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1) Dizion. 5° Ed. .
GALLINA.
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GALLINA.
Definiz: Sost. femm. La femmina del gallo; e dicesi così fin da quando incomincia a far l'uova.
Dal lat. gallina. –
Esempio: Dant. Conv. 221: Onde ciò fare ne comanda il libro delle quattro Virtù cardinali: Lo tuo riso sia sanza cachinno, cioè sanza schiamazzare, come gallina.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 186: Dama, nascono in questo paese solamente galline senza gallo alcuno?
Esempio: Sacch. Nov. 1, 359: Ell'hanno un fondo in giuso queste mie brache, che ci capirebbono le galline che l'hanno fatte, non che l'uova.
Esempio: Savonar. Pred. 14: Donne, ponete mente alle vostre galline quando diventono chioccie; elle si smagrano, perchè ec.
Esempio: Alam. L. Colt. 2, 262: Sopra il collo il porte Nel più alto solaro; ove non vada L'importuna gallina, e gli altri uccelli.
Esempio: Soder. Agric. 30: Le galline ed i galli rivoltandosi per la polvere più del solito, ed i pavoni gridando forte di notte, annunziano acqua.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 81: S'allettan le galline Con bille bille, e non con sciò isciò.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 124: Ma conceduto ancora, che mangiasse intatto o illeso il serpentello o l'uovo, chi non sa la forza stupenda del fermento stomacale delle galline?
Esempio: Capp. Econ. 345: Il voto di Enrico IV, che tutti i contadini del suo reame avessero ogni domenica la gallina al fuoco, non era unicamente voto di principe pietoso; era d'amministratore avveduto, di finanziere sapiente.
Definiz: § I. Riceve diversi aggiunti, come gallina cappelluta, gallina nana, gallina padovana, e simili, a denotarne la razza, e che si dichiarano a' loro luoghi. –
Esempio: Burch. Son. 1, 68: Gallina cappelluta senza cresta Conoscer non si può quand'è castrata.
Esempio: Bern. Orl. 6, 13: Non puote Orlando arrivar già tant'alto, Che par con esso una gallina nana.
Esempio: Domen. Plin. 325: Ci sono anco delle galline nane, che fanno di molte uova.
Esempio: Cecch. Esalt. 1, 4: Mona Ciondolina dava tre galline nere grandi, Per averne due nane e cappellute, Perch'eron brizzolate.
Esempio: Targ. Viagg. 5, 63: Distingue le galline padovane, che fanno molte uova.
Definiz: § II. Gallina di Faraone, ed anche Gallina faraona; Specie di gallina, venutaci dalla Numidia, col capo piccolo, il becco ed il collo corti, con la cresta callosa e di un azzurro rossigno. Dicesi anche Gallina di Guinea. –
Esempio: Red. Esp. Insett. 156: Di tre diverse fogge ne trovai nell'astore, e nella gallina di Guinea, volgarmente detta Gallina di Faraone.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 405: Lo che pure ne' nostri paesi accade a' fagiani e alle galline di Faraone.
Esempio: Targ. Rag. Agric. 22: Minor soggezione richiedono i volatili domestici, come sono pavoni, galline, polli d'India, galline di Faraone, ec.
Definiz: § III. Gallina d'India o indiana; La femmina del Gallo d'India, Tacchina. –
Esempio: Vallisn. Op. 1, 367: Adì 23 di aprile aprii quattro uova di gallina indiana, ch'erano state al covaticcio per lo tempo dovuto sotto la medesima, e nate non erano.
Definiz: § IV. Gallina prataiuola; Specie di uccello di ripa, grande quanto un'anatra; ed è l'otis tetrax de' Naturalisti. –
Esempio: Red. Esp. Insett. 156: Certi pollini dell'ottarda, e della gallina prataiuola rassomigliano in gran parte a' lunghi dell'astore.
Definiz: § V. Gallina bagnata, dicesi figuratam., e in modo familiare, a Persona assai timida e di pochissimo spirito; più comunemente Pulcin bagnato. –
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 467: Cenci molli, uomini di non forte spirito, che si dicono anche Galline bagnate; timidi, freddi.
Definiz: § VI. Giuoco delle galline, chiamasi a Firenze Una lotteria privata e clandestina, a somiglianza di quella pubblica, detta così, perchè in principio si davano delle galline in premio ai vincitori.
Definiz: § VII. Latte di gallina, dicesi con maniera proverbiale per Cibo squisitissimo e quasi impossibile a trovarsi. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 437: Un zanaiuol di mercato m'ha detto Che si trovò iersera su a cenare A una cena che Lamberto fece, Che vi fu sino al latte di gallina.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 64: V'è l'aria buona, azzurra oltramarina, E non vi manca latte di gallina.
Esempio: Salvin. Annot. Tancr. 558: Tutt'i bocconi le parranno amari. Sarà Mona schifa 'l poco. Inquieterà tutta la casa, e 'l marito per una minestra. Vorrà sempre latte di gallina.
Definiz: § VIII. E dicesi altresì una Bibita calda, composta di un tuorlo d'ovo, latte e zucchero, frullato il tutto in un bricco, e ridotto spumante. E dicesi anche allorchè, in vece di latte, si adopera acqua di crusca; ed è bevanda usata nelle infreddature di petto.
Definiz: § IX. Piede di gallina, dicesi dispregiativamente di Mano che scrivendo forma caratteri pessimi e appena intelligibili; e figuratam., di Pessimo scrittore. –
Esempio: Firenz. Rim. 2, 307: O mal temprata penna, anzi fuscello Di scopa pien di spini, o sozza mano, Anzi piè di gallina pien di sterco, Tu ti prosumi straziar tanto inchiostro?
Definiz: § X. E Raspatura di gallina, dicesi a Uno scritto pessimamente formato e appena intelligibile.
Definiz: § XI. Stomaco di gallina, vale Stomaco che digerisce ogni cibo: più comunemente Stomaco di struzzo. –
Esempio: Bard. P. Avinav. 13, 7: Son gli stomachi nostri di gallina, Ch'i fusaiuol smaltisce e le grappelle.
Definiz: § XII. Andare a gallina; dicesi in modo basso per Morire, oppure per Andare in rovina.
Definiz: § XIII. Aver la gallina bell'e cotta. Maniera proverbiale, che significa Avere ciò che si desidera, senza fatica alcuna, che anche dicesi Aver l'uovo bell'e mondo. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 152: Noi avemo l'uovo bello e mondo, e la gallina bella e cotta, e non avemo se non a mangiare.
Definiz: § XIV. Conoscer le sue galline senza calza o calzare, vale proverbialm. Conoscer bene l'animo e i costumi di una persona; che più comunemente diciamo Conoscere i suoi polli. –
Esempio: Cecch. Acq. Vin. 1, 4: Io conosco ben io le mie galline Senza calzare.
Definiz: § XV. Non lasciar in un luogo penna di gallina, vale Rubarvi tutto ciò che vi si trova, Far piazza pulita. –
Esempio: Capor. Rim. 207: E perchè la milizia al furto inchina, E dove alloggia fa mille stranezze, Nè suol lassarci penna di gallina, Mecenate.... Vi spedì un commissario.
Definiz: § XVI. Scrivere come una gallina. Maniera proverbiale, per Scrivere in modo pessimo e appena intelligibile.
Definiz: § XVII. Soffiare il naso alle galline, dicesi per beffa a Chi pretende di saper fare ogni cosa, trattare ogni faccenda, e simili, e propriam. con poco frutto, con poca conclusione, e simili; ed altresì a Chi comanda, fa e disfa. –
Esempio: Cecch. Samar. 1, 2: Ogni pecora smarrita Vuol dar di becco e commentar la legge, E parere il Tantusso e quel che soffia Il naso alle galline, e fare il dotto.
Esempio: E Cecch. Acq. Vin. 1, 3: Porre a tavola, Servir di coppa e di coltello, dare Ordine ai quochi, assaggiar le vivande, Ordinar con che modo hanno a venire In tavola, e con che corredi, e come Trinciare, e, che so io? soffiare il naso Alle galline.
Esempio: Lipp. Malm. 5, 28: E nella corte è in grado [Martinazza], e giunta a segno, Ch'ell'è il Totum continens del Regno; Chè la padrona il tutto le comparte, Come se in Malmantil sien due regine; Anzi il bando si manda da sua parte, Perchè ella soffia il naso alle galline.
Esempio: Not. Malm. 1, 410: Soffia il naso alle galline, Ella fa tutte le faccende.
Definiz: § XVIII. Chi di gallina nasce, convien che razzoli, o raspi, ed anche Chi di gallina nasce razzola o raspa. Proverbio usato al proposito di Chi ha costumi simili a quelli dei genitori; e prendesi sempre in cattiva parte. –
Esempio: Salv. Granch. 3, 13: Chi di gallina Nasce, convien che razzoli.
Esempio: Cecch. Esalt. 4, 11: Chi nasce di gallina, tosto razzola.
Esempio: Monet. Poes. 95: Non son da voi mai buon costumi usciti, Perchè raspa chi nasce di gallina, Nè caca lupo agnelli.
Definiz: § XIX. Chi vuol l'uovo, deve sentire lo schiamazzo della gallina. Proverbio che vale: Chi vuole un utile, deve sopportare le molestie del conseguirlo. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 10: Chi vuol l'uovo, dee sera o mattina Lo schiamazzo sentir della gallina.
Definiz: § XX. Pure in proverbio: Chi vuol trovar la gallina, scompiglia la vicinanza; e vale: Cercando e volendo il suo, si scomoda chi si crede che l'abbia.
Definiz: § XXI. Consiglio di volpe, tribolo di gallina. Proverbio usato quando si veggono persone scaltre parlare segretamente insieme; e dicesi anche: Guardatevi, galline, le volpi si consigliano.
Definiz: § XXII. Gallina che schiamazza, ha fatto l'uovo. Proverbio significante, che Chi troppo s'affatica a scusarsi, per lo più è il colpevole.
Definiz: § XXIII. Gallina mugellese, e più compiutamente Gallina mugellese, ha cent'anni e mostra un mese; dicesi proverbialm. di Chi mostra avere assai meno anni di quelli che ha. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 123: Cupido garosello, come quel ch'è gallina Mugellese,... fece con sua madre.... una mala batosta di parole.
Definiz: § XXIV. Gallina vecchia fa buon brodo. Proverbio che in senso figurato significa che le donne attempate, le quali si maritano, sogliono essere prolifiche.
Definiz: § XXV. La gallina cova; si disse, in modo proverbiale, di chi disegnasse segretamente imprese a danno altrui. –
Esempio: Machiav. Stor. 2, 152: Mandògli messer Rinaldo degli Albizzi, nel principio del suo esilio, a dire: Che la gallina covava. A cui Cosimo rispose: Ch'ella poteva mal covare fuora del nido.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 137: Dirai da mia parte a Cosimo de' Medici, che la gallina cova. Il messo fece l'ambasciata impostagli: e Cosimo, senza pensarvi, subito gli rispose: E tu da mia parte dirai a messer Palla, che le galline mal possono covar fuor del nido.
Definiz: § XXVI. Meglio un uovo oggi, che una gallina domani. –
V. Uovo.
Definiz: § XXVII. Non ci azzopperà una gallina. Modo proverbiale per dire Che in una faccenda non ci sarà il più leggiero pericolo o danno. –
Esempio: Cecch. Ass. 5, 2: E' non ci si azzopperà una gallina.
Definiz: § XXVIII. Non v'è gallina nè gallinaccia, che di gennaio l'uovo non faccia. Dicesi in proverbio per significare Che di gennaio tutte le galline tornano a far l'uovo, essendo terminata la loro muta.
Definiz: § XXIX. Tristo a quella casa, dove gallina canta e gallo tace. Proverbio usato a significare, Che male vanno le cose in quelle famiglie, dove comanda solo la moglie e non il marito.