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1) Dizion. 5° Ed. .
NOME
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NOME.
Definiz: Sost. masc. Vocabolo col quale propriamente si indica ciascuna cosa, distinguendola dalle altre.
Dal lat. nomen. –
Esempio: Dant. Parad. 20: Fai come quei, che la cosa per nome Apprende ben; ma la sua quiditate Veder non puote s'altri non la prome.
Esempio: E Dant. Conv. 172: E per lo mille significa il movimento del crescere; chè in nome, cioè questo mille, è il maggior numero, e più crescere non si può se non questo multiplicando.
Esempio: Machiav. Princ. F. 23: Sempre ha (la città libera) per refugio, nella rebellione, el nome della libertà e li ordini antichi sua.... E per cosa che si faccia o si provegga, se non si disuniscano o dissipano li abitatori, non sdimenticano quel nome nè quelli ordini.
Esempio: Ar. Orl. fur. 29, 26: Alma, ch'avesti più la fede cara, E 'l nome, quasi ignoto e peregrino Al tempo nostro, de la castitade, Che la tua vita e la tua verde etade, Vattene in pace.
Esempio: Tass. Lett. 2, 208: La diritta ragione del formare i nomi ha risguardo a la natura de le cose significate; dunque, dee averlo ancora la ragione che c'insegna di fare i titoli.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 208: Se in tanta ricchezza di cose o d'animali scoperta nel nostro secolo.... paresse a qualcuno porre nomi nuovi, io non avrei niente di scrupolo a concederglielo, lasciando gridare que' che non vogliono parole nuove, assegnando la necessità di farlo per le cose ritrovate di nuovo.
Esempio: Targ. Viagg. 9, 292: Questa antica città avrà avute senza dubbio altre sue vie municipali; ed io ho accennate sopra le tracce d'alcune di esse, dedotte dai nomi restati a certi luoghi dalle pietre milliarie.
Esempio: E Targ. Tratt. Fior. 251: Il nostro fiorino.... diede il nome alle monete di moltissime altre nazioni coniate ad imitazione di lui.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 126: Essendo i fatti.... conosciuti immutabili,... resterebbe che fosse accordata (la discordia tra i detti e i fatti) con quel mezzo che è.... unico e facilissimo...: e questo è, mutare i detti, e chiamare una volta le cose coi nomi loro.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 243: Nome che in toscano viene a dire il forno delle grucce, e in milanese è composto di parole così eteroclite, così bisbetiche, così salvatiche, che l'alfabeto della lingua non ha i segni per indicarne il suono.
Definiz: § I. E per Il vocabolo col quale si chiama e si distingue individualmente ciascuna persona. –
Esempio: Dant. Inf. 22: lo sapea già di tutti quanti il nome, Sì li notai quando furono eletti; E poi che si chiamaro, attesi come.
Esempio: E Dant. Parad. 16: I Ravignani, ond'è disceso Il conte Guido, e qualunque del nome Dell'alto Bellincione ha poscia preso.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 55: Non era in lui di sano altro che 'l nome; Corrotto tutto il resto e più che mézzo. Così Ruggier fu ritrovato, tanto Da l'esser suo mutato per incanto.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 29, 29: Per l'avvenir vo' che ciascuna ch'aggia Il nome tuo (Isabella), sia di sublime ingegno E sia bella, gentil..., Onde materia agli scrittori caggia Di celebrare il nome inclito e degno.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 49: Terrei in un altro libretto una tavola, per alfabeto, di tutti i nomi che vi trovassi (nelle medaglie).
Esempio: Cecch. Comm. ined. 189: Com'è già il nome vostro? Oh! io non volevo Domandarne. G. Che monta? Agnolo è il nome Mio proprio, ma io son chiamato il Golpe Por tutto.
Esempio: Tass. Lett. 3, 9: Vorrei accrescere il mio poema, e fare alcune mutazioni; e fra l'altre mutare il nome d'Idraote.
Esempio: Torric. Lez. 83: Annibale..., nome sempre funesto e.... memorabile alla nostra Italia.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 33: Maravigliato allora il sir d'Ugnano: E chi sei (disse) tu, che sai il mio nome?
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 512: Ne'nostri tempi è stata ed è cosa molto usata in molte città d'Italia, al nome di coloro, che qua vengono d'oltre i monti, aggiugnere per ordinario la parola Monsù.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 2, 558: Ne' tempi barbarici gl'Italiani si contentavano del solo nome, nè usavano quei, che ora son chiamati cognomi.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 16: O Teresa, o Teresa! Ah! dolce un giorno Fu per me questo nome, ed ogni donna Così chiamata mi sembrò gentile.
Esempio: Capp. Pag. Stor. Fir. 10: Così nel libro è tutto l'uomo (Dante nel suo poema), e quindi il nome di lui ha quasi un culto nel mondo.
Definiz: § II. Per similit., detto di animali. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 16: Ond'un (cane) ch'è suo.... Ch'ha nome Fagianin, eh' è un buon cane, Èssi adirato, e non ne vuol più caccia.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 418: Un Baiardo o un Vegliantino, nomi di cavalli, presso gli antichi romanzi.... Gli antichi ancora davano i nomi a' cavalli, come Cyllarus, ec.
Definiz: § III. E detto di vocaboli che designano singoli luoghi o cose materiali. –
Esempio: Vell. Cron. 4: Essendo fatta la via di Via maggio larga e spaziosa e lunga, e già fatte poi più case, fece il detto Bonaccorso mio bisavolo Soprascrivere le lettere che mandavano i lor fattori, a Bonaccorso Velluti e compagni, in Via maggiore. E a questo modo battezzata, e in questo nome, fu più tempo chiamata; ma perchè poi seguì che in certo tempo quasi tutt'i nomi e cose ricevettono diminuzione nel parlare,... così ricevette diminuzione la via, che, ove era chiamata Via maggiore, fu chiamata Via maggio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 59: La terra che sul Menzo siede, A cui la madre d'Ocno il nome diede. Panciat. Scritt. var. 11: I buoi, che hanno infin dato il nome ad un fòro.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 24: E tra la gente che te (una montagna) distingue, Suona il tuo nome su mille lingue.
Esempio: Piazz. Lez. astron. 2, 221: Herschel.... che n'era lo scopritore (di un pianeta), in attestato di riconoscenza verso Giorgio III.... denominollo Georgium Sidus: nome però che non piacque in Germania, ove si convenne di chiamarlo Urano.
Esempio: Giord. Op. 1, 10: La volta, di fuori aperta, fa campo a un groppo di scultura, Nettuno sul carro tirato da cavalli marini; simbolizzante l'acqua, che a questo edifizio (de' Bagni) dà principalmente nome ed uso.
Definiz: § IV. Ed altresì dei vocaboli denotanti popolo, nazione, razza, e simili. –
Esempio: Capp. Scritt. 1, 137: Questi..., e non altri, sono i Pelasghi, nome generico quivi ed in Grecia attribuito alle genti che venivano dal mare.
Definiz: § V. E usato a denotare il nome e cognome di una persona. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 206: Sa ella il nome di suo padre? R. Sallo; E mógliama m'ha fatto venti volte Dar lettere col nome a' mulattieri Che andavano in là.
Esempio: Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 281: La brevità della vita non pur ci priva di quel poco spazio che al viver nostro dalla fragilità della nostra natura è conceduto, ma insieme ci leva di poter provvodere all'immortalità del nostro nome.
Esempio: Torric. Lez. 56: Quando.... si tratta di persone lontane e non conosciute, si può piuttosto dire esser famoso il nome, che la persona.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 687: Un piccolo foglio, nel quale di ragione non poteva esser altro che i nomi o forse le firme istesse dei congiurati.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 4: Prima, appena appena Un signor, sapea scrivere il suo nome; Ed or ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 451: Quel nome quante volte l'aveva sentito ripetere con orrore in più d'una storia, in cui figurava sempre come in altre storie quello dell'orco.
Definiz: § VI. Riferito a Dio, comprende la Divinità stessa di lui o delle singole persone della Santissima Trinità, i loro attributi supremi, e simili, talora in locuzioni antonomastiche; anche riferito in particolare a Cristo o alla sua Fede. –
Esempio: Dant. Purg. 11: Laudato sia il tuo nome e il tuo valore Da ogni creatura.
Esempio: E Dant. Parad. 22: Ed io son quel che su (a Montecassino) vi portai prima Lo nome di Colui, che in terra addusse La verità, che tanto ci sublima.
Esempio: S. Ag. C. D. 1, 12: E quella cosa che..., contra ogni usanza di guerra, li crudeli barbari perdonarono per lo nome di Cristo, questo dovrebbono imputare alli tempi cristiani; di questo ringraziare Iddio; per questo dovrebbono veracemente correre al suo nome..., il quale nome molti di loro l'usurparono falsamente e presono per iseampare la pena della morte presente.
Esempio: E S. Ag. C. D. appr.: E ora con ingrata superbia ed impiissima stoltizia contrastano al suo nome col cuore perverso...; al quale nome con bocca mendace confuggirono, per potere godere la vita e la temporale luce.
Esempio: Bibb. N. 5, 163: Salmeggerò, o Altissimo, al tuo nome, in convertendo addietro lo inimico mio; infirmerannosi, e periranno dalla faccia della terra.
Esempio: Giacomin. Oraz. I, 1, 107: Abborriva i disonora tori del Nome divino, e in somma abbominava i vizj.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 114: Quanto è degno d'ogni gloria quel Nome sopra ogni nome, che tu maltratti!
Esempio: E Segner. Crist. instr. 360: Chi, per cagione d'esempio, bestemmia il Nome di Dio, non vuole, per lo più, lo strapazzo di quel gran Nome, ma vuole lo sfogamento della sua collera.
Esempio: E Segner. Mann. genn.1, 1: Quello.... che è il nome sopra ogni nome, il nome di Gesù.
Esempio: E Segner. Mann. ott. 20, 4: Questo è quello che sopra tutto hai tu da desiderare; non d'esser tu quel che glorifichi il nome di Dio più dì tutti, ma bensì che il nome di Dio sia da tutti glorificato, e così questo parimente hai da chiedere sopra tutto.
Esempio: Martin. T. V. 10, 35: Signore, Signor nostro, quanto ammirabile è il nome tuo per tutta quanta la terra!
Esempio: E Martin. T. V. 39 Not.: Pel nome di Dio sono intesi tutti gli attributi di Dio, la bontà, la possanza, la misericordia ec.
Definiz: § VII. Secondo proprietà latina, vale anche Gente, Schiatta; e in più largo senso, Popolo, Nazione. E figuratam., Rinomanza, Gloria, di quel popolo o nazione. –
Esempio: Petr. Rim. F. 7: Glorïosa columna, in cui s'appoggia Nostra speranza e 'l gran nome latino.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 12 t.: Andando a campo ora a questo luogo e ora a quello altro, vinse (Tarquinio) e domò tutto il nome latino.
Esempio: Pindem. Poes. 193: Stesse ciascun ne' campi suoi tranquillo; Primo non romperia l'Italo nome Confini e accordi.
Esempio: Leopard. Poes. 53: Qual de' vetusti eroi Tra le memorie e il grido Crescean di Sparta i figli al greco nome.
Esempio: Card. Poes. 793: Ecco, a te questa, che tu [o Roma] di libere Genti facesti nome uno, Italia, Ritorna, ec.
Definiz: § VIII. In senso politico, vale anche Governo, Reggimento, Dominio. –
Esempio: Guicc. Stor. 1, 5: Sapendo l'affezione che, per la memoria delle cose passate, molti de' sudditi avevano al nome della Casa di Francia.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 124: Intanto alcune pratiche segrete si erano appiccate fra la Corte di Torino e gli aderenti al nome regio in Lione ed in Provenza, il cui fine era di ec.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. cont. 1, 220: Il re di Francia, che non voleva lasciar cadere quel moto, sapendo che la città era cupidissima di ricuperare la libertà oppressa da Cosimo e dagl'imperiali, e che la città libera era devota del nome francese, aveva mandato qualche denaro.
Definiz: § IX. Vale anche Titolo che si dia a una persona, a denotare una sua particolare qualità, per la quale si distingua dalle altre. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Perocchè ciascun meco si conviene Nel nome (di poeta) che sonò la voce sola.
Esempio: E Dant. Purg. 21: Col nome che più dura e più onora Er'io di là.... Famoso assai.
Esempio: E Dant. Conv. 235: Questi cotali meno partecipano del nome del filosofo, che alcun'altra gente.
Esempio: Petr. Rim. F. 347: Tre dolci e cari nomi hai in te raccolti, Madre, figliuola e sposa.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 134: Lo mostràr per tutto Dinanzi a templi, ad officine e a case, Dove alcun nome scelerato e brutto, Che non gli fosse detto, non rimase.
Esempio: Bern. Orl. 65, 2: Altro del gentiluomo non tenete Che 'l nome solo, ed un campo diviso Per arme, ec.
Esempio: Tass. Amint. S. 1, 1: Nè il dolce nome di madre udirai, Nè intorno ti vedrai vezzosamente Scherzare i figli pargoletti?
Esempio: Soldan. Sat. 3: Crederai tu che allor molto gl'importi, Che il popolo lo chiami mannerino, O torcimanno o in altri nomi storti?
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 1, 174: In queste parti dura il nome di mezzadro (mezzaiuolo), significante contadino lavoratore di campagna, che rende al padrone la metà del grano e dei frutti.
Esempio: Giulianell. Mem. Intagl. 59: Egli era, come dicesi, molto considerato, e se il nome (di Borgognone) che egli aveva può guidarci a qualche induzione, si può credere che fosse nato nel ducato o nella contea di Borgogna.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 31: Se nome tal vien dato A chi fa versi e non ha mai moneta, Mi stava bene il nome di poeta.
Esempio: Manz. Poes. 316: Il brutto Nome d'ingrato, l'insoffribil nome Di traditor.
Definiz: § X. E per Titolo giuridico, Ragione, di checchessia; e anche semplicemente Conto, Causa, Cagione, di quello: spesso nelle frasi e locuzioni In nome di, Per nome di, che valgono A titolo, Per conto, o simile. –
Esempio: Stat. Art. Calim. G. 224: Sia per li Consoli condannato all'Arte in soldi duo per livra della quantità domandata..., per nome di pena.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 56: Tutte le vostre possessioni grandi e ricche, che da voi comperai, vi voglio per nome di dota ristituire.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 33: La somma fu: offerirsi a pigliare per moglie la sorella di Cesare, ch'era restata vedova per la morte del re di Portogallo, confessando di avere la Borgogna in nome di sua dote.
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 189: E per questa benignità mandò Alfonso a donare, in nome di mancia, centomila ducati al fisco di Cesare.
Definiz: § XI. E per Apparenza, Specie, Pretesto; più che altro nelle frasi In nome, Sotto nome, per In apparenza, Sotto pretesto. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 156, 10: Fu il nome di detta commissione molto buono, ma il proponimento era contrario; perchè volea abattere i Bianchi e innalzare i Neri.
Esempio: Stor. Pistol. 92: Con queste lusinghe li condussono sotto nome di triegua, che mandarono a parlare con Castruccio, mostrando volere triegua con lui per certo tempo.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 33: Sotto nome di spirito si commette nuovi modi di fornicazioni da più persone.
Esempio: Dav. Tac. 1, 190: Andò in Campagna, in nome di edificar tempj in Capua a Giove, in Nola ad Agusto.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 46: Da tutti i lati, sotto nome e professione d'uomini mercantili, entrando nascostamente i ministri eretici, accompagnavano le sediziose loro scritture con discorsi ancora.... più sediziosi.
Definiz: § XII. Vale anche Fama, Nominanza, Rinomanza; e altresì L'opinione che si ha di una persona o cosa, Riputazione. –
Esempio: Imit. Crist. 133: Non ti curare d'avere grande nome, nè privato amore degli uomini, nè familiarità di molti.
Esempio: Petr. Trionf. 269: E 'l gran tempo a' gran nomi è gran veneno.
Esempio: Poliz. Pros. 80: Ha buon nome in Padova e buona scuola.
Esempio: E Poliz. Pros. 91: Senza avere punto di rispetto nè a onestà, nè a religione, nè a buono nè a cattivo nome.
Esempio: Ar. Orl. fur. 29, 12: Pur discorrendo molte cose seco, Il modo trovò al fin di ripararsi, E di salvar la castità sua, come Io vi dirò, con lungo e chiaro nome.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 3: Ornatissima (l'Italia) di tante doti, meritamente appresso a tutte le nazioni nome e fama chiarissima riteneva.
Esempio: Varch. Boez. 60: Se tu a gl'infiniti spazj l'agguagli (la fama) dell'eternità, che cagione hai di rallegrarti della lunghezza e duramento del nome tuo?
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 59: Riempiè ben tosto l'Africa e Roma insieme del suo nome e gloria.
Esempio: Monet. Poes. 29: Voi saper dovete, Che per tutto il paese e dentro e fuora, Poco buon nome fra la gente avete.
Esempio: Giobert. Rinnov. 2, 763: Chi non ha per tal rispetto un nome illibato, sia escluso inesorabilmente da ogni compagnia e maneggio civile.
Definiz: § XIII. Term. dei Grammatici. Quella parte dell'orazione, ossia del discorso, che ammette numero, genere e caso, e serve a designare le persone e le cose. –
Esempio: Dant. Parad. 18: Diligite justitiam, primaj Fur verbo e nome di tutto il dipinto.
Esempio: E Dant. Conv. 378: Questo adorna è verbo e non nome.
Esempio: Giambull. P. F. Ling. Fior. 52: Il nome, una de le nove parti del parlar nostro, non è altro che una voce significativa a beneplacito, senza tempo: nessuna parte della quale, separata da 'l resto, significa cosa alcuna.
Esempio: Salv. Avvert. 2, 35: Queste (differenze o accidenti) nel nome sì sono tre; genere, numero e caso.
Esempio: Tass. Dial. 2, 110: Il loico trovò la parola di sostanza e d'accidente, ed il grammatico quella di nome e di verbo.
Esempio: Galil. Op. V, 97: I nomi e gli attributi si devono accomodare all'essenza delle cose, e non l'essenza a i nomi.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 95: La nota delle cose si dice Nome, quasi nominazione, o notizia.
Esempio: E Buomm. Ling. tosc. 105: Nome è parola declinabile per casi; cosa senza tempo significante.
Definiz: § XIV. In questo senso riceve molti aggiunti, come Appellativo, Collettivo, Declinabile e Indeclinabile, Sostantivo e Aggettivo, Proprio e Comune, ed altri ancora che si dichiarano ai luoghi loro. –
Esempio: Giambull. P. F. Ling. Fior. 54: Tra gli appellativi si contano i nomi collettivi che col numero del meno significano moltitudine, come popolo, gente, turba.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 516: Questi vocaboli grande e picciolo sono nomi ad alcuno, come dicono i loici, cioè relativi, e che hanno tutto quello che hanno, da un altro e non da loro stessi.
Esempio: E Varch. Lez. Verb. 1, 66: L'uno de' quali [infiniti] dipende dall'altro, e ambi da un verbo o da un nome aggettivo.
Esempio: Salv. Avvert. 2, 1: Sarà addunque il nome in questo linguaggio in sustantivo e addiettivo sofficientemente diviso per avventura.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 107: In due spezie.... si divide il nome sustantivo: e quel che accenna l'essenza particolare, si dice proprio; quell'altro che segna l'esser comune, è detto appellativo.
Esempio: E Buomm. Ling. tosc. 118: Ecco un'altra divisione de' nomi, poichè altri son declinabili, altri indeclinabili.
Esempio: Bellin. Lett. IV, 1, 255: I nomi d'Apollo e Amore (in alcuni versi del Petrarca) forse si deono porre fra i nomi proprj.
Esempio: Tomm. Diz. estet. 112: A me sarebbe piaciuto serbare ai nomi proprj la forma italianamente storpiata, ch'è pure documento alla storia della lingua; schierando in un indice, di fronte a quelli, i nomi stranieri, quali scrivonsi adesso.
Esempio: E Tomm. Diz. estet. 215: E sarebbero anco due opere piene d'ammaestramenti, la storia de' nomi proprj diventati comuni, e la storia delle parole ec.
Definiz: § XV. E semplicemente per Vocabolo, Termine; nel qual senso prende altri aggiunti, o secondo la lingua dalla quale è tolto, o secondo la scienza o l'arte alla quale appartiene. Così Nome geografico, astronomico, storico, musico, e simili. –
Esempio: Varch. Lez. Accad. 36: Si trasmuta il Cibo in sugo, che i medici chiamano, pur con nome greco, chilo.
Esempio: E Varch. Ercol. 206: Io vorrei.... sapere quali e quanti sono quei nomi, che il Bembo racconta per provenzali.
Esempio: E Varch. Lez. Pros. var. 1, 66: Questo nome ermafrodito è composto di duoi nomi greci.
Definiz: § XVI. E anche Term. militare, e vale Motto di una o più parole, che si dà negli eserciti di terra o di mare, come segno di attaccar la battaglia, e affinchè i soldati e le navi si riconoscano tra loro; e che si dà pure alle guardie o sentinelle, pattuglie, ronde, o simili, a fine di riconoscere chi si avvicina o si avanza, e permettere o vietare l'ingresso. Usato per lo più nelle frasi Dare, o Pigliare, il nome. Oggi Parola d'ordine, e anche assolutam. La parola. –
Esempio: Nov. ant. B. 90: Fredi dalla Rocca avea guerra con quelli da Sasso Forte. Uno die.... appressandosi d'avvisare insieme, vollero dare il nome, come s'usa a battaglia. E disse: Signori, io priego che 'l nome sia questo: Il cuore de casa.
Esempio: Stor. Pistol. 78: Misono dentro da cinquanta di quelli di fuori, e diedono loro lo nome della guardia; ed auto lo detto nome, se n'andarono alla porta, ec.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 374: Quanto a dare il nome, e quello rinnovare ogni sera, e fare le altre cose che in simili guardie si usano, per essere cose note, non ne parlerò altrimenti.
Esempio: Ross. P. Sveton. 171: Gli dimandò, secondo il costume, ch'egli desse il nome, che il dì le guardie avevano a usare; e dandogli Gaio per contrasegno il nome di Giove, Cherea allor gridò: piglialo, chè gli è ben dato.
Esempio: E Ross. P. Sveton. 202: Ed il primo dì che egli fu eletto Imperadore, dette per contrasegno e nome al tribuno al quale toccava la guardia, ottima madre.
Esempio: Dav. Tac. 1, 9: Morto Agusto, diede come imperadore il nome alle guardie, teneva scolte, armi e corte formata.
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 146: Le galere pigliaranno ogni giorno dalla capitana il nome a l'ora solita; ma caso che per il mal tempo non si potesse, s'intenda il medesimo che si è preso sino adesso, che è il nome di Gesù.
Esempio: E Cresc. B. Naut. Medit. appr.: E quando non sia mal tempo, che per far diligenzia la Capitana non curi che si pigli detto nome, sia quello che fu preso la sera innanzi.
Esempio: Montecucc. Op. 1, 212: Il nome; darlo, chiuse le porte; mutarlo ogni volta che elle sono state aperte di notte, o che si dà l'allarmi, o che qualche soldato è fuggito; darlo alle guardie di fuori diverso da quelle di dentro.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 230: Allora quaranta fanti passati avanti alla fossa della fortezza, e dando il nome, dimandarono a' complici d'esser ammessi.
Esempio: E Segner. Guerr. Fiandr. volg. 232: Da questo avvenimento mosso il Farnese, comandò.... che nell'avvenire non si desse più il nome alle sentinelle, ma che ec.
Esempio: E Segner. Paneg. 1, 159: I soldati che guardano una fortezza, si sogliono dare a sera tra loro il nome, che unicamente ha da correre. Però non prima essi scorgono fra le tenebre venir uno, che tosto gridano ad alta voce: Da' il nome. Se colui dà subito il nome già concertato, essi lo lasciano speditamente andar oltra senza contrasto; ma se no 'l dà, giuocan tosto di archibusate.
Esempio: Bentiv. C. Teb. 10, 25: Si dà il nome pel campo, e son le scolte Per ordine disposte ed a vicenda.
Definiz: § XVII. E Term. mercantile. Nome della persona o persone, in cui dice, o sotto cui va, una Ragione mercantile, una Casa o Compagnia di commercio; oggi comunemente Ditta. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 215: Stavi anco dubbio se 'l dovevi porre a Barsalona o Valenza o Palermo a governo, o far in suo nome; e mi domandi di mio parere.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. XXXV: Andò in Avignone nelle faccende di Cosimo de' Medici..., dove si portò di maniera, che in capo a poco tempo lo messano compagno, e poco appresso gli dettano il nome con uno de' Rampini, e poi con Amerigo Benci.
Esempio: E Sassett. Fr. Notiz. appr.: L'anno 57 o 58 sopra il 1400 se ne tornò a Fiorenza, lasciando li medesimi negozj e nomi. E non solamente si negoziava a Lione; ma qui in Fiorenza e a Roma e a Milano e a Bruggia in Fiandra si negoziava con li medesimi nomi, al governo di varj ministri.
Definiz: § XVIII. Nome battesimale, o di battesimo, dicesi Quello che nella cerimonia del battesimo è imposto a ciascun cristiano e che serve a distinguerlo dai parenti dello stesso cognome.
Definiz: § XIX. Nome di guerra, è locuzione tolta dal francese, e denota Quel soprannome che prendevano altra volta i soldati arrotandosi, o che si dava a quelli che si erano segnalati in qualche fazione guerresca. –
Esempio: Magal. Lett. scient. 253: Io serviva negli eserciti di Athavallpa, sotto il generale Ruminnavi. Questo era un suo nome di guerra, che vuol dire Occhio di pietra, così detto da una macchia, che egli aveva in una pupilla.
Definiz: § XX. E per estensione, Nome di guerra, o Nome di battaglia, s' intende oggi Il soprannome col quale taluni autori o giornalisti sono pubblicamente noti e firmano i loro scritti ed articoli; e Quello altresì che s'impongono artisti d'ogni sorta di teatro, e dell'un sesso e dell'altro.
Definiz: § XXI. Nome vano, secondo proprietà latina, vale figuratam. Falsa imagine, Falsa apparenza, Apparenza senza sostanza. –
Esempio: Albert. Piag. Boez. 65: Certo la Prefettura nel tempo antico gran potestade era; ora è nome vano (il lat. ha: inane nomen est).
Esempio: Petr. Rim. F. 140: Latin sangue gentile..., Non far idolo un nome Vano, senza soggetto.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 136: Come avea Bruto già sentenziato la virtù essere nome vano.
Esempio: E Capp. Scritt. 195: Nè Arrigo VII moriva della malaria di Maremma, traendo con sè nel sepolcro le reliquie e persino le speranze d' una grandezza, che dopo lui non rimase altro che un nome vano, e andò cercandosi altre vie.
Definiz: § XXII. Al nome, o Col nome, o Nel nome di Dio. –
V. Dio, §§ XIV–XVI.
Definiz: § XXIII. Al nome di, In nome di, parlandosi di templi, monumenti, o simili, e riferito alla Divinità, alla Vergine, ai Santi, o a Deità pagane od a Principi, vale In onore di, Dedicato, Intitolato, a. –
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 248: Lo primo edificio, che fece, fu uno tempio, lo quale fondò in mezzo di quella sei fa al nome di limone.
Esempio: E Fr. Guid. Fior. Ital. 381: Enea, poich'ebbe preso per moglie Lavina, fece una cittade al suo nome, ponendole nome Lavino.
Esempio: Vill. G. 37: Allora vi avea uno piccolo oratorio in nome di santo Piero Apostolo.
Esempio: Petr. Vit. volg. 12: Molte buone legge compose (Adriano), e fece fare in Roma una colonna a suo nome.
Definiz: § XXIV. A nome di alcuno, In nome di alcuno; A mio, suo, tuo, nome, o In mio, suo, tuo, nome; maniere avverbiali, che valgono Per conto o Per parte di alcuno, Da parte mia, sua, tua, e simili; ed altresì In luogo, In vece, di alcuno; In luogo, In vece, mia, sua, tua, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 216: Io in servigio di voi ci voglio durar fatica in far mie orazioni speziali a Dio in vostro nome, le quali forse sì vi gioveranno.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 143: E forse mille canzonette.... avendo cantate, comandò il re a Neifile che una ne cantasse a suo nome.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 184: Si maravigliava non avere auto nè risposta nè mandato da Vostra Signoria, sopra a quello che vi aveva fatto intendere in nome degli altri collegati.
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 77: L'altra distinzione che mi occorre è, che sia da fare differenza da uno che regga come principe e con autorità propria, da chi regge come ministro e in nome di altri.
Esempio: Alam. L. Colt. 3, 3: Or ne vien la stagion, Bacco e Pomona, Ch'al nostro faticar larga mercede Rende in nome di voi.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 101: Poichè per vostro mezzo ho fatto un acquisto tale, vi prego a confermarmelo, promettendogli ancora in mio nome che gli corrisponderò nell'amicizia con tutti quegli officj che ec.
Esempio: Grazz. Cen. 64: Mentre che Ippolito de' Medici era ancor giovanetto e alla costodia del Cardinale di Cortona, il quale in nome di Papa Clemente governava la città.
Esempio: Baldell. Fr. Guerr. Giud. 139: Alcuni di quei sediziosi dicevano di Floro grandissimo male, e portando intorno un canestro domandavano in suo nome la limosina, quasi che come poveretto e meschinissimo avesse di simili aiuti bisogno.
Esempio: Tass. Lett. 2, 103: Se madama Leonora migliorerà.... Vostra Paterpità molto reverenda le baci umilissimamente le mani in mio nome.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 19: Mandarono ambasciadori.... a nome loro.
Esempio: Dav. Tac. 1, 85: A nome di Germanico, Tiberio donò alla plebe fiorini sette e mezo per testa.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 21, 62: La quale a nome della bella Argea E di Corese saluta piangendo I due pedoni.
Esempio: Giust. Vers. 96: Noi toseremo di seconda mano, Babbo, in tuo nome.
Definiz: § XXV. A nome di uno, vale anche Ad istanza. A richiesta, di uno. –
Esempio: Benc. Pimandr. Mercur. Ded. 1: Avendo il nostro Marsilio Platonico, in questo anno, a nome del magnificentissimo Cosimo de' Medici, di greco in latino tradotta un'operetta di Mercurio Trimegisto.... fu pregato ec.
Definiz: § XXVI. Al nome del cielo! è maniera esclamativa, esprimente augurio, invocazione, e simili. –
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 36: Al nome del cielo! Io non voglio negare a cotesti tali che la cosa non sia come la dicono Ma quando io ec.
Definiz: § XXVII. Col nome del Signore, è maniera esprimente augurio, speranza, contentezza, e simili; e pel contraria. Col nome, o Nel nome, del diavolo, è maniera imprecativa, o dispregiativa. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 266: Per scoprirvi l'animo Mio, se il maestro vostro vuol dotarmela (la fanciulla chiesta in isposa) In tremila ducati d'oro, a dargnene Col nome del Signor.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 372: Ti venga il canchero! Conta la cosa nel nome del diavolo Come la sta.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 442: È andatane A Firenze, o la sta sempre per irsene. B. Vadane col nome del suo diavolo.
Definiz: § XXVIII. Di nome, Per nome, è locuzione che, usata a modo di aggiunto e preposta al termine appellativo di persona o di cosa, vale Chiamato, Detto, Nominato. –
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 2, 196: Avvisato come nella torre Davidica.... vivea un veterano soldato di Cristo per nome Longino.... ottenne facilmente ec.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 221: Un certo Giudeo per nome Costantino.
Definiz: § XXIX. E con l'ellissi della preposizione. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 47: Lasciò.... Lavinia gravida, la quale poi partorì uno figliuolo, nome Silvio.
Esempio: E Ottim. Comm. Dant. 48: Avea una sola figliuola, nome Lavinia.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 109: Avresti conosciuta una monaca, già sagrestana di questo monistero, nome Beatrice?
Esempio: Vill. M. 18: La terza, nome Elisabetta, era la donna del re di Francia.
Esempio: Vill. F. 160: Un gentiluomo della brigata del Conte, nome Arrigo, veggendo ec.
Definiz: § XXX. Di nome, Di gran nome, Di primo nome, pure a modo di aggiunto, parlandosi di persona, vale Venuto in credito, in riputazione, Rinomato, Famoso. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 47: Allora non erano di nome i Figliuoli Petri, ma per innanzi ebbono nome, e furono grandi mercatanti.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 201, 23: Fu cavaliere di grande animo e nome, gentile di sangue e di costumi.
Esempio: Colonn. Guid. N. 204: Polifemo del suo regno, il quale non era ancora di grande nome..., vi menoe sette navi.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 361: Cacciò (Catone) parimente di senato Manilio, cittadino di gran nome ed in concetto d'esser consolo in quell'anno.
Esempio: Galil. Op. VI, 301: Ma si astiene poi di produrre l'osservazioni particolari di Ticone e di molti altri astronomi di nome, fatte circa la paralasse della cometa.
Esempio: E Galil. Op. VII, 388: Resto grandemente ammirato, come tanti astronomi, e pur di gran nome, quali sono Alfagrano, Albategno..., si sien così altamente ingannati nel determinar ec.
Esempio: Red. Lett. 2, 34: Un'opera tale non è mai stata condotta con tanta perfezione in fino a qui, ancorchè tanti litterati di primo nome si sieno messi all'impresa.
Definiz: § XXXI. Di nome, usato avverbialmente, vale Nominalmente. –
Esempio: Capp. Pag. Stor. Fir. 1: L'Alighieri non ebbe mai dalla comunanza dei dolori passioni che molto lo stringessero a quella parte a cui di nome apparteneva.
Definiz: § XXXII. Di nome e di fatti, o di fatto, In nome ed in fatti, od in fatto, sia in una stessa proposizione, sia in proposizioni disgiunte, sono maniere avverbiali, che valgono In apparenza e in realtà. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 100: Messer Guiglielmo Obriachi, ch'era di nome e di fatti uomo di testa e poco savio, non volle seguire quello consiglio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 16, 45: E mostra in fatti quel ch'in nome suona.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 1581: Berengario, in nome tutore, o conservatore, ma in fatto re della Italia..., cominciò ec.
Esempio: Varch. Stor. 1, 381: Teneva strettissime pratiche con Cesare, in nome per voler metter pace fra i Cristiani, ma in fatti per condurre la guerra a Firenze.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 154: Non vollero acconsentir mai di voler fare a buona guerra co' giovani fiorentini, in nome, perchè dicevano loro esser gentiluomini e non soldati, ma in fatti, per poterli, come danarosi, taglieggiare.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 82: Poichè là dove sono uniti uomini in società, là sempre nasce, come di necessità la realtà (il governo regio), se non di nome, almen di fatto, ma le più volte e di nome e di fatto.
Definiz: § XXXIII. Il suo riverito nome; è maniera comunissima di chiedere altrui garbatamente, e talvolta con un certo scherzo, come si chiami, sia interrogando, sia pregando di scriverlo o farselo scrivere; anche eoi verbi espressi Dare, Favorire, o simile. –
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 262: Orsù, sbrighiamoci: come s'ha a fare per associarsi? P. Mi favorisca del suo riverito nome. M. D. Qua, all'orecchio.... P. Benissimo. Eccolo scritto.
Definiz: § XXXIV. In nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo. Parole formali che pronunzia il Cristiano nel farsi il segno della Croce, o il sacerdote nell'atto d'impartire la benedizione. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 192: E in nome de le eterne tre persone, Padre e Piglinolo e Spirto Santo, diede Ad Olivier la sua benedizione.
Definiz: § XXXV. In nome di alcuno, Nel nome di alcuno, e assolutavi. Ne' nomi; sono formule legali, che si usano a dichiarare che un atto, un documento, ri fa per interesse e in rappresentanza di persona diversa da quella che nell'atto stesso interviene. –
Esempio: Domin. Lett. 149: Le case prime furono comperate nel nome di voi e delle Suore dilette.
Definiz: § XXXVI. In un dato nome, Ne' detti nomi, o simile, pur come formula giuridica, vale Per il detto conto o titolo. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 415: Ordinate a Batista, che ne' medesimi nomi li renda la pace, quando però lui arà fatto quanto di sopra; chè s'è fermo ogni lite insino a lunedì.
Definiz: § XXXVII. Per nome di alcuno, vale Per conto, Da parte, Di commissione, di alcuno. –
Esempio: Car. Lett. Farn. 1, 55: Per nome di Batista Lazzerino da Civitanova, m'è stato esposto che ec.
Definiz: § XXXVIII. Per nome, vale anche Nominatamente, Espressamente, Capo per capo, A parte a parte. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 299: È grande vilume di scrittura; e conta come hanno avuti danari e gioie e masserizie (e conta per nome tutto) della redità di Iacopo.
Definiz: § XXXIX. Per nome, riferito a persona, e in costrutto con certi verbi, come Conoscere, Designare, Indicare, e simili, vale Quale, o Come, essa persona si chiama; e col verbo Salutare, vale Pronunziando il suo nome. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 69: E perch'io sappia chi m'ha messo a piedi, Fa' che per nome io lo conosca ancora.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 3, 8: Una donna.... Chela donzella salutò per nome, E disse: o generosa Bradamante ec.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 373: Se ben l'ho per gentiluomo generoso, non lo conosco però se non per nome.
Definiz: § XL. Senza nome, riferito a persona, e usato a modo d'aggiunto, vale Sconosciuto, Ignobile. –
Esempio: Car. Eneid. 9, 533: Nè fe' strage minor da l'altro canto Eurïalo, ch'acceso e furïoso Tra molta plebe molti senza nome, E quasi senza vita, a morte trasse.
Definiz: § XLI. E riferito a cosa, azione, vale Innominabile, Da non si dire, per la sua atrocità, o altre, ragione consimile. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 84: Poi che con queste cose, e con altre mille sanza nome, Medea barbara ebbe ordinata a Iansone la pensata grazia, tutte le mescolò ec.
Definiz: § XLII. Sotto il nome, o Sotto nome, di alcuno, vale A nome, Da parte, Per conto, di alcuno; ma ha per lo più sentore di simulazione o d'inganno coperto. –
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 66: Sotto il nome del re, Gano gli avvisa Che navighi Ruggier senza dimora.
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 22: E di già tutte le navi de' particulari, che sono alla costa di Biscaia, che sogliono servire a' mercatanti, sono state noleggiate sotto nome del Re d'Inghilterra, con voce di avere a ire a levare queste genti.
Definiz: § XLIII. Sotto il nome, o Sotto nome, di alcuno, riferito ad opere o libri stampati, vale Con l'attribuzione ad etto, e propriamente s'intende di persona diversa dal vero autore. –
Esempio: Malpigh. Lett. 266: Ha stampate due opere, una sotto nome di un suo scolare, nella quale cerca abbattere il Boyle, Gassendo e i moderni.
Esempio: Capp. Pag. Stor. Fir. 15: Comincia la serie degli Storici fiorentini dalla Cronaca che va sotto il nome di Ricordano Malespini.
Definiz: § XLIV. Andare col nome, o sotto il nome, di alcuno, detto di Traffico o Bottega. –
V. Andare, § XV.
Definiz: § XLV. Aver nome, seguito o preceduto dal vocabolo denominativo di cosa o persona in forma di predicato, vale Esser chiamato così o così. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Una palude fa, che ha nome Stige, Questo tristo ruscel, quando ec.
Esempio: E Dant. Inf. 16: Guidoguerra ebbe nome. E Conv. 204: E qui immaginiamo un'altra città che abbia nome Lucia.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 383: Onde San Gregorio pone nel dialogo l'esempio d'uno ch'ebbe nome Giuliano.
Esempio: Liv. Dec. 1, 305: Il padre della pulcella avea nome Lucio Virginio.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 179: Dottore? Com'ha e' nome? G. Ha nome.... ha nome.... o Dio! Mi si è scordato.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 20: L'Infante Floriano uno ebbe nome: E quell'altro Amadigi di Belpome.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 401: È da sapere che il padrone di quel contadino ha nome Giuseppe Giusti, e che da lui ci vengono le parole ch'io fedelmente trascrivo.
Definiz: § XLVI. Aver nome da checchessia, vale Denominarti da quello per ragione etimologica, di allusione, o simile. –
Esempio: Card. Poes. 953: Venne quel grande (l'Alfieri), come il grande augello Ond'ebbe nome.
Definiz: § XLVII. Aver nome di fare checchessia, vale Esserne creduto autore. –
Esempio: Bus. Lett. 40: Ebbe nome d'aver rubato loro non so che mazzi di seta in qnei trambusti.
Esempio: Dav. Tac. 1, 402: Pompeo, Cornelio Marziale, Flavio Nipote, Stazio Domizio tribuni, per aver avuto nome, non fatti, d'odiar il principe furon cassi.
Definiz: § XLVIII. Aver nome, con un compimento verbale o nominale retto dalla prep. Di, vale Aver reputazione di essere ciò che il compimento indica, o di fare checchessia nel modo indicato. –
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 70: Io la detti (una daga) a fare a uno che ha nome di essere el migliore maestro che ci sia di simile arte.
Esempio: Cellin. Vit. 202: Aveva nome di non pudica donna.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 189: Altrimenti non fia possibil mai, Che abbiate nome di buoni e di onesti.
Definiz: § XLIX. Cantare sotto il nome di alcuno, detto di Ragione mercantile, Posta di beni, e simili. –
V. Cantare, § XV.
Definiz: § L. Cavare alcuno di nome, significò Non chiamarlo, per disprezzo, dispetto, od oltraggio, col nome suo proprio, ma con un'appellazione sconveniente o ingiuriosa; e per estensione, Dirgli villania. –
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 346: Ah non men bella Che tiranna! Leo. Ma come? Mi cavate di nome?
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 437: Venendogli da ogni parte e lo strapazzo col quale ei parlava della sua persona, e l'indecenze del suo modo d'esprimersi,... non se gli udi mai scappar di bocca una parola men che aggiustata, nè che ei lo cavasse mai di nome.
Esempio: Fag. Rim. 1, 370: E s'ei si fosse stato a trattenere In ubbidirla, non avea paura A gridarlo e dirgli altro che messere; Lo cavava di nome addirittura.
Esempio: E Fag. Rim. 5, 59: De' manichi m'avreste fatto uscire, E v'averei cavato anche di nome.
Definiz: § LI. E figuratam. –
Esempio: Magal. Operett. var. 240: Il femminino, che tra gli uomini influisce sempre tanta stima e muove tanto rispetto, tra le cose inanimate, quando impropriamente si trasportano dal mascolino, cavandole, per così dire, di nome, si riduce a un semplice avvilitivo.
Definiz: § LII. Chiamare a nome, per nome. –
V. Chiamare, §§ XLVIII e XLIX.
Definiz: § LIII. Chiamare il nome di alcuno, vale Eleggerlo a signore, Dargli la sovranità. –
Esempio: Guicc. Stor. 3, 211: La città di Agobbio, che da principio aveva chiamato il nome di Francesco Maria, e dipoi pentendosi ritornata alla obbedienza di Lorenzo, veduti i successi tanto prosperi, fece il medesimo che le altre.
Definiz: § LIV. Dare il nome, in significato militare, vale con proprietà latina, Arrotarsi, Iscriversi, Darsi in nota, o simile. –
Esempio: Machiav. Disc. 23: Quando quel popolo voleva ottenere una legge, o e' faceva alcuna delle predette cose, o e' non voleva dare il nome per andare alla guerra; tanto che a placarlo bisognava in qualche parte soddisfargli.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 598: Ed era per tutto si grande il brio di coloro, i quali correvano a dar il nome per la milizia di Fiandra, che le compagnie limitate a tredici sole, tutte facilmente trascesero il numero già prescritto di trecento pedoni.
Definiz: § LV. E in senso generico, Iscriversi in un novero qualsiasi di persone. –
Esempio: Machiav. Disc. 114: Dove Tito Livio usa un termine notabile, dicendo che con difficultà si trovò in Roma chi desse il nome per ire in detta colonia.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 37: Fu comandato che ehi voleva avere le terre (di una colonia) desse il nome.
Esempio: Capp. Pag. Stor. Fir. 2: Si pensi ognuno quale fosse il cuore di Dante quando egli dovette, per conformarsi ai novelli tempi, dare il suo nome all'Arte degli Speziali.
Definiz: § LVI. Dar nome, seguito da una proposizione complementare, vale Sparger voce, Far correr fama. –
Esempio: Urban. 23: Subito dierono nome che in Ponente per grossa e ricca mercatanzia navigar volevano.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 35: Manfredi, prima come tutore di Corradino, occupò quello stato, dipoi dando nome che Corradino era morto, si fece re.
Esempio: Cellin. Vit. 137: Andossene alla volta di Napoli, e dette nome d'esser ita da Civitavecchia.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 8, 291: Per non si acquistare, come Andrea del Castagno, il cognome degl'impiccati, diede nome di fargli fare (certi ritratti) a un suo garzone.
Esempio: E Fag. Rim. 9, 53: Avvenne che per Bologna si diede nome di fare una tavola per lo spedale della Morte.
Esempio: Baldell. F. Filostr. 34: Se ne venne di presente in Ega, dando nome per tutto di esser malato.
Esempio: Dav. Tac. 1, 335: Andava dicendo che gli sdegni delle madri si deon tollerare e placarli, per dar nome d'essersi rappattumato, e accogliere Agrippina.
Definiz: § LVII. Dar nome ad alcuno, vale Renderlo rinomato, famoso. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 88: Le meraviglie le diedoro nome.
Esempio: Dav. Tac. 1, 412: Come agli altri l'industria, a lui dava nome la tracuranza.
Definiz: § LVIII. Dar nome ad alcuno di checchessia, vale Accusamelo, Tacciamelo. –
Esempio: Varch. Ercol. 97: Tacciare alcuno e difettarlo, è nollo accettare per uomo da bene, ma dargli nome d'alcuna pecca o mancamento.
Definiz: § LIX. Dare mal nome, vale Mettere in mala voce, Censurare aspramente, Vituperare, e simili. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 8: Ma trovandovi il tutto, sien modesti Nel dar mal nome a torto, e acconsentino Che possa stare ec.
Definiz: § LX. Esser nome, in costrutto con una proposizione retta dalla cong. Che, vale Esser fama. –
Esempio: Monald. Diar. 324: Fu nome che erano partiti di Laterina nuova di Valdarno, ed erano verso Arezzo.
Definiz: § LXI. Far nome ad uno, si usò per Nominarlo. –
Esempio: Cellin. Pros. Oref. 56: Un certo Monsignore, a cui non vo' far nome, che abitava in quelle parti, non so che se ne fosse la causa, invidiando l'utile e l'onor mio ec.
Definiz: § LXII. Farsi nome, e anche Levar nome, vale Acquistarsi fama, credito, reputazione; usato così in modo assoluto, come con un adiettivo o un compimento verbale. –
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 216: Levandosi alquanti enfiati di vanità, volendosi ciascun fare nome, scrissero e geminarono diversi errori e sette.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 432: Sopra tutto, non si fare nome di non si contentare di nessuno.
Esempio: Bart. D. Ital. 1, 57: Ragionando, e traendo anime a Dio, cominciò a levar nome d'uomo apostolico, e aver sognaci e scuola di spirito.
Esempio: Giust. Vers. 83: Pazzo, che almanaccò per farsi nome Con un libraccio polveroso e vieto. Lasciando per il suon dell'alfabeto Crome e biscrome!
Definiz: § LXIII. Imporrenome, Metterenome, Porre, nome, riferito a figliuoli, vale Chiamare, Denominare, così o così, nella cerimonia del battesimo; e Porsi nome, detto di Papi dopo l'elezione, o di monaci o monache dopo la professione religiosa, vale Scegliersi mi determinato nome. –
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 260: A di 9 di detto mese si battezzò a San Giovanni di Firenze, e fecigli porre nome Alamanno pel primo, Vincenzio pel secondo e Romolo pel terzo.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 591: E' no' staremo freschi, se a' nostri figliuoli noi non potessimo por nome a nostro modo!
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 317: Dissemi.... che si era posto nome Iulio Secundo, e che aveva spacciato e' cavallari.
Esempio: Cellin. Vit. 7: E partorì una femmina, che gli posono nome Cosa.
Definiz: § LXIV. E figuratam. –
Esempio: Dant. Conv. 180: La donna di cui io innamorai appresso lo primo amore, fu la bellissima e onestissima figlia dello Imporadore dell'Universo, alla quale Pittagora pose nome Filosofia.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 16: Al soprassedere e cessare dalle ingiustizie impongono il venerando nome di giustizia e d'amicizia.
Definiz: § LXV. Pure per Denominare, Chiamare, riferito a cose e a luoghi. –
Esempio: Cronichett. Mannell. 24: Come Enea mori, poco tempo appresso lo figliuolo edificò una città in più utile luogo, e puosele nome Alba lunga, presso dov'è Roma.
Esempio: Stor. Pistol. 105: Castruccio puose uno castello a Brandeglio, presso a Pistoia a tre miglia, al quale puose nome Beriguardo.
Definiz: § LXVI. Pigliareuna cosa il nome, o il suo nome, da un'altra, Prendere una cosa il nome, o il suo nome, da un'altra, vale Denominarsi da quella. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 429: Per la tenerezza dell'etade si piega il nervo, onde per questo, s'appella curva cotale infermità; dall'effetto pigliando il nome.
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 9: La casa di quegli da Este, signori della città di Ferrara, prese il suo nome da lo antichissimo Ateste.
Esempio: Tass. Gerus. S. 11, 10: Così cantando, il popolo devoto Con larghi giri si dispiega e stende, E drizza a l'Oliveto il lento moto; Monte che da l'olive il nome prende.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 403: La di cni riunione può paragonarsi a tanti fogli sovrapposti, d'onde prese il nome di libro.
Definiz: § LXVII. Prestare il nome, vale Dar facoltà di valersene con vantaggio proprio od altrui. –
Esempio: Legg. Band. C. 4, 361: Li 20 sensali dell'arte non possino in modo alcuno nè sotto alcuno quesito colore prestare il nome ad alcuno.... Ma sieno tenuti esercitare personalmente tale loro esercizio.
Definiz: § LXVIII. Rifare il nome di uno, vale Imporre ad un bambino da battezzare il nome di uno della famiglia, e per lo più defunto; che dicesi anche più brevemente Rifare il nonno, il babbo, la mamma, ec.