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1) Dizion. 5° Ed. .
COTTO.
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pag.942


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COTTO.
Definiz: Partic. pass. di Cuocere.
Lat. coctus. –
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 143: Uomini stentati per la fame, sbattuti e mezo morti,... con le membra cotte dal gelo.
Esempio: Soder. Agric. 142: Cotti nelle fornaci quei sassi pisani, fanno poi quell'eletto bianco, non meno candido dell'istesso stucco.
Esempio: E Soder. Tratt. Arb. 82: Il gambo [del piantone] sia recinto dalla terra cotta dal sole o concotta da' freddi.
Esempio: Red. Lett. 1, 248: Un certo colorito di crosta di pane, o di pera cotogna cotta in forno.
Definiz: § I. In forma d'Add. Detto di cosa da mangiare, vale Ridotto per l'azione del fuoco in istato d'esser più facilmente mangiato e digerito. Contrario di Crudo. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 121: Il pane, che temperatamente ha formento e sale, ben confettato e come si convien cotto, agevolmente nello stomaco si smaltisce.
Esempio: Pallad. Agric. 32: L'orzo mezzo cotto le fa fare (alle galline) uova spesso, e maggiori.
Esempio: E Pallad. Agric. 262: Due concule di ceci cotti.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 605: Quanto pane cotto si trovò, tutto si portò tra casa Lorenzo e 'n Palagio.
Esempio: Red. Cons. 1, 175: Queste ciliege si posson pigliare e cotte e crude.
Definiz: § II. Si usò anche per Tostato. –
Esempio: Stratt. Port. 62: Nocciuole monde o cotte, il cento a peso lire una e soldi quattro.
Definiz: § III. Detto di terra cotta o argilla cotta, di mattoni e di qualunque altro lavoro fatto di argilla, vale Che è stato sottoposto all'azione del fuoco nella fornace, ed ha perciò la durezza di un corpo solido. –
Esempio: Dant. Inf. 14: Da indi in giuso è tutto ferro eletto, Salvo che il destro piede è terra cotta, E sta in su quel più che in su l'altro, eretto.
Esempio: Biring. Pirotecn. 55 t.: Alcuni hanno di terra cotta certe piastre longhe, che con tre o quattro pezzi copreno tutto il cenneraccio.
Esempio: Cellin. Pros. 174: Mettivi.... quelli cannonetti.... di terra cotta.
Esempio: E Cellin. Pros. 175: Si pigli de' mattoni, o crudi o cotti,... e per piano si muri il canale.
Esempio: Galian. B. Vitr. 33: Bisogna adoprare o pietre lavorate, o selci, o tufo, o mattone cotto o crudo: imperciocchè non tutti i luoghi possono avere il muro fatto di mattone cotto.
Esempio: Zannon. Marm. Pozz. 33: Il qual listone dovrà per avventura credersi della materia stessa delle tegole, cioè d'argilla cotta.
Definiz: § IV. Onde Lavoro di terra cotta, o assolutam. Terra cotta, dicesi a Qualsivoglia oggetto d'arte fatto di argilla e sottoposto all'azione del fuoco nella fornace; e Terra cotta, o Lavoro cotto, dicesi Qualsivoglia lavoro pur fatto di argilla cotta, e che serve alle opere murarie, come mattoni, tegoli, embrici e simili. –
Esempio: Soder. Agric. 149: Fannosi ancora i pavimenti.... di terra cotta ottangolare o di mattoni bislunghi o d'altra forma, come più piaccia.
Esempio: E Soder. Agric. 150: I palchi ancora o soffittati si fanno in varj modi; o con travicelli piccoli posti con ordine fra le travi, con una debita distanza l'uno dall'altro, da riempirsi quello spazio, o di lavor cotto ordinario, o di tavole.
Definiz: § V. Figuratam. parlandosi di età, per rispetto ai costumi, Terra cotta trovasi usato a denotare Età corrottissima. –
Esempio: Bocc. Amet. 56: La quale [età] tenuta allora pessima, non fu rea come quella che usiamo, pervenuti dal ferro alla terra cotta.
Definiz: § VI. Detto di pietra cotta, sasso cotto e simile, vale Ridotto a calcina nella fornace, Calcinato. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 55: È ancora una sorte di calcina di gesso che si fa ancor esso di pietre cotte.
Esempio: Galian. B. Vitr. 269: Se mai vi sarà qualche pietra poco cotta nella fornace, col lungo fermento ridotta dall'acqua a spegnersi, si lieviterà egualmente anch'essa.
Definiz: § VII. Detto di vetro, si usò per Fuso, Liquefatto. –
Esempio: Tratt. Art. Vetr. 1: In prima lib. 100 di vetro bianco, e mettilo in uno vaso che regghi al fuoco nel fornello da bicchieri o altro fornello; e quando è cotto, mettivi suso lib. 6 di manganese da orciolaj.
Definiz: § VIII. Detto di zucchero cotto o d'altra sostanza simile, vale Reso denso per l'azione del fuoco, dopo essere stato disciolto nell'acqua. –
Esempio: Ricett. fior. C. 102: La bettonica, lo stecade, la salvia,... per l'aridità loro conviene.... pestarle, e dar loro il zucchero cotto o pesto, aggiuntovi un poco d'acqua della pianta stessa.
Esempio: E Ricett. fior. C. 109: Avvertendo dall'altro canto, che il zucchero o il mele sia tanto cotto, che egli possa conservarsi senza inforzare o muffare.
Definiz: § IX. E per Raffinato, Purificato, detto di nitro cotto o altra simile sostanza. –
Esempio: Stratt. Port. 61: Nitro cotto, il cento a peso lire dua e soldi dodici.
Definiz: § X. Detto di acqua cotta, vale Che è stata fatta bollire, per toglierne ogni crudezza e impurità; ed anche si disse per Decotto. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 8: Ancora la sublimazione e distillazione rettifica l'acque malvage: similmente la decozione; imperocchè l'acqua cotta, secondo quel ch'hanno detto i savj, fa minore inflazione, e più tosto discende.
Esempio: Car. Mattacc. 230: Di che vetro si fanno i caraffoni Da tenere i siroppi e l'acqua cotta?
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 4, 347: Privano il vino [nel colarlo] della forza, e lasciano la leggerezza, come chi porge l'acqua cotta a' malati intemperanti nel ber fresco.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 65: Che direbbe egli allotta Il nemico mortal dell'acqua cotta?
Definiz: § XI. E per Bollito, detto di vino vin cotto o mosto cotto. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 185: L'uva passa, trattene le granella, e con rena, messa nel mosto o vero nel vin cotto, fa il vin grasso e permagnente.
Esempio: Domen. Plin. 748: I [vini] conci con la ragia sono tenuti utili a gli stomachi freddi, ma non a' vomiti, come nè ancora il mosto, nè la sapa, nè il vin cotto.
Definiz: § XII. E pur detto di vino, vale Che è stato governato con uve bollite, affinchè si conservi più a lungo. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 15: Questo oste.... non ha se no vini cotti.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 191: Un vino tutto cotto si rende perpetuo.
Definiz: § XIII. Detto di seta cotta, accia cotta, filo cotto e simile, vale Che è stato fatto bollire, ed è così preparato a ricevere la tintura. –
Esempio: Legg. Band. C. 4, 358: Nessuno filatoraio o torcitore possa in modo alcuno, come di sopra, filare, torcere, o ricevere, seta cruda o cotta, o d'altra ragione, nè filaticci di sorte alcuna, ad alcun'altra persona, che alli soprascritti.
Esempio: Red. Lett. 2, 236: Io per me, bramerei di sapere se quest'accia piovve cruda o cotta, o rozza o curata.
Definiz: § XIV. Trovasi detto anche per Scottato da acqua bollente. –
Esempio: Bern. Orl. 6, 30: Fugge a traverso, che pare un can cotto, Gridando: aiuto.
Definiz: § XV. E per Offeso dal fuoco, Abbruciato, ed anche Scottato dal calore del sole. –
Esempio: Dant. Inf. 15: Ficcai gli occhi per lo cotto aspetto, Sì che il viso abbruciato non difese La conoscenza sua al mio intelletto.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 168: Sentendosi cuocere, ed alquanto movendosi, parve nel muoversi che tutta la cotta pelle le s'aprisse.
Definiz: § XVI. Detto di terra, terreno e simile, vale Disciolto, Ridotto in polvere per l'azione del caldo e del freddo; Incotto. –
Esempio: Tedald. Agric. 66: Sopra detto concime farai mettere uno suolo di terra cotta, mescolata con concime bene spento.
Esempio: Soder. Coltiv. 17: La diritta è far tutti i divelti di estate, nel qual tempo s'incuoce la terra al sole, forse più che per i freddi, divenendo cotta e stritolata.
Esempio: E Soder. Tratt. Arb. 113: Ricoprir le barbe tutte [delle piante] di terra cotta, la quale non è altro che quella terra, che è stata assai allo scoperto, al sole, al freddo, ai ghiacci, all'acqua ed al caldo.
Esempio: Dav. Colt. 511: Metti nel fondo [della fossa] un buon suolo di robaccia e uno di terra cotta,... e segui un suol di roba e uno di terra cotta.
Definiz: § XVII. Cotto dicesi figuratam., e in modo familiare, per Ubriaco; e Cotto stracotto, Cotto spolpato, o spolpo, Cotto maledetto, Cotto come un tegolo, e simili, sono maniere intensive, che valgono Ubriaco in estremo grado. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 19, 133: E quando egli era ubbriaco e ben cotto, E' cicalava per dodici putte.
Esempio: Med. L. Beon. 3, 129: Così al ber costui tanto è corrotto, Che come in viso l'ha guardato un tratto (il Sole che si scuopre dall'Oriente), Non l'ha prima veduto ch'egli è cotto.
Esempio: Machiav. Comm. 93: Tu mi pari cotto.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 342: Alcuno di questi ubbriaconi ben cotti.
Esempio: Red. Ditir. 46: I satiri che avean bevuto a isonne, Si sdraiaron sull'erbetta, Tutti cotti come monne.
Esempio: Salvin. Plat. Dial. 211: Si sentì alla voce ch'egli era Alcibiade cotto spolpo.
Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 3, 129: Non poteva a buona equità ricusar di bere quegli, a cui il bicchiere porgevasi, se non era cotto spolpato.
Esempio: Fag. Rim. 1, 302: Chi torna a casa cotto, o s'è giuocato Col patrimonio suo la nostra dote, Chi ec.
Esempio: Saccent. Rim. 1, 67: Quand'era quasi per finir la festa, Detti in un Lanzo cotto maledetto.
Definiz: § XVIII. E Cotto spolpato, trovasi detto scherzevolmente per Ridotto in estrema miseria; che più comunemente dicesi Decotto. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 56: In quanto a io, non son cotto spolpato.
Definiz: § XIX. Cotto pur figuratam., e in modo familiare, dicesi di persona per Grandemente innamorato; e con maggiore efficacia dicesi anche Cotto spolpo. –
Esempio: Bern. Orl. 27, 45: Comparse Sacripante al primo motto, Anzi pur cenno d'Angelica bella, Come quel ch'è disfatto, non che cotto.
Esempio: Firenz. Rim. 2, 398: Così foss'ella, lei, cotta e disfatta.
Esempio: Cecch. Incant. 1, 2: Io penso.... che voi e lui, per dirvela, Siate di colei cotti, arsi e di cenere.
Esempio: E Cecch. Servig. 1, 2: Ma egli avvien che e' debbe esser già cotto Di costei.
Esempio: Lipp. Malm. 8, 47: Era [il Tura] in bellezze un mostro di natura, Sicchè tutte le donne n'eran cotte.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 2, 4: Sua ma'.... Le sta più dietro a soffiar negli orecchi, S'altri passando le si scuopre cotto Spolpo di lei?
Definiz: § XX. In forza di Sost. L'effetto del cuocere, Cottura. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 238: È ito a casa a far trarre il ventre della bisaccia, e metterlo in una pentola a fuoco; perchè se avesse manco di cotto, che si cuoca.
Definiz: § XXI. E per Roba cotta, cucinata, Vivanda; ma oggi usasi specialmente nelle maniere Qualche cosa di cotto, Nulla di cotto, e simili. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 98: Lasciami mangiare, ch'io muoio di fame, e in tutta questa settimana non ho mangiato di cotto.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 152: Tu getti il sale, e guasti il cotto per forma che.... non posso mangiare.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 153: Questa ria femmina m'ha tolto a consumare; e pare che qui siano le saliere di Volterra, che io non ho potuto due mattine assaggiare il cotto ch'ell'abbia fatto, tanto sale v'ha messo dentro.
Definiz: § XXII. Cotto, dicesi oggi per Quantità di civaie cotte in una volta, come fagiuoli, ceci, lenti e simili.
Definiz: § XXIII. Cotto, dicesi anche per Mosto bollito, con che si governa il vino. –
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 82: Havvi però chi pretende che un vino.... governato col cotto, possa esser nocivo.
Esempio: E Paolett. Oper. agr. 2, 84: Questo metodo di dare al vino il cotto nelle tina si propone per le annate e per tutti quei luoghi, ne' quali mancano l'uve d'una proporzionata maturità.
Definiz: § XXIV. Cotto si disse anche per Scottatura. –
Esempio: Montig. Dioscor. volg. 24 t.: Fermo con la cera [l'olio di fien greco], è buono al cotto ed a' pedignoni.
Esempio: E Montig. Dioscor. volg. 46 t.: Con la loro cocitura si fa fomentazione sul cotto.
Esempio: E Montig. Dioscor. volg. 52 t.: L'ulive insalate, peste, messe sul cotto, non gli lascian levare la vescica.
Definiz: § XXV. Innamorato cotto. –
V. Innamorato.
Definiz: § XXVI. Lavoro di cotto, dicesi dai muratori Qualsivoglia lavoro di terra cotta, come mattoni, embrici, tegoli e simili. –
Esempio: Targ. Viagg. 9, 33: Quali usi si potrebbero fare delle terre e delle arene quali lavori di cotto, quali tinte, quali vernici.
Definiz: § XXVII. Farne delle crude e dette cotte. –
V. Crudo.
Definiz: § XXVIII. Non aver più visto alcuno nè cotto nè crudo, dicesi familiarmente per Non averlo mai più visto.
Definiz: § XXIX. Non la voler più cotta nè più cruda, o solamente Non la voler più cotta, si disse in maniera proverbiale per Voler la cosa com'ella è, senza cercar di meglio. –
Esempio: Carlett. Viagg. 2, 306: Sentito questo saluto da coloro che comandavano, non la vollero, come si dice, più cotta, e parve loro un invito troppo a proposito pel desiderio che avevano di combattere.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 53: Io non la voglio, in quanto a me, più cotta.
Esempio: Not. Malm. 1, 85: Non la voglio più cotta. Per la mia parte mi basta così, nè mi curo di meglio.
Definiz: § XXX. Non patire una cosa nè cruda nè cotta. –
V. Crudo.
Definiz: § XXXI. Non voler più alcuno nè cotto nè crudo, pure in maniera proverbiale, dicesi per Non voler più saper nulla de' fatti suoi, Non volerlo più in alcuna maniera. –
Esempio: Lipp. Malm. 4, 35: Cupido è la mia cara compagnia;... Anzi non è, t'ho detto una bugia, Perch'ei non mi vuol più cotta nè cruda.
Definiz: § XXXII. E Non volere una cosa nè cotta nè cruda, vale Non volersene punto impacciare, Non ne volere saper nulla. –
Esempio: Allor. A. Cap. 406: Ch'io son certo Ch'e' (il cielo) non le può patir (le campane) crude nè cotte.