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Dizion. 5° Ed. .
GIARDA.
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GIARDA. Definiz: | Sost. femm. Sorta di malattia che viene sulla faccia laterale esterna dello stinco, e in vicinanza del garetto, segnatamente ai cavalli, a modo di soprosso, e avente d'ordinario la forma di un uovo. Più comunemente Giardone. |
Dall'arabo giaradh, tumore nato sul garetto di un giumento. – Esempio: | Cresc. Agric. volg. 408: Alcuna volta nasce [il cavallo] con giarde ne' garretti, e con le galle nelle gambe. | Esempio: | E appr.: È giarda un'enfiatura a modo d'uovo, o maggiore, o minore, la quale nasce ne' garretti. | Esempio: | Ross. G. Masc. 13: Avviene che uno morbo che si dice giarda, naturalmente avvenga nelle gambe del cavallo: e spesse volte addiviene accidentalmente alli cavalli giovani oppressi e gravati da smisurati affanni,... e si fa un'enfiatura ne' garetti a grandezza d'una noce. | Esempio: | Salvin. Annot. Fier. 392: Sorta è la giarda di malattia di cavalli: un tumore sopra l'unghia. |
Definiz: | § I. Prendesi figuratam. per Beffa, Burla, Scherzo, per lo più molesto e dannoso. – | Esempio: | Firenz. Comm. 1, 354: Ve', che se io non faceva intendere a madonna Violante questa giarda, che Giovanni ce l'attaccava. | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 52: La giarda fatta si farè palese E andrebbe sottosopra tutto il mondo. | Esempio: | E Cecch. Comm. ined. 53: Sarà ben dirlo a Cammillo, acciocchè E' non fusse trovato in frodo, e io,... Come capo di questa giarda, andassi A processione, diventando vescovo. | Esempio: | Nom. Catorc. Angh. 5, 77: Poi manda esploratori, e vuole intendere, Come la giarda sta, che troppo importa Per poter ben le sue misure prendere, Saper chi de' nemici sia la scorta. |
Definiz: | § II. Fare la giarda, qualche giarda, o le giarde, a chicchessia, vale Canzonarlo, Burlarlo, e simili. – | Esempio: | Burch. Son. 2, 53: Tu faresti allo stato qualche giarda. | Esempio: | Bern. Orl. 12, 84: Da lei ben ti guarda, Ch'ella non ti facesse qualche giarda. | Esempio: | Firenz. Comm. 1, 421: E sonsi tutti accordati per farmi qualche giarda? | Esempio: | Buonarr. Fier. 1, 4, 6: Quei che ti fan le giarde, E ti vengono innanzi con gl'inchini. |
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