Lessicografia della Crusca in rete

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VEZZO
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VEZZO.
Definiz: Modo di procedere, o di fare, mendo, uso, consuetudine. Latin. vitium, mendae.
Esempio: Petr. Son. 98. Vero è 'l proverbio, ch'altri cangia il pelo, Anzi che 'l vezzo [Il qual proverbio più comunemente si dice: Il lupo cangia il pelo, ma non il vezzo. Latin. lupus pilum mutat, non mentem]
Esempio: Tac. Dav. Ann. 88. Per giurato giudizio, il Senato il cacciò in Candia, dove avendo Cielo, e non vezzo mutato, ec.
Definiz: §. Vezzo: Carezza.
Esempio: Franc. Barber. 76. Altri il fan per paventi, altri per vezzi.
Esempio: Bocc. Nov. 58. Aveva una sua nipote chiamata per vezzi Cesca.
Esempio: Sen. Pist. L'huomo il dee riempiere sanza schifiltade, e sanza troppe lusinghe, e troppi vezzi.
Definiz: §. Far vezzi. Vezzeggiare, carezzare. Lat. blandiri.
Esempio: Boc. Nov. 21. 10. Lusingalo, e fagli vezzi.
Esempio: Genes. Il Padre l'amava molto, e faceva di lui grandi vezzi.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 6. 12. E così si faccia come noi diremmo vezzi, come sogliono gli amanti.
Esempio: E Sen. Ben. Varch. 4. 15. Come a un Padre, il far vezzi a' figliuoli cattivi.
Definiz: §. Vezzi: nel numero del più Lezzj. Lat. blandiciae, illecebrae.
Definiz: §. Cascar di vezzi: Essere oltre modo lezioso.
Esempio: Boc. Nov. 58. Tutta cascante di vezzi.
Esempio: Cron. Mor. Tanto gentile, che cascava di vezzi.
Definiz: §. Da Vezzo Divezzare: che vale Far rimaner del vezzo. Onde, Mutar vezzo.
Esempio: Bronz. Rim. Burl. Ma poich'e' vide non v'esser riparo, E che gli bisognava mutar vezzo.
Definiz: §. E Divezzare assolutamente diciamo il Levare i bambini dal latte. Lat. a lacte removere, *ablactare.