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1) Dizion. 5° Ed. .
MANDRA e MANDRIA
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MANDRA e MANDRIA.
Definiz: Sost. femm. Branco, Moltitudine, di quadrupedi domestici, come buoi, cavalli, pecore, e simili.
Dal lat. mandra. –
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 240: Sopra questo (un colle) pasceva Eucomos la semplice mandra delle sue pecore.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 67: Come la mandra è rauno di pecore; così ec.
Esempio: Poliz. Rim. C. 346: Più si contenta ciascuna di noi Gire alla mandria drieto alla pastura, Più che non fate ciascuna di voi Gire a danzare dentro a vostre mura.
Esempio: Machiav. Disc. 88: Tramutava gli uomini di provincia in provincia, come i mandriani tramutano le mandrie loro.
Esempio: Not. Malm. 1, 93: Mandra.... s'intende ancora per gregge cioè per truppa o congregamento di bestiame.
Definiz: § I. E figuratam., per Moltitudine, Turba, di persone. –
Esempio: Dant. Purg. 3: Sì vid'io muovere, a venir, la testa Di quella mandria fortunata allotta.
Esempio: Pucc. A. Centil. 39, 37: E questo basti di sì fatta mandra.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 67: Di quella mandria; cioè congregazione.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 61: È general di tutta questa mandra Amostante Laton, poeta insigne.
Esempio: Not. Malm. 1, 93: Dante pure prese mandra per quantità di uomini, nel Purgatorio, canto III.
Definiz: § II. Per estensione dicesi Qualsivoglia branco, o adunamento, di animali anche non domestici. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 287: Essendo egli a cacciare in una selva, trovando una mandria di cerbi, videne uno molto bello.
Esempio: Dat. L. Sfer. 3, 16: Mandano insiem de' cammelli gran mandria.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 58: Tante spezie d'animali, quante Vi fien, nè in mandra Circe ebbe, nè in ara.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 206: Nè posson già sì fatti animali (leoni e tigri) tenersi in mandra, e a torme, poichè si ammazzerebber tra sè.
Definiz: § III. E poeticam., per Sciame di api. –
Esempio: Rucell. G. Ap. 893: E vidi ancor per tale orribil peste Le care mandre abbandonate e sole, E gli edificj lor privi di mèle.
Definiz: § IV. E per Il luogo che accoglie bestiame domestico, Stalla, Ovile, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 78: Ma quel, ch'ai timor mai non diede albergo, Estima la vil turba e l'arme tante Quel che dentro alla mandra, all'aer cupo, Il numer de l'agnelle estimi il lupo.
Esempio: Car. Long. 33: Sopravvegnendo la sera si distaccarono, e, maledicendo la notte, ricondussero le greggi alle lor mandre.
Esempio: E Car. Rim. 74: Nè la state ombra avea (la greggia), nè mandra il verno.
Esempio: Not. Malm. 1, 93: Mandra è voce greca che suona spelonca, e luogo entro al quale le pecore s'adunano all'ombra.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 119: Le rimetterà (le vacche) alla stalla o mandria, e dovrà rimetterle prima che il sole si faccia soverchiamente cocente.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 118: Da quel momento in agognar s'affanna Qual ben perduto il cittadin soggiorno, E la mandra e l'ovil prendendo a scorno, Chiama la sorte al viver suo tiranna.
Definiz: § V. In locuz. figur. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 251: Felice agnello alla penosa mandra Mi giacqui un tempo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 44: Da giusto spinto e generoso sdegno, Che vendicate ancor non sieno l'onte Che dal furor da paschi e mandre uscito L'esercito di Francia avrà patito.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 3: Ritirare gli erranti greggi de' mortali da gli sventurati boschi pieni di roghi e di spine, a' lieti pascoli, e felici mandrie del Signore.