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1) Dizion. 5° Ed. .
ASPRO, e talvolta ASPERO.
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ASPRO, e talvolta ASPERO.
Definiz: Add. Dicesi più specialmente del sapore di frutte, uve e simili, che per una certa agrezza cagionano una spiacevole sensazione all'organo del gusto.
Dal lat. asper. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 171: L'uve, le quali conservar vogliamo, si voglion coglier sanza guastarle, che non sieno per acerbezza aspre, nè per maturezza magagnate.
Esempio: Soder. Coltiv. 118: La barbarossa, la rimaldessa, il sangiogheto aspro a mangiare, ma sugoso e pienissimo di vino.
Esempio: Sassett. Lett. 413: Sopra le quali [foglie] vengono alcune nascenze tonde e rosseggianti,.... e sono aspre al gusto.
Esempio: Red. Ditir. A. 20: Può essere che tal vino fosse fatto da quell'uve d'aspro sapore, mentovate dallo stesso Plinio.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 131: Non ti so dir il vin che m'ha bevuto, Questo, dicendo, è aspro, e questo parmi Soave più.
Definiz: § I. Per Scabro, Irto. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 62: Questo orrido cominciamento vi fia non altramenti che a' camminanti una montagna aspra ed erta.
Esempio: Sien. Marian. 109: Questa montagna è ripidissima, ed è delle più aspre cose che mai io vedessi.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 62: Indi veloce allor l'aspra montagna Passa, oppressando la nivosa fronte, Che dal nostro terren Francia scompagna.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 475: La superficie di questo nostro globo non è tutta scabrosa e aspera, ma vi sono grandissime piazze ben lisce.
Esempio: E Galil. Comm. ep. 2, 287: Veggonsi [nella luna] alcune cavità; ma che siano terse, sicchè a guisa di specchi cavi possano ripercuotere i raggi, ciò è alienissimo dal mio detto e dal mio credere; ma stimo tutte queste figure esser ruvide, aspre, ed in somma quali in terra se ne veggono naturalmente e rozzamente composte.
Definiz: § II. Per Ruvido, Spiacevole al tatto: contrario di Liscio o di Morbido. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 38: Questi vestimenti di drappo così belli, che noi portiamo, ci sono dati da Dio in iscambio delle aspre toniche, le quali noi pazientemente portavamo nella Religione.
Esempio: Petr. Rim. 42: E i naviganti in qualche chiusa valle Gettan le membra, poi che 'l sol s'asconde, Sul duro legno e sotto l'aspre gonne.
Esempio: Zibald. Andr. 119: Chi ha i capelli forti e aspri, e chi hae il corpo diritto,.... dee essere ardito e prode.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 13: Ruvidi e aspri son quelli [fusti] della pastinaca.
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 45: La parte concava è tutta per lo più, ma non sempre, incrostata, e ripiena di una bianchissima, talvolta aspra e talvolta liscia, congelazione quasi cristallina.
Definiz: § III. Per Ispido, Pungente. –
Esempio: Dant. Inf. 13: Non han sì aspri sterpi nè sì folti Quelle fiere selvagge.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 37: Portava a carne ciliccio aspro, e di sopra era vestito di pelle.
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 65: Tu sai bene come in tra l'aspre spine sta nascosa la bella rosa.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 225: Dice lo maestro,.... che 'l ranno è una spina molto aspera e molto pungente.
Definiz: § IV. Per Malagevole. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 2, 20: Insuave e aspera ci fa parere la via delle virtù la lunga usanza del peccare.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 64: La paura delle guerre costrinse [quegli uomini] ad abitar volentieri ne' luoghi forti ed aspri.
Esempio: Caran. Polien. Strat. 117: Essendo stato vinto Ificrate, con pochi de' suoi soldati se ne fuggì in certo luogo aspero e pieno d'alberi.
Definiz: § V. Aspro, aggiunto di terreno, vale Di difficile cultura. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 107: Sia alto [il campo] e aspro, ma boscoso e erboso.
Esempio: Soder. Coltiv. 28: Dove sia difficile e rozzo e aspro terreno, s'impiastri di bovina il magliuolo.
Esempio: E Soder. Coltiv. 123: Io ho provato in certi terreni salvatichi, aspri, magri, sassosi e cattivi, a piantare di queste salvatiche viti.
Definiz: § VI. Detto di tempo, stagione, e simili, vale Rigido. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 574: E se quivi sarà il verno piacevole, lasceremvi aperte le viti; e se forte e aspro, ricopriremle innanzi che venga il freddo.
Esempio: Petr. Rim. 30: Dal pigro gelo, e dal tempo aspro e rio, Difendi or l'onorata e sacra fronde.
Esempio: Dav. Tac. 2, 248: L'aria, per le spesse pioggie e nebbie, v'è torbida; freddi non aspri.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 326: E se il Centauro appare Nell'aspro ciel, dono alle fiamme il bosco.
Esempio: Bentiv. G. Lett. 36: La qual resoluzione presi, per far il viaggio in carrozza, e fuggire in quest'aspra stagione le alpi degli Svizzeri.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 1: Seccando le paludi, dirizzando i fiumi, diradando le selve,.... prepararono a se medesimi un clima meno aspro.
Definiz: § VII. Detto di vento aspro, vale Impetuoso. –
Esempio: Ovid. Pist. 184: Molto mi contenterò, che insieme mi ritengano gli aspri venti e le tenere braccia.
Definiz: § VIII. Aspro, dicesi per similit. anche de' suoni che fanno spiacevole sensazione sopra l'organo dell'udito. –
Esempio: Dant. Inf. 32: S'io avessi le rime ed aspre e chiocce, Come si converrebbe al tristo buco ec.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 315: Quali coll'accento aspro e ruvido l'arruginiscono, come sono i Romani.
Esempio: Savonar. Pred. 5: Una cosa aspra si scrive e pronunzia con un vocabulo aspro, e la cosa piacevole con un vocabulo dolce.
Esempio: Cas. Pros. 2, 62: La voce non vuole essere nè roca nè aspera.
Esempio: Salv. Avvert. 168: Le cui pronunzie son queste,.... z semplice, z aspra, z sottile, z rozza.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 29: Le parole son sigillo ed impronta delle cose medesime, cui esse affigurano,.... impiegando lettere o aspre o lisce, secondo i suggetti.
Esempio: Parin. Poes. 15: Misere labbra, che temprar non sanno Con le galliche grazie il sermon nostro, Sì che men aspro a' dilicati spirti E men barbaro suon fieda gli orecchi.
Definiz: § IX. Aspro, dicesi altresì di Ciò che fa una spiacevole sensazione sull'organo della vista: ma non si usa che parlando di cose di belle Arti. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 4, 141: Non fece già così poi nel colorire le sue opere, le quali facendo alquanto crudette ed aspre, diminuì gran parte della bontà e grazia di quelle.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 4, 226: Nasce ciò dalla facilità del buono, che non si rende aspro e duro agli occhi, come le cose stentate e fatte con difficultà molte volte si rendono.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 7, 6: I quali [pittori], per isforzarsi, cercavano fare l'impossibile dell'arte con le fatiche, e massime negli scorti e nelle vedute spiacevoli, che sì come erano a loro dure a condurle, così eran aspre a vederle.
Definiz: § X. Figuratam. Aspro, aggiunto d'uomo, vale Zotico, Intrattabile, Acerbo. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 51: Non era Antonio, come suole addivenire a quelli che stanno solitarj per lo diserto, aspro e rigido, nè salvatico, ma tutto giocondo e affabile e grazioso.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 126: Riconoscendo la bontà di Dio e la sua fragilità, diventò, d'aspro, umile.
Esempio: Varch. Stor. 2, 124: E come il Soderino essere stato troppo dolce e troppo rispettivo, così il Carduccio essere troppo aspro e troppo risoluto.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 403: Ne' palazzi alteri Serva farà sua libertade a cenno D'aspro signor, per adunar moneta.
Definiz: § XI. Per Mordace, Che usa asprezza nel parlare, o nel riprendere. –
Esempio: Giamb. Onest. Vit. volg. 53: Non sii riprenditore troppo aspro, ma insegna senza rimprocci.
Esempio: Dant. Rim. 144: Così nel mio parlar voglio esser aspro, Com'è negli atti questa bella pietra.
Definiz: § XII. Per Animoso, Fiero. –
Esempio: Vill. G. 184: Questo Carlo fu savio, di sano consiglio, prode in arme e aspro, e molto temuto e ridottato da tutti li re del mondo.
Esempio: Liv. Dec. 1, 140: Aspurio.... comandò che egli fosse presto ed apparecchiato insieme con una compagnia di giovani aspri e combattitori.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 14, 202: Tra gli altri un cavalier di gran coraggio, Aspro nel guerreggiar, caldo d'ingegno.
Definiz: § XIII. Aspro, detto d'animale, vale Fiero, Crudele. –
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 65: Spesse volte sotto pelle d'agnello sta celato l'aspro lupo.
Esempio: Petr. Rim. 1, 23: Non credo che pascesse mai per selva Sì aspra fera.
Definiz: § XIV. Vale anche Molesto, Fastidioso. –
Esempio: Senec. Pist. R. 147, 3: Una bestiuola si chiama per li Romani assillo;.... questa è una maniera di mosca, ch'è molto aspra e noiosa a' buoi.
Definiz: § XV. Aspro, detto di lingua, parole, motti, riprensioni, e simili, vale Acre, Duro, Mordace, Pungente. –
Esempio: Dant. Inf. 11: Quei della palude pingue, Che mena 'l vento, e che batte la pioggia, E che s'incontran con sì aspre lingue ec.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 252: Così e molto più voler dire ed udire dottrine curiose, lassando le utili, quantunque amare e aspere ci paiano, perchè ci riprendono.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 7: Ed ecco che contro a lui ancora sopravvengono gli amici con aspra correzione.
Esempio: Mott. Filos. 159: L'altro vizio è ausare aspre parole.... Le parole dolci e umili rivocano l'ira, e la cattiva parola ripiglia lo romore e la briga.
Esempio: Alf. Trag. 1, 105: Quanto mal chiuso fiele entro a' tuoi detti Aspri traluce!
Esempio: Mont. Iliad. 5, 612: Sarpedon con aspre Rampogne allora rabbuffando Ettorre, Dove andò, gli dicea, l'alto valore, Che poc'anzi t'avevi?
Definiz: § XVI. Aspro, in significato di Severo, Rigoroso. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 12: L'uomo giudichi se medesimo col giudicio della penitenza, acciocchè Dio nol giudichi colla severa ed aspra giustizia.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 80: Fu già uno statuto nel vero non men biasimevole che aspero, il quale.... comandava che fosse arsa quella donna, che ec.
Definiz: § XVII. Per Rigido, Austero. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 390: Acciocch'elli paia uomo d'aspra vita, porta li capelli grandi per parere che non curi delle dilettazioni temporali e corporali.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 65: Cominciò a far, per sembianti, un'aspra vita.
Esempio: Car. Eneid. 8, 485: E 'l vitto loro Era di cacciagion, d'erbe e di pomi; E la lor vita, aspra, innocente e pura.
Esempio: Alf. Trag. 1, 58: D'aspra virtù gli alteri sensi Lascia.
Definiz: § XVIII. Per Disagiato. –
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 2: La quale [solitudine] per ardore del sole incende tutti, ed è di aspero abitamento a' monaci.
Definiz: § XIX. Per Penoso, Tormentoso; così al proprio, come al figurato. –
Esempio: Vill. G. 495: Il qual tradimento fu scoperto, e li assassini giudicati ad aspra morte.
Esempio: Petr. Rim. 9: Se la mia vita dall'aspro tormento Si può tanto schermire e dagli affanni.
Esempio: E Petr. Rim. 59: Via corta e spedita Trarrebbe a fin quest'aspra pena e dura.
Esempio: Dav. Tac. l, 36: Dove ancora stavano intorati per l'aspro gastigo e per la rea coscienza.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 21: Ed ella a dir prendea.... E della falce rea La piaga aspra e sanguigna.
Esempio: Mont. Iliad. 10, 1: Tutti dormian,.... Ma non l'Atride Agamennon, cui molti Toglieano il dolce sonno aspri pensieri.
Definiz: § XX. Per Fiero, Impetuoso, Violento. –
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 51: Con pugni aspri e collate il batto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 65: L'un quinci il punge, e l'altro quindi afferra; Egli s'arrosta e fa lor aspra guerra.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 37: Tace; e percossa tira aspra e mortale, Che le piastre e le maglie insieme spezza.
Definiz: § XXI. Aspro, aggiunto di reggimento, vale Crudo, Spietato, Tirannico. –
Esempio: Vill. G. 3, 44: E il detto messer Giacche cominciò in Fiandra aspra signoria, e raddoppiare sopra il popolo assise e gabelle e male tolte, onde il popolo forte si tenea gravato.
Definiz: § XXII. Aspro, in forza di Sost., per Asprezza. –
Esempio: Esop. Fav. M. 157: Io (parla la lima) castigo la grossezza di ciascun ferro, appianando qualunque aspro, e scortando qualunque troppo lungo.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 176: Entrossi subito nell'aspro della montagna.