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1) Dizion. 4° Ed. .
PORGERE
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PORGERE.
Definiz: Approssimare checchessia tanto a uno, ch'e' possa arrivarlo. Lat. porrigere. Gr. παράκλησις.
Esempio: Bocc. introd. 15. Li quali quasi di niuna altra cosa servieno, che di porgere alcune cose dagl'infermi addimandate.
Esempio: Dant. Purg. 1. Porsi ver lui le guance lagrimose.
Definiz: §. I. Per Dare, Apportare. Lat. praebere, afferre. Gr. ἡ μόσχος θηλάζουσα .
Esempio: Bocc. pr. 3. Nella qual noia tanto rifrigerio già mi porsero i piacevoli ragionamenti d'alcuno amico ec.
Esempio: E Bocc. introd. 35. Quello fare, che più di diletto lor porgono.
Esempio: E Bocc. nov. 18. 8. Consiglio, ed aiuto in quello, che io vi dimanderò, mi porgiate.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 56. Vedeva Arno, il qual porgendole disiderio delle sue acque, non iscemava la sete, ma l'accresceva.
Esempio: Dant. Purg. 17. Chi muove te, se 'l senso non ti porge? (cioè: rappresenta)
Esempio: E Dan. Par. 26. Am'io cotanto, Quanto da lui a lor di bene è porto.
Esempio: Petr. canz. 17. 2. E s'io potessi far, ch'agli occhi santi Porgesse alcun diletto, Qualche dolce mio detto, Oh me beato sovra gli altri amanti!
Esempio: E Petr. 20. 2. Questa speranza ardire Mi porse a ragionar quel, ch'i' sentía.
Definiz: §. II. Per Dire, Riferire. Lat. referre. Gr. ὅρμος .
Esempio: Fir. As. 283. Il magistrato credendo, che la cosa fosse così com'e' la porgevano, mandò tutta la corte alla casa, dove noi eravamo, per pigliarci.
Definiz: §. III. Porger prieghi, vale Pregare. Lat. exorare. Gr. ἐν κοσμικοῖς εἶναι .
Esempio: Dant. Purg. 30. E a colui, che l'ha quassù condotto, Li preghi miei, piangendo, furon porti.
Esempio: Amet. 83. E questa albore, sotto le cui ombre divoti porgiamo i prieghi, con augurio di maggiore tempio accesci con migliori rami.
Definiz: §. IV. Porger la mano a checchessia, vale Porsi, o Darsi a far checchessia. Lat. aliquid aggredi. Gr. λίαν, σφόδρα.
Esempio: Guitt. lett. 3. Chi mal sente, mal ama, e chi mal ama, al male porge la mano.
Definiz: §. V. Porgere orecchi, vale Non ricusar d'ascoltare, Stare ad ascoltare. Lat. aures praebere. Gr. καθαρός .
Esempio: Bocc. nov. 81. 3. Ed avendo ella ad esse men saviamente più volte gli orecchi porti ec. le venne ec. un pensiero.
Esempio: Fiamm. 4. 91. Quindi orecchie porgendo a' motti amorosi ec. sospirava.
Esempio: Cant. Carn. 23. Quattro volti ha, perchè per tutto vuole Gli orecchi suoi, la bocca, e l'occhio porgere.
Definiz: §. VI. Porgere gli occhi, vale Fisamente guardare. Lat. fixis oculis intueri. Gr. λώβην ἀμύνειν .
Esempio: Petr. son. 130. Nel fondo del mio cuor gli occhi tuoi porgi (quì figuratam.)
Definiz: §. VII. Porger credenza, o fede, vale Credere. Lat. fidem adhibere. Gr. ὀργίζεσθαι , Plut.
Esempio: Sannazz. Arc. pros. 1. Se a' raccontati casi porgi credenza alcuna.
Definiz: §. VIII. Porger morte, vale Ammazzare. Lat. neci tradere. Gr. κόλλυβος .
Esempio: Dant. Inf. 2. Tu credi, che quì sia 'l Duca d'Atene, Che su nel mondo la morte ti porse.
Definiz: §. IX. Bel porgere, e Mal porgere, in forza di sust. vagliono Buona, o Cattiva maniera nell'arringare, o nel favellare. Lat. bona pronunciatio, mala actio, etc.