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Dizion. 3° Ed. .
VEZZO
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pag.1778
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VEZZO.
Definiz: | Modo di procedere, o di fare, mendo, uso, consuetudine. Latin. vitium, mendae.
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Esempio: | Petr. Son. 98. Vero è 'l proverbio, ch'altri cangia il pelo, Anzi che 'l
vezzo [Il qual proverbio più comunemente si dice: Il lupo cangia il pelo, ma non il vezzo.
Latin. lupus pilum mutat, non mentem] |
Esempio: | Tac. Dav. Ann. 88. Per giurato giudizio, il Senato il cacciò in Candia, dove avendo
Cielo, e non vezzo mutato, ec. |
Definiz: | §. Vezzo: Carezza. |
Esempio: | Franc. Barber. 76. Altri il fan per paventi, altri per vezzi. |
Esempio: | Bocc. Nov. 58. Aveva una sua nipote chiamata per vezzi Cesca. |
Esempio: | Sen. Pist. L'huomo il dee riempiere sanza schifiltade, e sanza troppe lusinghe, e
troppi vezzi. |
Definiz: | §. Far vezzi. Vezzeggiare, carezzare. Lat. blandiri. |
Esempio: | Boc. Nov. 21. 10. Lusingalo, e fagli vezzi. |
Esempio: | Genes. Il Padre l'amava molto, e faceva di lui grandi vezzi. |
Esempio: | Sen. Ben. Varch. 6. 12. E così si faccia come noi diremmo vezzi, come sogliono
gli amanti. |
Esempio: | E Sen. Ben. Varch. 4. 15. Come a un Padre, il far vezzi a'
figliuoli cattivi. |
Definiz: | §. Vezzi: nel numero del più Lezzj. Lat. blandiciae, illecebrae.
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Definiz: | §. Cascar di vezzi: Essere oltre modo lezioso. |
Esempio: | Boc. Nov. 58. Tutta cascante di vezzi. |
Esempio: | Cron. Mor. Tanto gentile, che cascava di vezzi. |
Definiz: | §. Da Vezzo Divezzare: che vale Far rimaner del vezzo. Onde, Mutar vezzo.
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Esempio: | Bronz. Rim. Burl. Ma poich'e' vide non v'esser riparo, E che gli bisognava mutar
vezzo. |
Definiz: | §. E Divezzare assolutamente diciamo il Levare i bambini dal latte. Lat. a lacte removere,
*ablactare. |
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