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Dizion. 2° Ed. .
LADRO
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pag.458
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LADRO.
Definiz: | Colui, che toglie la roba altrui di nascoso. Lat. fur. gr.
φώρ. |
Esempio: | But. Ladro è quegli, che toglie con violenza, ec. E furo colui, che toglie con
inganno. |
Esempio: | M. V. 9. 31. Il ladro, sorpreso nel fallo, invilisce. |
Esempio: | Boc. n. 40. 25. Messere, voi avete qui Ruggieri da Ieroli, preso, per ladro.
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Esempio: | E Bocc. n. 16. Cominciarono a gridare al ladro al ladro.
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Esempio: | Dan. Inf. c. 25. Al fine delle sue parole il ladro le mani alzò. |
Esempio: | Pet. ca. 35. 1. Che 'n questa età mi fai divenir ladro Del bel lume leggiadro.
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Esempio: | E Petr. canz. 48. 4. Fiere ladre rapaci, ispidi dumi.
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Esempio: | Dan. Rim. Questa scherána, micidiale, e latra. |
Definiz: | Dassi ancora a cose inanimate, e vale di pessima qualità. |
Esempio: | Petr. cap. 12. Lasceranno A morte impetuosa i giorni ladri. |
Esempio: | Orl. Ber. Non fu mai vista la più ladra cosa. |
Definiz: | ¶ Dicesi in proverbio. Semper non ride la moglie del ladro. E vale, che a lungo
andare, sono scoperte le tristizie, e gastigate. Lat. malorum foelicitas non est
diuturna. E quell'altro. La comodità fa l'huom ladro. Lat. occasio
homines in delictum trahit. |
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