Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
CAPPELLA.
Apri Voce completa

pag.556


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
CAPPELLA.
Definiz: Luogo nelle chiese, o case, dove è situato l'altare per celebrare. Lat. sacellum, aedicula, sacrarium. Gr. ναός.
Esempio: Din. Comp. 2. 36. Nella cappella di S. Bernardo fui io in nome di tutto l'uficio, e ebbivi molti popolani i più potenti, perchè sanza loro fare non si potea.
Esempio: G. V. 7. 98. 2. Nel detto anno si cominciò a rinnovar la badia di Firenze, e fecionsi le cappelle, e 'l coro.
Definiz: §. I. Cappella si dice anco una Piccola chiesa, o Oratorio. Lat. sacellum. Gr. ναός.
Esempio: Dittam. 5. 15. Io vidi una cappella, onde il beato Marco ad ingegno il Venezian disserra.
Esempio: Bocc. nov. 65. 9. Ma che non volea, ch'ell'andasse ad altra chiesa, che alla cappella loro.
Definiz: §. II. Si chiama eziandio Cappella la Moltitudine de' musici deputati a cantare in una chiesa.
Definiz: §. III. E Maestro di cappella Colui, che regola i musici della cappella. Lat. coryphaeus. Gr. κορυφαῖος, ἐξάρχων.
Esempio: Matt. Franz. rim. burl. Fanno il tuon ferial, l'acuto, e 'l grave, E poi hanno maestri di cappella.
Definiz: §. IV. Canto a cappella, Canto figurato, Spezie di canto musicale, che per lo più si usa nelle sacre funzioni.
Definiz: §. V. Cappella Spezie di Benefizio ecclesiastico. Cappellanía. Lat. *beneficium, capellania.