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Dizion. 3° Ed. .
LUPO
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pag.974
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LUPO.
Definiz: | Animal salvatico voracissimo. Lat. lupus. |
Esempio: | Franc. Sacch. Op. Div. Lupo è un'animale, che quando va per imbolare, o rapire
alcuna bestia, se collo suo piede fa troppo basso a scalpitare, lo si piglia co' denti, e mordelo. |
Esempio: | Boc. Nov. 87. 8. Ed ecco, vicino a lei, uscir d'una macchia folta, un lupo grande,
e terribile, ne potè, poichè veduto l'ebbe, appena dire: Domine aiutami, che il lupo le si fu avventato alla gola.
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Esempio: | E Bocc. Nov. 32. 7. E così faccendo, di lupo, era divenuto
pastore. |
Esempio: | Dan. Par. 4. Si si starebbe un'agno intra duo brame Di fieri lupi. |
Esempio: | E Dan. Inf. 1. E una lupa, che di tutte brame, Sembrava
carca. |
Esempio: | Petr. Canz. 11. 6. Orsi, lupi, leoni, aquile, e serpi. |
Esempio: | Tratt. Cons. L'huomo ha trovato, che le lupe nutriscono i fanciulli gittati, e
difendongli dall'altre bestie. |
Esempio: | G. V. 1. 25. 4. E quivi si dice furono lattati, e nudriti da una lupa.
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Definiz: | §. E' non si grida mai al lupo, Ch'e' non sia in paese, o ch'e' non sia, o lupo, o can bigio:
Proverbio usatissimo: e vale Ch'e' non si dice mai pubblicamente una cosa d'uno, ch'ella non sia, o vera, o presso che
vera. Lat. rumor publicus non omnino frustra est, fama non temere spargitur. |
Definiz: | §. Chi ha il lupo per compare, porti il can sotto 'l mantello, od altro simile: e vale, Chi ha a
trattar con tristi, vada cauto. Lat. cum vulpe habes commercium, dolos cave. |
Esempio: | Ciriff. Calv. 2. Che chi col lupo va insieme all'offerta, Debbe tenere il can
sotto 'l mantello. |
Definiz: | §. Il lupo cangia il pelo, ma non il vizio: Pur proverbio: e vuol dire, Che l'huomo anticato nel
vizio, per qualsivoglia mutazion ch'e' si faccia, difficilmente se ne rimane. Lat. lupus pilum
mutat, non mentem. Gr. ὁ λύκος
στὴν τὴν τρίχα
οὺ τὴν γνώμην
ἀλλάττει. |
Definiz: | §. Il lupo non caca agnelli: e vale, Che delle cose triste, non nascon le buone. Lat.
rosa non nascitur è squilla: Ex tardigradis asinis non emergit equus. |
Definiz: | §. Quello che ha ad esser de' lupi, non sarà mai de' cani: si dice del Conseguire dopo qualche
indugio, o contrarietà, consegue alcuna cosa, che non si credeva poterla conseguire. |
Definiz: | §. Tenere il lupo per gli orecchi: dell'Aver per le mani impresa difficile a seguitare, e
pericolosissima a tralasciare. Latin. auribus tenere lupum. Gr.
τῶν ὤτων
ἔχειν τὸν λύκον.
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Definiz: | §. Il lupo non mangia della carne di lupo; Ogni carne mangia il lupo, e la sua lecca: e
vuol dire, Che ognuno risparmia se, e i suoi. Lat. Lupus alterius lupi carnem non
edit. |
Definiz: | §. A carne di lupo, Zanne di cane, cioè Un malvagio metterlo alle mani con un piggiore. Lat.
dignum patella operculum. |
Definiz: | §. Egli ha veduto il lupo: si dice Quando huomo è affiocato, credendosi, che chi è veduto dal
lupo, prima, ch'e' vegga lui, affiochi. Lat. Lupus eum prior vidit. Gr.
λύκον εἶδε. Disse
Virg. Egl. Vox quoque Moerin Iam fugit ipsa; lupi Moerin videre
priores. |
Definiz: | §. Il lupo è nella favola, che forse deriva dal suddetto: Quando comparisce alcuno, di cui si
parlava, ed allora si resta di parlar di lui. Lat. lupus est in fabula. |
Esempio: | Fir. Trin. O la lupa è nella favola, eccola qua appunto, per mia fe, affrontar la
voglio. |
Definiz: | §. Chi pecora si fa, Il lupo se la mangia: Che è Chi sopporta le piccole ingiurie da animo, che glie
ne sien fatte delle grandi. Latin. post folia cadunt arbores. Vedi
Flos. a' lor luoghi. |
Definiz: | §. Come il lupo, A occhio, e croce: cioè Senza considerazione. |
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