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PORTARE
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PORTARE.
Definiz: Trasferire una cosa di luogo a luogo, reggendola, tenendola, o sostenendola. L. ferre, portare, gerere.
Esempio: Boc. n. 7. 8. Seco pensò di portar tre pani.
Esempio: E Bocc. n. 87. 6. Il lupo se le fu avventato alla gola, e, presala forte, la cominciò a portar via.
Esempio: E Bocc. Introd. n. 13. Portando nelle mani chi fiori, chi erbe odorifere, e chi diverse maniere di spezieríe.
Esempio: Tes. Br. 4. 7. E gl'ingenera, e porta dieci mesi, e quando gli ha fatti, ed ella gli nutrica del suo latte [cioè gli tien nel ventre]
Esempio: Dan. Purg. c. 2. E come a messaggier che porta ulivo Tragge la gente.
Esempio: E Dan. Purg. cant. 5. Tu te ne porti di costui l'eterno.
Esempio: E Dan. Purg. cant. 7. Che Molta in Albia, ed Albia in Mar ne porta.
Definiz: ¶ Per simil.
Esempio: Bocc. n. 47. 16. Sì come la fama l'aveva portata per tutto.
Esempio: E Bocc. nov. 19. 29. E seco pensò di non lasciargliele portare impunita.
Definiz: ¶ Per produrre. Latin. parturire.
Esempio: Bocc. n. 100. 13. Poichè vedevano, ch'ella portava figliuoli.
Esempio: Tes. Br. 1. 25. E della sua moglie Sarra, perch'ella non portava figliuoli, ne non aveva anche avuti.
Esempio: Dan. Purg. c. 1. Questa isoletta intorno ad imo ad imo, ec. Porta de' giunchi, sovra 'l molle limo.
Esempio: Boccac. n. 96. 11. Pieni di varj frutti, secondo che la stagion portava.
Definiz: ¶ Tal volta, per tenére. Lat. habere, tenere.
Esempio: Dan. Purg. c. 11. Onde portar conviemmi il viso basso.
Esempio: E Dan. Purg. cant. 13. E porti gli occhj sciolti, Sì come io credo, e, spirando, ragioni.
Esempio: Petr. canz. 18. 1. Ch'ho portate nel cuor gran tempo ascose.
Esempio: E Petr. Son. 89. La donna, che 'l mio cuor nel viso porta.
Esempio: Dan. Par. 21. Dentro al cristallo, che 'l vocabol porta, Cerchiando 'l Mondo del suo chiaro duce.
Esempio: E Dan. Purg. 12. Sovra i sepolti le tombe terragne Portan segnato quel ch'egli era pria.
Definiz: Portare affezione, odio, opinione, speranza, amore, e altri, si converte in AVERE. Lat. prosequi, odio, benevolentia, ec.
Esempio: Dan. Purg. c. 8. A' miei portai l'amor, che quì raffina.
Esempio: Bocc. proem. n. 3. Io porto fermissima opinione, ec.
Esempio: E Bocc. n. 4. Per benevolenza da loro a me portata.
Esempio: E Bocc. nov. 51. 2. Nimicizia singulare, che a' nostri secoli sia portata da' Cieli.
Esempio: E Bocc. nov. 20. 12. Simil dolore non senti' mai a quello, ch'io ho poscia portato, ch'io ti perdei.
Definiz: ¶ Per importare. Lat. referre.
Esempio: Dan. Purg. 4. Ed ei. Fratè, l'andare in sù, che porta?
Esempio: Dan. Inf. c. 24. Lo sito di ciascuna valle porta [cioè è disposto, situato, e accomodato]
Definiz: ¶ Per comportare, sopportare.
Esempio: Passav. 162. E se 'l confessoro lo riprende de' suo' vizj, portilo pazientemente.
Esempio: Bocc. n. 77. 19. Ma sai che è, portatelo in pace, che quello, che stanotte non è potuto essere, sarà un'altra volta.
Definiz: ¶ In signif. neutr. pass. procedere. Lat. se gerere.
Esempio: Bocc. n. 80. 22. Male hai fatto, male ti se portato, male hai i tuoi maestri ubbiditi.
Esempio: Albert. cap. 24. Bene reggergli, e governargli, e con loro pietosamente portarti.
Definiz: Della Differentia tra, portare, e recare, vedi lo 'nfarinato Sec. c. 303.
Definiz: Portare arme. Essere armato.