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Dizion. 3° Ed. .
TENEBRA.
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pag.1678
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TENEBRA.
Definiz: | Scurità, buio, mancanza di luce. L. ttnebrae tenebrae, caligo. |
Esempio: | Tes. Br. 1. 10. La natura degli Angeli, che non trapassa la volontà di Dio, è
chiamata chiarezza, e la natura di coloro, che la trapassano, è appellata tenebra. |
Esempio: | Fr. Gior. S. Or questa bene è gran cechitade, e somma tenebra. |
Esempio: | Fr. Gior. D. Spesse volte avviene, che l'huomo disiderando d'aver lume di grazia
di Dio spirituale, e uscir di tenebra di peccato, si rimane, ed è impedito, per lo grido delle genti. |
Esempio: | Dan. Pug. Purg. 7. Non però, che altra cosa desse briga, Che la
notturna tenebra ad ir suso. |
Definiz: | §. Nella terminazion plurale, riserba la medesima forza appunto, che nel singulare. |
Esempio: | Boc. Nov. 77. 31. Veggendo lei, colla chiarezza del suo corpo, vincer le tenebre
della notte. |
Esempio: | Dan. Inf. 3. Nelle tenebre eterne in caldo, e 'n gielo. |
Esempio: | Pass. 38. Quando Iddio illuminerà le cose nascose, e fatte in tenebre, e al buio.
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Esempio: | S. Agost. C. D. Dove non è la luce è necessario, che sien le tenebre.
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Esempio: | E S. Agost. C. D. appr. Non sono altro le tenebre di
qualunque luoghi, se non aere senza luce. |
Definiz: | §. Tenebra: metaf. Ignoranza. |
Esempio: | Petr. Canz. 4. 6. E ciò sepp'io dapoi Lunga stagion di tenebre vestito.
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