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Dizion. 3° Ed. .
FORAME
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FORAME.
Definiz: | Buco piccolo. Lat. foramen. |
Esempio: | Cr. 9. 95. 4. Le pecchie, ec. i forami grandi, verso 'l verno, di cera riturano.
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Esempio: | Virg. Eneid. M. Vengono al luogo, dove sono certi forami, e altrettante boci,
risponsi della Sibilla. |
Esempio: | Cr. 4. 44. 1. Prendi la vitalba colle sue radici, e sotto la botte poni le radici
sotterra, sicche elle vengano diritto al forame della botte. |
Esempio: | Volgar. Ras. Quando la pupilla, cioè il forame, che è nel nero dell'occhio a tanto
appare, che si allarghi. |
Esempio: | E Volgar. Ras. altrove. I forami del naso, andando in su, in
due si dividono. |
Definiz: | §. Forame: oggi comunemente si dice del Buco del culo dell'huomo. Lat. anus,
podex. |
Definiz: | E per tutto il culo. |
Esempio: | Burch. Non hai danari? grattati il forame. |
Definiz: | §. Forame: Finestra, apertura. Lat. fenestra. |
Esempio: | Dan. Inf. 27. Così per non aver via, ne forame, ec. Si convertivan le parole
grame. |
Esempio: | E Dan. Inf. Cant. 33. M'avea mostrato per lo suo forame Più
lune già. |
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