –
Esempio: Dant. Purg. 31: Nuovo augelletto due o tre aspetta; Ma dinanzi dagli occhi de' pennuti Rete si spiega indarno.
Esempio: Car. Eneid. 1, 699: Le nuove lor cresciute genti (schiere di api) Mandano in campo a còr manna e rugiada.
Definiz: § XXVII. Detto di pianta, o di parte della pianta, come foglia, fiore, e simile, vale Fresco, Tenero, Spuntato o Sbocciato da poco. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 158: Possonsi intorno alla vite più nesti convenevolmente innestare, e ottimamente perviene, se solamente s'innesti un surcolo nuovo, cioè mazza.
Esempio: Dant. Purg. 32: Io vidi calar l'uccel di Giove Per l'arbor giù, rompendo della scorza, Non che de' fiori e delle foglie nuove.
Esempio: Bocc. Fiamm. 109: Poi che i guazzosi tempi del verno sono trapassati, e la primavera colli fiori e colla nuova erba ha al mondo rendute le sue perdute bellezze, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 6: Si fermò quivi Sotto le frasche in su l'erbette nuove.
Esempio: Bemb. Asol. 28: Sì come ad alquante piante sopra le vecchie frondi ne crescono ogni primavera di nuove, così ec.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 123: Crescer qui l'erbe nuove, e qui vegg'io Spuntar sul tronco i giovani rampolli.
Esempio: Fiacch. Son. pastor. 2, 137: Se dall'erbette nuove Prendere ancor non puoi la tua pastura, Nutrice amante io ti preparo altrove.
Definiz: § XXVIII. Detto di meteora, giorno, anno, stagione, e simili, vale Apparso, Cominciato, da poco, Che è al principio del suo corso. –
Esempio: Dant. Purg. 19: Ed andavam col sol nuovo alle reni.
Esempio: Frescobald. M. Rim. 22: Come di fior la nova primavera Gli arbori adorna e' poggi e le riviere.... Così, ec.
Esempio: Bocc. Filostr. 3, 12: E sì come la nuova primavera Di fronde e di fioretti gli arboscelli, Ignudi stati in la stagion severa, Di subito riveste e fagli belli...; Così ec.
Esempio: E Bocc. Teseid. 8, 79: E tutto in sè tornò quale in prim'era Siccome fior per nuova primavera.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 104: E poi che 'l nuovo sol lucido e chiaro Per tutto sparsi ebbe i fulgenti raggi, La bella donna e i duo guerrier s'armaro.
Esempio: Parin. Poes. 15: Or te questa, o signor, leggiadra schiera Trattenga al nuovo giorno.
Esempio: Card. Poes. 859: Come la bianca stella di Venere Ne l'april novo surge da' vertici De l'Alpi.
Definiz: § XXIX. E nelle stesse relazioni vale anche Che è venuto, o Che ha da venire, immediatamente dopo, Successivo. –
Esempio: Dant. Purg. 7: E quivi il nuovo giorno attenderemo.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 158: E là il nuovo giorno attenderemo; cioè aspetteremo lo dì di dimane.
Esempio: Tass. Gerus. S. 11, 86: Così Goffredo impone, il qual desia Che si racconci (la torre) inanzi al novo sole.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 96: Essi cominciarono il loro noviziato col primo dì del nuovo anno 1591.
Definiz: § XXX. Detto di luna nuova, vale Che è nella prima fase. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 51 t.: L'oscuramento del sole non può essere se none a luna nuova.
Esempio: Dant. Inf. 15: Ciascuna Ci riguardava, come suol da sera Guardar l'un l'altro sotto nuova luna.
Esempio: Car. Eneid. 6, 669: Qual chi vede o crede Veder tal volta infra le nubi e 'l chiaro La nova luna, allor che i primi giorni Del giovinetto mese appena spunta.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 185: Aspettato la luna nuova, quando la crescente del mare era molto grande, accostò il giunco al ponte.
Esempio: Dav. Colt. 496: Vendemmia senz'acqua addosso, subito che è venuta la luna nuova.
Definiz: § XXXI. Detto di vino nuovo, olio nuovo, biade nuove, e simili, vale Che è dell'ultima raccolta, e più spesso Posteriore di poco alla raccolta. –
Esempio: Bibb. N. 9, 52: Nè etiam pongono il vino nuovo nelli utri vecchi...; ma il vino nuovo nelli utri nuovi mettono, ec.
Esempio: Montig. Dioscor. volg. 19: Metti sei mezzette d'olio d'ulive acerbe nuovo e bianco in un vaso di rame stagnato di dentro, ec.
Esempio: Dav. Colt. 497: Quel fortore che la vinaccia piglia di sopra.... fa pigliare il fuoco al vino: che quando è nuovo non par fuoco, ma gagliardia.
Esempio: Tomm. Evang. 119: E non mettono vino nuovo in otri vecchi...; ma mettono vino nuovo in otri nuovi, ec.
Definiz: § XXXII. Detto di moneta, vale Coniato recentemente, o Conservato in buono stato, per non essere stato, o per essere rimasto poco, in circolazione. –
Esempio: Morell. Cron. 291: Dopo il suo uficio gli fu donata una confettiera orata e ismaltata e ricca, piena di fiorini nuovi.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 257: Fu permesso a ciascheduno di tenere bilancette e saggiuoli, per pesare i fiorini d'oro e cambiare i fiorini nuovi.
Definiz: § XXXIII. Detto di terreno nuovo, campo nuovo, e simili, vale Non ancora coltivato, Che si riduce ora a cultura. –
Esempio: Pallad. Agric. 192: Aguale (egualmente) i campi nuovi grassi ed erbosi si voglion fendere. Ma se vorrai aprire i campi nuovi, i quali non si lavoraro a questi tempi, guarderai se 'l campo è umido o secco; ec.
Esempio: Soder. Op. 3, 24: La terra ancora nuova e che non sia stata più lavorata, sarà a proposito loro (degli alberi).
Definiz: § XXXIV. Detto di luogo, e specialmente di casa nuova, rispetto a persona, vale Dove uno va a stare per la prima volta, Abitato, Frequentato, e simili, ora per la prima volta. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 25: Con piacere intendo della casa nuova dove siate (siete) tornati, con vostro comodo.
Definiz: § XXXV. Detto di filosofo nuovo, di artista nuovo, e simili, come di scuola, vale Che professa dottrine nuove, Che segue un nuovo avviamento. –
Esempio: Rosmin. Orig. Id. 1, 56: Questi nuovi filosofi videro impossibile attaccare le conseguenze che il Berkeley e l'Hume traevano da' principj lockiani.
Definiz: § XXXVI. Detto di cosa qualsiasi, fatta, ottenuta, e simili, naturalmente o artificialmente, per Fresco, Non stagionato. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 157: E' si debbe tenere il litame in duoi luogi, uno dove si metta il nuovo, e l'altro ove si tenga il vecchio.
Esempio: Soder. Op. 1, 249: Ne sia uno (luogo) in foggia di truogolo per il nuovo letame, l'altro per il vecchio fatto e stagionato.
Esempio: E Soder. Op. 2, 126: Resta solo viva la barba, la quale si cuopre con letame nuovo postovi sopra a grossezza di un palmo.
Definiz: § XXXVII. Detto di latte nuovo, si trova per Fresco. –
Esempio: Sannazz. Arcad. 33: Spargendo duo vasi di novo latte, duo di sacro sangue, ec.
Esempio: E Sannazz. Arcad. 71: Nè di state, nè di verno mai gli manca novo latte.
Definiz: § XXXVIII. E in costrutto con la prep. Di, a significare mutazione, alternazione, o simili, di ciò che è espresso dal compimento. –
Esempio: Dant. Inf. 23: Quella gente stanca Venia sì pian, che noi eravam nuovi Di compagnia ad ogni muover d'anca.
Definiz: § XXXIX. Usato come aggiunto di un nome proprio di persona o cosa, che sia famosa nella storia o nella leggenda, forma una locuzione che serve a indicare persona o cosa che in sè rinnuovi le qualità caratteristiche di quella famosa. –
Esempio: Dant. Inf. 19: Nuovo Iason sarà, di cui si legge Ne' Maccabei.
Esempio: E Dant. Purg. 20: Veggio il nuovo Pilato sì crudele, Che ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 19: E qual persona.... Non saria comparita un Ettor nuovo, Marfisa avendo in compagnia e Ruggiero Ch'eran la scelta e 'l fior d'ogni guerriero?
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 322: Sorga nuova Medusa, E coll'orror de' formidabil crini Trasformi i petti avari in sassi alpini.
Esempio: E Chiabr. Rim. 3, 93: I gran titoli tuoi Ciampoli dica Oggi Pindaro novo e novo Alceo.
Esempio: Menz. Sat. 135: Ma v'è più d'una putta sciagurata, Che sforna il parto, e quello iniqua ancide, Nuova Medea.
Esempio: Giust. Vers. 57: E in casa il tenero Babbo tappato, Cova gli scrupoli Del proprio stato; E le Penelopi Nuove d'Italia, La bega arcadica Di far la balia.
Definiz: § XL. Usato come aggiunto di un nome di fenomeno o cosa naturale, forma una locuzione che serve a indicare la somiglianza che la cosa o la persona di cui si parla ha con ciò ch'è espresso dal sostantivo. –
Esempio: Dant. Conv. 112: Questo sarà.... sole nuovo, il quale surgerà ove l'usato tramonterà.
Esempio: Tass. Rinald. S. 10, 81: Altre (le armi e le vesti) vermiglie, altre turchine, o perse, Candide queste, e verdeggianti quelle; E 'l sol, che riflettendo indi splendea Di nova Iride vaga il ciel pingea.
Definiz: § XLI. Usato come aggiunto di un nome proprio di città, forma una locuzione che serve a indicare la parte più recente di essa città, costruita per lo più fuori della cinta dell'antica.
Definiz: § XLII. Nuovo nuovo, così ripetuto, prende forza di Superlativo. –
Esempio: Cellin. Vit. 56: Io rubai quella servicina, la quale era nuova nuova.
Esempio: Capor. Rim. 48: Per tòrgli anche l'occasion del gioco, Gli abbruciò un par di carte nove nove.
Definiz: § XLIII. Nuovo, in forza di Sost., vale Cosa, Fatto, nuovo, o anche strano; e in tal senso si usa spesso nella dimanda: Che c'è di nuovo?
Esempio: Bocc. Decam. 8, 241: M'è sì nuovo e sì strano che voi per amore amiate, che quasi un miracol mi pare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 58: Cercati pur fornir d'un'altra spada, Ch'io voglio questa, e non ti paia nuovo.
Esempio: Cecch. Stiav. 4, 3: Che si fa, Vecchia? N. Eimè, figliuolin mio, si tribola. I. Che ci è di nuovo? È tornata mia madre?
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 365: Io biasimo Voi, ed ho fatto, mio padre, il medesimo. B. Che c'è di nuovo? G. Niente; egli è occorsomi ec.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 340: Stamattina entra in una bottega: domanda che c'è di nuovo.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 32: Anche il mio cervello è fuori di moda. E non è nuovo che i figliuoli vengano simili al padre. T. Nè anche sarà nuovo che i vostri libri, come ogni cosa contraria all'uso corrente, abbiano cattiva fortuna.
Definiz: § XLIV. E per Novità, o Tutto ciò ch'è nuovo. –
Esempio: Pindem. Poes. 50: Dà forze al fianco L'amor del nuovo.
Esempio: Giust. Vers. 66: Da tutti questi.... Barcamenandomi Tra il vecchio e il nuovo, Buscai da vivere.
Esempio: Tomm. Diz. estet. 40: Sempre mi parve cosa prudente ed umana.... che si additino i vincoli del nuovo coll'antico.
Definiz: § XLV. Vale anche Parte nuova di checchessia. –
Esempio: Pallad. Agric. 88: E conviene che 'l nuovo del magliuol da porre sia di V gemme e di VI, le quali procedano dal vecchio.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 204: La legatura dev'esser di materia arrendevole.... e si leghi sempre tral vecchio e 'l nuovo della vite.
Definiz: § XLVI. Nuovo, denota Veste nuova, nella locuzione Di nuovo, in costrutto col verbo Vestiredi nuovo. –
Esempio: Nov. ant. S. 108: Fecelo sciolliere, e fecelo vestire di nuovo.
Esempio: Vill. G. 278: E per allegrezza e buono stato ogni anno per calen di maggio si faceano le compagnie e brigate e corti di gentili, giovani vestiti di nuovo.
Esempio: E Vill. G. 308: Tutti si vestiro di nuovo, ciascuna arte e mistieri di per sè.
Esempio: Belc. F. Pros. 2, 121: Un giovane.... venne a visitare il venerabil Piero a Lucca...; ed era tutto vestito di nuovo.
Definiz: § XLVII. Di nuovo, è maniera avverbiale che significa Un'altra volta, Da capo. –
Esempio: Dant. Purg. 22: Tacevansi amendue già li poeti, Di nuovo attenti.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 234: Altra volta t'abbiamo scritto sopra la differenzia che è della badia di Ripoli fra monsignor Segretario costì, ed il generale di Valembrosa. Di nuovo vedrai se pregando potrai levare dalla impresa monsignore Segretario.
Esempio: Manett. A. Op. stor. 40: Ed era in grandissima confusione di nuovo s'egli era stato sogno, o se sognava allotta; e cominciò di nuovo avere dispiacere d'animo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 36, 45: E perfido Ruggier di nuovo chiama.
Esempio: Car. Eneid. 6, 1078: Creder si dee che l'alme, Che son qui scarche e libere e felici, Cerchin di nuovo a la terrena salma, Di nuovo a la prigion tornar de' corpi?
Esempio: Tass. Rim. S. 2, 221: S'accender forse cerchi il lume spento, Perchè di novo non l'estingua il vento Che tutta volta impetuoso dura, Nè selce nè focil convien che prenda.
Esempio: Lipp. Malm. 4, 74: Ma parve giusto come bere un uovo A' topi il farvi il consueto fóro (a una porta): E dopo questa a un'altra, e poi di nuovo Infino a sette fanno quel lavoro.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 371: Ma non tardò il Saraceni ad opporgli di nuovo: adunque ec.
Esempio: Forteguerr. Cap. 225: Però, Liborio, e predica, ed esorta Ciascheduno a pregar, perch'egli viva; Se non, di nuovo eccoti Roma morta.
Esempio: Leopard. Poes. 41: Ahi! da che lungo scempio Vedi afflitta costei, che sì meschina Te salutava allora Che di novo salisti al paradiso!
Esempio: Manz. Prom. Spos. 353: Oh Signore! Signore! esclamò di nuovo Agnese.
Definiz: § XLVIII. Vale anche Per la prima volta. –
Esempio: Dant. Purg. 18: Quel piegare è amor, quello è natura, Che, per piacer, di nuovo in voi si lega.
Esempio: Brev. Calz. Prat. 13: Quando alcuno enterrà alla matricola e compagnia di questa arte, cioè quando quello cotale arà pagato la sua entratura, cioè quando giurerà di nuovo.
Esempio: Vill. G. 708 tit.: Come i Fiorentini criarono di nuovo l'uficio del conservadore.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 85: Ripetendogli le parole altre volte dettegli, e di nuovo ingiuriosamente e crucciato parlandogli, il riprese molto.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 302: E questo non è miracolo nè cosa che di nuovo avvenga.
Esempio: E Bocc. Fiamm. 57: Conosce quanto fatica sia il disporre una donna che di nuovo piaccia a farsi amare.
Esempio: E Bocc. Fiamm. 68: Li fiumi non apparano ora di nuovo a fare queste ingiurie a' camminanti, nè a tranghiottire gli uomini.
Esempio: E Bocc. Fiamm. 71: Le lagrime, e' giuramenti, e le promissioni de' giovani non sono ora di nuovo arra d'inganno futuro alle donne?
Definiz: § XLIX. E per Poco fa, Poco prima e Di recente, Da poco tempo. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 204, 31: Avendo novelle che 'l suo figliuolo era coronato re di Buemia e avea preso donna di nuovo.
Esempio: Vill. G. 811: Del mese di marzo detto il duca fece in contado sei podestadi.... e i più furono de' grandi, che di nuovo erano stati rubelli rimessi in Firenze di poco.
Esempio: Ar. Orl. fur. 28, 93: Quivi ritrova una piccola chiesa Di nuovo sopra un monticel murata.
Esempio: Bern. Orl. 58, 11: Così Brunel, la cui fama era poca, Perchè.... è re di nuovo, Nel campo rosso avea ec.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 179: Dicevi tu a me? G. A voi dicevo, che mi parevate, A l'abito che m'è stato dipinto, Un negromante venuto di nuovo In questa terra; saresti voi desso?
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 288: E' de' voler andarvi (in casa della fanciulla amata), e portali Quel diamante, che gli (egli) ha di nuovo compero Da quell'amico vostro.
Definiz: § L. E per In aggiunta, Per di più, Oltre a ciò. –
Esempio: Ammir. Stor. 2, 664: Egli si trovava aver detto a gli ambasciadori che i Fiorentini.... non erano stati contenti dentro i termini delle terre, che egli avea conceduto loro in vicariato l'altra volta che venne in Italia, ma che di nuovo s'aveano usurpate di quelle che apparteneano all'Imperio.
Definiz: § LI. Di nuovo, usato come aggiunto, vale Di recente origine. –
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 133: Son ben differenti li costumi de' ricchi di nuovo e de' ricchi ab antico, per esser quei de' ricchi di nuovo in ogni cosa peggiori; essendo la ricchezza di nuovo sì come una imperizia nel saper usarla.
Definiz: § LII. Di bel nuovo, vale lo stesso che Di nuovo, per Da capo. –
Esempio: Martin. T. N. 4, 197: Principiamo noi di bel nuovo a commendare noi medesimi?
Esempio: Capp. Scritt. 1, 61: Veniamo dunque ai Longobardi. Il nome di questi si riscontra per la prima volta verso il principio dell'era nostra…. Poco dipoi gli troviamo di bel nuovo ricordati nell'istoria.
Definiz: § LIII. Di nuovo e da capo, è espressione rinforzata, che si usò invece del semplice Di nuovo o del semplice Da capo. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 395: Non si rinfrescava (la colonia), per dir così, con pochi aggiunti, ma di nuovo e da capo si rinovellava.
Esempio: Sassett. Lett. 96: Rivoltatosi di nuovo e da capo, ficcò la vista negli occhi a quel di Lorenzo in guisa, che ec.
Definiz: § LIV. Nuova legge. –
V. Legge, § XX.
Definiz: § LV. Nuovo di pezza. –
V. Pezza.
Definiz: § LVI. Nuovo di zecca. –
V. Zecca.
Definiz: § LVII. Nuovo granchio. –
V. Granchio, primo tema, § VIII.
Definiz: § LVIII. Nuovo grappolo. –
V. Grappolo, § VI.
Definiz: § LIX. Nuovo nato. –
V. Nato, § XIX.
Definiz: § LX. Nuovo pesce. –
V. Pesce.
Definiz: § LXI. Nuovo uccello. –
V. Uccello.
Definiz: § LXII. Stagione nuova. –
V. Stagione.
Definiz: § LXIII. Tempo nuovo. –
V. Tempo.
Definiz: § LXIV. Testamento nuovo. –
V. Testamento.
Definiz: § LXV. Entrare nell'anno nuovo. –
V. Anno, § XLIII.
Definiz: § LXVI. Fare checchessia nuovo, parlandosi di arnesi, edifizj, e simili, vale lo stesso che il semplice Fare, nel senso di Costruire, Comporre; ma si usa mettendo in contrapposizione, espressamente o implicitamente, ciò che si fa ora con altra cosa simile già fatta da tempo. –
Esempio: Dant. Inf. 21: Chi fa suo legno nuovo e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece.
Definiz: § LXVII. Fare di nuovo checchessia, Rifare, e simili, di nuovo checchessia, vale lo stesso che Farlo, Rifarlo, nuovo. –
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 8 t.: Anche debbono.... rinforzare tutte le mura del detto procinto dentro e di fuori di buona calcina che faranno di nuovo.
Esempio: Invent. Pal. Sign. 220: Fu deliberato che detti uficiali del balzello gli facessino rifare (due bacini e due boccali) di nuovo de' danari perverranno loro per vigore di rinformagione.
Esempio: E Invent. Pal. Sign. appr.: Uno gonfalone di Giustizia.... è di taffettà bianco colla croce vermiglia fatto di nuovo detto dì.
Definiz: § LXVIII. Far libro nuovo con alcuno. –
V. Libro, § XXXIX.
Definiz: § LXIX. Farsi nuovo di una cosa, Fingersi nuovo di una cosa, Mostrarsi, e simili, nuovo di una cosa, vale Fingere, Mostrare, d'ignorarla, di non averne alcun sentore, e anche Maravigliarsene. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 319: Questo è lo pagamento delle promesse, che m'hai detto, che sì nuovo ci ti mostri?
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 45: Zerbin, per non ne dar di sè sospetto Di ciò si finge novo.
Esempio: Alam. L. Gir. 2, 31: Ella, che già il sapea, come essi sanno, Se ne fa nuova, e dolce ne sorrise.
Esempio: Grazz. Cen. 322: Lorenzo, faccendosi nuovo, si fece ogni cosa ridire.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 42: Io non rubai mai raso a nessuno. Polibio manco fa simil cose. F. Oh! come se ne fa nuovo.
Esempio: E Cecch. Dot. 1, 1: Ma tu ti mostri stamani, Bindo, nuovo di queste cose, come se proprio tu non ti ricordassi di quante volte io n'ho ragionato e me ne sono condoluto teco.
Esempio: E Cecch. Stiav. 4, 3: Che brigataccie. N. Quella lieta spesa! I. Qual lieta spesa? N. Colei. I. Chi? N. Oh! sì, Mostrati nuovo!
Esempio: Dav. Scism. 324: Arrigo se ne mostrò nuovo e alterato.
Esempio: E Dav. Tac. 1, 309: Egli senza levarsi su, fattosi nuovo, disse: ec.
Esempio: Galil. Op. VIII, 269: V. S. si umilia molto, volendosi far nuovo di quelle cognizioni le quali non è gran tempo che ammesse come ben sapute.
Esempio: Adim. A. Ador. Mag. 77: E chi t'ha detto ch'io son maritata? E a chi? N. O fattene nuova, a un ricco.
Esempio: Red. Lett. M. 24: Il suo sonetto mi fu fatto vedere dal signor Cardinale (Leopoldo), ed io me ne mostrai nuovo.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 38: O miserabile consolazione da questi autori inventata, affinchè il beneficante malcorrisposto non si faccia nuovo della mala corrispondenza!
Esempio: Manz. Prom. Spos. 37: Quel suo parlare stentato insieme e impaziente,... quel farsi quasi nuovo del matrimonio così espressamente concertato, ec.
Definiz: § LXX. Giungere nuova, o nuova di zecca, alcuna cosa ad uno, Riuscire, nuova, o nuova di zecca, alcuna cosa ad uno, vale Non averne egli avuta innanzi notizia alcuna, Ignorarla affatto, e spesso anche Non aspettarsela, Rimanerne sorpreso. –
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 15: Il quale (concetto), ancorchè di più e più belle cose, altre volte a noi note, composto sia, giunga nondimeno nuovo, e generi maraviglia in chi l'ode.
Esempio: Bellin. Cical. 16: Vuole in oltre il medesimo Sollevato, ch'io faccia preventivamente sapere a tutta la vostra brigata, perchè non le giunga nuovo poi, che ec.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 110: Nè mi giugne nuovo, che l'istoria possa aver ripurgato quello che di troppo sottile introduce talvolta nell'opere degli autori spagnuoli la profondità della speculazione.
Esempio: E Magal. Sagg. nat. esp. 2: Diremo pertanto di quegli (strumenti), che hanno servito a noi, de' quali ancorchè ne sieno andati a quest'ora in diverse parti d'Europa, onde a molti oramai non giugneranno nuovi, ec.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 350: Che egli (Amore) fusse di razza di pirausta, animaletto che nasce e si nutrica nel fuoco, questo affè, che mi giugne nuovo, e nuovo, come si dice, di zecca.
Esempio: Fag. Comm. 5, 427: Eh coteste cose l'ho fatte dell'altre volte; ma questa.... non l'ho fatta mai; la mi giugne nuova di zecca.
Esempio: Nell. I. Mogl. 2, 9: Questa mi giunge nuova.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 389: Standomi ammirativo di tutte le cose del mondo, le quali mi riuscivano tutte nuove, come se non l'avessi mai vedute.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 507: Il residente avea risposto che la cosa gli riusciva nuova.
Definiz: § LXXI. Mostrarsi nuovo. – V. il § LXIX.
Definiz: § LXXII. Pagare per nuovo, o Ripagare, per nuovo. –
V. Pagare e Ripagare.
Definiz: § LXXIII. Rimettere a nuovo, Rifare, a nuovo, riferito più che altro a edifizio, vale Restaurarlo, Dargli aspetto e stabilità di nuovo. –
Esempio: Capp. Scritt. 1, 90: Le chiese ed i monasteri allora fondati si vedono oggi come furono accresciuti o a nuovo rifatti in una età più recente.
Definiz: § LXXIV. Riuscire nuova, o nuova di zecca, alcuna cosa. – V. il § LXX.
Definiz: § LXXV. Granata nuova spazza ben tre giorni. –
V. Granata, primo tema, § IX.
Definiz: § LXXVI. I santi nuovi metton da parte i vecchi. –
V. Santo.
Definiz: § LXXVII. Questa è nuova! è modo familiare che si usa parlando di cosa irragionevole, ingiusta, e simili. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 12: E Gattacova grida fitto fitto: Io star senza discorrer? questa è nuova!