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Dizion. 3° Ed. .
GENIA
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GENIA.
Definiz: | Generazion vile, e abbietta. Lat. genus vile, turba abiecta, colluvies, forse
dal Gr. γενεά, ma in mala parte. |
Esempio: | Lib. Viagg. Ed in quanto vi piaccia, si vi diroe di molte Provincie, diversi
Paesi, e Isole, che si truovano, e di molte geníe di genti, e fiere. |
Esempio: | E Lib. viagg. appresso. Sta cheto, e non parlar più, perocchè
nella mia schiatta n'ha più, che nella tua genía. |
Esempio: | M. V. 11. 101. Ser Vanni Botticella, anticamente, per genía di beccaio, s'offerse,
ec. |
Esempio: | Cir. Calv. 3. Per soccorrer Ciriffo, che non sia Così soletto, fra tanta genía.
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Esempio: | E Ber. Orl. 1. 3. 28. Là corre Gano, e tutta la genía.
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Esempio: | Morg. Non son guerrier costor, ma son genía. |
Esempio: | Lasc. Mostr. Turba, gente, o genía simile a questa, Non fu giammai descritta in
versi, o in prosa. |
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