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1) Dizion. 5° Ed. .
INSEGNARE.
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INSEGNARE.
Definiz: Att. Far conoscere, Fare apprendere, Far comprendere, ad alcuno, sia oralmente, sia in iscritto; riferito a scienza, disciplina, arte, modo ragionato di fare checchessia secondo certe regole o norme, e simili.
Dal basso lat. insignare, Indicare, Notare con un segno, nel qual senso si usò anticamente il verbo insegnare anche presso di noi. Spagnuolo enseñar, portoghese ensinar, francese enseigner. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 239: Ne menò il detto garzone con seco, e l'altro dì vegnente il menò alla sua bottega; e passato in uno fondachetto, dove lavoravano due piacevoli uomeni,... il raccomandò loro, dicendo che come a sua cosa gl'insegnassono ben l'arte.
Esempio: Guicc. Op. ined. 10, 73: Detto ser Giovanni stava in casa nostra, e aveva insegnata grammatica a me e a tutti i mia fratelli.
Esempio: Bemb. Stor. 1, 36: Ora, acciocchè quelli che quest'arma adoperar sapessero, non fosser pochi al bisogno della Repubblica; i Signor Diece mandarono alle loro terre uomini.... di questo esercizio maestri, che alla gioventù l'insegnassero.
Esempio: Parut. Soliloq. 1, 4: Cominciai andare quasi imbibendo, non tanto quella dottrina che m'insegnava il mio maestro delle lettere, quanto quella ch'io stesso andava prendendo dal volgo.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 80: Due soldati d'Europa.... insegnarono a' Barbari l'arte di fare l'artiglierie, e la scienza di fondere il bronzo, della quale erano intendentissimi.
Esempio: Bald. Pros. 521: Volle aggiungervi un breve libretto del suo; nel quale, secondo i fondamenti di Tolomeo, egli insegna il modo di descrivere gli orologi del sole.
Esempio: Rinucc. O. Relaz. 278: Una ambasciatrice di Lucca insegnò in una conversazione il giuoco di Cocconetto, che a poco a poco si è introdotto per l'altre conversazioni.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 4, 488: Costoro riescono, a poco andare, irreligiosi e dissoluti; perchè la morale e la religione che fur loro insegnate essendo false, brutte, ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 38: Qui rettorica insegno ed eloquenza Nel pubblico liceo della città.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 526: Se la scienza agraria fosse stata sempre insegnata, il vero si sarebbe conosciuto per tempo, e non si sarebbe dovuto quasi sentirlo per intuizione, e disputare di ciò che è manifesto e palese.
Esempio: Lambr. Dial. Istr. 24: Nulla si vuol presupporre saputo già per tacito ammaestramento di natura o ricevuto per tradizione; tutto si vuol insegnare come cosa nuova, e da dover essere appresa per via di scoperta propria, e da essere appresa in un medesimo tempo.
Esempio: E Lambr. Elog. 204: Insegnava, continuando ad attendervi essa stessa, l'arte di custodire i bachi da seta, mal conosciuta e poco praticata fino allora nel Chianti.
Definiz: § I. E in costrutto con un Infinito, mediante la prep. A ed anche la prep. Di, ed altresì con ellissi della preposizione. –
Esempio: Bocc. Comm. Dant. M. 1, 144: E insegnolle, non filare, ma saettare e gittare le pietre con la rombola.
Esempio: E Bocc. Filoc. 1, 75: Gli commise che a' due giovanetti affettuosamente dovesse insegnare leggere, e ammaestrare.
Esempio: E Bocc. Lett. 10: Dionisio tiranno, di Siracusa cacciato, in Corinto divenne maestro d'insegnar leggere a' fanciulli.
Esempio: Guidin. Mem. 29: Ed egli mi cominciò a insegnare a lèggiare (leggere) infine al Donato, e anco el Donato.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 186: Di tirar d'arco e di sonar di lira fingono i poeti che Chirone insegnasse ad Achille.
Esempio: E Car. Long. 53: La quale, insegnandole di pettinar la lana e di filare, e di far cotali altre bisogne, le stava presso, ragionandole sovente.... di darle marito.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 1, 2: Chi m'insegnò temprar prima la penna, Me la 'nsegnò portare, e ir diritto.
Esempio: Lambr. Dial. Istr. 9: Le piante, le erbe, l'acqua e quasi l'aria ed il sole, ti parlano di coloro che, imparando da te, t'insegnarono ad ammaestrare.
Definiz: § II. Ed anche in costrutto con la prep. Di reggente un sostantivo, per Dare ammaestramento intorno a checchessia. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 463: Alcuno ti fece vergogna: fu ella maggiore, che quella che fu fatta a Diogene filosofo, al quale, insegnando egli spezialmente d'ira, un giovane matto e ardito gli sputò nel volto?
Esempio: S. Greg. Omel. 4, 198: Sono molti, i quali benchè non sappiano penetrare queste cose occulte e sottili, nondimeno per intenzione della superna patria insegnano, a chi possono, di quelle cose esteriori le quali hanno ricevuto.
Esempio: Zanott. F. M. Forz. attratt. 24: Grandemente mi maraviglio de i logici, i quali avendo trattato con tanta diligenza de i principj della scienza, abbiano così poco insegnato de i principj della probabilità.
Definiz: § III. E con un compimento verbale, retto dalle particelle Che o Come. –
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 381: Qual Virgilio, Crescenzi od Alamanni, Insegnarono mai che si traesse Da un oriuol da sabbia entrate e beni? E pure è il ver.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 113: Nè d'amorosa scuola fo il maestro: Appena faccio quello di grammatica, Ed insegno che amo è coniugabile, ec.
Definiz: § IV. E figuratam. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 3: La prima di queste quattro scienze è Arismetrica, che c'insegna a contare ed annumerare.... La seconda si è Musica, che c'insegna a fare voci di canti in cetere, in organi, ed in altri strumenti.... La quarta scienza è Astrologia, la quale c'insegna tutto l'ordinamento del cielo, e del firmamento, e de le stelle, e del corso de li sette pianeti per lo zodiaco, ciò sono li dodeci segni, e come si muove el tempo ec.
Esempio: E Giamb. Lat. Tes. appr.: La prima de queste tre scienze si è Etica, la quale c'insegna governare noi primieramente, ed a seguire via onesta, e fare virtuose opere, e guardare da vizj, ec.
Esempio: Bemb. Asol. 76 t.: Scaccia [Amore] la tristizia, toglie la maninconia, rimuove le paure, compone le liti, fa le nozze, accresce le famiglie, insegna parlare, insegna tacere, insegna cortesia.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 112: Amor.... di pietà le insegna insolite arti.
Esempio: E Tass. Lett. 3, 56: Molte cose m'insegna la filosofia, le quali io porrei in opera, s'io potessi: e se tanto insegnasse de l'azioni a gli altri, per avventura non sarebbe ec.
Esempio: Leopard. Poes. 153: E che sicuro Filosofar, che sapïenza, o Gino, In più sublimi ancora e più riposti Subbietti insegna ai secoli futuri Il mio secolo e tuo!
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 3: Il volere scrivere la storia con sincerità, pare opera piuttosto incredibile che maravigliosa. E non so perchè io m'oda dire tuttavia, che la storia è il lume del tempo, e che insegna bene il fatto loro ai popoli ed ai principi.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 13: Se molto all'uomo insegna Tempo e dolor, se dagli antichi danni Trassi consigli alla difficil vita, Cedi al senno paterno.
Definiz: § V. E usato assolutam.; anche per lo stesso che Ammaestrare. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 98: Costui (Aristotile).... è quel ch'insegna; Quel che può dirsi veramente dotto, Che di vero saper l'anima impregna.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 203: Per quanto i sacerdoti sian diligenti nell'insegnare, i padri non corrispondono, con inviare i figliuoli ad imparare da loro ciò che s'insegna.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 386: Ma se al rozzo villan gridasse un d'essi: Questo duro terren zappa più a fondo, Zucca, ceppo, balordo, asino, zappa; Risponderebbe: O tu che sì m'insegni, Qua vieni in prima: or via, mostriam le palme, Veggansi i calli ec.
Definiz: § VI. E figuratam. –
Esempio: Tass. Gerus. 14, 47: Or da lui (da Dio) pendo e mi rivolgo a lui. E in lui m'acqueto: Egli comanda e insegna, Mastro insieme e signor sommo e sovrano.
Esempio: Giacomin. Oraz. I, 1, 121: Queste dottrine..., se, non pure insegnando, ma dilettando e commovendo, fanno dolce forza di persuasione alla mente, son dette eloquenza.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 526: I fattori sappiano dirigerla (la mezzeria) come insegna la scienza, ed i mezzaioli cedano volenterosi ai loro consigli.
Definiz: § VII. E per Esercitare la professione dell'ammaestrare in checchessia, Fare il maestro. –
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 283: Scacciato dello stato si ridusse [Dionisio] in Corinto a tenere scuola di grammatica e di musica, insegnando a prezzo.
Esempio: Car. Apol. 142: Per insegnare altrui, bisogna cacciar fuori cose megliori che da gli altri non son fatte (qui figuratam.).
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 81: Ebbe [Apelle] per maestro Pamfilo Amfipolitano.... Questi non insegnava per meno d'un talento in dieci anni.
Definiz: § VIII. E semplicemente per Far imparare a mente. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 10: Sempre della gloria di vita eterna e di Dio e de' Santi gli ragionava, nulla altro che sante orazioni insegnandoli.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 201: Come avrebbe però potuto credere bene la gente, se quei Padri avessero operato come i nostri, cioè dire si fussero contentati solo di far mandare a memoria certe parole, non intese nè da chi le insegna, nè da chi le impara?
Definiz: § IX. Per similit. –
Esempio: Leopard. Poes. 64: Ella (Eco) per grotte, Per nudi scogli e desolati alberghi, Le non ignote ambasce e l'alte e rotte Nostre querele al curvo etra insegnava.
Definiz: § X. Insegnare, vale anche Ammonire di checchessia, Ammaestrare intorno al modo di far checchessia, Mostrarlo. –
Esempio: Cat. Cost. volg. 105: Tu ci troverrai alcuna cosa che io t'insegno di schifare.
Esempio: Fr. Giord. Pred. 20: Il figliuolo di Dio venne in questo mondo per insegnarci trovare questa beatitudine, e per insegnarlaci cercare a noi che la desideravamo, ma non la sapevamo trovare nè cercare.
Esempio: Dant. Inf. 15: Quando nel mondo ad ora ad ora M'insegnavate come l'uom s'eterna.
Esempio: E Dant. Inf. 27: Tuo cor non sospetti: Finor t'assolvo, e tu m'insegna fare Sì come Penestrino in terra getti.
Esempio: Stor. Barl. 44: Voglio che tu m'insegni di seguire lo Signore che m'ha chiamato.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 198: Agli leofanti, e parte di gente a piede, fece capitano Bomilcare, e insegnogli che dovesse fare.
Esempio: Mazz. Lett. 2, 6: Ma un vecchio vicino.... m'ha insegnato che al maggior non si vuole andare, se non quando manda per te.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 4: E poi lo priega, che per cortesia Gl'insegni andar in parte ove ella sia.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 204: L'altra instruzione, di cui siete debitori a' figliuoli..., è insegnar loro, oltre il ben credere, anche il bene operare.
Esempio: Metast. Dramm. 1, 131: Àrmati di fortezza. Io t'insegnai Ad evitare il tuo destin funesto. E. Misera me, che duro passo è questo!
Definiz: § XI. E figuratam. –
Esempio: Tass. Gerus. 14, 64: Questo è saver; questa è felice vita: Sì l'insegna natura, e sì l'addita.
Esempio: Capor. Rim. 204: Di Catone Uticense la ricetta, Che insegna a un disperato che si dia Con un coltel nel ventre da se stesso, Senza aspettar la peste o la moria.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 24: Questo successo insegnò a Pirro aversi maggior cura.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 135: Se nella guerra s'impara a comandare obbedendo, si dà ancora talvolta il caso che l'aver comandato insegni ad obbedire.
Esempio: Forteguerr. Cap. 248: Ma non parliam, Liborio, più di questo, E lasciam fare a Dio, che farà bene, Come c'insegna l'esperienza e 'l testo.
Esempio: Lastr. Agric. 3, 170: Lo che di quanto danno riesca, la quotidiana esperienza lo insegna.
Esempio: E Lastr. Agric. 3, 256: L'esperienza insegna, che gli occhi al disotto di quell'occhio che à dato il frutto, non fanno uva.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 359: I detti tuoi L'umile stato (parla un'ancella alla sua signora) a venerar m'insegna.
Esempio: E Niccol. Poes. 2, 15: Altrove Or lo Stato mi chiama: agli anni audaci Più cauti modi amor di figlio insegni.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 318: I libri insegnano ai genitori, si guardino dalla collera; ma forse dovranno le correzioni paterne serbare l'impassibilità della giustizia legale, che invano si sforza di educare gastigando?
Esempio: E Capp. Econ. 384: Io stesso feci esperimenti cattivi e buoni dell'affittare al contadino, che m'insegnarono la necessità intera e assoluta delle tre condizioni sopraindicate, perchè l'affitto riesca a bene.
Definiz: § XII. E per Mostrare con mezzi indiretti, come sarebbe con l'esempio, con l'assuefazione, con la descrizione, o simili, il da farsi o il come farlo; anche figuratam. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 152: Alcune [creature] sono in nostro ammaestramento, come la formica, la quale c'insegna di provvedere per lo tempo futuro (qui per similit.).
Esempio: Petr. Rim. 1, 7: Così laudare e reverire insegna La voce stessa (il nome di Laura), pur ch'altri vi chiami.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 208: S'insegna fare orazione a i fanciullini, come s'insegna lor camminare non colle parole, ma con prenderli per le maniche, e dipoi camminar con essi, reggendoli a passo a passo.
Esempio: Giord. Op. 2, 526: Alle figlie Rosa e Amalia con amore ed esempio insegnasti esser buone e felici.
Definiz: § XIII. E per Condurre, Spingere, Incitare, a cosa non buona: anche figuratam. –
Esempio: S. Bern. Pist. 6: Molti mali ha insegnato e insegna la oziosità.
Esempio: Sentenz. Filos. volg. 27: Molti sono, che hanno insegnato d'ingannare dottando ec.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 134: Insegnando tutti i vituperosi mali si possono pensare, nello studio d'Ovidio maggiore, delle Pistole, de arte amandi, e più meretriciosi suoi libri e carnali scritture.
Esempio: Segner. Pred. 320: Chi ha detto a voi, che voi non siete obbligati a guadagnar anime? Se non ne avete mai sedotta veruna, io voglio concedervelo; ma se alcuna già mai ne avete sedotta, sì come è facile, o con invitarla al male, o con insegnarglielo, o almeno con approvarglielo, ve lo nego.
Definiz: § XIV. E poeticam., riferito ad affetto o passione, per Ispirare, Far sentire. –
Esempio: Leopard. Poes. 83: Stettemi allato, e riguardommi in viso, Il simulacro di colei che amore Prima insegnommi, e poi lasciommi in pianto.
Definiz: § XV. E semplicemente per Far sapere, Recare a notizia d'altri, Comunicare, Dire ad alcuno. –
Esempio: S. Bern. Contempl. 39: O Madonna mia, che facei tu in tutte queste cose? Che dicei? Pregoti, Madonna mia, che tu lo insegni all'anima mia, per amore del tuo Figliuolo, Signore mio!
Esempio: Dant. Inf. 6: Ed io a lui: Ancor vo' che m'insegni, E che di più parlar mi facci dono. Farinata e il Tegghiaio,... Iacopo Rusticucci, Arrigo e il Mosca,... Dimmi ove sono.
Esempio: E Dant. Purg. 33: Tu nota; e, sì come da me son porte Queste parole, sì le insegna a' vivi Del viver ch'è un correre alla morte; Ed aggi a mente, quando tu le scrivi, Di non celar ec.
Esempio: Ugurg. Eneid. 14: O giovani, insegnatemi se voi forse vedeste alcuna delle mie sorelle andare quinci cacciando, ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 203: Sta'.... di buon animo, chè t'insegnerò io ciò ch'hai da dire predicando al Sinodo.
Definiz: § XVI. E figuratam. –
Esempio: Manfred. Rim. 74: Non templi, od archi, e non figure, o segni In alto posti, nè di bronzo o d'oro Effigïate logge, o in mezzo al fòro Marmo, che sculto i prischi fatti insegni; Ma ec.
Definiz: § XVII. Pur figuratam., e poeticam., riferito a cose non buone, per Apportare, Far sentire o provare, e simili. –
Esempio: Leopard. Poes. 68: Agl'inaccessi Regni del mar vendicatore illude Profana destra, e la sciagura e il pianto A novi liti e nove stelle insegna.
Definiz: § XVIII. Usasi anche per Indicare, Mostrare a dito, Additare; anche figuratam.: riferito così a persona, come a cosa. –
Esempio: Dant. Purg. 11: Mostrate da qual mano in ver la scala Si va più corto; e se c'è più d'un varco, Quel ne insegnate che men erto cala.
Esempio: Petr. Rim. 1, 97: Amor, ch'a ciò m'invoglia, Sia la mia scorta, e 'nsegnimi 'l cammino.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 166: Mi perdona, ed i miei panni mi reca, che io rivestir mi possa.... Lo scolare.... rispose:... Insegnamegli, ed io andrò per essi, e farotti di costassù scendere. La donna, ciò credendo, alquanto si confortò, ed insegnogli il luogo, dove aveva i panni posti.
Esempio: Machiav. Pros. var. 8, 217: Costoro non combatterono, ma insegnarono i luoghi deboli; di che quelli di dentro non li perderono, ma gli affortificarono.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 9: Quegli ancor, la cui penna o la favella Insegnata ha del ciel la via smarrita.
Esempio: Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 37: Insegnare altrui con la dottrina e con l'esempio questo dritto cammino.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 380: La Dea, apparitagli di notte, gl'insegnò certa medicina, con la quale Pericle tosto e con agevolezza risanò il guasto corpo.
Esempio: Mont. Poes. 2, 175: Valle d'Albecco, i tremoli Vegliardi un dì col dito T'insegneranno.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 230: Saprebbe insegnarmi la strada più corta, per andare al convento de' Cappuccini dove sta il padre Bonaventura?
Esempio: E Mont. Poes. 2, 274: Chi è di questi bravi signori che voglia insegnarmi un'osteria, per mangiare un boccone, e dormire da povero figliuolo? disse Renzo.
Definiz: § XIX. Pure riferito a persona, per Indicare, Scoprire altrui, dov'ella si trovi; Rivelare, ed anche Denunziare. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 266: E quando Giachetto prese gli altri guiderdoni per l'avere insegnati il Conte, e' figliuoli, gli disse il Conte: prendi ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 282: E però stava appiattato. Ma Argia.... promisse ad Erifile donna d'Anfiarao lo suo cerchiello de le perle, s'ella lielo insegnasse; ed ella lo insegnò, e fu costretto d'andare a la battallia, e morittevi come ditto è; e però lo suo filliuolo Almeone uccise Erifile sua madre, in vendetta del padre, perch'ella l'avea insegnato.
Esempio: Ambr. Cofan. 1, 3: Fu con molta furia Di lui cercato con bandi scurissimi, E di dar premj grandi promettendo A chi lo dava preso, e pene asprissime A chi non l'insegnava.
Definiz: § XX. E per Far palese, Far noto, per esperienza. –
Esempio: Tass. Gerus. 11, 73: E ben mastra natura alle montane Capre n'insegna (del dittamo) la virtù celata, Qualor vengon percosse, ec. (qui per similit.).
Definiz: § XXI. E per Dimostrare, Far supporre, Dare indizio di checchessia; pur figuratam. –
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 17: Ch'un bel coltello insegna tal vagina.
Definiz: § XXII. Si usò, secondo la proprietà del lat. docere, riferito a persona, per Ammaestrare; anche con qualche compimento indiretto. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 2: Chi gli altri insegna sè medesimo ammaestra.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 209: Agli uditori il bene parlare fa tre cose, cioè che gl'insegna, dilettagli e muovegli.
Esempio: S. Bern. Lib. Arb. A. 4: Ma certo a me due cose sono di bisogno, cioè essere insegnato e atato.
Esempio: S. Ag. C. D. 7, 235: O che sieno stati partecipi della sua grazia, o che no, ma per li mali angeli furono insegnati.
Esempio: Ovid. Pist. 4: Il quale era da essere insegnato ne' suoi teneri anni nell'arte del suo padre.
Esempio: Poliz. Pros. 11: Prima ne instruisce collo esemplo, dipoi ne insegna col precetto.
Esempio: Bemb. Stor. 11: I Signor Diece mandarono alle loro terre maestri di quella arte..., che la gioventù sopra ciò instruissero ed insegnassero.
Esempio: Car. Trad. gr. 45: Mettersi ad insegnar altri, quando non si sa per sè,... pare a me che sia cosa da persone molto imprudenti e molto audaci.
Esempio: E Car. Trad. gr. 46: Vuol questa legge che certe (scritture) se ne lascino leggere da principio ad ognuno, e che sieno comuni a tutti...; e certe altre, che non siano messe in mano se non di persone che passano venticinque anni.... Ma noi non abbiamo termine alcuno nè dell'insegnare, nè dell'essere insegnati.
Definiz: § XXIII. Figuratam., e poeticam.
Esempio: S. Ag. C. D. 1, 45: Quelli che la fame non uccise, insegnò a vivere temperatamente, insegnò a digiunare lungamente.
Esempio: Sannaz. Arcad. 79: Titiro..., con questa medesima sampogna dilettandosi, insegnò primieramente le selve di risonare il nome della famosa Amarillida.
Esempio: Tass. Rim. 2, 207: Ma tu più dolci (i versi) assai gli canti e detti. Felice chi l'impara!... Felici que' boschetti Ch'insegni risonarli, e que' poggetti!
Definiz: § XXIV. Trovasi anche, pur conforme alla detta proprietà latina, con un secondo compimento oggettivo indicante la cosa in che alcuno è ammaestrato. –
Esempio: Nov. ant. B. 12: Aveva uno suo giovane figliuolo, lo quale facea nodrire ed insegnare le sette arti liberali.
Definiz: § XXV. Insegnare, usasi, più che altro familiarmente, in senso d'ironia o di minaccia, per Mostrare ad altri col fatto, Fargli riconoscere, vedere, sentire, o simili, e sempre con suo danno o vergogna o dispiacere, la vera condizione delle cose, l'obbligo suo, un dovere a cui abbia mancato, un errore commesso, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 156: Insegnerotti adunque con questa noia, che tu sostieni, che cosa sia lo schernir gli uomini che hanno alcun sentimento.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 157: Ma s'io piglio co' denti quel coraccio, Io gli darò de' morsi come cane, E insegnarogli ad esser sì crudaccio.
Esempio: Grazz. Comm. 153: Giulio vostro sa bene quel che disse il mio spirito, e lo incanto che io feci: ma i traditori non aspettarono la fine, chè io insegnava loro rodere i ceci.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 300: Di grazia, vedete che noi abbiamo la licenza del gravamento senza spesa nessuna, per insegnare qua a queste brigate, che vennono qua con tanta villania, che pareva avessino a portare via tutto il monastero.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 2, 54: La manopola allor, ch'in man tenea Lanciògli Marte, e balzò in piedi ratto, Sgangherato, gridando, anima rea, T'insegnerò ben io di starti quatto.
Esempio: Mont. Poes. App. 104: Poichè tu qui vuoi con impudenza Sopra un Inglese aver la preferenza, Voglio insegnarti, pazzo scimunito, Il tuo dover: ti mostrerò di botto Ch'ogni Inglese ec.
Definiz: § XXVI. Chi t'insegna a far una data cosa, o a comportarsi in una certa maniera, Chi v'insegna a far una data cosa, o a comportarsi in una certa maniera, Chi gl'insegna a far una data cosa, o a comportarsi in una certa maniera, od anche Chi t'ha insegnato a far una data cosa, o a comportarsi in una certa maniera ec., a far una data cosa, o a comportarsi in una certa maniera; dicesi familiarmente in proposizione interrogativa, per rimproverare o biasimare, come di poco senno, una persona per qualche suo atto del quale poi gliene sia incolto danno. –
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 52: Te (Ovidio) visto non avria lo Scita e il Geta, Se, cauto più conoscitor di corte, Frenavi quella tua smania indiscreta Di ficcarlo (il naso) per tutto! E chi t'insegna A dar di naso in tasca anco a chi regna?
Esempio: E Guadagn. Poes. 1, 66: Alfin la bocca in tuon di basso aprio, Chi t'insegna, gridando, chi t'insegna Cantar de' nasi, e tralasciare il mio?
Definiz: § XXVII. Tu m'insegni, Voi m'insegnate, Ella m'insegna, per lo più costruito con un compimento retto dalla cong. Che, sono maniere adoperate familiarmente per far sentire che la cosa la quale siamo per dire alla persona con cui si parla è di tale evidenza e certezza, che essa medesima deve saperla o esserne persuasa anche avanti che gliela diciamo. –
Esempio: Fag. Comm. 4, 105: In queste materie di matrimonj, le sole due volontà unite de' contraenti gli stabiliscono; quando non ci fussero però quegli ostacoli, impedienti e dirimenti, com'ella m'insegna.
Esempio: Cocch. R. Lez. anat. 55: Voi m'insegnate, che il fisico esclude sempre qualunque idea di dignità relativa agli umani interessi, e non vi è nulla per lui di nobile nè di vile.
Definiz: § XXVIII. Insegnare inerpicare ai gatti, nuotare ai pesci, volare agli uccelli, e simili, sono maniere proverbiali, le quali si dichiarano specificatamente ai loro luoghi, e che significano Insegnare un'azione a chi per natura la sa fare da sè. –
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 14: Se bene il ragionare in tanto senato.... delle qualità del regno d'Italia.... sia certamente (come si dice) uno insegnare volare a gli uccelli.
Esempio: Cecch. Servig. 4, 1: Credete ch'io non Sappia che l'esca da pigliar l'avaro È il mostrargli l'util grande? N. Oh pazzo! anch'io voglio insegnar notar a' pesci.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 1, 346: Fingi pur tu, ch'io starò cheto: e all'ultimo Dira' gli, sai, che e' non bisogna vendere. F. Deh! non insegnat'or andare all'anitre.
Esempio: Baldov. Comp. dram. 38: Ma quale Arte useremo a fine Che i fabbricati inganni Da contrario destin non sian disfatti? V. Insegnat'ora inarpicare a i gatti.
Definiz: § XXIX. Insegnar ballare al mento. –
V. Mento.
Definiz: § XXX. Insegnare il galateo. –
V. Galateo, §.
Definiz: § XXXI. Chi sa il giuoco non lo insegni. –
V. Giuoco, § CIII.
Definiz: § XXXII. Il fare insegna fare. –
V. Fare, § CDLXVI.
Definiz: § XXXIII. Il mangiare insegna bere. –
V. Mangiare.
Definiz: § XXXIV. Insegnando s'impara. –
V. Imparare, § XIX.