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ORLO.
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ORLO.
Definiz: Sost. masc. Estremo margine di un pezzo di tela, panno, o altro tessuto, od anche di pelle conciata, fermato con una cucitura e per lo più ripiegato su se stesso.
Probabilmente da una forma diminutiva del lat. ora. Ant. franc. orle e provenz. orle. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. 27: Portavano altresì le grandi fimbrie, cioè gli orli alle toniche loro, a modo di tessiture.
Esempio: Volg. Pist. Vang. 1, 52: Fanno molto grandi gli orli delle loro gonnelle.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 133: La medesima (fascia) cinge all'orlo le maniche e il bavero.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 114, 2: Orlo.... L'estremità de' panni cucita con alquanto rimesso.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 2, 289: Orlo.... Il Menagio da Ora, Orula, Orlum ricavò Orlo, etimologia sicura.
Esempio: Giust. Vers. 15: Tacconato di solida impuntura, Ho l'orlo in cima e in mezzo la costura.
Esempio: Tomm. Capp. Cart. 1, 202: Ditemi se l'orlo d'una pezzuola o simile, si chiami orlo o no.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 409: Siede a destra di chi guarda.... la divina Fanciulla, raccogliente con la mano destra al petto gli orli del manto.
Definiz: § I. In tal senso, secondo la diversa maniera con cui è fatto, riceve varj aggiunti o compimenti, come Orlo Filato, Orlo Sfilato o Orlo A giorno, ec.
Definiz: § II. Vale anche Fregio sovrapposto lungo i margini d'una veste. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 170: Costolle il panno solo più di dodici lire, senza il soppanno e gli orli, la balzana e la manifattura.
Definiz: § III. E altresì vale Striscia, Fascia, distinta per via di colori, o soltanto di disegno, che circonda uno spazio, quasi a modo di cornice. –
Esempio: Dant. E. Astrolab. 22: L'orlo che circonda la faccia si chiama lembo o fascia, diviso in 360 gradi...; ed in questa fascia o lembo sono distinte le 24 ore del giorno naturale.
Esempio: Segner. Incred. 137: Per lavorarlo (l'arazzo), conviene in primo luogo, che alcune fila vadano rette..., altre a traverso...; alcune si giacciano in fondo a formare gli orli dell'opera, altre sian collocate nel più vistoso a formarne il campo.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 140: A piè dell'arco che dà ingresso a questa stanza vedevasi pochi anni sono una gran lastra di marmo murata nel pavimento, ricca d'un orlo finamente composto di marmi commessi.
Definiz: § IV. Per Margine rilevato di un oggetto o di una parte di esso, fatto a scopo di ornamento, o per qualche comodità. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 213: Dodici scodelle, dodici scodellini e dodici piattelletti, e qualche piattello da 'nsalata, che sieno con l'orlo largo e bene lavorati.
Esempio: Car. Eneid. 5, 377: A l'altro poi.... in premio diede.... Una lorica che, d'antica maglia E di lucente e rinterzato acciaro, Di massiccio oro avea le fibbie e gli orli.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 84: La C.... s'appoggi sur un fardel di cotone.... perchè il gran peso dell'argento, che dee reggere, non facesse spiccar l'orlo, dove la legatura s'attiene.
Esempio: E Magal. Sagg. nat. esp. appr.: La bocca D E,... abbia in giro un orlo o risalto di vetro, intorno al quale si leghi e stringasi fortemente una gran vescica.
Definiz: § V. E figuratam. –
Esempio: Dant. Inf. 17: Così la fiera pessima si stava Su l'orlo che, di pietra, il sabbion serra.
Definiz: § VI. E per Contorno della bocca di un recipiente. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 74: Tenendo forte con amendue le mani gli orli della cassa a quella guisa, che far veggiamo a coloro che per affogar sono, quando prendono alcuna cosa.
Esempio: Tass. Gerus. S. 1, 3: Così a l'egro fanciul porgiamo aspersi Di soavi licor gli orli del vaso.
Esempio: Galil. Op. VIII, 142: Meglio ancora si vedrà l'istesso effetto fermando il piede del bicchiere nel fondo di qualche vaso assai largo, nel quale sia dell'acqua sin presso all'orlo del bicchiere.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 294: Fu essa testa per mano degli Angeli portata sull'orlo del pozzo.
Esempio: Parin. Poes. 88: Di licor peregrino ai labbri accosta Colmo bicchiere, allo cui orlo intorno Serpe dorata striscia.
Definiz: § VII. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 89: Io ti voglio empier fino all'orlo il vaso Dell'intelletto.
Esempio: Magal. Lett. scient. 124: Il primo riposo che abbia la vista, le montagne di Pistoia; il secondo, quelle della Pania; orlo con quelle di Modana, il più alto del vastissimo catino, che formano le montagne da quest'aspetto.
Esempio: Cocch. R. Lez. anat. 24: Di sopra sull'orlo di quest'osseo catino, che fa il fondo del ventre, sono attaccati quei suoli di larghi muscoli e sottili che ec.
Definiz: § VIII. E in più largo senso per Margine, Sponda, parlandosi di lago, mare, fiume, e simili; come anche di precipizio, dirupo, abisso, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 22: E come all'orlo dell'acqua d'un fosso Stan li ranocchi pur col muso fuori, Sì che ec.
Esempio: E Dant. Inf. 32: Se Tabernicch Vi fosse su caduto o Pietrapana, Non avria pur dall'orlo fatto cricch.
Esempio: E Dant. Purg. 4: Quando noi fummo in su l'orlo supremo Dell'alta ripa, alla scoperta piaggia, ec.
Esempio: E Dant. Purg. 26: Mentre che sì per l'orlo, uno innanzi altro, Ce n'andavamo ec.
Esempio: Soder. Op. 1, 375: Gettisi lontana la terra dall'orlo della fossa un braccio.
Esempio: Manfred. Not. Guglielmin. 42: Si vorrebbe aver riguardo all'effetto de' soffregamenti dell'acqua cogli orli delle aperture.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 334: Renzo che stava sull'orlo della riva, quasi con un piede nell'acqua, afferra la punta del battello ec.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 453: La mula.... pareva che facesse per dispetto a tener sempre dalla parte di fuori, e a metter proprio le zampe sull'orlo.
Definiz: § IX. E per Estremità, Margine, di apertura o fessura più o men grande qualsiasi. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 10, 144: Le fessure immobili non erano; ora si serravano impetuosamente, combaciandosi di nuovo gli orli, ora si riaprivano, ec.
Definiz: § X. In locuz. figur. –
Esempio: Niccol. Poes. 1, 121: Per voi, turba feroce (si parla alle Furie), Spesso a color, che morte Sull'orlo spinge di nascoso abisso.... È cura, è gioia il palesar l'inferno.
Definiz: § XI. Figuratam. per Termine, Fine. –
Esempio: Dant. Purg. 11: Se quello spirito che attende, Pria che si penta, l'orlo della vita, Laggiù dimora ec.
Definiz: § XII. Pur figuratam. per Limite estremo. –
Esempio: Car. Eneid. 1, 885: Ma qual sì cruda gente.... quest'uso approva, Che ne sia proibita anco l'arena? Che guerra ne si mova, e ne si vieti Di star ne l'orlo de la terra appena?
Esempio: Dav. Tac. 1, 200: E 'l senato non si curava che l'orlo dell'imperio patisse vergogna.
Esempio: Giust. Vers. 233: Su per una viottola scoscesa Va la meschina risolutamente, E all'orlo del sacrato appena ascesa.... Ode ec.
Definiz: § XIII. Term. di Architettura. Lo stesso che Plinto o Dado. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 126, 1: Plinto.... Zoccolo, detto anche da alcuni moderni orlo o dado.
Definiz: § XIV. Andare sull'orlo, vale Essere prossimo ad accadere. –
Esempio: Crusc. Vocab. IV: Andare.... Andare sull'orlo.... Figuratam. Esser prossimo a seguire che che sia.
Definiz: § XV. Essere sull'orlo di fare checchessia, vale Essere sul punto, in procinto, di far ciò. –
Esempio: Fag. Rim. 1, 15: Mi sentii tutto allor ringarzullire: E nel cuore m'entrò tal compiacenza, Ch'io fui sull'orlo dell'insuperbire.
Definiz: § XVI. Ed Essere sull'orlo di una cosa, vale Esserle vicinissimo, Essere sul punto di toccarla, di averla, e simili. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 519: Rinaldo Polo, che in quel conclave.... fu in molti scrutinj su l'orlo del pontificato.
Esempio: Malpigh. Lett. 309: Io sono sull'orlo del sepolcro.
Definiz: § XVII. Fare orlo, vale Cingere, Circondare, Terminare. –
Esempio: Magal. Com. Inf. 51: Si trovò aver passato il fiume Acheronte dall'altra riva, la qual fa orlo al catino dell'Inferno.