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Dizion. 5° Ed. .
IMPRONTO.
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IMPRONTO. Definiz: | Sost. masc. Term. degli Stampatori. Dicesi Quel foglio di carta convenientemente intagliato, che si distende o sul timpano dei torchj a mano, o sul tamburo delle macchine tipografiche, a fine di correggere le ineguaglianze della pressione o del carattere; e usasi più specialmente nel modo, Fare l'impronto. |
Definiz: | § Si usò per Impronta. – |
Esempio: | Ar. Rim. 1, 239: Tali belle opre di pittori industri, Vive sculture, intagli, getti, impronti; ec. |
Esempio: | Caran. Polien. Strat. 51 t.: Segretamente fecero l'impronto delle chiavi, e lo mandarono a Dieta. | Esempio: | Davil. Guerr. civ. V. 1, 576: Dopo l'occupazione del marchesato fece fare un impronto di moneta, nel quale un centauro calpestava una corona riversata per terra, con il motto Opportune. | Esempio: | Bart. D. Op. mor. 30, 233: Le [doppie] Alessandrine, il bel tondo ch'ell'erano, e l'impronto bene scolpitovi, e spianate pari, luccicanti, una bellezza: ma un gabba l'occhio. | Esempio: | Maff. Anfit. 107: Siccome nel secol basso il motto delle medaglie molte volte non alludeva più ad alcun fatto particolare, qual nelle prime età, ma divenuto mera adulazione, si accomunava ad ogni imperadore; così degli stessi impronti si valsero spesso variamente. |
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