Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
IMPRONTO
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IMPRONTO.
Definiz: Add. Che con ardire, senza riguardi, e con insistenza o petulanza, chiede, vuole, domanda, checchessia.
Nel lat., impromptus vale Non pronto o preparato, Tardo, Pigro. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 245: Patto tacito è quando s'adopera quella cotale arte con certe osservanzie di tempo, di modi, di figure, di segni, di nomi iscognosciuti, sotto i quali, o per patto o per convegna di coloro, a' quali in prima l'arte fu rivelata, o che 'l diavolo impronto, alle cose vane e false s'inframette, acciocchè gli uomini s'ausino a credergli e dargli fede; ec.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 88: In così fatta guisa la valente donna si tolse da dosso la noia dello impronto Proposto, e la Ciutazza guadagnò la camiscia e la buona notte.
Esempio: Pulc. L. Morg. 18, 130: Io son prosuntuoso, impronto, ardito, Non guardo più i parenti, che gli strani.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 24, 97: Guarda se vuole il Marguttin la baia: E' va lor tra le gambe per dispetto, Impronto più ch'una mosca culaia.
Esempio: Bellinc. Rim. F. 1, 216: Un certo forasiepe, un tal gobbuzzo, Ardito, impronto, e par tutto malizia.
Esempio: Bern. Orl. 44, 70: Era tanto presto, impronto, ardito, Ch'entra in ogni taverna ch'ha veduta, E come aveva ben mangiato il ghiotto, Con le calcagna pagava lo scotto.
Esempio: Cecch. Donz. 4, 2: In fin voi siete giovine; Bisogna essere impronto.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 55: Tancia, canta un rispetto. T. Io non vorrei Parere impronta.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 459: Come abbiate voi dunque da diportarvi con un interrogatore impronto, importuno, il quale vuole a forza scavar da voi quella verità, che dee star sepolta ec.
Esempio: Saccent. Rim. 2, 269: Gli sta il dover, perchè gli è troppo impronto.
Definiz: § I. E per similit., detto di animali. –
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 146: Quanto noiose al tempo delle frutta, E impronte son le mosche, erano a noi Le genti della terra acerba e brutta.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 109: Come assalire o vasi pastorali, O le dolci reliquie de' convivi Soglion con rauco suon di stridule ali Le impronte mosche a' caldi giorni estivi;... così quivi ec.
Esempio: Gell. Poes. 462: Non odi tu come già i rochi corvi E le impronte cornacchie insieme a schiera, Senza punto curar la fredda bruma, Intente a salutar il nuovo giorno, Col molesto gracchiar cacciando il sonno Tornan ciascuni a le fatiche sue?
Definiz: § II. Figuratam. –
Esempio: Pindem. Poes. 375: Con la destra L'impronto braccio che pel collo il tiene, Se liberar se ne potesse, afferra.
Definiz: § III. E con più tenue senso, per Che chiede con molto calore, istanza, premura, insistenza. –
Esempio: Collaz. SS. PP. 35: Volendoci il Signore concedere quelle cose che sono eternali, sì ne conforta per un cotal modo lo isforziamo colla nostra importunità, il quale non solamente non disprezza gli impronti, ma eziandio gl'invita e loda (qui in forza di Sost.)
Definiz: § IV. Vale anche Impudente, Sfrontato, Procace, e simili. –
Esempio: Ross. P. Sveton. 3, 123: Costui ne' primi anni della sua giovanezza fu tanto prodigo, impronto e prosuntuoso, che il padre ad ogni poco gli aveva a dir villania, e batterlo.
Esempio: Marcellin. Metam. 57: Per un altr'uscio, del quale ancora non m'ero accorto, la impronta giovane mi venne a trovare:... e veduto che 'l sonno così mi aveva legati i sensi, che niente sentivo, nuda come quando nacque, mi si coricò a lato.
Esempio: Segner. Pred. 80: Così dirà egli; ed a questo dire chi mai sarà tanto intrepido, tanto impronto, che levar osi neppur un guardo da terra per lo rossore?
Esempio: Forteguerr. Terenz. 121: Nulladimeno egli ha donna pudica,... Ma opulenta è la mia, impronta e vana (il lat. ha procax).
Definiz: § V. E figuratam. –
Esempio: Cant. Carn. Otton. 12: L'impronta e stolta ignoranzia è lor madre.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 48: Così ancora facilmente si vede, che nei paesi d'Italia, che non erano stati dati in preda dagl'imperadori a Principi assoluti, od a Signori arbitrarj, erano state ordinate la giustizia e la libertà, non impronte e superbe favellatrici, come in altri paesi, ma ec.
Definiz: § VI. In forza di Sost. Colui che è impronto, sfrontato, e simili. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 295: E tu da questo hai preso troppa audacia, E ficchi il becco in ogni cosa; gli uomini Che son d'attorno, ben sai, e che sentano, Stimano te un impronto e me un debole.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 26: Mi porrei piuttosto Tre giorni a star di seguito digiuno, Che far l'impronto.
Definiz: § VII. Impronto al dire, vale Ciarliero, Loquace, Chiacchierone. –
Esempio: Machiav. Comm. 299: Dimmi, la messaggiera quante parti Ricerca? S. Quante n'ha la mia vicina. D'abito e di anni grave vuol parere, Sia fedele e segreta, abbia il devoto, Sia a rispondere acuta, impronta al dire, Simulatrice, faceta ed astuta, E migliore è quant'è men conosciuta.
Definiz: § VIII. L'impronto vince l'avaro. –
V. Avaro, § V.