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LADRO.
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LADRO.
Definiz: Sost. masc. Colui che toglie la roba altrui di nascosto, o con inganno, e anche, occorrendo, con qualche violenza; Colui che ruba.
Dal lat. latro. –
Esempio: Dant. Inf. 24: In giù son messo tanto, perch'io fui Ladro alla sagrestia de' belli arredi.
Esempio: Vill. M. 524: Noi vedemo che il ladro soppreso nel fallo invilisce.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 220: Cominciarono a gridare: al ladro, al ladro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 139: Come il mastin che con furor s'avventa Adosso al ladro, ad acchetarsi è presto, Che quello o pane o cacio gli appresenta, O che fa incanto appropriato a questo; Così ec.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 296: La casa è grande e sta male con una serva sola, che va a pericolo non vi entri ladri, e che siate rubata. Qui in Prato, ce n'è un buon dato de' ladri; non so, costì in Firenze.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 89: La notte i suoi furti ancor copria, Ch', ai ladri amica ed agli amanti, uscia.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 6: Che differenza v'è fra un ladro e un ladrone? V'è grandissima: perchè sebbene l'uno e l'altro ci priva della medesima roba, tuttavia non ci fa la medesima villania. Il ladro vien di nascosto, e con ciò mostra qualche rispetto alla nostra persona, e qualche timore. Ma il ladrone ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 313: Vide ch'era di Gosto l'uscio aperto (Cosa insolita), ond'egli dubitò Di ladri, ed a chiamare incominciò.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 146: Cos'è? Cos'è? Campana a martello! fuoco? ladri? banditi?
Definiz: § I. Per similit., e per un certo vilipendio. –
Esempio: Giust. Vers. 78: Quel diadema.... E settentrïonal spada di ladri, Torta in corona.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 283: Le istorie antiche ricordano un precettore famoso d'un più famoso discepolo, Aristotele di Alessandro. Ma per quali arti, con quali metodi il filosofo guidasse l'educazione del ladro, innanzi a cui la terra tacque, nessun documento ce lo insegna.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 249: Non so, s'i' me ne sdegni; Che 'n questa età mi fai divenir ladro Del bel lume leggiadro, Senza 'l qual non vivrei in tanti affanni.
Definiz: § III. Pur figuratam., detto di checchessia che rapisca il cuore, che faccia invaghire, innamorare. –
Esempio: Sacch. Batt. 2, 15: Qual misero colui non s'innamora, Mirando suo' (di Dora) biltà felice e pura, E gli atti glorïosi sì leggiadri, Ch'a tor l'anima altrui son dolci ladri.
Definiz: § IV. Ladro, per estensione, dicesi a Chi con modi non retti si procaccia guadagno a danno d'altri. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 68: Han forse da.... scervellarsi Su Bartolo e su gli altri santi padri, Per sentirsi poi dir: guarda che ladri!
Definiz: § V. E per similit. –
Esempio: Capp. Econ. 380: Un bel giorno i proprietarj di una provincia scozzese cacciarono via i contadini, e ridussero a prato la terra; l'entrata loro si accrebbe ma lo Stato venne a perdere ben dieci volte quel tanto ch'essi guadagnarono. Quei proprietarj son ladri pubblici; ma i disumani calcoli d'una falsa scienza consigliarono quel ladroneccio.
Definiz: § VI. E per Ladrone. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 115: Cercar m'ha fatto (Amore) deserti paesi, Fiere e ladri rapaci, ispidi dumi, ec.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 114: Uomo da esser temuto da qualunque ha stato,... essendo di natura fiero e sanza rispetti, e I'Italia trovandosi piena di ladri, e usi a vivere di quel d'altri, e' quali tutti per predare concorreranno seco.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 8: Da Trezene ad Atene era pericolo, e non era parte della campagna netta e purgata da' ladri e nomini di mal affare.
Definiz: § VII. Aceto de' quattro, o de' sette, ladri. –
V.Aceto, § III.
Definiz: § VIII. Andarvi come il ladro alla forca; vale Andare in un luogo, o Indursi a checchessia, di malissima voglia; che comunemente dicesi Andarvi come la serpe all'incanto. –
Esempio: Cecch. Spirit. 1, 1: Mi mandò là, ed io vi andai Come il ladro alla forca, dubitando Che, partito io, e' non la maritassino.
Definiz: § IX. Essere come i ladri di Pisa, che il giorno leticano, e la notte vanno a rubare insieme, o Fare, come i ladri di Pisa, che il giorno leticano, e la notte vanno a rubare insieme; e più semplicemente Essere come i ladri di Pisa, o Fare, come i ladri di Pisa. Proverbio che dicesi, quando due o più persone fingono di essere discordi fra loro, e poi si uniscono in commetter male.
Definiz: § X. La comodità fa l'uomo ladro, o L'occasione, fa l'uomo ladro. –
V. Comodità, § VI, e Occasione.
Definiz: § XI. La guerra fa i ladri, e la pace gl'impicca. Si disse in proverbio, a denotare la mala qualità di coloro che prendevano soldo presso questo o quel condottiere, le ruberie e i ladronecci ai quali si abbandonavano anche cessata la guerra, e la necessità che quindi avevano gli Stati di punirli severamente. –
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 201: Non avete voi un proverbio, il quale fortifica le mie ragioni, che dice: la guerra fa i ladri, e la pace gl'impicca? Perchè quelli che non sanno vivere d'altro esercizio, in quello non trovando chi gli sovvenga,... sono forzati dalla necessità rompere la strada, e la giustizia è forzata spegnerli.
Definiz: § XII. Prego di ladro non passa le forche. –
V. Forca, § XXI.
Definiz: § XIII. Sempre non ride la moglie del ladro, o Non sempre ride, la moglie del ladro. Proverbio che vale: A lungo andare sono scoperte le tristizie, e gastigate. –
Esempio: Salv. Granch. 3, 14: Sempre non ride la moglie del ladro.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 168: Siete pur voi che avete in uso di dire che la moglie del ladro non ride sempre.
Esempio: Nell. Iac. Amant. 1, 12: Signora padrona, non sempre ride la moglie del ladro.