Lessicografia della Crusca in rete

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PORGERE
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PORGERE.
Definiz: Approssimare che che sia tanto a uno, ch'e' possa arrivarlo. Lat. porrigere.
Esempio: Bocc. Introd. n. 15. Li quali, quasi di niuna altra cosa servieno, che di porgere alcuna cosa dagl'infermi addomandata.
Esempio: Dan. Purg. 1. Porsi ver lui le guance lagrimose.
Definiz: ¶ Per dare, apportare. Lat. afferre.
Esempio: Dan. Par. 26. Am'io cotanto, Quanto da lui a lor di bene è porto.
Esempio: Bocc. proem. n. 3. Nella qual noia, tanto refrigerio mi porsero i piacevoli ragionamenti d'alcuno amico.
Esempio: E Bocc. Introd. n. 35. Quello fare, che più di diletto lor porgono.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 56. Il qual porgendole desiderio delle sue acque, non iscemava la sete.
Esempio: E Bocc. n. 18. 8. Consiglio, e aiuto in quello, che io vi domanderò, mi porgiate.
Esempio: Petr. canz. 20. 2. Questa speranza ardíre Mi porse a ragionar.
Esempio: E Petr. canz. 17. 2. Porgesse alcun diletto, Qualche dolce mio detto.
Esempio: Dan. Purg. 17. Chi muove te, se 'l senso non ti porge [cioè rappresenta]
Definiz: Porger preghi, pregare.
Esempio: Dan. Purg. 30. E a colui, che l'ha quassù condotto Li preghi miei, piangendo, furon porti.
Definiz: Porgere orecchi, non ricusar d'ascoltare. Lat. aures praebere.
Esempio: Bocc. n. 81. 3. Ed avendo ella ad esse men saviamente più volte gli orecchi porti.
Definiz: Porger gli occhi, fisamente guardare. Lat. fixis oculis intueri.
Esempio: Petr. Son. 131. Nel fondo del mio cuor gli occhi tuoi porgi.
Definiz: Bel porgere, e mal porgere, vale buona, o cattiva maniera nelle azioni, e nelle parole. I Retorici dicono in latino. Bona pronunciatio, mala actio.