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1) Dizion. 3° Ed. .
LUPO
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LUPO.
Definiz: Animal salvatico voracissimo. Lat. lupus.
Esempio: Franc. Sacch. Op. Div. Lupo è un'animale, che quando va per imbolare, o rapire alcuna bestia, se collo suo piede fa troppo basso a scalpitare, lo si piglia co' denti, e mordelo.
Esempio: Boc. Nov. 87. 8. Ed ecco, vicino a lei, uscir d'una macchia folta, un lupo grande, e terribile, ne potè, poichè veduto l'ebbe, appena dire: Domine aiutami, che il lupo le si fu avventato alla gola.
Esempio: E Bocc. Nov. 32. 7. E così faccendo, di lupo, era divenuto pastore.
Esempio: Dan. Par. 4. Si si starebbe un'agno intra duo brame Di fieri lupi.
Esempio: E Dan. Inf. 1. E una lupa, che di tutte brame, Sembrava carca.
Esempio: Petr. Canz. 11. 6. Orsi, lupi, leoni, aquile, e serpi.
Esempio: Tratt. Cons. L'huomo ha trovato, che le lupe nutriscono i fanciulli gittati, e difendongli dall'altre bestie.
Esempio: G. V. 1. 25. 4. E quivi si dice furono lattati, e nudriti da una lupa.
Definiz: §. E' non si grida mai al lupo, Ch'e' non sia in paese, o ch'e' non sia, o lupo, o can bigio: Proverbio usatissimo: e vale Ch'e' non si dice mai pubblicamente una cosa d'uno, ch'ella non sia, o vera, o presso che vera. Lat. rumor publicus non omnino frustra est, fama non temere spargitur.
Definiz: §. Chi ha il lupo per compare, porti il can sotto 'l mantello, od altro simile: e vale, Chi ha a trattar con tristi, vada cauto. Lat. cum vulpe habes commercium, dolos cave.
Esempio: Ciriff. Calv. 2. Che chi col lupo va insieme all'offerta, Debbe tenere il can sotto 'l mantello.
Definiz: §. Il lupo cangia il pelo, ma non il vizio: Pur proverbio: e vuol dire, Che l'huomo anticato nel vizio, per qualsivoglia mutazion ch'e' si faccia, difficilmente se ne rimane. Lat. lupus pilum mutat, non mentem. Gr. ὁ λύκος στὴν τὴν τρίχα οὺ τὴν γνώμην ἀλλάττει.
Definiz: §. Il lupo non caca agnelli: e vale, Che delle cose triste, non nascon le buone. Lat. rosa non nascitur è squilla: Ex tardigradis asinis non emergit equus.
Definiz: §. Quello che ha ad esser de' lupi, non sarà mai de' cani: si dice del Conseguire dopo qualche indugio, o contrarietà, consegue alcuna cosa, che non si credeva poterla conseguire.
Definiz: §. Tenere il lupo per gli orecchi: dell'Aver per le mani impresa difficile a seguitare, e pericolosissima a tralasciare. Latin. auribus tenere lupum. Gr. τῶν ὤτων ἔχειν τὸν λύκον.
Definiz: §. Il lupo non mangia della carne di lupo; Ogni carne mangia il lupo, e la sua lecca: e vuol dire, Che ognuno risparmia se, e i suoi. Lat. Lupus alterius lupi carnem non edit.
Definiz: §. A carne di lupo, Zanne di cane, cioè Un malvagio metterlo alle mani con un piggiore. Lat. dignum patella operculum.
Definiz: §. Egli ha veduto il lupo: si dice Quando huomo è affiocato, credendosi, che chi è veduto dal lupo, prima, ch'e' vegga lui, affiochi. Lat. Lupus eum prior vidit. Gr. λύκον εἶδε. Disse Virg. Egl. Vox quoque Moerin Iam fugit ipsa; lupi Moerin videre priores.
Definiz: §. Il lupo è nella favola, che forse deriva dal suddetto: Quando comparisce alcuno, di cui si parlava, ed allora si resta di parlar di lui. Lat. lupus est in fabula.
Esempio: Fir. Trin. O la lupa è nella favola, eccola qua appunto, per mia fe, affrontar la voglio.
Definiz: §. Chi pecora si fa, Il lupo se la mangia: Che è Chi sopporta le piccole ingiurie da animo, che glie ne sien fatte delle grandi. Latin. post folia cadunt arbores. Vedi Flos. a' lor luoghi.
Definiz: §. Come il lupo, A occhio, e croce: cioè Senza considerazione.