Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LUSSURIA
Apri Voce completa

pag.565


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
LUSSURIA.
Definiz: Sost. femm. Smoderato appetito di piaceri carnali.
Dal lat. luxuria. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 78: Lussuria è appetito di carnai dilettazione.
Esempio: Dant. Inf. 5: A vizio di lussuria fu sì rotta, Che libito fe' licito in sua legge, Per torre il biasmo in che era condotta.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 70: Lussuria è uno amore di dilettazione disordinato, la quale è secondo il senso del toccare, siccome quello della gola secondo il gusto.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 389: Lussuria.... non lascia l'affetto dimorare in pace; la notte bolle, lo dì angoscia.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 46: La lussuria, nata dentro, stimolava costui.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 155: Lussuria, presa generalmente, è immoderato amore di diletto, secondo il tatto, e questa ha sei specie; cioè soavità di vestimenti ec.
Esempio: E But. Comm. Dant. appr.: E soavità di toccamento di membri che sono atti a generazione, che si chiama coito; e questa ultima spezie strettamente si dice lussuria, ed à sotto di sè queste specie: fornicazione, adulterio, stupro, sacrilegio, incesto e peccato contro a natura.
Esempio: Giacomin. Esort. Vit. crist. 118: Sendo voi ne gli estremi dei vizj, di avarizia, d'ambizione, di gola, o di lussuria, essi che sono nella mediocrità della virtù, v'appariscono nelli estremi opposti.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 505: E benchè ciò in tutti i vizi abbia luogo, massimamente accade nella lussuria; perch'ella più d'ogni vizio ottenebra la ragione.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 344: Dio ha ridotte al niente le principali monarchie della terra per la lussuria.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 362: Oh che fuoco infernale.... ch'è la lussuria!
Definiz: § I. E per Atto lussurioso, Sfogamento di lussuria. –
Esempio: Petr. Vit. volg. 7: Oltr'a l'aver molte nobili donne corrotte, e molte altre lussurie esercitate, si sforzò ec.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 76: A tanto è venuto questo misero difetto, ch'e' giovani tutti se ne guastano, usando la mattina più e più volte bere la malvasìa e altri vini, e poi corrono alla lussuria; e così si guastano e mancano i corpi.
Esempio: Varch. Boez. 124: Colui il quale nelle sozze e sporche lussurie s' attuffa, piglia quei medesimi brutti piaceri che i porci pigliano.
Esempio: Dav. Tac. 1, 242: Tra rio e buono, vivente la madre: crudelissimo e pieno di lussurie nascose, mentre Seiano amò o temè.
Esempio: Forteguerr. Cap. 224: Era cosa da arricciare i capei Il veder fatte prezzo di lussuria Le reliquie de' santi e gli Agnus Dei.
Definiz: § II. E per similit., detto di animali. –
Esempio: Dant. Purg. 26: Nella vacca entrò Pasife, Perchè il torello a sua lussuria corra.
Esempio: Savonar. Pred. 17: Nella lussuria li animali procedono ordinatamente secondo li tempi debiti; ma lo uomo, pieno di assai disordini, non serva tempo, nè vaso, nè modi, che sono disonesti a dirli.
Definiz: § III. In più largo senso, vale Uso smoderato di cose deliziose, Lusso; ma non userebbesi che in nobile scrittura. –
Esempio: Dant. Parad. 19: Vedrassi la lussuria e 'l viver molle Di quel di Spagna e di quel di Buemme.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 3: L'usare cibi cotti si è appo loro riputato lussuria.
Esempio: Petr. Rim. 2, 272: Di vin serva, di letti e di vivande, In cui lussuria fa l'ultima prova.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 69: Ottimi vini temperatissimamente usando, ed ogni lussuria fuggendo..., si dimoravano.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 155: Lussuria.... à sei specie, cioè soavità di vestimenti, e soavità di diletti, e soavità d'unguenti, soavità di bagni, ec.
Esempio: E But. Comm. Dant. 2, 163: Lussuria non sta solamente nel coito, ma in ogni superchio uso de le cose naturali.
Esempio: Cas. Pros. 3, 134: Signor sì, che son troppi cento scudi di patto fatto, perchè non si scrive parte di essi a cortesia, ma tutto a vizio e lussuria.
Esempio: Tass. Lett. 1, 41: Si conterebbe la considerazione de l'arti; così di quelle che sono necessarie al vivere o al ben vivere, come di quelle che sono state trovate per pompa e per lussuria de gli uomini.
Definiz: § IV. E figuratam., per Abbondanza, Superfluità. –
Esempio: Pallad. Agric. 84: Elle (le lenticchie) si corrompono per lussuria d'amore.
Definiz: § V. Lussuria, parlandosi di piante, biade, e vegetabili in genere, e in particolare del grano, vale Soverchio e prematuro rigoglio, pel quale crescono da principio a dismisura, poi d'un tratto piegatisi a terra, senza giungere a perfetta maturazione. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 126: Questa (la lente) vuole aver luogo sottile e risoluto, o grasso, ma secco; imperocchè dalla lussuria e umore si corrompe.
Esempio: Domen. Plin. 581: Fra i vizj delle biade ancora è la lussuria, cioè quando ricaggiono aggravate dalla troppa fertilità.
Esempio: E Domen. Plin. 582: La lussuria delle biade si reprime solamente a mettere le bestie a pascer l'erba ancora tenera.
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 41: La lussuria del grano è una spezie di sterilità, perchè per essa le biade, prostrandosi, tratte in terra dall'altezza, a cui le aveva condotte il troppo loro vigore, si fanno i lor granellini più lunghi, ma con pochissima polpa.
Esempio: E Ginann. Malatt. Gran. 352: Ma la troppo grande abbondanza di germinazione cagionata dalla troppa quantità di sali fecondanti della terra, può affamare, per dire così, la pianticella del grano, onde non compia la maturazione, e sì quella malattia far nascere, che abbiamo chiamata lussuria.
Definiz: § VI. Far lussuria, vale Usare carnalmente. –
Esempio: Cess. Scacch. volg. 128: Plinio dice che, dalle femmine in fuori, pochi animali fanno lussuria, essendo gravidi.
Definiz: § VII. Ricetta da lussuria, si usò a denotare Cosa che valga ad eccitare l'appetito venereo. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 342: Nella selva che Agusto piantò intorno al lago navale fece rizar camere e taverne, e vendere ricette da lussuria (il lat. ha: irritamenta luxus).
Definiz: § VIII. Figuratam. e per ischerzo, trovasi per Persona brutta o vecchia, e quindi contro ogni tentazione carnale. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 132: Staremo in un letto tutti quanti: E leverenci santi, Non che pudichi; e non ci sarà furia, Sendo tutti ricette da lussuria.