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Dizion. 5° Ed. .
FORAME.
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FORAME. Definiz: | Sost. masc. Lo stesso che Foro, Buco; ma oggi è voce non comune. |
Dal lat. foramen. – Esempio: | Benciv. Ras.: Quando la pupilla, cioè il forame, ch'e è nel nero dell'occhio, a tanto appare che si allarghi. | Esempio: | E Benciv. Ras. altrove: I forami del naso, andando in su, in due si dividono. | Esempio: | E Cresc. Agric. volg. 488: I forami grandi, verso il verno, di cera [le pecchie] riturano. | Esempio: | Pallad. Agric. 43: Se vuoli spegnere le formiche, tolli origano e solfo, e pestali insieme, e gitta sul forame delle formiche. | Esempio: | E Pallad. Agric. appr.: Alcuni chiudono i forami de' topi con foglie d'ebbio; i topi le rodono per uscirne fuori, e muoiono. | Esempio: | E Pallad. Agric. 47: I forami là onde elle (le api) entrano ed escono, sieno stretti e piccioli, e sieno tutti volti al meriggio. E se sono in luogo ventoso, facciansi loro alto muro per pareti. E abbi due o tre forami stretti per ciascuna arnia; sicchè non vi possano entrare più grossi corpi che quegli dell'api. | Esempio: | E Pallad. Agric. 144: Altri sono che riempiono i forami loro (delle talpe) di rubrica e cocomeri agresti. | Esempio: | Cavalc. Esp. Simb. 1, 426: Tenebre non è se non difetto di luce, come silenzio è privazione di voce, e forame difetto di materia. |
Definiz: | § I. E per Apertura; ed altresì per Fessura, o simile. – |
Esempio: | Dant. Inf. 27: Così, per non aver via nè forame Dal principio del fuoco, in suo linguaggio Si convertivan le parole grame. | Esempio: | E Dant. Inf. 33: Breve pertugio dentro dalla muda.... M'avea mostrato per lo suo forame Più lune già. | Esempio: | Virg. Eneid. R. 128, 3: Vegno al luogo, dove sono certi forami e altrettante boci, risponsi della Sibilla. | Esempio: | Bibb. N. 5, 626: Dalla fenestra della mia casa, per i forami, io vidi uno giovane. |
Definiz: | § II. Forame, dicesi in modo basso per Ano; ed altresì per Deretano. – |
Esempio: | Burch. Son. 1, 102: Non hai danari? grattati il forame. | Esempio: | Lipp. Malm. 6, 27: Ti gratterai (dic'ella) nel forame, Perch'io non ho qui roba da gabella. | Esempio: | Not. Malm. 2, 464: Ti gratterai il forame. Per beffar uno, che dandosi a credere d'aver fatto qualche guadagno a spese e dispetto nostro, e non l'ha fatto, diciamo: Tu ti gratterai il forame. Qui vuol dire: Tu credevi di aver guadagnato il quarto, che tocca alle spie, ma non è stato vero. |
Definiz: | § III. Onde Avere nel forame alcuno, vale Averlo in uggia, Disgradirlo. – |
Esempio: | Grazz. Rim. V. 244: E voi ho nel forame, Sendo rotto d'amor l'aspro legame. |
Definiz: | § IV. E Fiutare il forame ad alcuno, vale Andargli dietro dietro. – |
Esempio: | Cecch. Donz. 1, 2: O indovinando dove sia 'l padrone, O aspettando che egli arrivi, o vero A fiutarli il forame tutto 'l giorno. |
Definiz: | § V. Forame ovale, Term. d'Anatomia. Apertura che passa dalla vena cava nella vena polmonare del feto. – |
Esempio: | Red. Cons. 1, 266: Ora nel più basso luogo, dove son uniti questi due tronchi della vena cava e dell'arteria venosa, vi è il forame ovale, onde il sangue, venendo per la vena cava, entra pel forame ovale nell'arteria venosa, e da essa arteria venosa passa nel sinistro ventricolo del cuore; e dal sinistro ventricolo del cuore entra nell'arteria magna, e dall'arteria
magna scorre per tutto il corpo. | Esempio: | Ginann. Malatt. Gran. 344: Dopo che Leon Botallo d'Asti nell'anno 1562 ci descrisse l'uso del forame ovale, noi sappiamo ch'egli è quell'organo che serve per la circolazione del sangue nel feto, finchè sieno messi in moto i polmoni. |
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