1)
Dizion. 1° Ed. .
PORTARE
Apri Voce completa
pag.638
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
PORTARE.
Definiz: | Trasferire una cosa di luogo a luogo, reggendola, tenendola, o sostenendola. Lat. ferre,
portare, gerere. |
Esempio: | Boc. n. 7. 8. Seco pensò di portar tre pani |
Esempio: | E Bocc. nov. 87. 6. Il lupo se le fu avventato alla gola, e,
presala forte, la cominciò a portar via. |
Esempio: | E Bocc. Introd. n. 13. Portando nelle mani chi fiori, chi
erbe odorifere, e chi diverse maniere di spezieríe. |
Esempio: | Tes. Br. 4. 7. E gl'ingenera, e porta dieci mesi, e quando gli ha fatti, ed ella
gli nutrica del suo latte [cioè gli tien nel ventre] |
Esempio: | Dan. Purg. c. 2. E come a messaggier che porta ulivo Tragge la gente.
|
Esempio: | E Dan. Purg. cant. 5. Tu te ne porti di costui l'eterno.
|
Esempio: | E Dan. Purg. cant. 7. Che Molta in Albia, ed Albia in Mar ne
porta. |
Esempio: | Bocc. n. 47. 16. Sì come la fama l'aveva portata per tutto. |
Esempio: | E Bocc. nov. 19. 29. E seco pensò di non lasciargliele portare
impunita. |
Definiz: | ¶ Per ingenerare, produrre. Lat. gignere, parturire. |
Esempio: | Bocc. n. 100. 13. Poichè vedevano, ch'ella portava figliuoli. |
Esempio: | Tes. Br. 1. 25. E della sua moglie Sarra, perch'ella non portava figliuoli, ne non
aveva anche avuti. |
Esempio: | Dan. Purg. c. 1. Questa isoletta intorno ad imo ad imo, ec. Porta de' giunchi,
sovra 'l molle limo. |
Esempio: | Bocc. n. 96. 11. Pieni di varj frutti, secondo che la stagion portava.
|
Definiz: | ¶ Tal volta, per tenére. Lat. habere, tenere. |
Esempio: | Dan. Purg. c. 11. Onde portar conviemmi il viso basso. |
Esempio: | E Dan. Purg. cant. 13. E porti gli occhi sciolti, Sì come io
credo, e, spirando, ragioni. |
Esempio: | Petr. canz. 18. 1. Ch'ho portate nel cuor tempo ascose. |
Esempio: | E Petr. Son. 89. La donna, che 'l mio cuor nel viso porta.
|
Esempio: | Dan. Par. 21. Dentro al cristallo, che 'l vocabol porta, cerchiando 'l Mondo del
suo chiaro duce. |
Esempio: | E Dan. Purg. 12. Sovra i sepolti le tombe terragne Portan
segnato quel ch'egli era pria. |
Definiz: | ¶ Portare affezione, odio, opinione, speranza, amore, e altri, si converte in AVERE. L.
prosequi odio, benevolentia, ec. |
Esempio: | Dan. Purg. c. 8. A' miei portai l'amor, che quì raffina. |
Esempio: | Bocc. proem. n. 3. Io porto fermissima opinione, ec. |
Esempio: | E Bocc. n. 4. Per benevolenza da loro a me
portata. |
Esempio: | E Bocc. nov. 51. 2. Nimicizia singulare, che a' nostri secoli
sia portata da' Cieli. |
Esempio: | E Bocc. nov. 20. 12. Simil dolore non senti' mai a quello,
ch'io ho poscia portato, ch'io ti perdei. |
Definiz: | ¶ Per importare. Lat. referre. |
Esempio: | Dan. Purg. 4. Ed ei. Frate, l'andare in sù, che porta? |
Esempio: | Dan. Inf. c. 24. Lo sito di ciascuna valle porta [cioè è disposto, situato,
e accomodato] |
Definiz: | ¶ Per comportare, sopportare. |
Esempio: | Passav. 162. E se 'l confessoro lo riprende de' suo' vizj, portilo pazientemente.
|
Esempio: | Bocc. n. 77. 19. Ma sai che è, portatelo in pace, che quello, che stanotte non è
potuto essere sarà un'altra volta. |
Definiz: | ¶ In signif. neutr. pass. procedere. Lat. se gerere. |
Esempio: | Bocc. n. 80. 22. Male hai fatto, male ti se portato, male hai i tuoi maestri
ubbiditi. |
Esempio: | Albert. cap. 24. Bene reggergli, e governargli, e con loro pietosamente portarti.
|
Definiz: | Della Differenza tra, portare, e recare, vedi lo 'nfarinato Sec. c. 303. |
|