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Dizion. 4° Ed. .
VEZZO
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VEZZO.
Definiz: | Delizia, Trastullo. Lat. deliciae. Gr. τὰ
παιδικά. |
Esempio: | Sen. Pist. Io sono il figliuol del vostro fattore, col quale voi vi solavate
tanto dilettare, e a cui voi solavate i gioielli recare; io sono il vostro vezzo. Per la mia fede, diss'io: questo uomo
è fuori del senno. Ora è gia vecchio il mio vezzo? |
Definiz: | §. I. Vezzi, nel numero del più, si usa per Lezj. Lat. blanditiae,
illecebrae. Gr. χρηστολογία,
δέλεαρ. |
Esempio: | Franc. Barb. 76. 9. Altri il fan per paventi, Altri per vezzi. |
Esempio: | Bocc. nov. 58. 2. Avea una sua nepote chiamata per vezzi Cesca. |
Esempio: | Lab. 138. Nè si vergognano ec. tanti ornamenti, tanti vezzi, tante ciance, tanta
morbidezza sottomettere ec. alle mani parletiche ec. |
Esempio: | Sen. Pist. L'uomo il dee riempiere sanza schifiltade, e sanza troppe lusinghe, e
troppi vezzi. |
Definiz: | §. II. Far vezzi, vale Vezzeggiare, Carezzare. Lat. blandiri.
Gr. σαίνειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 21. 10. Lusingalo, fagli vezzi, dágli ben da mangiare. |
Esempio: | Genes. P. N. Il padre l'amava molto, e faceva di lui grandi vezzi. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 4. 15. Così è naturale il seguitare di far benifizj a uno, che
ti sia stato ingrato de' passati, come a un padre di far vezzi a' figliuoli cattivi. |
Esempio: | E Sen. ben. Varch. 7. 12. E così si faccia, come noi diremmo,
vezzi, come sogliono gli amanti. |
Esempio: | Malm. 10. 8. Ed a fargli servizio, e più che vezzi, Vuol, che gli orecchi sieno i
maggior pezzi. |
Definiz: | §. III. Cascar di vezzi, vale Essere oltre modo lezioso. |
Esempio: | Bocc. nov. 58. 4. Al quale ella tutta cascante di vezzi rispose. |
Esempio: | Cron. Morell. 246. Bianca, e bionda, molto ben fatta della persona, e tanto
gentile, che cascava di vezzi. |
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