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LEVITÀ, LEVITADE e LEVITATE, e talora anche LIEVITÀ, LIEVITADE e LIEVITATE
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LEVITÀ, LEVITADE e LEVITATE, e talora anche LIEVITÀ, LIEVITADE e LIEVITATE.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Leve e Lieve. L'essere lieve, Qualità di ciò che è lieve, Leggerezza; contrario di Gravezza, e di Pesantezza.
Dal lat. levitas. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 403: Il corpo altresì conviene ch'abbi in sè immortalitade, e la lievitade sua che si perdè por lo peccato, e altre cose si ristoreranno, onde averà leggerezza, fortezza, impassibilitade, bellezza ismisurata.
Esempio: Savonar. Pred. 13: Da ogni forma seguita la sua inclinazione. Dalla forma della gravità seguita la inclinazione di andare al centro. Dalla forma della levità seguita la inclinazione dello andare in su.
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 284: Ancorchè l'acqua non sia in sè condensabile, ella ha natura di acquistar gravità e levità.
Esempio: E Vinc. Nat. Pes. acq. 1, 4: Dalla terra in su, in ogni grado d'altezza si acquistan gradi di levità.
Esempio: Galil. Op. IV, 85: Sieno dunque indirizzate l'armi del signor Buonamico contra Platone e altri antichi, li quali, negando totalmente la levità e ponendo tutti li corpi esser gravi, dicevano ec.
Definiz: § I. Figuratam., vale Poca fermezza nei propositi, incostanza; e con più grave senso, Poco senno o giudizio, Vanità, e simili. –
Esempio: S. Bern. Lett. F. 147: E molte altre cose che vengono dal vizio della levità.
Esempio: Cic. Tusc. 132: Egregia emendatrice della vita è per certo l'artopoetica, la quale stima dovere essere nel concilio degl'iddii collocato l'amore, autore della scelleratezza e della levità.
Esempio: Dant. Conv. 333: La terza (infermità) è da levitade di natura causata; chè sono molti di sì lieve fantasia, che in tutte le loro ragioni trasvanno, e anzi che sillogizzino hanno conchiuso, e di quella conclusione vanno trasvolando nell'altra.
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 116: Contr'alla levitade e contr'alla fralezza poni la fermezza arditamente.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 525: Siccome sostenere ismodatamente le cose avverse, così eziandio le prospere, è lievità.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 160: Il secondo grado è levità di mente, la quale si dimostra nelle parole soperchievoli e vane.
Esempio: Collaz. SS. PP.: E però non sia veruna levitade, o poco senno.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 293: Questi provvedimenti fece di fuori con grande cautela; dentro si governò in ogni cosa perversamente, e in alcune con levità e con stoltizia.
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 51: A Firenze il Duca d'Atene fu fatto tiranno col favore de' nobili, e' quali per la sua imprudenza e levità non si seppe mantenere.
Esempio: Giobert. Introd. 1, 171: La levità francese è passata in proverbio.
Definiz: § II. Vale anche Azione, Atto, di persona leggiera, vana, e simili. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 197 t.: Mette tutto il suo tempo in levità, in lussuria, in gioco ed in taverne.