Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
FORESE
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FORESE.
Definiz: Che sta fuor della Città, Contadino. Latin. agrestis, rusticus.
Esempio: Arrigh. D. Avvegnachè sia nato dí vile, e forese sia la mia generazione.
Esempio: M. V. 1. 47. E a non lasciare a' foresi portare alcuna roba in quella terra.
Esempio: Cr. 3. 17. 5. Il seme della saggina, ec. e massimamente è buono a' foresi, che di continue fatiche s'esercitano.
Esempio: E Cr. lib. 9. 99. 4. Radici d'erba, che da' foresi si chiama amello.
Esempio: Cron. Morel. Le loro femmine sono belle foresi, liete, e piacevoli, tutte innamorate.
Esempio: Franc. Sacch. Si vestì come una forese, e soggolato, che s'ebbe, si mise paglia, e panni in seno, faccendo vista d'esser pregna.
Esempio: Cant. Carn. tit. Canto delle foresi di Narcetri.
Esempio: E Cant. Carn. appresso Di Narcetri noi siam tutte; L'arte nostra esser forese.