Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 2° Ed. .
BEFFARE
Apri Voce completa

pag.115


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
» BEFFARE
Dizion. 4 ° Ed.
BEFFARE.
Definiz: Mettere in ischerzo il male, ò 'l difetto altrui, uccellare. Lat. irridere.
Esempio: Bocc. nov. 11. 1. Chi altrui s'è di beffare ingegnato, ec. Se con le beffe, e talvolta col danno s'è ritrovato.
Esempio: E Bocc. nov. 25. 5. Il cavalier da avarizia tirato, e sperando di beffar costui, rispose.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 2. Alla quale la sua beffa, presso, che con morte, essendo beffata, ritornò sopra 'l capo.
Esempio: Petr. cap. 3. E d'un pomo beffata al fin Gidippe.
Definiz: Diciamo anche scaracchiare, e scaracchiato.
Definiz: ¶ In signific. neut. pass. non curare, mettere in non cale, non fare stima. Lat. nihil pendere.
Esempio: Bocc. Introd. n. 11. E di ciò che avveniva ridersi, e beffarsi.